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\ (r. .4.ltera:ioni dell'apparecchio ci1·colatorio Intere:;sami furono i fenomeni dell'apparecchio cardiacoyascolare ed io andrei troppo per· le lunghe se volessi riferire ciò che si notò io ogni ammalato: dirò solo che in 60 infermi SI osservò l'indebolimento dei toni e la presenza di so Ili : in uno il soffio sostituiva il 1o Lo no alla punta; in 50 il dicrotismo spiccato: in molti la frequenza del polso non era in rapporto con l'altezza della temper:~tura essendo que51:1 relativamente moderata e le pulsazioni insolitamente frequenti. ,\l cuoi (fra i quali il Fontana, allievo u.fficialu del 15° arti~li eria. Tiberi e Ferrari del -~9") con la febbre di poco superiore ai 38• aveano fino a l ?O battole al ruinuto: dippiù il Ferrari pr·esentò tale frequenza del polso ancora dura n te la convalescenza e sol:lmeote quando fu ristabilito il cuore ri prese le pulsazioni normali. È inutile qui citare come nei convalescenti lo stato del cuore ci ~en-isse di norma per giudicare se essi do,·essero o no lasciare il letto; e fu osservato che il polso battea 60 a 70 Yolte al minuto in posizione orizzontale e rag~inngea l ~O anelle se l'infermo provava solamenLe ad alzarsi su] letto. Di tutti i sintomi da parte del cuore c'imponeva l'indebo limento e la scomparsa dei toni e la frequenza del pol·o non 10 rapporto con la temperatura, e5sendo questi fatti indizio di miocardite infetLiYa in atto. Wun(lerlicb e Liebermeister attribuirono all' ipertermie •tuesta complicanza si gra'"e: ma con la scoperta del bacillo .,, rredè che essa dipendesse da immigrazioni di colonie dei lntteri del tifo fra le !ìbre muscolari del cuore. Ora si pro-