Lo Spettacolo Viaggiante e Parchi 7/8 2025

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SIDECAR
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uando nel nostro lavoro ci si trova di fronte a una scelta, a una situazione nuova che non credevamo di dover affrontare bisogna essere consapevoli che con i cambiamenti si possono palesare anche nuove opportunità che non devono mettere in gioco le nostre capacità. Il primo passo lasciarsi alle spalle tutto quello che sembrava, ma non lo era, superare ferite e delusioni, riprendere il filo della matassa e ripartire forti più che mai. La nostra storia, la nostra identità genetica ci distinguono anche dalle lauree, che a volte hanno un triste rovescio nelle proprie pieghe. Andiamo avanti con tutta la forza che la nostra categoria da sempre ha dimostrato di avere, soprattutto nei momenti più difficili. E all’Anesv l’impegno il coraggio l’umiltà non mancano. E neppure le competenze.

Abbiamo tutto quello che serve per continuare a segnare il nostro percorso storico associativo perchè nessuno meglio di chi vive quotidianamente i problemi può dare il proprio contributo di esperienza nell’affrontarli, anzi possiamo dire oggi con forte orgoglio che l’Asnev è tornata alle sue radici storiche, con la capacità di non tradire mai la propria storia. Forse noi esseri umani nel corso della vita, abbiamo pochi modi per riconoscere quale rotta sia meglio seguire o cosa ci attende in futuro. Questo mi viene da dire ripensando a un episodio della famosa serie televisiva britannica Downton Abbey, ambientata durante il regno di re Giorgio V.

Racconta di uno stimato capitano, ritto sul ponte di una corazzata britannica che guarda il sole tramontare sul mare. Successivamente il capitano sta per dirigersi nel locale dove gli sarebbe stata servita la cena, quando improvvisamente un marinaio lo avvisa con una certa concitazione: «C’è una luce, signore, dritta davanti a noi, a non più di 2 miglia». Il capitano torna verso il timone. «È ferma o si muove?», chiese il capitano (il radar non era ancora stato inventato). «Ferma, signore». «Allora mandate un segnale a quella nave», tuona l’ufficiale. «Dite loro che siamo sulla traiettoria di collisione. Che cambino rotta di 20°». La risposta dalla sorgente luminosa arrivò poco più tardi: «È consigliabile che siate voi a cambiare la rotta di 20°». Il capitano si sente offeso. Non solo la sua autorità era stata sfidata, ma tutto ciò era accaduto davanti agli occhi di un semplice marinaio! «Inviate un altro messaggio», ordina. «Siamo la HMS Defiant, una corazzata di trentacinquemila tonnellate della classe “dreadnought”. Cambiate la rotta di 20°». Un momento di silenzio, prima che il marinaio O’Reilly risponda «Siamo un faro, signore».

Nel corso della vita, noi, gli esseri umani, abbiamo pochi modi per riconoscere quale rotta sia meglio seguire o cosa ci attende in futuro. Sicuramente dobbiamo usare la massima semplicità e modestia possibile per evitare con la nostra presunzione e tracotanza di scambiare un faro per una nave. Non possiamo fare affidamento sui “fari”, bisognerebbe stare lontani dalle relazioni insidiose e pericolose, perché non abbiamo vedette di prua o radar sulle torri che rilevino le minacce nascoste che potrebbero far colare a picco i nostri piani per il futuro. Piuttosto, abbiamo le nostre conoscenze le percezioni di come potrebbero evolversi le cose ovvero avere le risposte di un sistema che è evoluto per aiutarci a navigare nelle acque agitate della vita.

La rabbia la tristezza la mortificazione la forza il coraggio la reazione le sensazioni lavorano come una sorta di radar interiore che ci offre una lettura più accurata e penetrante di ciò che si sta realmente verificando nel corso di una situazione. Chi non ha sperimentato certe “sensazioni di pancia”, quelle che ci dicono : “Questo tizio sta mentendo” o “Qualcosa mi sta irritando anche se dice che va tutto bene”? Sta facendo il doppio gioco? Cerca un capro espiatorio? È schifato da tutto ciò che lo circonda ,ma per ora temporeggia? deve stare ancora qui per organizzarsi al meglio?

Tuttavia le sensazioni portano a galla vecchie questioni che rievocano esperienze passate dolorose e confondono la nostra percezione tra il vero e il falso. Dobbiamo poter dimostrare a noi stessi e a coloro che gestiscono il potere che siamo una forza lavoro che è riuscita e riesce a trasformare la fantasia in realtà produttiva ed economica, che siamo esercenti da considerare seriamente e che vogliamo semplicemente difendere il diritto al lavoro. Sarebbe motivo di orgoglio in più poter dire che noi siamo qui tutti assieme per costruire finalmente un futuro migliore per tutti. Il rischio sarebbe non credere più in se stessi, ma crediamo fermamente di non correrlo.

ANESV informa

08 ANESV porta ad ARERA i nodi dei contratti elettrici

14 Forniture Enel

18 Codice dello spettacolo in itinere

20 Verso gli “OTTANTAGIS”

PARCHI e divertimento

24 “Eccesso di potere” e “decisione illegittima”.

Così il Tar della Lombardia stronca il Comune di Como sulla riduzione degli spazi del luna park di Muggiò

28 EUROPARKMILANO: 60 Anni di divertimento e passione

30 Dopo 30 anni: addio fiera di Paola

34 Napoli inaugura gli Stati Generali della Cultura 2025

EVENTI

38 Pavia inaugura il nuovo Luna Park: tradizione, sociale e il coraggio di osare

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 565/1996

Rivista bimestrale. Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma

Questo prodotto è realizzato con materia prima da foreste gestite in maniera sostenibile e da fonti controllate.

