PERCHÈ L'U.R.S.S. È CROLLATA?

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ogni genere di escamotage. Nel 1956 venne promulgata una legge che rendeva liberi gli operai di licenziarsi e di cambiare lavoro. La legge precedente del 1940 vietava agli operai di licenziarsi. I colcosiani, che erano stati privati del passaporto interno, erano nell’impossibilità di trovare lavoro ed alloggio in città ed erano pertanto costretti a restare nel loro Kolchoz. Tutte queste restrizioni avevano favorito la ricostruzione nel dopoguerra. Non appena gli operai ebbero il diritto di licenziarsi e cambiare lavoro, il 50% di essi lo fecero. In seguito un numero compreso fra 1/3 ed un 1/5 degli operai delle industrie cambiava lavoro ogni anno. Con il governo di Chruščëv i sindacati riacquistarono i diritti riconosciuti loro dal codice del lavoro del 1922. Cominciò a farsi sentire la mancanza di mano d’opera. I direttori delle industrie si trovarono in difficoltà a raggiungere le quote di produzione assegnate loro dal piano quinquennale e spesso falsificavano i dati di produzione che inviavano ai responsabili del piano.167

III.14 Dubbi sulla realizzazione del comunismo Chruščëv, che credeva sinceramente nella realizzazione del comunismo, non riuscì a spiegare in che modo si sarebbe giunti all’estinzione dello stato e del partito stesso, enunciata da Marx e da tutti i teorici del comunismo prima e dopo la rivoluzione di ottobre168. Il congresso del partito del 1961 discusse la gestione del passaggio dal socialismo, già 167

Sotto il governo di Kruscev, i direttori delle fabbriche, i funzionari ed i dirigenti del partito non correvano il rischio di venire incriminati, processati, condannati alla prigione, ai campi di lavoro del Gulag, o anche alla morte, come al tempo di Stalin, ma potevano essere licenziati con estrema facilità. 168 L’attesa e la fede nell’avvento del comunismo aveva l’effetto perverso di spingere parte di coloro che si proclamavano comunisti a combattere con tutti i mezzi contro l’Unione Sovietica: propaganda, trame eversive, infiltrazioni nelle gerarchie statali con scopi eversivi, preparazione di attentati, tutto era lecito per distruggere lo stato che aveva tradito l’ideale del comunismo. La fede nell’avvento del comunismo aveva un secondo effetto, forse in ultima analisi più forte del primo, quello di spingere gli uomini a dedicarsi con incrollabile entusiasmo, e con incredibile spirito di sacrificio, alla lotta per la realizzazione del comunismo, a cominciare dalla difesa dell’Unione Sovietica, alla realizzazione dello stato socialista. Così quanti avevano realizzato l’industrializzazione forzata, prigionieri del gulag compresi, così quanti avevano accettato l’uguaglianza fra tutti i popoli dell’U.R.S.S., così quanti avevano condotto la campagna di alfabetizzazione, fino all’estremo sacrificio della vita nella guerra contro il nazismo. Stalin, che pure aveva intuito l’importanza della fede religiosa, quando si era trattato di difendere il paese in guerra, non aveva calcolato il danno immenso di una guerra indiscriminata verso ogni deviazione ideologica, che metteva a morte ogni persona sospetta di deviare da una visione sempre più ristretta e immiserita di stato socialista. Danno che avrebbe finito per privare il paese di una schiera di sinceri idealisti: barriera contro ogni pericolo, difesa contro la disonestà, la menzogna, la degenerazione sociale ed in ultima analisi la miglior difesa dell’intera Unione Sovietica. Kruscev, che aveva dimostrato di essere meno idealista di Stalin, con la strage indiscriminata di settemila cittadini di Tbilisi (capitale della Georgia) che manifestavano contro la destalinizzazione, con la commissione sulla realizzazione del comunismo, prese atto della fine della cosiddetta attesa messianica. Ormai l’idea della realizzazione del comunismo era sostituita dal progresso dell’U.R.S.S., dall’aumento del benessere, l’ideale era quello di superare gli Stati Uniti in tutti i campi compreso l’alto tenore di vita.

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Appendice I. Raccolta di interviste qualitative

33min
pages 187-200

Appendice II. Tabelle statistiche mondiali

9min
pages 201-205

Glossario

2min
pages 206-210

V.12 La propaganda anticomunista rivolta ai popoli dell’U.R.S.S. e i paesi dell’Europa Orientale

2min
pages 185-186

V.11 Nicaragua

6min
pages 182-184

V.10 Cile

1min
page 181

V.9 Argentina

4min
pages 179-180

V.3 Grecia. Nel dicembre 1944 W. Churchill ordina la strage dei partigiani greci V.4 Europa e USA: Dopo la II Guerra mondiale comunisti e coloro che hanno idee di sinistra vengono

