DIARIO DI CEFALONIA di Eneo Sambraello * Il 28 febbraio del 1941 sono chiamato alle armi e assegnato al 31o fanteria carrista della Divisione «Centauro» in Siena, corso allievi sergenti. Nel settembre dello stesso anno sono trasferito a Rieti per frequentare la Scuola Allievi Ufficiali e, nel marzo del 1942, alla nomina di Ufficiale, sono assegnato al 2o Reggimento fanteria della Divisione «Re» e, infine, al 255o Reggimento della «Veneto». La zona affidataci è compresa tra Gorizia e Lubiana. Inviato a Roma per sostenere un esame di greco rientro al reparto, il 22 settembre e ricevo l’ordine di trasferimento per Cefalonia. Il 3 ottobre mi presento a Bari per l’imbarco e, il 16, inizia il viaggio sul «Città di Spezia». Dopo una sosta di alcuni giorni a Prevesa, il 3 novembre 1942 sbarco ad Argostoli. Destinato all’Ufficio Censura Affari Civili vado ad abitare con i Sottotenenti Gardoni e Petruccelli in una casa nei pressi della caserma. In aprile vengo assegnato alla 7a compagnia del Capitano Balbi. Nel volgere di pochi giorni sono assegnato alla 10a compagnia del Capitano Bianchi e, infine, alla 6a 88
del Capitano Cerrito. La maggioranza del mio plotone è composta di ragazzi del Veneto e del Trentino. Siamo accampati non lontano da Argostoli La domenica successiva (5 o 6 settembre) mentre passeggio in piazza ad Argostoli con il Sottotenente Gardoni dell’autoparco, alle 18 circa, sono avvicinato da un anziano signore greco, il quale, avuta conferma della mia amicizia con il signor Kefalà, podestà di Lixouri, mi dice: l’Italia ha firmato l’armistizio, pertanto la guerra è finita e il signor Kefalà le consiglia di mettersi in borghese e di cercare ogni mezzo per raggiungere la terraferma. Non potendo raggiungere Lixouri per sapere di più, vado a riferire quanto ho saputo al Comandante dei Carabinieri, Capitano Gasco, il quale attribuisce la notizia, di cui ha avuto sentore, alla propaganda greca. Il giorno 8 la notizia giunge via radio. Ancora oggi non riesco a comprendere la gioia e l’esultanza della maggior parte di ufficiali e soldati. Soltanto verso le 22 mi è possibile radunare gli uomini del plotone e parlare loro con calma. Alla unani-