L'uomo montagna

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Gauthier • Fléchais

Traduzione di Stefano Andrea Cresti

Grazie a Séverine e a Thierry per la fiducia, a Jonathan per l’aiuto e i buoni consigli, e alla mia famiglia per il sostegno.

Amélie Fléchais

Per mio padre, per le sue montagne che sono diventate le mie radici. E per Apolline, Séverine Gauthier

L'uomo montagna

Collana «Tipitondi» n. 86

I edizione: febbraio 2017 Nuova edizione: agosto 2020

Sceneggiatura: Séverine Gauthier

Disegni e colori: Amélie Fléchais

Traduzione: Stefano Andrea Cresti

Impaginazione: Tunué

Copertina: Amélie Fléchais

Edizione originale

L’Homme montagne, Gauthier – Fléchais © Editions Delcourt, 2015-2020

Per l’edizione italiana

Copyright © 2020 Tunué S.r.l.

Il logo Tipitondi è stato realizzato da Rita Petruccioli

Direzione editoriale: Massimiliano Clemente

Tunué

Via degli Ernici 30 – 04100 Latina – Italia tel. 0773 661760 | fax 0773 1875156 info@tunue.com | www.tunue.com

Stampato in Slovenia

Gli ultimi titoli della collana «Tipitondi»:

85 – Il giro del mondo in 80 giorni (n. ed.)

84 – Momo

83 – La banda del pallone

82 – Brina. Ogni amico è un’avventura

81 – Monster Allergy Evolution. La voce dell’ombra

80 – Monster Allergy Collection 1 (n. ed.)

79 – Steven Universe. Beach City

78 – Steven Universe. Uno studente galattico

77 – Jo e i tre cappottini

76 – Gherd. La ragazza della nebbia

75 – Daisy

74 –

73 – Monster Allergy Evolution. Non Uccidere

72 – Steven Universe. Credici

71 – Il ladro di desideri

70 – Il calore della neve

Ma nonno, perché mettersi in viaggio se non mi porti con te?

Non posso portarti con me stavolta, ragazzo mio. È il mio ultimo viaggio.

Come fai a sapere che non viaggerai più?

Sì, ma il tuo ultimo viaggio chi lo racconterà, se non sono con te?

Lo so e basta. E tu, che sei abituato a viaggiare, sai che arriva sempre un momento in cui bisogna andarsene.

Ascolta, porto sulle spalle le montagne del mondo, e la mia fronte reca i solchi di tutti i sentieri che ho percorso. Nella mia voce puoi sentire il rombo sordo della terra, nei miei occhi puoi vedere l’acqua di tutti i mari…

I miei piedi sono stanchi. Il vento, quest’oggi, non ce la fa più a portarmi.

Lo so, nonno. Le tue lacrime sono salate.

Senza vento non puoi andare molto lontano…

Non andrò molto lontano, no. Andrò a riposarmi, a sedermi sotto un albero per tirare il fiato. Sei più tranquillo, ora?

Potrei spingerti, aiutarti ad andare avanti…

ah! Sei ancora troppo piccolo per spingere queste montagne!

Non lo so, ma so che ci ritroveremo, che un giorno il vento ti porterà fino da me. Sai quando tornerai?

No! Andrò io a cercare il vento. Il vento più forte, quello che riesce a sollevare le montagne! So dove vive, me l’hai detto tu. Ti ricordi?

Sei d’accordo?

E se mi aspetti partiremo insieme. Il vento ti sospingerà, e il tuo ultimo viaggio sarà come il primo.

Mi aspetterai?

Sì. Vive sulla montagna più alta di tutte.

Sarà il tuo primo viaggio senza di me. Voglio che mi prometta che sarai prudente.

Anche tu devi promettere.

Ti aspetterò. Ma dovrai essere prudente. La via che porta alla montagna più alta non è priva di pericoli.

Lo so, nonno. Mi hai detto anche questo.

Ti prometto che sarò prudente. Ti fidi di me?

Prometto di aspettare il tuo ritorno.

Certo.

E così il bambino partì. Viaggiò da solo, viaggiò lontano e a lungo.

Fu un po’ pericoloso, a volte, e difficile.

“Perché il mio viaggio più bello sei tu.”

Ma nella sua testa udiva le parole di suo nonno…

“Nonno, come fai a essere sicuro che ci ritroveremo?”

I l no n no e i l ba m bi no a m a no v i ag g i a r e . Il nonno e il bambino amano viaggiare.

I n s i e me h a n no pe r co r so i l mo n do , Insieme hanno percorso il mondo,

m a i l no n no no n p u ò pi ù a n d a r e ava nt i : ma il nonno non può più andare avanti: le mo ntag ne che g l i so no cr e sc i ute le montagne che gli sono cresciute

s u l le s pa l le d u r a nte l a s u a l u ng a v i ta sulle spalle durante la sua lunga vita

so no d i ve ntate t r o p po pe s a nt i d a po r ta r e . sono diventate troppo pesanti da portare.

N e m me no i l ve nto p u ò pi ù sos te ne r lo , o r m a i . Nemmeno il vento può più sostenerlo, ormai.

I l ba m bi no va a l lo r a a ce r ca r e i l ve nto pi ù pote nte , Il bambino va allora a cercare il vento più potente, q ue l lo che r i e s

sol le

e le mo ntag ne . quello che riesce a sollevare le montagne. E cos ì co m i nce r à pe r l u i i l pi ù g r a n de d i t ut t i i v i ag g i E così comincerà per lui il più grande di tutti i viaggi.

14,50

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