Guida pratica
Raffaello
Percorsi didattici e operativi per la
Scuola Primaria
1•2•3


Educazione motoria
Aggiornata secondo la nuova valutazione e le ultime Indicazioni Nazionali
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Percorsi didattici e operativi per la
1•2•3


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Roberta Sala
Percorsi didattici e operativi per la Scuola Primaria
Scuola Primaria
– SCHEDE DIDATTICHE Scheda didattica 1 Il vigile
Scheda didattica 2 Il negozio di fiori
Scheda didattica 3 Mele e meloni
Scheda didattica 4 Le statuine
Scheda didattica 5 Il sentiero
2
Scheda 10 Salta nella pozzanghera!
Scheda didattica 2 A casa di Joe
Scheda didattica 4 Andature degli animali
Scheda didattica 8 Il pupazzo di ghiaccio 75
Scheda didattica 9 La volpe e i pulcini 76
Scheda didattica 10 Salta nella pozzanghera! 77
Scheda didattica 11 La trappola del topolino 78
CAPACITÀ CONDIZIONALI – SCHEDE INSEGNANTI
Scheda 1 Salta la corda 79
Scheda 2 Attenti all’uovo! 80
Scheda 3 Porta l’uovo nel pollaio 81
Scheda 4 Passeggiata spaziale 82
Scheda 5 La volpe mangia a mezzanotte 83
Scheda 6 Ruba bandiera degli animali 84
Scheda 7 Porta la bandierina 85
Scheda 8 Salva il pupazzo 86
Scheda 9 I coccodrilli 87
Scheda 10 Rotolando 88
Scheda 11 Attenti al fischietto! 89
HO IMPARATO 4 Capacità condizionali –La corsa 90
TEST DI VALUTAZIONE 3 Capacità condizionali 91
CAPACITÀ CONDIZIONALI – SCHEDE DIDATTICHE
Scheda didattica 1 Salta la corda 93
Scheda didattica 2 Attenti all’uovo! 94
Scheda didattica 3 Porta l’uovo nel pollaio 95
Scheda didattica 4 Passeggiata spaziale 96
Scheda didattica 5 La volpe mangia a mezzanotte 97
Scheda didattica 6 Ruba bandiera degli animali 98
Scheda didattica 7 Porta la bandierina 99
Scheda didattica 8 Salva il pupazzo 100
Scheda didattica 9 I coccodrilli 101
Scheda didattica 10 Rotolando 102
Scheda didattica 11 Attenti al fischietto! 103
Scheda 6 Portiamo a spasso il cane 109
Scheda 7 Un velo di… 110
Scheda 8 Organizziamo la nostra giornata 111
Scheda 9 Acchiappa la farfalla! 112
Scheda 10 Passeggiata nel parco 113
MOTRICITÀ COME LINGUAGGIO NON VERBALE –
SCHEDE INSEGNANTI
Scheda 1 I cavallini 104
Scheda 2 La bottega dei giocattoli 105
Scheda 3 In un giorno di pioggia 106
Scheda 4 La farfalla nel bozzolo 107
Scheda 5 Gli oggetti animati 108
HO IMPARATO 5 Motricità come linguaggio non verbale - Le emozioni 114
TEST DI VALUTAZIONE 4 Motricità come linguaggio non verbale 115-116
MOTRICITÀ COME LINGUAGGIO NON VERBALE –
SCHEDE DIDATTICHE
Scheda didattica 1 I cavallini 117
Scheda didattica 2 La bottega dei giocattoli 118
Scheda didattica 3 In un giorno di pioggia 119
Scheda didattica 4 La farfalla nel bozzolo 120
Scheda didattica 5 Gli oggetti animati 121
Scheda didattica 6 Portiamo a spasso il cane 122
Scheda didattica 7 Un velo di… 123
Scheda didattica 8 Organizziamo la nostra giornata 124
Scheda didattica 9 Acchiappa la farfalla 125
Scheda didattica 10 Passeggiata nel parco 126 CLASSE 2
- Conoscenza corporea 128
Apprendimento - Orientamento spazio-temporale 129
Apprendimento - Gioco 130
Apprendimento - Motricità come linguaggio non verbale
131
Verifiche in itinere e prove pratiche di valutazione 132
Programmazione didatticaEducazione motoria 133
Test di valutazione delle competenze 134
Prove d’ingresso 1 138-139
CAPACITÀ PERCETTIVE – SCHEDE INSEGNANTI
Scheda 1 I fruttivendoli 140 PERCORSO 3 PERCORSO 4 PERCORSO 1
Scheda 2 Indovina la forma 141
Scheda 3 Gessi e lavagne 142
HO IMPARATO 1 Capacità percettive –
La casa geometrica 143
Scheda 4 Il magazzino 144
Scheda 5 Sento il profumo e mi muovo 145
TEST DI VALUTAZIONE 1
Capacità percettive 146
Allegato 1 147
Allegato 2 148
CAPACITÀ PERCETTIVE – SCHEDE DIDATTICHE
Scheda didattica 1 I fruttivendoli 149
Scheda didattica 2 Indovina la forma 150
Scheda didattica 3 Gessi e lavagne 151
Scheda didattica 4 Il magazzino 152
Scheda didattica 5 Sento il profumo e mi muovo 153
CAPACITÀ PERCETTIVE – ALLEGATI
Allegato 1 154
Allegato 2 155
Allegato 3 156
Allegato 4 157
Allegato 5 158
PERCORSO 2
CAPACITÀ COORDINATIVE – SCHEDE INSEGNANTI
Scheda 1 Attraverso il tunnel 159
Scheda 2 Lo specchio 160
Scheda 3 Facciamo canestro 161
Scheda 4 L’equilibrista 162
HO IMPARATO 2 Capacità coordinative –
Segui il tempo 163
Scheda 5 A-B-C-D 164
Scheda 6 Le formazioni 165
Scheda 7 Ferma la palla 166
Scheda 8 Sopra, sotto, destra, sinistra 167
HO IMPARATO 3 Capacità coordinative –Attività con la palla 168
Scheda 9 Il bruco 169
Scheda 10 Formazioni matematiche 170
Scheda 11 La campana 171
TEST DI VALUTAZIONE 2 Capacità coordinative 172-173
CAPACITÀ COORDINATIVE – SCHEDE DIDATTICHE
Scheda didattica 1 Attraverso il tunnel 174
Scheda didattica 2 Lo specchio 175
Scheda didattica 3 Facciamo canestro 176
Scheda didattica 4 L’equilibrista 177
Scheda didattica 5 A – B – C – D 178
Scheda didattica 6 Le formazioni 179
Scheda didattica 7 Ferma la palla 180
Scheda didattica 8 Sopra, sotto, destra, sinistra 181
Scheda didattica 9 Il bruco 182
Scheda didattica 10 Formazioni matematiche 183
Scheda didattica 11 La campana 184
PERCORSO 3
Scheda 1 Saltelli ritmici 185
Scheda 2 Stazioni ferroviarie 186
Scheda 3 Salta il proiettile 187
Scheda 4 Il lupo mangiacoda 188
Scheda 5 Palla bomba 189
Scheda 6 Palla pompiere 190
Scheda 7 La palla brucia 191
Scheda 8 Twist 192
Scheda 9 Lo sparviero 193
HO IMPARATO 4 – Capacità condizionali –Il fulmine 194
Scheda 10 Svuota la scatola 195
Scheda 11 Muoviamo la schiena 196
Scheda 12 Lancia i fagioli 197
Scheda 13 Sopra e sotto con la marcia 198
Scheda 14 Caccia alla parola 199
Scheda 15 Il gioco dell’oca motorio 200
TEST DI VALUTAZIONE 3 Capacità condizionali 201-202
Scheda didattica 1 Saltelli ritmici 203
Scheda didattica 2 Stazioni ferroviarie 204
Scheda didattica 3 Salta il proiettile 205
Scheda didattica 4 Il lupo mangia-coda 206
Scheda didattica 5 Palla bomba 207
Scheda didattica 6 Palla pompiere 208
Scheda didattica 7 La palla brucia 209
Scheda didattica 8 Twist 210
Scheda didattica 9 Lo sparviero 211
Scheda didattica 10 Svuota la scatola 212
Scheda didattica 11 Muoviamo la schiena 213
Scheda didattica 12 Lancia i fagioli 214
Scheda didattica 13 Sopra e sotto con la marcia 215
Scheda didattica 14 Caccia alla parola 216
Scheda didattica 15 Il gioco dell’oca motorio 217
Allegato 1 218
Allegato 2 219
PERCORSO 4
MOTRICITÀ COME LINGUAGGIO NON VERBALE –
SCHEDE INSEGNANTI
Scheda 1 Pinocchio 220
Scheda 2 Il suono dell’acqua 221
Scheda 3 La magia nel bosco 222
Scheda 4 Da grande farò… 223
Scheda 5 Il circo 224
HO IMPARATO 5 Motricità come linguaggio non verbale – Improvvisiamo 225
Scheda 6 Il tappeto volante 226
Scheda 7 Lo sport 227
Scheda 8 Le quattro stagioni 228
Scheda 9 Ti va di ballare? 229
TEST DI VALUTAZIONE 4 Motricità come linguaggio non verbale 230-231
MOTRICITÀ COME LINGUAGGIO NON VERBALE –
SCHEDE DIDATTICHE
Scheda didattica 1 Pinocchio 232
Scheda didattica 2 Il suono dell’acqua 233
Scheda didattica 3 La magia nel bosco 234
Scheda didattica 4 Da grande farò… 235
Scheda didattica 5 Il circo 236
Scheda didattica 6 Il tappeto volante 237
Scheda didattica 7 Lo sport 238
Scheda didattica 8 Le quattro stagioni 239
Scheda didattica 9 Ti va di ballare? 240 Appunti 241
Apprendimento - Orientamento spazio-temporale 245
Apprendimento - Gioco 246
Apprendimento - Motricità come linguaggio non verbale
247
Verifiche in itinere e prove pratiche di valutazione 247
Programmazione didattica Classe terza –Educazione motoria 248
Prova d’ingresso 1 250
Test di valutazione 251
PERCORSO 1
CAPACITÀ PERCETTIVE – SCHEDE INSEGNANTI
Scheda 1 Guida geometrica 255
Scheda 2 Pensa, passa, corri 256
Scheda 3 Ambiente acqua 257
HO IMPARATO 1 Capacità percettiveLa nave 258
Scheda 4 Lungo la schiena 259
TEST DI VALUTAZIONE 1 Capacità percettive 260
CAPACITÀ PERCETTIVE – SCHEDE DIDATTICHE
Scheda didattica 1 Guida geometrica 261
Scheda didattica 2 Pensa, passa, corri 262
Scheda didattica 3 Ambiente acqua 263
Scheda didattica 4 Lungo la schiena 264
PERCORSO 2
CAPACITÀ COORDINATIVE – SCHEDE INSEGNANTI
Scheda 1 Lancio a due livelli 265
Scheda 2 Saltare a comando 266
Scheda 3 Percorso palla al piede 267
Scheda 4 Passaggi veloci 268
HO IMPARATO 2 Capacità coordinative –Percorso di agilità 269
Scheda 5 Passa la palla in più direzioni 270
Scheda 6 Al ristorante 271
Scheda 7 Acrobazie 272-273
Scheda 8 Il dado dice che 274
TEST DI VALUTAZIONE 2 Capacità coordinative 275-276
CAPACITÀ COORDINATIVE – SCHEDE DIDATTICHE
Scheda didattica 1 Lancio a due livelli 277
Scheda didattica 2 Saltare a comando 278
Scheda didattica 3 Percorso palla al piede 279
Scheda didattica 4 Passaggi veloci 280
Scheda didattica 5 Passa la palla in più direzioni 281
Scheda didattica 6 Al ristorante 282
Scheda didattica 7 Acrobazie 283
Scheda didattica 8 Il dado dice che 284
PERCORSO 3
CAPACITÀ CONDIZIONALI – SCHEDE INSEGNANTI
Scheda 1 I conigli ruba-carote 285
Scheda 2 Centra il castello 286
Scheda 3 Canestro mobile 287
HO IMPARATO 3 Capacità condizionali –
Staffetta a imbuto 288
Scheda 4 L’orologio corre corre 289
Scheda 5 Lancia e gira 290
TEST DI VALUTAZIONE 3
Capacità condizionali 291
CAPACITÀ CONDIZIONALI – SCHEDE DIDATTICHE
Scheda didattica 1 I conigli rubacarote 292
Scheda didattica 2 Centra il castello 293

