nelle amministrazioni pubbliche e nelle imprese economiche della Repubblica Russa. Per il partito comunista suonava l'ultima ora! In una riunione del Politburo (Comitato centrale del partito comunista dell'Unione Sovietica) venne adottato un nuovo programma per il partito stesso, dove si definiva la dottrina di Lenin versione storicamente obsoleta del marxismo ed il sistema politico sovietico veniva definito totalitario e burocratico. Questo nuovo programma, dopo brevissima discussione, fu approvato all'unanimità da Comitato centrale del partito263. Eltsin ed altri riformatori radicali accusavano Gorbačëv di essere troppo moderato nel promuovere le riforme, gli chiesero di uscire dal partito e, poiché Gorbačëv rifiutò, lasciarono essi stessi il partito comunista. Cominciavano intanto ad emergere con chiarezza i dati del disastro economico che aveva colpito l'Unione Sovietica. Dal 1990 al 1991 la produzione agricola era calata del 17%, quella industriale del 18%, la produzione di energia era calata del 10%, il deficit dello stato era cresciuto del 12-14%, mentre il deficit dell'anno precedente era stato solo del 4%. L'inflazione era in fortissimo aumento: nel giro di un anno i prezzi erano raddoppiati. Il disagio dei cittadini, che non erano abituati a far fronte all'inflazione, era fortissimo. Tutti deridevano Gorbačëv, causa dei loro mali; Eltsin non perdeva occasione per denigrarlo e per accrescere demagogicamente la propria popolarità. Il 23 giugno 1991 sul giornale “Sovietskaia Rossija” fu pubblicato un proclama: «Una parola al popolo»: vi si diceva che il grande e glorioso stato dell'Unione Sovietica stava per essere fatto a pezzi e per perire e si invitavano tutti i cittadini ad unirsi per salvare l'U.R.S.S. Fra i firmatari di questo proclama c'erano: membri del Politburo, del partito comunista russo, il presidente delle associazioni delle imprese statali, scrittori e registi cinematografici. Gorbačëv, che non avrebbe voluto la dissoluzione dei regimi comunisti nei paesi del Patto di Varsavia, ma non aveva fatto nulla per evitarla, nello stesso modo non avrebbe voluto la recrudescenza nazionalista nelle varie repubbliche dell'U.R.S.S., il declino economico e la conflittualità politica che portavano l'U.R.S.S. verso la disgregazione, ma, insensibile a tutti i segnali di pericolo, continuava a lavorare al rinnovamento del sistema mediante riforme, come se tutto andasse per il meglio. Ignorante in economia, incerto sulle decisioni e nella scelta degli uomini, minava le basi del comunismo sovietico264.
IV.14 La congiura del 19 agosto 1991 (ultimo atto del dramma dell'Unione Sovietica) Nell'agosto 1991, mentre tutto il paese e lo stato versavano in una gravissima situazione, Gorbačëv fece la scelta incredibile di starsene in Crimea con la famiglia per una lunga 263 264
Benvenuti 1999. Service 1999.
162