2min
page 173

discriminati

1min
page 174

V.5 America Latina

2min
page 175

V.8 Vietnam (la guerra spietata di un grande paese contro un piccolo popolo

4min
pages 177-178

V.2 La lotta senza quartiere dei paesi capitalisti contro il comunismo in tutto il mondo

2min
page 172

IV.14 La congiura del 19 agosto 1991 (ultimo atto del dramma dell'Unione Sovietica

8min
pages 162-166

IV.13 Progressivo indebolimento dello stato centrale e del partito

12min
pages 156-161

IV.12 Politica estera ed internazionale di Gorbačëv

4min
pages 154-155

IV.8 Fine della guerra russo-afgana

2min
page 145

IV.9 L'economia sovietica verso la catastrofe

7min
pages 146-149

IV.10 Le elezioni del Congresso del popolo

2min
page 150

IV.11 Il problema delle nazionalità

6min
pages 151-153

IV.7 Verso il disastro economico

1min
page 144

IV.6 Effetti negativi della glasnost

1min
page 143

IV.4 Glasnost

1min
page 141

III.31 Konstantin Černenko

2min
page 136

III.30 La breve parabola di Andropov

6min
pages 133-135

III.27 Dibattiti interni al sistema e repressione nell'epoca di Brèžnev

2min
page 127

III.28 Sintomi di degrado morale

6min
pages 128-130

III.29 Il conflitto russo-afgano. Brèžnev fa invadere l'Afghanistan

4min
pages 131-132

III.26 Sintomi di declino economico

4min
pages 125-126

III.25 Gli ultimi anni di Leonid Brèžnev

2min
page 124

III.24 La politica estera di Brèžnev

2min
page 123

III.23 Politica interne ed estera dell’U.R.S.S. all’epoca di Brèžnev

6min
pages 120-122

III.22 Primavera di Praga e Crisi cecoslovacca

2min
page 119

III.20 Kosygin, Podgorni e Brèžnev

2min
page 117

III.21 L'epoca di Brèžnev

2min
page 118

III.19 Esclusione di Chruščëv dal potere

2min
page 116

III.18 Il muro di Berlino

2min
page 115

III.17 Politica di Chruščëv verso la religione e verso i paesi esteri

2min
page 114

III.16 Gestione di Chruščëv della politica economica

2min
page 113

III.15 Politica di Chruščëv verso il partito e verso le repubbliche più arretrate

1min
page 112

III.14 Dubbi sulla realizzazione del comunismo

2min
page 111

III.13 Successi e limiti della politica di Chruščëv

2min
page 110

III.4 Dopo Stalin

2min
page 102

III.7 Nikita Chruščëv ed il XX Congresso del P.C.U.S

4min
pages 104-105

III.12 Fidel Castro e la rivoluzione cubana

1min
page 109

II.28 La morte di Stalin

2min
pages 96-97

III.3 Riepilogo statistico della repressione in U.R.S.S. dal 1921 al 1953

1min
page 101

II.27 La questione ebraica e gli ultimi anni di Stalin

4min
pages 94-95

II.24 Conseguenze della guerra fredda in Occidente

1min
page 91

II.12 La fine del grande terrore del 1937-1938

1min
page 63

II.23 La politica di Stalin nel dopoguerra

8min
pages 87-90

II.22 Invasione dell'U.R.S.S

13min
pages 77-82

II.21 Vigilia della II Guerra mondiale e politica estera

4min
pages 75-76

II.22.3 La battaglia di Kursk

6min
pages 84-86

II.20 Il partito e l’apparato statale alla vigilia della II Guerra mondiale

4min
pages 73-74

II.19 La costituzione dell’U.R.S.S

2min
page 72

II.13 Il numero delle vittime del terrore

3min
pages 64-65

II.11 Quadro complessivo del sistema carcerario e della burocrazia alla vigilia della II Guerra mondiale

2min
page 62

II.7 Trasformazione del partito in apparato

4min
pages 51-52

II.9 L'assassinio di Kirov

10min
pages 56-60

II.8 Il terrore degli anni ‘30

6min
pages 53-55

II.10 Concetto di eresia ovvero deviazione dalla linea del partito

2min
page 61

II.6 Successo del I piano quinquennale

8min
pages 47-50

II.5 La fine della N.E.P. Il I piano quinquennale. La collettivizzazione della campagna

8min
pages 43-46

II.4 Straordinario successo della N.E.P

2min
page 42

I.4 La I Guerra mondiale e la rivoluzione del febbraio 1917

6min
pages 21-23

I.6 La guerra civile

8min
pages 27-30

I.5 I bolscevichi al potere

6min
pages 24-26

Prefazione

16min
pages 7-14

II.2 L’irresistibile ascesa di Stalin

4min
pages 39-40

I.2 Il terrorismo ed in contrapposizione ad esso la diffusione delle idee marxiste

2min
page 17

II.3 Trasformazione sociale dopo la guerra civile

1min
page 41

I.3 La guerra russo-giapponese e la rivoluzione del 1905

6min
pages 18-20
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