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Scheda didattica 3 Canestro mobile 294
Scheda didattica 4
L’orologio corre corre 295
Scheda didattica 5 Lancia e gira 296
PERCORSO 4
MOTRICITÀ COME LINGUAGGIO NON VERBALE –SCHEDE INSEGNANTI
Scheda 1 Che cosa devo fare? 297
Scheda 2 La danza delle mani 298
HO IMPARATO 4
Motricità come linguaggio non verbale –
La danza degli amici
Scheda 3 Abbelliamo il castello
299
300
TEST DI VALUTAZIONE 4 Motricità come linguaggio non verbale 301
MOTRICITÀ COME LINGUAGGIO NON VERBALE –
SCHEDE DIDATTICHE
Scheda 1 Che cosa devo fare?
Scheda 2 La danza delle mani
Scheda 3 Abbelliamo il castello
302
303
304
L’educazione che utilizza le nuove tecnologie, miscelandole con i metodi canonici, dota docenti e studenti di strumenti che possono portare a una vera innovazione, necessaria allo sviluppo sociale e tecnologico.
All’interno di questa guida scolastica è stato scelto di proporre delle attività digitali inerenti ai percorsi didattici, che offrono strumenti di lavoro, di condivisione e cooperazione, oltreché di inclusione. Questa scelta segue le indicazioni del PNRR per l’adozione delle pedagogie innovative. Attraverso le attività proposte, i docenti possono favorire la motivazione e l’impegno attivo delle bambine e dei bambini, utilizzando modelli educativi progettati a misura della loro inclinazione naturale verso il gioco, la creatività, la collaborazione e la ricerca, in coerenza con il più recente quadro di riferimento europeo delle competenze digitali dei cittadini.
PRESENTAZIONE
Benefici dell’educazione motoria
Principi metodologici
Cenni storici
Quattro percorsi tematici necessari per raggiungere gli obiettivi generali di apprendimento. Schede per insegnanti e schede didattiche per alunni/e.
Capacità percettive
Capacità coordinative
Motricità come linguaggio non verbale
Capacità condizionali
VALUTAZIONE FORMATIVA
È il percorso valutativo a sostegno del processo di apprendimento che pone lo studente e la studentessa al centro della didattica.
Valutazione per l’apprendimento
Le verifiche in itinere
VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
I test psicomotori
Griglie valutative
OSSERVAZIONE IN INGRESSO
Test psicomotori al passaggio alla classe successiva per valutare gli apprendimenti precedentemente proposti.
Valutazione come processo di apprendimento
Le verifiche valutative per ciascun percorso

Lo scopo principale dell’educazione fisica è insegnare il benessere. Il benessere inteso come sana alimentazione, costante attività fisica e miglioramento delle capacità mentali favorite da sane relazioni interpersonali, voglia di sapere e imparare, condivisione di esperienze.
L’educazione fisica ha origini antichissime, la cultura del corpo come veicolo per il benessere mentale si tramanda da secoli.
In Egitto, l’attività fisica era svolta sia per svago che come mezzo per incrementare la forza, la capacità utile per scopi bellici ma, anche, per occuparsi della costruzione delle città.
Nell’antica Grecia venivano organizzati giochi molto simili alle moderne discipline e il grande Aristotele trasformò il concetto di ginnastica in attività atta a migliorare la salute.
Fu nel XVIII secolo che avvenne, però, la svolta. Il medico francese Jacques Ballexserd utilizzò per la prima volta il termine “éducation physique” all’interno di una sua opera dedicata allo sviluppo dei bambini e delle bambine dalla nascita alla pubertà. Questa disciplina si diffuse ben presto prima in Europa occidentale e poi nel resto del mondo.
In Italia, inizialmente, solo gli allievi di sesso maschile ebbero la possibilità di svolgere attività motoria all’interno della scuola. Con la legge De Sanctis del 1878 si diede la possibilità anche alle bambine e alle ragazze di svolgere le lezioni di ginnastica.
Nel mondo di oggi, troppo spesso, lo stile di vita delle persone è molto sedentario. La tecnologia è al centro di ogni nostra attività professionale e della vita familiare. Mai come oggi è possibile ottenere direttamente in casa l’intrattenimento che desideriamo. Tutto ciò comporta problematiche che interessano sia la sfera emotiva e mentale che quella fisica. L’aumento di patologie come il diabete o l’obesità, soprattutto tra i bambini e le bambine, dovrebbe essere un campanello d’allarme, un segnale ben definito che il nostro corpo e la nostra mente ci inviano. I videogiochi, i social media e i video costringono i bambini, le bambine e gli adolescenti moderni a restare per molto tempo fisicamente inattivi e soprattutto soli.
Un’attività motoria continuativa facilita le relazioni sociali e l’integrazione. Conoscere il proprio corpo attraverso il movimento permette di sviluppare una maggiore consapevolezza di sé stessi. Nell’età adulta, chi ha incluso l’attività fisica nella propria vita avrà più possibilità di superare le malattie, sarà in grado di ascoltare il proprio corpo e, di conseguenza, potrà fare prevenzione.
L’attività motoria è preziosa per la crescita ossea e per lo sviluppo di una buona postura e l’apprendimento di posizioni corrette diventa più semplice se si ha una buona muscolatura che si rinforza e si allunga di pari passo con la crescita ponderale.
Dal punto di vista mentale, l’Educazione motoria porta con sé numerosi benefici. Il condividere esperienze motorie e di gioco insegna a comunicare efficacemente e a trovare soluzioni insieme.
Il mondo odierno ci presenta spesso situazioni caratterizzate dalla cosiddetta

“ansia sociale”: il desiderio continuo di rimanere in contatto con ciò che fanno le altre persone. L’altro diventa un esempio da imitare e ciò produce individui senza una propria personalità, senza intimi interessi né curiosità. Moltissime attività proposte in ambito motorio e sportivo, invece, sono create per stimolare la fantasia, la creatività, per dare la possibilità a tutti di esprimere emozioni e sentimenti.
Un altro importante obiettivo dell’attività motoria è fare in modo che chi la pratica possa imparare a organizzarsi in modo da includere anche questo elemento nella propria vita quotidiana.
La disciplina, il senso di responsabilità, il rispetto delle regole diventano valori fondamentali per saper affrontare anche le altre discipline scolastiche. Un alunno o un’alunna ben organizzati avranno certamente un buon profitto scolastico e ritroveranno sempre continue motivazioni per migliorarsi.
L’ambiente familiare contribuisce in modo decisivo all’attuazione di questo percorso. Spesso i genitori considerano il profitto scolastico negando ai loro figli e figlie di ricavarsi uno spazio così importante per la crescita.
Secondo lo psicologo Howard Gardner esistono in natura nove tipi di intelligenze diverse: le intelligenze multiple, collocate all’interno del nostro cervello. Tra queste, tutte ugualmente importanti, ritroviamo l’intelligenza corporea o cinestesica.
Questo tipo di intelligenza permette di eseguire movimenti più o meno complessi con un elevato livello di coordinazione. Ciò significa che chi la possiede ha una notevole padronanza del proprio corpo ed è in grado di utilizzarlo al meglio sia dal punto di vista sportivo che nelle attività quotidiane dove viene richiesto, ad esempio, l’uso di attrezzi. Dare la possibilità ai bambini e alle bambine di sperimentare, attraverso la scuola, tutte le intelligenze multiple significa dar loro la possibilità di scegliere in quale campo sviluppare maggiormente le loro conoscenze. Negare l’attività motoria significa interrompere questo fondamentale percorso di crescita.

