storia recente Isola16x22c-11feb.qxp 14/02/17 12:49 Pagina 86
La seconda guerra mondiale
Antifascismo a Isola del Cantone Il fascismo a Isola, soprattutto quello anteriore alla seconda guerra mondiale è tutto da studiare. Non sappiamo nulla del suo avvento, se non per sussurri e notizie che hanno a volte il sapore della leggenda metropolitana: fu imposto? fu ben accetto? da chi? vi furono oppositori, arresti, discriminazioni? Anche qui la progenie tende a semplificare: “Mio padre (o mio nonno) non è mai stato iscritto al Fascio… l’olio di ricino… quella volta che...”. Come erano formati i quadri del Partito Nazionale Fascista? E i “Sabati fascisti” avevano consenso? Per adesso ricordiamo le frasi mussoliniane dipinte sui muri delle case: in cima del paese “In alto le insegne, il petto ed i cuori a salutare l’Impero fascista26” mentre sulla Ciappa vi era scritto “Sono felice quando vedo un sentiero tramutarsi in una strada”. Illeggibile è quella sul Palazzo Spinola nel Cantone27, parete che dà sullo Scrivia. A Rigoroso vi è “Romano è il nostro orgoglio”. Per quanto riguarda gli antifascisti, sicuramente conosciuti e come tali anche perseguiti, possiamo solo segnalare Natale Campi di Marcello e Rosa Figini, nato a Isola il 20 dicembre 1904 e mortovi il 3 novembre 1937 (foto 22). Egli era un cattolico di profonde convinzioni liberali. Dal volume Profonde radici ricaviamo: «Dottore in Scienze Economiche e Commerciali. Fuoriuscito a Parigi nel luglio 1928, a Friburgo (Svizzera) sempre nel 1928, ancora a Parigi nella primavera del 1930 e sino a dicembre, a Clocque (Pas de Calais) fino all’estate del 1931, nel quartiere Caudéran a Orleans (Francia) sino alla primavera del 1932, a Bordeaux sino a novembre del 26
Notizia avuta da Emma Rivara.
Vi era, non sappiamo se in cima d’Isola o proprio nel Cantone anche “É l’aratro che traccia il solco ma è la spada che lo difende”.
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