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La resa dei conti
cazione straordinaria” di 10.000 lire come forma di risarcimento per i suoi beni rimasti in Serbia e posti sotto sequestro. Anche questa somma, come le spese d’albergo di Ferhad Draga e figlio, fu pagata attingendo al fondo riservato Albania, gestito direttamente dal gabinetto di Ciano41. Ferhad e Ali Draga rimasero figure essenziali della politica italiana nel Kosovo. Forse non è solo un aneddoto ricordare che, nel dicembre 1941, Ciano ordinò che, proprio per la rilevante personalità di Ferhad, invece della vecchia berlina Fiat 1100 che gli si era concessa per metterlo in condizione di svolgere i suoi incarichi, si acquistasse per lui una vettura nuova42.
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3. I negoziati tra Roma e Tirana sulla Grande Albania Il soggiorno del capo kosovaro a Roma si ebbe contemporaneamente alla missione svolta nella capitale italiana da una delegazione della Commissione albanese per la delimitazione dei confini. Questo organo, costituitosi a Tirana sotto la presidenza di Tefik Mborja, segretario del partito fascista albanese, raggruppava, oltre al presidente del Consiglio Superiore Fascista Corporativo, Terence Toçi43, e molti membri del governo e ministri di Stato, anche vari senatori, consiglieri superiori, gerarchi, alte personalità albanesi, e numerosi rappresentanti dei territori liberati. La Commissione inviò a Roma una delegazione con il compito di presentare il punto di vista albanese e di appurare quanto si era deciso circa i confini della futura Albania. 41 Appunto per Benini, 27 giugno 1941; Appunto per il Gabinetto di Ciano, 2 luglio 1941 71/07060/91, in ASMAE, SSAA, B. 79, f. Ferat Bey Draga. 42 Ciano a Jacomoni, 5 dicembre 1941, in ASMAE, SSAA, B. 79, f. Ferat Bey Draga. 43 Sull’importante figura e sull’opera dell’italo-albanese Terence Toçi, v. RITA TOCCI, Terenzio Tocci mio padre (Ricordi e Pensieri), Corigliano Calabro, Arti Grafiche Ioniche, 1977.