Per tutti e quattro i percorsi presenti in questa guida esistono dei principi metodologici che vanno assolutamente tenuti in considerazione, affinché tutta la classe possa lavorare in serenità e secondo le proprie capacità iniziali.
1. Principio dell’adeguamento: uno degli obiettivi primari è motivare ogni singolo componente della classe affinché possa intraprendere un percorso di crescita personale. Spesso alcune carenze motorie sono dovute a blocchi emotivi, eccesso di timidezza, paura di sbagliare. Per questo motivo è importante non giudicare l’operato ma, laddove se ne abbia esigenza, mettere in atto varianti e strumenti affinché tutti possano dare il meglio di sé.
2. Principio dell’individualizzazione: è necessario adeguare l’attività alle caratteristiche biologiche e psicologiche di ognuno, individuando una soglia massima di lavoro. Inoltre, secondo il principio dell’individualizzazione, il lavoro iniziale deve essere semplice, spontaneo e personale.
3. Principio della totalità: si riferisce all’insegnamento globale, poiché tutti devono avere la stessa attenzione e le stesse possibilità di lavoro.
4. Principio del realismo o dell’esperienza pratica: si riferisce allo sviluppo della creatività, ogni attività deve contenere qualcosa di personale, sia a livello interpretativo che in termini di proposte di esecuzione. Ogni attività può essere costantemente arricchita e modificata.
5. Principio della solidarietà: funge da pilastro durante tutte le attività. Aiutare chi ha difficoltà e rispettare le regole e il proprio turno permettono di svolgere la lezione in maniera divertente e formativa associando l’utilità del muoversi con il concetto di benessere.
I metodi dell’Educazione motoria sono principalmente 3, dai quali è possibile estrapolarne altri 3. Vediamo i principali:
1. Metodo prescrittivo o del comando
a. Fase esplicativa spiegazione dell’attività
b. Fase dimostrativa semplice dimostrazione dell’esercizio
c. Fase esecutiva la classe esegue
d. Fase della correzione degli errori semplici correzioni degli esercizi di base
2. Metodo misto
a. Visione del gioco spiegazione dell’attività ludica
b. Analisi dei ruoli chi deve fare cosa
c. Ricomposizione del gioco attuazione del gioco corretto
3. Assegnazione dei compiti
a. Spiegazione esame dell’esercizio
b. Dimostrazione modalità di esecuzione
c. Ripetizione da parte degli allievi riproduzione ripetuta
Metodo spesso utilizzato per i lavori a circuito, dove lo stesso esercizio praticato in una stazione di lavoro va ripetuto per un tempo preciso (si va generalmente dai 30” a 1’) per poi passare alla stazione successiva dopo un breve intervallo di recupero.
Da questi metodi ne derivano altri 3:
1. Metodo della risoluzione dei problemi
Porre un problema e invitare gli allievi e le allieve a risolverlo. Nessuna dimostrazione dell’attività, ma solo “chi può?”, “chi sa?”, “chi vuole?”, “come si può?”. Si lascia la libertà di intervenire, trovare soluzioni, condividere e sperimentare.
2. Metodo della scoperta guidata
È un metodo molto simile al n.1 ma con alcune restrizioni: “Chi può saltare dalla panchina?” (ognuno sceglie come saltare).
3. Metodo della libera esplorazione
Favorire esperienze motorie relativamente agli attrezzi, ai contenuti e ai mezzi.
Concludendo, la scelta del metodo va fatta in base alle caratteristiche del gruppo e alla tipologia di esercizio, tenendo conto di indicatori fondamentali:
• in caso di ritmi cinetici perturbati o troppo lenti è bene accertarne le cause;
• il ritmo cinetico deve essere indicato e scandito il meno possibile per non bloccare emotivamente gli alunni e le alunne;
• nella scelta dei ritmi è meglio privilegiare quelli che offrono maggiore libertà di esecuzione;
• nella realizzazione dei giochi è bene partire da situazioni semplificate fino ad arrivare al gioco finale complesso;
• per alunni e alunne BES e con Disturbi Evolutivi Specifici è necessario mantenere costante il lavoro a piccoli gruppi o in coppia.
L’apprendimento non è mai un processo solitario, ma è profondamente influenzato dalle relazioni e dagli stimoli esterni. Sviluppare l’autostima è la chiave di volta per una buona crescita motoria oltre che psicologica. L’educazione motoria dovrà adattarsi ai soggetti e non viceversa e dovrà mettere in funzione tutte le strategie e le varianti possibili affinché tutti i bambini e tutte le bambine possano svolgere le attività. Pertanto, gli esercizi proposti potranno essere modificati soprattutto nell’intensità, nella durata e nella semplificazione delle sequenze motorie (es: percorso con la stessa struttura ma con meno esercizi o minori ripetizioni). Alcuni Disturbi Evolutivi Specifici, inoltre, causano un evidente deficit soprattutto a livello di coordinazione dinamica, pertanto la “goffaggine” tipica dei disprassici, ad esempio, è gradualmente migliorabile lavorando con piccole ma costanti correzioni non sul gesto tecnico ma sulla gestione dello spazio, in quanto i bambini e le bambine con disprassia hanno spesso anche problematiche relative alla lateralità e alla presa di coscienza del proprio corpo nello spazio. Dare dei riferimenti visivi o sonori per eseguire il gesto motorio può essere utile.
“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono. Lo sport può creare speranza dove prima c’era solo disperazione. È più potente di qualunque governo nel rompere le barriere razziali. Lo sport ride in faccia a ogni tipo di discriminazione.”
(Nelson Mandela)
La Guida propone una progettazione legata agli obiettivi di apprendimento. Le schede per l’insegnante sono suddivise in base a quattro percorsi motori e strutturate in modo tale da produrre un’importante risorsa didattica. Ogni scheda per l’insegnante è corredata da una scheda didattica per gli alunni e le alunne che rimanda all’attività motoria svolta; dove possibile, propone collegamenti con altre materie di studio (matematica, arte, educazione civica...), rispetta la gradualità di apprendimento e può essere riproposta a distanza di tempo per un’ulteriore valutazione degli obiettivi raggiunti. Per ciascuna scheda vengono inserite indicazioni didattiche e possibili varianti in modo che la classe possa lavorare in maniera adeguata alle proprie capacità.
La valutazione è un importante strumento per fornire mezzi e indicazioni atti a produrre un miglioramento psicomotorio di alunni e alunne. Attraverso l’autovalutazione, è possibile stabilire un punto di partenza dal quale iniziare ogni percorso. Ciò che può essere difficile inizialmente può diventare oggetto di sicurezza nelle proprie abilità successivamente. Ogni nuovo esercizio deve rappresentare una possibilità di nuova acquisizione.
La valutazione tiene conto delle abilità motorie ma anche della capacità di cooperare con il gruppo, di rispettare le regole e sviluppare una costante motivazione nell’esecuzione delle varie attività.
Per ogni percorso sono state inserite delle verifiche in itinere (Ho imparato) sia in modalità base che in modalità inclusiva con le relative TABELLE DI VALUTAZIONE.
La Guida ha una struttura triennale, per ogni anno vengono proposte delle prove d’ingresso alla classe successiva (in modalità base e inclusiva) che dovranno essere valutate con le stesse tabelle di valutazione delle verifiche in itinere.
Qui di seguito (Allegato 1) si riporta un esempio di Griglia di classe dove registrare i punteggi ottenuti dopo ciascuna Verifica in itinere per monitorare gli apprendimenti di tutta la classe.
Allegato 1 – GRIGLIA DI CLASSE PER VERIFICHE IN ITINERE (esempio)
N° COMPLESSIVO DELLE VERIFICHE: ................................................. (es. 4)
Obiettivo della valutazione:
PROVA 1: (es. i saltelli)
PROVA 2: ............................... (es. spazio-tempo)
Data:
PROVA 3: (es. lateralità)
PROVA 4: ............................... (es. linguaggio espressivo)

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Il processo di valutazione si rafforza con un Test di valutazione corredato dai relativi descrittori di valutazione.
Per ogni percorso sono proposti Test di valutazione nella modalità BASE e nella modalità di TIPO
INCLUSIVO e ogni griglia di valutazione degli apprendimenti è riferita nello specifico al percorso trattato.
Qui di seguito un esempio di GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI GENERICA per il triennio.
Griglia valutazione apprendimenti Educazione motoria classe 1-2-3
INDICATORI
Obiettivo pienamente raggiunto
DESCRITTORI
L’alunno/a porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dall’insegnante sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità
Obiettivo raggiunto L’alunno/a porta a termine compiti in situazioni note e non note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note utilizzando le risorse fornite dall’insegnante o reperite altrove
Obiettivo parzialmente raggiunto
Obiettivo in via di prima acquisizione
VALUTAZIONE APPRENDIMENTI
L’alunno/a porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dall’insegnante
L’alunno/a porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto dell’insegnante e di risorse fornite appositamente OPA
Le prove pratiche proposte sono test psicomotori legati a un apprendimento motorio specifico (es.: i saltelli) o alle capacità motorie che caratterizzano il percorso formativo.
Le attività scelte rientrano nella formula PERCORSO, STAFFETTA, GIOCO DI RUOLO.

PERCORSO 1
CAPACITÀ PERCETTIVE
Con il termine PERCEZIONE si intende la capacità di interpretare, comprendere ed elaborare tutte le informazioni catturate sia a livello sensoriale, se prodotte dal mondo esterno, sia dagli impulsi generati dal nostro stato di salute psicofisico.
La percezione e l’attività motoria non possono considerarsi due entità separate, in quanto le esperienze motorie contribuiscono a migliorare le proprie competenze in campo percettivo.
Lo sviluppo di queste capacità è indispensabile per la maturazione del bambino e della bambina a livello delle aree affettive, cognitive e motorie.
Nel dettaglio, le CAPACITÀ PERCETTIVE sono:
a. Le discriminazioni cinestesiche-somatognosiche
Sono le capacità di misurare e differenziare l’intensità, la forza, la pressione, le stimolazioni muscolari e articolari che caratterizzano un determinato movimento. Ciò comporta un adattamento consapevole sia sulla qualità del movimento che sulla posizione del proprio corpo nello spazio.
b. Le discriminazioni visive o memoria visiva
È il processo cognitivo che permette di individuare, differenziare, selezionare e classificare gli stimoli visivi in base alle loro caratteristiche.
c. Le discriminazioni uditive o memoria uditiva
È il processo cognitivo che permette di individuare, differenziare, selezionare e classificare l’intensità, la diversità e la direzione dei suoni.
d. Le discriminazioni tattili o memoria tattile
È il processo cognitivo che permette di individuare, differenziare, selezionare e classificare le diverse forme e superfici.
e. Le discriminazioni olfattive o memoria olfattiva
È il processo cognitivo che permette di individuare, differenziare, selezionare e classificare le sensazioni di aspro, dolce, amaro, i profumi gradevoli e sgradevoli.
Il bambino e la bambina apprendono continuamente schemi o modelli percettivi-motori; tutti gli atti che compiono quotidianamente relazionandosi con gli altri non sono altro che schemi legati alla percezione, sia essa visiva, cinestesica, uditiva, tattile o olfattiva.
Il consolidare le percezioni e gli apprendimenti motori significa trasformarli in risposte automatizzate in grado di reagire agli stimoli.
Le schede successive riguardano questo argomento e sono corredate di possibili varianti che non necessariamente devono essere proposte nella stessa lezione ma introdotte nel momento in cui la classe ha percepito correttamente la consegna iniziale.
Vengono inserite, inoltre, delle indicazioni didattiche utili a gestire la classe durante l’attività.
CAPACITÀ COORDINATIVE
Le capacità coordinative sono il frutto di una conquista personale e, quindi, educabili attraverso l’organizzazione sequenziale dei movimenti.
Esse sono legate ai meccanismi di percezione visti in precedenza e a quelli di selezione presenti nel movimento intenzionale.
Per arrivare alla conquista graduale di queste capacità, è necessario far organizzare e sviluppare gli schemi motori di base (camminare, correre, saltare, lanciare, afferrare, equilibrarsi, orientarsi ecc.)
Le capacità coordinative generali sono:
1. l’apprendimento motorio
2. il controllo motorio
3. l’adattamento e la trasformazione motoria
Ciò che riguarda, più nel dettaglio, il lavoro motorio pratico progettato in questa guida sono le capacità coordinative specifiche:
a. destrezza
b. equilibrio
c. elasticità
d. combinazione motoria
e. fantasia motoria
f. orientamento
g. differenziazione spazio-tempo
h. ritmo
i. anticipazione motoria
j. memorizzazione motoria
Gli obiettivi, gradualmente raggiungibili, riguardano lo sviluppo delle possibilità di adattamento alle situazioni motorie nuove e la percezione del proprio corpo nello spazio e della sua relazione con l’ambiente. Riuscire a controllare il proprio corpo produce un’immagine positiva, di fiducia verso di sé. Essere in grado di gestire il movimento corporeo nello spazio e nel tempo aiuta a superare il timore rappresentato da situazioni motorie con un grado maggiore di difficoltà. Infine, affinare il collegamento tra il campo visivo e la motricità fine della mano ed esercitare il senso delle distanze, delle traiettorie e delle spinte contribuisce a rendere decisamente più ergonomici alcuni gesti della vita quotidiana.
Per ogni scheda di attività vengono proposte indicazioni didattiche generali ed eventuali varianti che modificano e, spesso, aumentano il grado di difficoltà.
Per alunni e alunne BES o DSA, può essere necessario fornire indicazioni personalizzate in merito a direzioni e lateralità. Può essere utile, pertanto, fornire dei punti di riferimento al posto dell’indicazione DESTRA e SINISTRA. Ad esempio: “parti con il piede che hai verso la porta” oppure può rendersi necessario frazionare le sequenze (es: successione di movimenti) in sequenze più brevi da completare successivamente alla memorizzazione.
PERCORSO 3
CAPACITÀ CONDIZIONALI
Le capacità condizionali sono la base e la premessa per l’avviamento e lo svolgimento di successive e libere attività propriamente sportive.
Esse sono:
1. forza
2. resistenza
3. velocità e rapidità
4. mobilità articolare e flessibilità
Ognuna di queste capacità può essere scissa in altri micro-obiettivi specifici, ma questi rientrano nel grande capitolo dell’allenamento e della periodizzazione sportiva e non riguardano nello specifico il mondo scolastico.
Per classi di bambini e bambine ancora piccoli in termini di età e maturazione motoria, si prediligono attività che sviluppino le capacità condizionali nel senso più generale del termine e che
gettino delle vere e proprie basi per la crescita fisica e mentale di questi piccoli allievi, mettendoli sempre in relazione con l’esterno (relazione alunno/a insegnante, relazioni tra compagni, rispetto delle regole, inclusione ecc…).
Gli obiettivi principali delle capacità condizionali mirano a:
• rafforzare tutti i fattori di esecuzione che incrementano la resistenza e le capacità di perdurare nel compito intrapreso
• accrescere il grado di flessibilità o mobilità articolare e di agilità
• sviluppare il massimo grado di rapidità di esecuzione del movimento
• diminuire il tempo di reazione tra l’attivazione di uno stimolo e la comparsa della risposta
Le capacità condizionali si esprimono prevalentemente, in particolare per la prima classe della Scuola Primaria, con il coinvolgimento di tutti i gruppi muscolari corporei attraverso andature e movimenti ripetuti di facile esecuzione.
Non dimentichiamo che questi alunni e alunne hanno ancora un trofismo molto basso data l’età e una percezione dello schema corporeo ancora non ben definita. Pertanto, si consiglia di prediligere attività quali percorsi e staffette che risultano divertenti e danno la possibilità di inserire un lavoro muscolare di tonificazione generale alquanto utile per un accrescimento armonico della postura.
La mobilità toracica assume, inoltre, un ruolo importante nell’organizzazione e nella programmazione in quanto un lavoro specifico a essa dedicato produce una presa di coscienza importante dell’atto respiratorio. Saper coordinare la respirazione diventa utile in lavori dedicati alla resistenza e in tutte quelle proposte di lavoro utilizzate per defaticare, rilassare e calmare i bambini e le bambine.
Le schede dedicate alle capacità condizionali comprendono, nella struttura, tutte le capacità esaminate nelle schede relative alle capacità motorie precedenti (percettive e coordinative).
MOTRICITÀ COME LINGUAGGIO NON VERBALE
In questo percorso si indica non solo l’insieme dei movimenti che servono per attivare gli esercizi fin qui proposti, ma soprattutto l’arricchimento psichico che deriva dalla stimolazione dell’immaginazione. L’immaginazione si migliora attraverso la creatività, la memoria, il giudizio critico, l’abitudine all’adattamento, la capacità di fare gruppo e ciò è certamente una situazione positiva per tutti, grandi e piccoli. Le attività di questo genere sono molto apprezzate dai bambini e dalle bambine, poiché interpretare liberamente dei ruoli e rappresentare azioni e sentimenti senza alcun vincolo dal punto di vista tecnico risulta spontaneo e appagante.
I bambini e le bambine non hanno preconcetti e condizionamenti, tendono a riprodurre solamente ciò che vedono e vivono e, rispetto agli adulti, hanno meno remore nel “lasciarsi andare”.

Tutto ciò che viene proposto, non deve essere sottoposto a giudizi, anzi, il “fare cose insieme” per creare una storia o descrivere un personaggio è vissuto dai bambini e dalle bambine come qualcosa di importante, determinante per il risultato da ottenere.
I cosiddetti “giochi delle emozioni” sono quelli più apprezzati, in quanto interpretano stati d’animo e sentimenti attraverso semplici gesti che, anche nel caso di difficoltà motorie, sono facilmente realizzabili. Trattandosi di attività non verbale, che esclude quindi la parola nel contesto ludico, diventa fondamentale utilizzare altri mezzi. La musica è sicuramente di fondamentale importanza, sia sotto forma di tracce musicali, sia prodotta con strumenti rudimentali o addirittura con suoni della voce o utilizzo di parti del corpo (es: versi di animali; tamburello; battere mani e piedi).
Diventa quindi necessario utilizzare musiche adeguate al contesto per rendere ancora più interessante l’esecuzione delle attività. Per questo motivo, in tutte le schede saranno inseriti suggerimenti musicali.
Gli obiettivi specifici del movimento espressivo sono:
• ritrovare gesti adeguati all’attività proposta, sia in termini qualitativi che in termini di limiti e potenzialità personali
• riutilizzare in forma creativa tutto quanto appreso fino a questo punto
• miglioramento dell’espressività e delle condizioni psichiche in quanto riuscire a comunicare gioie e paure è fondamentale per il proprio benessere
• miglioramento della capacità di osservazione, osservare il mondo che ci circonda per poi essere in grado di riprodurre liberamente situazioni e stati d’animo
Durante queste attività, il ruolo dell’insegnante è più che mai fondamentale. L’insegnante deve essere in grado di coinvolgere il gruppo e, nell’assegnazione dei ruoli, far comprendere che ognuno/a è un tassello importante all’interno della storia.
Normalmente, si inizia con la presentazione del tema narrativo (ideato dall’insegnante o scelto dalla classe), alla quale segue una breve ricerca degli elementi importanti ai fini della storia. Successivamente, si predispone uno scambio di pareri e opinioni fatto di domande e risposte pertinenti e logiche. Tutto ciò conduce a una rielaborazione del progetto con l’inserimento di nuove idee. La realizzazione di un progetto complesso necessita di attività preparatorie nelle quali sia sempre da considerarsi fondamentale avere come risultato l’espressività. Le prime schede presentate in questo capitolo sono semplici, graduali e facilmente accessibili ma determinanti per coinvolgere i bambini e le bambine nell’attività di osservazione. Le indicazioni e i suggerimenti di ogni componente della classe sono da considerarsi come un’ulteriore aggiunta alla stesura della storia in movimento.

Per facilitare e orientare il compito dell’insegnante in fase di valutazione periodica e finale, viene presentata per ogni anno scolastico e per ogni disciplina “la descrizione dei livelli di apprendimento correlati ai giudizi sintetici” riportati nell’allegato A all’Ordinanza Ministeriale del 9 gennaio 2025 (articolo 3, comma 6). Per Educazione Motoria, viene proposta un’unica descrizione dei livelli di apprendimento per tutti i nuclei tematici nel loro insieme per fornire all’insegnante uno strumento di valutazione in itinere, proporzionato alle ore svolte e alle attività messe in campo durante la settimana scolastica. La scelta della modalità di valutazione in itinere rimane tuttavia una prerogativa del singolo docente/del team. Tale modalità, tuttavia, deve avere una forma in grado di restituire “agli alunni e alle alunne, in modo pienamente comprensibile, il livello di padronanza dei contenuti verificati, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal Collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell’offerta formativa” (O.M. 9 gennaio 2025, articolo 3 comma 5). Gli obiettivi di riferimento ai quali è correlata la valutazione periodica e finale compaiono evidenziati nelle tabelle relative alla programmazione annuale per ciascun nucleo fondante.
DESCRIZIONE DEI GIUDIZI SINTETICI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA
PER LA
GIUDIZIO SINTETICO
OTTIMO
DESCRIZIONE DEL GIUDIZIO SINTETICO
Allegato A dell’O.M. 9/1/2025
L’alunno/a svolge e porta a termine le attività con autonomia e consapevolezza, riuscendo ad affrontare anche situazioni complesse e non proposte in precedenza.
È in grado di utilizzare conoscenze e abilità per affrontare situazioni difficili in modo originale e personale.
Si esprime correttamente, con particolare proprietà di linguaggio e partecipazione, capacità critica e di argomentazione, in modalità adeguate al contesto.
DECLINAZIONE DESCRITTIVA DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO PER EDUCAZIONE MOTORIA 1° CICLO
L’alunno/a svolge e porta a termine attività ginniche ed espressive in modo autonomo e consapevole, nel rispetto delle regole o nel crearle, riuscendo ad affrontare situazioni complesse e non proposte in precedenza. È in grado di utilizzare con continuità le proprie conoscenze, abilità e competenze per partecipare a giochi e drammatizzazioni, in modo originale e personale, nel rispetto del fair play e della sicurezza per sé e per gli altri. Verbalizza le diverse esperienze motorie interne o esterne alla scuola con particolare proprietà di linguaggio ed entusiasmo in modalità adeguate al contesto.
DISTINTO
L’alunno/a svolge e porta a termine le attività con autonomia e consapevolezza, riuscendo ad affrontare anche situazioni complesse.
È in grado di utilizzare conoscenze e abilità per affrontare situazioni difficili.
Si esprime correttamente, con proprietà di linguaggio e capacità di argomentazione, in modalità adeguate al contesto.
L’alunno/a svolge e porta a termine attività ginniche ed espressive in modo autonomo e consapevole, nel rispetto delle regole o nel crearle, riuscendo ad affrontare situazioni complesse.
È in grado di utilizzare con continuità le proprie conoscenze, abilità e competenze per partecipare a giochi e drammatizzazioni, in modo originale e personale, nel rispetto del fair play e della sicurezza per sé e per gli altri.
Verbalizza le diverse esperienze motorie interne o esterne alla scuola con particolare proprietà di linguaggio, in modalità adeguate al contesto.
BUONO
DISCRETO
L’alunno/a svolge e porta a termine le attività con autonomia e consapevolezza.
È in grado di utilizzare conoscenze e abilità per svolgere i compiti assegnati in modo continuo e risolvere problemi.
Si esprime correttamente, collegando le principali informazioni e utilizzando un linguaggio adeguato al contesto.
L’alunno/a svolge e porta a termine le attività con parziale autonomia e consapevolezza.
È in grado di utilizzare alcune conoscenze, abilità e competenze per svolgere i compiti assegnati e risolvere problemi non particolarmente complessi.
Si esprime correttamente e in modo semplice ma adeguato al contesto.
L’alunno/a svolge e porta a termine attività ginniche, sportive ed espressive con autonomia e consapevolezza, anche nel seguirne le regole.
È in grado di utilizzare conoscenze, abilità e competenze in modo continuo per partecipare a giochi e drammatizzazioni, nel rispetto del fair play e della sicurezza per sé e per gli altri.
Verbalizza le diverse esperienze motorie interne o esterne alla scuola con un linguaggio adeguato al contesto.
L’alunno/a svolge e porta a termine attività ginniche ed espressive in parziale autonomia e consapevolezza.
È in grado di utilizzare alcune conoscenze, abilità e competenze per partecipare a giochi e drammatizzazioni, nel rispetto della sicurezza per sé e per gli altri.
Verbalizza le diverse esperienze motorie svolte a scuola con un lessico semplice ma adeguato al contesto.
SUFFICIENTE
NON SUFFICIENTE
L’alunno/a svolge le attività principalmente con l’aiuto del docente.
È in grado di applicare alcune conoscenze e abilità per svolgere compiti semplici, solo se già affrontati in precedenza.
Utilizza un lessico limitato e con qualche incertezza.
L’alunno/a non riesce abitualmente a svolgere le attività proposte, anche con il supporto del docente.
Applica solo saltuariamente conoscenze e abilità per svolgere alcuni semplici compiti. Si esprime con incertezza e scarso interesse in modo non adeguato al contesto.
L’alunno/a svolge attività ginniche ed espressive principalmente sotto la guida e l’incoraggiamento del docente.
È in grado di applicare alcune conoscenze e abilità per partecipare a giochi e drammatizzazioni, analoghi a quelli già affrontati in precedenza, nel rispetto della sicurezza per sé e per gli altri.
Verbalizza le diverse esperienze motorie svolte a scuola con un lessico limitato e con qualche incertezza nel raffrontarsi con gli altri.
L’alunno/a non riesce abitualmente a svolgere attività ginniche ed espressive, anche se guidato e supportato dal docente.
Applica solo saltuariamente le conoscenze e le abilità per partecipare a giochi e drammatizzazioni.
Mostra scarsa collaborazione con il gruppo.
Verbalizza le diverse esperienze motorie svolte a scuola con incertezza e scarsa partecipazione, utilizzando un linguaggio non adeguato al contesto.
• Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
• Competenza sociale e civica in materia di cittadinanza
• Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale
Nucleo tematico
• IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E CON IL TEMPO
• IL GIOCO
• IL LINGUAGGIO DEL CORPO
ED ESPRESSIVA
• BENESSERE,
Obiettivi di apprendimento dalle Indicazioni Nazionali
• Coordinare il proprio corpo in situazione statica o dinamica, con o senza l’uso di attrezzi.
• Attivare schemi motori in situazioni di gioco con o senza attrezzi.
• Partecipare a drammatizzazioni e attività teatrali di vario genere o di danza, con impegno espressivo.
• Partecipare a giochi individuali o di squadra rispettandone le condizioni di sicurezza, applicando strategie, anche collaborative, seguendo il regolamento, mantenendo per tutta la durata un atteggiamento di fair play.
• Muoversi in modo consapevole e sicuro in situazioni quotidiane o ludico-sportive.
• Impegnarsi nell’esercizio fisico come pratica di benessere
OTTIMO
DISTINTO
BUONO
DISCRETO
SUFFICIENTE
NON SUFFICIENTE
L’alunno/a si attiva sempre in autonomia, anche con idee e soluzioni proprie, per partecipare a giochi e drammatizzazioni, manifestando consapevolezza dei propri comportamenti, regolandoli spontaneamente e intervenendo su quelli di compagni e compagne.
Entra con piacere e impegno in attività espressive corporee di vario genere suggerendo anche soluzioni originali.
L’alunno/a si attiva sempre in autonomia, anche con idee e soluzioni proprie, per partecipare a giochi e drammatizzazioni, manifestando consapevolezza dei propri comportamenti, regolandoli spontaneamente e intervenendo positivamente su quelli di compagni e compagne.
Entra con piacere e impegno in attività espressive corporee di vario genere.
L’alunno/a si attiva spesso in autonomia, anche con idee e soluzioni proprie, per partecipare a giochi e drammatizzazioni, manifestando consapevolezza dei propri comportamenti, regolandoli spontaneamente e intervenendo positivamente su quelli di compagni e compagne.
Entra con impegno selettivo in attività espressive corporee di vario genere.
L’alunno/a si attiva su invito dell’insegnante, per partecipare a giochi e drammatizzazioni, manifestando consapevolezza dei propri comportamenti, regolandoli spontaneamente o su richiesta dell’insegnante.
Entra con impegno selettivo in attività espressive corporee di vario genere.
L’alunno/a, accompagnato/a dall’insegnante, partecipa a giochi e drammatizzazioni manifestando consapevolezza dei propri comportamenti, regolandoli su richiamo dell’insegnante. Partecipa su comando dell’insegnante e in modo marginale ad attività espressive corporee di vario genere.
L’alunno/a entra con difficoltà in giochi e drammatizzazioni, manifestando difficoltà nell’accettare gli esiti. Regola la propria partecipazione su costante richiamo dell’insegnante. Non sempre esegue, neppure in modo marginale, attività espressive corporee di vario genere.
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
• Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
• Competenza sociale e civica in materia di cittadinanza
• Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale


Percorsi didattici e operativi per la Scuola Primaria Scuola Primaria
Percorso Obiettivo di apprendimento Contenuto guida Pagina
PERCETTIVE
Il corpo e le funzioni senso-percettive
Discriminazione visiva/uditiva e percezione dei colori
visiva/uditiva, percezione di grandezza e classificazione
Discriminazione uditiva e gestione del corpo nello spazio
Discriminazione tattile, classificazione delle superfici in base al

Percorso Obiettivo di apprendimentoContenuto guida Pagina
CAPACITÀ COORDINATIVE
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
Coordinazione fine e fantasia motoria
1
Orientamento e reazione ai comandi • SCHEDA 2
Orientamento e coordinazione motoria, percezione del sé
Coordinazione bracciagambe, equilibrio, percezione spazio-temporale
3
• SCHEDA 4
Coordinazione e destrezza fine, concetto di movimenti in successione •
Capacità di equilibrio e gestione dello spazio, lateralità
Orientamento spaziotemporale, reattività
5
6
7
Percezione dello spazio, gioco di ruolo • SCHEDA 8
Percezione dello spazio, rapidità e gioco di ruolo
Sperimentare il gesto motorio del saltare
SCHEDA 9
SCHEDA 10
Reattività, gestione dello spazio
• SCHEDA 11
Il gioco
APPRENDIMENTO - GIOCO - CLASSE 1
Percorso Obiettivo di apprendimento Contenuto guida Pagina
Forza arti inferiori, rapidità
Resistenza, coordinazione occhio-mano, presa di coscienza della traiettoria
1
• SCHEDA 2 ATTENTI ALL’UOVO!
Resistenza, coordinazione occhio-mano, forza • SCHEDA 3
Flessibilità, equilibrio, coordinazione, resistenza nel tenere le posizioni
• SCHEDA 4 PASSEGGIATA SPAZIALE
Resistenza, rapidità, velocità • SCHEDA 5 LA
velocità
6
Coordinazione, velocità, resistenza, destrezza • SCHEDA 7
Velocità, destrezza
SCHEDA 8
A
Coordinazione, destrezza
9
Coordinazione, resistenza, velocità
destrezza, gestione dello spazio
10
11
APPRENDIMENTO - MOTRICITÀ COME LINGUAGGIO NON VERBALE - CLASSE 1
Percorso Obiettivo di apprendimentoContenuto guida Pagina
MOTRICITÀ COME LINGUAGGIO NON VERBALE O MOVIMENTO ESPRESSIVO
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativa ed espressiva
Capacità di comunicazione motoria, organizzare idee e informazioni, aver fiducia nella propria capacità di improvvisazione, creare il finale di una storia, nozioni di educazione civica
• SCHEDA 1 I CAVALLINI
Scheda didattica
• SCHEDA 2 LA BOTTEGA DEI GIOCATTOLI
Scheda didattica
• SCHEDA 3
IN UN GIORNO DI PIOGGIA
Scheda didattica
• SCHEDA 4 LA FARFALLA NEL BOZZOLO Scheda
• SCHEDA 5 GLI OGGETTI ANIMATI
• SCHEDA 6 PORTIAMO A SPASSO IL CANE
• SCHEDA 7 UN VELO DI…
Scheda didattica
• SCHEDA 8
ORGANIZZIAMO LA NOSTRA GIORNATA
Scheda didattica
• SCHEDA 9
ACCHIAPPA LA FARFALLA!
• SCHEDA 10
PASSEGGIATA NEL PARCO Scheda
Riprodurre con movimenti e suoni utilizzando tutte le risorse motorie acquisite
Rappresentazione di sentimenti attraverso la mimica facciale
• SCHEDA 5 GLI OGGETTI ANIMATI
Scheda didattica
• SCHEDA 7 UN VELO DI…
Scheda didattica
VERIFICHE IN ITINERE E PROVE DI VALUTAZIONE - CLASSE 1
PercorsoObiettivo di apprendimento Contenuto guida
Capacità percettive Discriminazione visiva, percezione di grandezza e classificazione
Conoscenza del proprio corpo su base grafica
Capacità coordinative Riconoscere le parti del corpo sugli altri
• HO IMPARATO 1 LE DIMENSIONI
• HO IMPARATO 1 Tabella di valutazione
• TEST DI VALUTAZIONE 1 Allegato 1 42
• TEST DI VALUTAZIONE Allegato2 43
• HO IMPARATO 2 DOVE SI TROVA?
Sviluppo delle capacità di coordinazione e ritmo • HO IMPARATO 3 I SALTELLI
Conoscenza del proprio corpo su base motoria • TEST DI
Capacità condizionali Esecuzione di semplici gesti motori
Eseguire velocemente semplici sequenze motorie
Motricità come linguaggio non verbale Esprimere emozioni
Rappresentare emotivamente, con entusiasmo e partecipazione
2
4
TEST DI VALUTAZIONE 3
4

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi di apprendimento Contenuti Attività
Dimostra consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo.
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
- Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro (correre, saltare, lanciare, ecc.)
- Saper controllare e gestire l’equilibrio statico del corpo
- Organizzare e gestire l’orientamento spaziotemporale e il ritmo
- Riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il corpo e con gli attrezzi
Sa rispettare le regole del gioco. Il gioco
- Conoscere e applicare le modalità di esecuzione dei giochi, accettando i propri limiti, collaborando con il gruppo ed escludendo forme di competizione
• Giochi per la conoscenza reciproca
• Il sé corporeo
• Schemi motori di base
• Orientamento spaziotemporale e lateralità
• Coordinazione generale e oculo-manuale
• Percezione ritmica e spaziale
• Schemi motori dinamici
• Esercizi per la conoscenza del proprio corpo e di quella di compagni e compagne
• Gli schieramenti (fila, linea, cerchio…)
• Le andature con esercizi individuali e in gruppo inserite in percorsi e staffette
• Creazione di ritmi differenti con il corpo
Utilizza il proprio corpo per esprimere emozioni e stati d’animo.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativa ed espressiva
- Utilizzare il proprio corpo in modo creativo per rappresentare emozioni, stati d’animo e situazioni
• Giochi collettivi con e senza materiale didattico di supporto
Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri.
Benessere, prevenzione e sicurezza
- Conoscere e utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi
• Drammatizzazioni, danze
• Attività sotto forma di percorsi e staffette rispettando regole e compagni/e
• Rispettare il proprio turno
• Rappresentazione creativa di animali, oggetti, situazioni associata alla gestione dello spazio e dei ritmi
• Precise formazioni per le attività

TEST VALUTAZIONE 1 PAG. 41
INDICATORE
Il corpo e le funzioni senso-percettive
DESCRITTORI
Padroneggia pienamente gli schemi motori in ogni situazione e gestisce in modo eccellente lo spazio e il tempo.
Padroneggia in modo valido gli schemi motori in ogni situazione e gestisce in modo estremamente valido lo spazio e il tempo.
Applica in modo adeguato gli schemi motori in ogni situazione e gestisce in modo valido lo spazio e il tempo.
Applica in modo discreto gli schemi motori in quasi ogni situazione e gestisce in modo discreto lo spazio e il tempo.
Applica in modo proporzionato al bisogno gli schemi motori solo se in situazioni note. Gestisce con qualche incertezza lo spazio e il tempo.
Applica in modo inadeguato gli schemi motori anche se invitato/a e spronato/a dall’insegnante. Gestisce in modo incerto e non adeguato lo spazio e il tempo.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
OTTIMO
DISTINTO
BUONO
DISCRETO
SUFFICIENTE
NON SUFFICIENTE


TEST VALUTAZIONE 2 PAG. 65
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
DESCRITTORI
Padroneggia pienamente gli schemi motori in ogni situazione e gestisce in modo eccellente lo spazio e il tempo.
Padroneggia in modo valido gli schemi motori in ogni situazione e gestisce in modo estremamente valido lo spazio e il tempo.
Applica in modo adeguato gli schemi motori in ogni situazione e gestisce in modo valido lo spazio e il tempo.
Applica in modo discreto gli schemi motori in quasi ogni situazione e gestisce in modo discreto lo spazio e il tempo.
Applica in modo proporzionato al bisogno gli schemi motori solo se in situazioni note. Gestisce con qualche incertezza lo spazio e il tempo.
Applica in modo inadeguato gli schemi motori anche se invitato/a e spronato/a dall’insegnante.
Gestisce in modo incerto e non adeguato lo spazio e il tempo.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
OTTIMO
DISTINTO
BUONO
DISCRETO
SUFFICIENTE
NON SUFFICIENTE

TEST VALUTAZIONE 3 PAG. 91
Benessere, prevenzione e sicurezza Il gioco
DESCRITTORI
Sperimenta in modo eccellente le diverse esperienze di gioco anche in situazioni complesse, non proposte in precedenza e in piena sicurezza per sé e per gli altri.
Partecipa attivamente al gioco di gruppo, accetta i ruoli assegnati e collabora per raggiungere uno scopo comune.
Riconosce il valore delle regole, le rispetta e le crea in piena autonomia.
Sperimenta in modo attivo le diverse esperienze di gioco anche in situazioni complesse e in piena sicurezza per sé e per gli altri.
Partecipa attivamente al gioco di gruppo, accetta i ruoli assegnati e collabora per raggiungere uno scopo comune.
Riconosce il valore delle regole e le rispetta in piena autonomia.
Sperimenta in modo appropriato le diverse esperienze di gioco in sicurezza per sé e per gli altri.
Partecipa e cerca di collaborare impegnandosi per migliorare le tecniche motorie.
Accetta i ruoli assegnati e collabora per raggiungere uno scopo comune.
Riconosce il valore delle regole e le rispetta in autonomia.
Sperimenta discretamente le diverse esperienze di gioco in sicurezza per sé e per gli altri. Partecipa su invito dell’insegnante e non sempre accetta i ruoli assegnati. Riconosce il valore delle regole e le rispetta in parziale autonomia.
Sperimenta in maniera superficiale le diverse esperienze di gioco anche sotto la guida dell’insegnante e solo se già affrontate in precedenza. Raramente accetta i ruoli assegnati e collabora con il gruppo al bisogno. Sperimenta le gestualità tecniche nel rispetto della sicurezza per sé e per gli altri.
Riconosce sporadicamente il valore delle regole con il supporto dell’insegnante.
Non sperimenta in modo appropriato le diverse esperienze di gioco anche se guidato/a dall’insegnante.
Non mostra attenzione per sé e per gli altri. Non accetta i ruoli assegnati e non collabora. Non riconosce il valore delle regole e non le rispetta.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
OTTIMO
DISTINTO
DISCRETO
SUFFICIENTE
NON SUFFICIENTE
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativa ed espressiva
Utilizza in modo originale, personale e appropriato il linguaggio corporeo e motorio per comunicare con gli altri, riuscendo ad affrontare situazioni complesse e non proposte in precedenza.
Utilizza in modo personale e appropriato il linguaggio corporeo e motorio per comunicare con gli altri, riuscendo ad affrontare situazioni complesse.
Utilizza in modo appropriato il linguaggio corporeo e motorio per comunicare con gli altri, riuscendo ad affrontare con continuità le varie situazioni.
Utilizza in modo discreto ma appropriato il linguaggio corporeo e motorio per comunicare con gli altri, riuscendo ad affrontare situazioni non particolarmente complesse.
Utilizza in modo parziale il linguaggio corporeo e motorio per comunicare con gli altri, riuscendo ad affrontare situazioni semplici e già proposte in precedenza.
Utilizza in modo estremamente difficoltoso il linguaggio corporeo e motorio e ha difficoltà a comunicare con gli altri anche se guidato/a dall’insegnante.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
DISTINTO
DISCRETO
SUFFICIENTE
NON SUFFICIENTE

OCCORRENTE
3 fogli o cartoncini sui quali è rappresentato un semaforo (Allegato 1 p. 49). Ogni semaforo dovrà essere colorato (rosso, giallo e verde).
ATTIVITÀ
L’insegnante assume il ruolo di VIGILE e spiega in maniera chiara la consegna.
SEMAFORO VERDE: camminare liberamente nello spazio operativo creando rumore con i piedi.
SEMAFORO GIALLO: fermarsi e fare solo rumore con i piedi.
SEMAFORO ROSSO: fermarsi e ascoltare il silenzio.
Nella parte attiva dell’esercizio, l’insegnante mostrerà in maniera alternata i 3 semafori senza indicarne vocalmente il colore. In questo modo i bambini e le bambine dovranno porre la loro attenzione sull’immagine.
Nel momento in cui la classe avrà perfettamente compreso l’esercizio, sarà possibile inserire due varianti.
VARIANTE 1
Il vigile nomina il colore del semaforo (percezione uditiva).
VARIANTE 2
A turno, il ruolo del vigile potrà essere assunto da un bambino o da una bambina.
INDICAZIONI DIDATTICHE
Assicurarsi che i bambini e le bambine gestiscano in maniera adeguata lo spazio operativo, evitando di creare assembramenti di contatto.
discriminazione visiva/uditiva e percezione dei colori.
OCCORRENTE
• 3 fiori per ogni bambino/a che colorerà di giallo, azzurro e rosa (Allegato 2 p. 50)
• 2 contenitori abbastanza capienti (scatoloni o ceste)
• 3 fiori colorati per l’insegnante (da utilizzare nella variante 1 dell’attività)
• 3 cerchi
ATTIVITÀ
Tutti i fiori vengono posizionati nei contenitori (non necessariamente in egual numero). La classe si siede in linea a una certa distanza dai contenitori e attende il comando dell’insegnante.
L’insegnante nomina un colore, i bambini e le bambine corrono a raccogliere un fiore del colore nominato e ritornano al proprio posto.
Si procede allo stesso modo per gli altri due colori. L’esercizio può essere ripetuto più volte per verificare che la classe abbia compreso la consegna.
VARIANTE 1
Si posizionano nello spazio operativo 3 cerchi. All’interno di ogni cerchio, l’insegnante metterà i suoi fiori che rappresenteranno il negozio dei fiori gialli, azzurri e rosa.
L’insegnante chiamerà un colore, i bambini e le bambine recupereranno tutti i fiori di quel colore e li posizioneranno nel negozio corrispondente.
VARIANTE 2
Raggiungere i contenitori dei fiori con andature diverse (quadrupedia, saltelli a piedi pari, strisciando, ecc.).
INDICAZIONI DIDATTICHE
Chiedere ai bambini e alle bambine di raccogliere un solo fiore in modo che tutti ne abbiano uno a disposizione.
OCCORRENTE
2 palle di diverse dimensioni (esempio: 1 pallina da tennis e 1 da calcio), 1 foglio con l’immagine di una mela, 1 foglio con l’immagine di un melone (Allegato 3 p. 51).
ATTIVITÀ
I bambini e le bambine vengono divisi in due gruppi e associati al nome MELA o MELONE. Davanti a ogni gruppo viene posizionata l’immagine del frutto corrispondente. Viene spiegato alla classe che il gruppo MELA è associato alla palla più piccola, mentre il gruppo MELONE a quella più grande.
L’insegnante nasconderà dietro la schiena le 2 palle e, alternativamente, nominerà il frutto corrispondente alla dimensione della palla mostrandola ai bambini e alle bambine che dovranno marciare sul posto nel momento in cui verrà coinvolto il proprio gruppo.
VARIANTE 1
L’insegnante mostra la palla senza nominare il frutto.
VARIANTE 2
Mostrare le 2 palle in maniera casuale per sollecitare l’attenzione e la reattività della classe. Il movimento di marcia può essere sostituito in un secondo tempo da altri movimenti come ad esempio: rannicchiarsi, correre su una riga, saltellare, ecc.
INDICAZIONI DIDATTICHE
I gruppi devono essere invertiti oppure si devono modificare i componenti degli stessi.
OCCORRENTE
Tracce musicali con ritmi e intensità diversi.
ATTIVITÀ
Si chiede alla classe di ascoltare una musica dal ritmo lento e di camminare lentamente per tutto lo spazio operativo. L’insegnante fermerà la musica e i bambini e le bambine, il più rapidamente possibile, si trasformeranno in statuine immobili assumendo una posizione libera in piedi. Resteranno in quella posizione fino al momento in cui la musica ripartirà.
Lo stesso esercizio può essere eseguito con musiche diverse facendo capire alla classe che, se la musica ha un ritmo più veloce, anche il loro movimento dovrà essere più rapido.
VARIANTE 1
Quando la musica si ferma, tutti devono mettersi seduti oppure supini oppure proni per poi rialzarsi e ricominciare a muoversi quando la musica riparte.
INDICAZIONI DIDATTICHE
La tendenza della classe è quella di creare assembramenti di contatto durante gli spostamenti. Specificare che le statuine non devono toccarsi per non rompersi.
OCCORRENTE
Gomitolo di lana, cotone idrofilo, carta, tappetini, stuoie, strisce di moquette, sacchetti di cellophane…
ATTIVITÀ
Disporre in libera sequenza tutto il materiale a disposizione alternandolo a tratti di pavimento e creare un sentiero.
L’insegnante inviterà la classe a percorrere il sentiero, dapprima a piedi scalzi, chiedendo di verbalizzare le sensazioni ricevute durante il cammino.
VARIANTE 1
Percorrere lo stesso sentiero in quadrupedia affinché anche le mani possano raccogliere e trasmettere informazioni sensoriali.
VARIANTE 2
Chiedere alla classe una definizione personale per ogni tratto di percorso (morbido, ruvido, appiccicoso…).
INDICAZIONI DIDATTICHE
Posizionare la classe in fila all’inizio del percorso facendo muovere un bambino o una bambina alla volta. La lunghezza del percorso è determinata dalla quantità di materiale a disposizione.
ODA: discriminazione tattile, classificazione delle superfici in base al materiale.
1 OSSERVA LA TABELLA E SEGNA L’OGGETTO COME NELL'ESEMPIO.
TABELLA
riconoscere le grandezze.
INDICATORE
Il corpo e le funzioni senso-percettive
DESCRITTORI
SCHEDE INSEGNANTI CLASSE 1
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Conosce su di sé e sugli altri le parti del corpo OPR
Conosce su di sé e sugli altri le parti del corpo in maniera accettabile OR
Conosce in modo superficiale le parti del corpo OPAR
Conosce solo parzialmente le parti del corpo OPA
MATERIALI PER LA VALUTAZIONE
ALLEGATO 1
1 sagoma; cartellini da ritagliare con indicate le parti del corpo.
ALLEGATO 2
Materiale per prova di tipo inclusivo.
ATTIVITÀ
Posizionare sulla sagoma il cartellino giusto nella parte del corpo richiesta (non serve incollare).


ODA: conoscenza del proprio corpo su base grafica. Saper riconoscere le parti del corpo utilizzando la percezione visiva.
Nome
Classe Data
1 OSSERVA IL DISEGNO E SCRIVI AL POSTO GIUSTO LA PARTE DEL CORPO CORRISPONDENTE.
ODA: conoscenza del proprio corpo su base grafica. Saper riconoscere le parti del corpo utilizzando la percezione visiva.
Nome Classe Data
ODA: discriminare e percepire i colori.
ODA: discriminare e percepire i colori.
1 ASCOLTA LA MUSICA E FERMATI COME UNA STATUINA SEGUENDO I NUMERI.
1
2 TOCCA I DIVERSI MATERIALI E SENTI LA DIFFERENZA.
OCCORRENTE
Palloncini gonfiabili.
ATTIVITÀ
Ogni bambino e ogni bambina hanno a disposizione un palloncino gonfiabile. L’insegnante chiede alla classe inizialmente di muoversi liberamente nello spazio operativo cercando di far rimanere il proprio palloncino sospeso in aria. Il/La bambino/a potrà utilizzare qualsiasi parte del corpo per mantenere in aria il palloncino. In un secondo tempo, verrà chiesto alla classe di mantenere in aria il palloncino usando solo le mani oppure solo i piedi.
VARIANTE 1
Al comando STOP! dell’insegnante, la classe dovrà fermarsi, lasciare che il palloncino tocchi terra rimanendo in silenzio e, al comando VIA! si riprenderà l’attività andando a prendere un altro palloncino.
INDICAZIONI DIDATTICHE
La prima parte deve essere utile alla classe per capire che è sufficiente un leggero tocco per mantenere il palloncino in aria.
La difficoltà maggiore riguarda l’adattamento del corpo alle varie situazioni (palloncino in alto, palloncino in basso).
OCCORRENTE
1 cerchio per ogni bambino e bambina.
ATTIVITÀ
L’insegnante posiziona i cerchi nello spazio operativo, chiede alla classe di sceglierne uno che diventerà la casetta si Joe. I bambini e le bambine entrano nel proprio cerchio in stazione eretta. La prima parte dell’attività riguarda tutto ciò che il/la bambino/a può fare lasciando a terra la propria casetta.
L’insegnante dirà ad alta voce dei semplici comandi che la classe dovrà riprodurre correttamente nel minor tempo possibile:
1 Salta fuori dalla casetta di Joe!
2 Entra nella casetta di Joe con un solo piede!
3 Salta nella casetta di Joe con entrambi i piedi!
4 Corri intorno alla casetta di Joe!
5 Metti nella casetta di Joe solo una mano!
6 Metti nella casetta di Joe una mano e un piede!
7 Siediti nella casetta di Joe con le gambe incrociate!
VARIANTE 1
La classe corre liberamente per tutto lo spazio operativo evitando i cerchi e, al comando TUTTI A CASA DI JOE!, tutti i bambini e le bambine entreranno nella casetta da loro scelta inizialmente nel minor tempo possibile.
VARIANTE 2
Si esegue come nella variante 1 ma cambiando casetta ogni volta.
VARIANTE 3
Entrare in una casetta qualsiasi seguendo le indicazioni dell’insegnante (con un solo piede, con una mano, a gambe incrociate ecc.).
INDICAZIONI DIDATTICHE
Nella variante 1 i bambini e le bambine tendono a non allontanarsi dalla propria casetta. Spiegare alla classe che, per tornare a casa, Joe deve allontanarsi.
OCCORRENTE
Tracce musicali.
ATTIVITÀ
L’insegnante invita la classe a camminare per tutto lo spazio operativo ascoltando la musica proposta. Ogni bambino e bambina potrà interpretare la musica a proprio piacimento ma limitandosi ad avanzare solo camminando.
L’insegnante, a sua discrezione, interromperà la musica e dirà ad alta voce una parte del corpo (TESTA, MANO, GINOCCHIO, PIEDE…). I bambini e le bambine dovranno fermarsi immobili e toccare la parte del corpo citata. Alla ripresa della musica, la classe ricomincerà a camminare.
VARIANTE 1
Si formano 2 gruppi. Un gruppo dovrà obbedire al comando dell’insegnante e correre a toccare la parte del corpo citata, mentre l’altro gruppo dovrà fermarsi immediatamente e restare immobile aspettando che il compagno o la compagna tocchi la parte del corpo indicata.
VARIANTE 2
Il contatto a coppie deve avvenire solo con le parti citate. Ad esempio, al comando GINOCCHIO i bambini e le bambine dovranno mettere a contatto un ginocchio; al comando TESTA, il contatto dovrà avvenire tra le due teste.
INDICAZIONI DIDATTICHE
Normalmente questa è un’attività molto divertente e la classe potrebbe mostrare un entusiasmo eccessivo nel momento in cui si formano le coppie. Si consiglia di chiarire che non è la velocità di esecuzione a fare la differenza, ma eseguire il contatto corretto.

Suddividere la classe a coppie, un componente della coppia ha a disposizione 5 post-it.
L’altro componente si mette a terra a pancia in su. L’insegnante nomina 5 parti del corpo e il bambino o la bambina con i post-it andrà a posizionarli sul corpo del compagno o della compagna rispettando le indicazioni date.
Valutare se indicare DESTRA e SINISTRA o solo il nome dell’arto.
Il bambino o la bambina a terra non dovrà, in alcun modo, collaborare ma restare immobile.
Ripetere 3-4 volte cambiando le parti del corpo e poi invertire la coppia.
Suddividere la classe a coppie, il componente della coppia che esegue la verifica di tipo inclusivo ha a disposizione 3 post-it.
L’altro componente si mette a terra a pancia in su. L’insegnante nomina 3 parti del corpo e il/la bambino/a con i post-it andrà a posizionarli sul corpo del compagno o della compagna rispettando le indicazioni date.
Il/La bambino/a a terra non dovrà, in alcun modo, collaborare ma restare immobile.
Ripetere 3-4 volte cambiando le parti del corpo e poi invertire la coppia.

OCCORRENTE
6 cerchi.
ATTIVITÀ
È necessario suddividere l’attività in due momenti separati.
Fase 1 L’insegnante propone un elenco di animali e con la classe ne esamina l’andatura (l’animale CAMMINA, STRISCIA, SALTA).
Di seguito alcuni esempi:
ORSO: camminare con piedi e mani a terra mantenendo le ginocchia staccate dal pavimento (CAMMINA)
GRANCHIO: sedersi a terra e posizionare le mani dietro al corpo. Sollevare il più possibile il bacino da terra e spostarsi avanti e indietro (CAMMINA)
SERPENTE: dalla posizione prona (a pancia in giù) avanzare strisciando utilizzando braccia e gambe per la spinta (STRISCIA)
CONIGLIO: dalla posizione eretta a piedi uniti, posizionare le mani al di sopra del capo a simulare due grandi orecchie. Avanzare saltellando (SALTA)
RANA: dalla posizione di accosciata (gambe piegate e mani a terra) avanza con grandi salti (SALTA)
I bambini e le bambine si muoveranno in tutto lo spazio operativo riproducendo l’andatura dell’animale citato dall’insegnante.
Quando la classe avrà memorizzato tutte le andature sarà possibile creare dei semplici percorsi utilizzando quanto appreso.
Fase 2 Posizionare 5 cerchi in fila molto distanti tra loro (non necessariamente a formare una linea retta). Un/una bambino/a entrerà nel 1° cerchio e muovendosi a ORSO raggiungerà il secondo cerchio.
Dal secondo al terzo cerchio si muoverà come un GRANCHIO.
Dal terzo al quarto striscerà come un SERPENTE.
Dal quarto al quinto salterà come un CONIGLIO.
Dal quinto al sesto salterà come una RANA.
Tutti i bambini e le bambine partiranno in successione.
INDICAZIONI DIDATTICHE
L’insegnante nominerà l’animale da riprodurre in ogni cerchio.
OCCORRENTE
1 palla per ogni gruppo di lavoro.
ATTIVITÀ
L’insegnante crea due o più gruppi di lavoro in base al numero di componenti la classe (minimo 5/6 componenti per gruppo).
Ogni gruppo si posiziona sul lato destro dello spazio operativo formando una fila. La posizione di partenza è in ginocchio seduti sui talloni.
Il primo bambino o bambina con la palla, al comando VIA! dell’insegnante, passerà la palla al compagno o compagna inginocchiato dietro facendola passare sopra la testa. Si prosegue in questo modo fino all’ultimo componente che si alzerà tenendo la palla e correrà all’inizio della fila per ricominciare. L’attività terminerà quando tutti i bambini e le bambine avranno eseguito almeno un cambio di posto oppure quando il trenino avrà superato con il primo elemento della fila una linea di confine precedentemente stabilita dall’insegnante.
INDICAZIONI DIDATTICHE
La difficoltà maggiore per bambini e bambine è quella di mantenere la fila dritta: si consiglia di spiegare alla classe di non uscire dai binari.
Linea di confine
ODA: coordinazione e destrezza fine, capacità di reazione, concetto di movimenti in successione.
1 corda o 1 nastro di almeno 2 metri per ogni gruppo, pastelli colorati.
L’insegnante divide la classe in più gruppi in base al numero complessivo (3/4 per gruppo). Ogni gruppo si posiziona in fila vicino alla propria corda. Ogni bambino e bambina dovrà saltare sul piede destro sul lato destro della corda e ritornare saltando sul piede sinistro sul lato opposto della corda.
Piede sinistro
Piede destro
Ripetere la sequenza per 5/6 volte a testa. Una volta appresa l’andatura, l’insegnante posizionerà sul lato destro e sinistro della corda dei pastelli colorati (a circa 20/30 cm uno dall’altro).
I bambini e le bambine dovranno saltare sul piede destro e sinistro come nella parte iniziale, ma dovranno fermarsi a raccogliere il pastello che troveranno davanti a sé mantenendo l’equilibrio. Prima salteranno su un lato e poi sull’altro.
I bambini e le bambine riposizioneranno i pastelli ricordando come erano stati posizionati inizialmente dall’insegnante, in modo che sarà possibile far partire il bambino o la bambina successiva.
INDICAZIONI DIDATTICHE
Questa attività rientra sicuramente tra quelle più complesse e molti avranno difficoltà a mantenere l’equilibrio ma risulta comunque divertente. Si può consigliare di appoggiare solo la punta del piede in caso di instabilità e poi riprendere con concentrazione l’equilibrio.
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Redazione: Corrado Cartuccia, Sara Daina
Progetto grafico: Marco Mancini
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Copertina: Mauro Aquilanti
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