Direttore responsabile Ferdinando Uga

Vicedirettore Antonello Volpi

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La necessità di stare uniti e far fronte comune: oggi come dieci anni fa, questo appello rimane lo stesso

APPROFONDIMENTI

46 Veneto, nuova legge per lo spettacolo viaggiante: contributi, tutele e un osservatorio regionale

48 Nuovi limiti di sagoma per i trasporti: ecco cosa cambia con il Codice della Strada

Direzione, amministrazione e pubblicità ANESV–AGIS

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Grafica Massimiliano D’Affronto

Stampa Arti Grafiche Roma srl

Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione non costituendo pertanto tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma».

ANESV porta ad ARERA i nodi dei contratti elettrici

Previsto un nuovo tavolo tra ottobre e novembre per verifiche sul sistema

Il presidente Ferdinando Uga ha illustrato all’Autorità per l’energia le difficoltà del settore: decine di contratti all’anno, costi elevati, ritardi negli allacci e bollette che continuano ad arrivare anche a giostre smontate.

Dietro le luci sfavillanti e il profumo dello zucchero filato, il mondo dello spettacolo viaggiante si scontra quotidianamente con una realtà complessa e spesso onerosa: la gestione dei contratti di fornitura di energia elettrica. Per gli operatori del settore, l’elettricità è fondamentale quanto la piazza dove installano le loro attrazioni: “Senza corrente non possiamo fare nulla”, afferma Ferdinando Uga, presidente di ANESV (Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti). La natura itinerante del loro lavoro rende la gestione energetica una vera odissea: un singolo esercente stipula in media almeno quindici contratti all’anno, potendo arrivare in alcuni casi fino a cinquanta, e le difficoltà non mancano. Accade spesso che, anche per contratti di pochi giorni, la fornitura rimanga attiva oltre il termine e continuino ad arrivare bollette come se il servizio fosse ancora in corso. I ritardi negli allacci e negli slacci rendono la posa e la dismissione dei contatori un’impresa titanica, costringendo gli operatori a pagare per mesi la corrente in piazze dove non sono più presenti. A questo si aggiunge il rischio di finire nella blacklist dei “cattivi pagatori”: il mancato pagamento delle cosiddette fatture fantasma può compromettere la possibilità di stipulare nuovi contratti, dando vita a una spirale pericolosa.

Neppure il passaggio dal monopolio di Enel al mercato libero ha semplificato la situazione. I

contratti dello spettacolo viaggiante sono infatti straordinari e molto diversi da quelli domestici o da quelli dei cantieri: gli operatori si spostano ogni tre giorni e ogni volta devono affrontare costi di allacciamento che arrivano a migliaia di euro, indipendentemente dai consumi effettivi.

Uga e ANESV sono comunque riusciti a far sentire la loro voce ad ARERA, l’Autorità che regola energia elettrica e gas, dopo un incontro svoltosi il 5 agosto presso la sede centrale di Milano, competente per i problemi legati alle connessioni elettriche. In quell’occasione l’associazione ha presentato una memoria scritta con tutte le criticità e ha ricevuto la promessa di una nuova convocazione tra ottobre e novembre, per verifiche interne sul funzionamento del sistema.

Testo: Chiara Orsetti

Oltre all’energia, il settore affronta anche altre sfide economiche, come i canoni elevati applicati dai Comuni per l’occupazione del suolo pubblico. Uga sottolinea che lo spettacolo viaggiante necessita di tariffe calmierate, data la natura “da negozio nuovo” di ogni insediamento temporaneo. Nonostante queste difficoltà, lo spettacolo viaggiante rappresenta cultura popolare, aggregazione e socialità, raggiungendo piazze dove altre forme di intrattenimento sono ormai assenti.

ARERA, consapevole delle criticità, era già intervenuta in passato prevedendo contratti forfettari per i moduli abitativi dello spettacolo viaggiante. Queste strutture non possono utilizzare gas metano e dipendono interamente dall’elettricità per riscaldamento e cucina: la tariffazione a consumo reale sarebbe stata insostenibile, mentre la possibilità di un forfettario, con una quota giornaliera prestabilita, ha garantito continuità e sostenibilità. Si è trattato di una misura cruciale per evitare il collasso del settore, coerente con la legge quadro 337 del 1968 che riconosce allo spettacolo viaggiante una funzione sociale e ne sostiene lo sviluppo.

La Deliberazione 294/2012/R/EEL di ARERA, emanata il 19 luglio 2012, aveva introdotto disposizioni in materia di regolazione delle connessioni temporanee alle reti di distribuzione di energia elettrica. Essa rappresentava una rispo-

sta diretta alle forti criticità segnalate dalle associazioni di spettacoli viaggianti e dalle comunità Sinti, Rom e Caminanti, in particolare riguardo all’impatto economico della misurazione dei consumi per le utenze abitative temporanee.

Tra le misure adottate vi erano la conferma del forfait per gli usi abitativi temporanei, con la sospensione dell’obbligo di misura dei consumi che avrebbe comportato costosi adeguamenti ai sistemi di fatturazione; l’estensione del regime agevolato per gli oneri di connessione, già applicato agli spettacoli viaggianti, anche alle connessioni temporanee domestiche; l’introduzione del “preventivo rapido” per l’attivazione o la variazione di potenza delle connessioni fino a 40 kW, con uno standard pari a quello previsto per le normali forniture, e tempi obbligatori più rapidi per la preventivazione e l’esecuzione dei lavori, dai cinque ai dieci giorni a seconda della tipologia di intervento. Inoltre, l’Autorità ha avviato un monitoraggio specifico sulle tempistiche, con la possibilità di rivedere gli standard fissati. Pur non avendo risolto tutti i problemi (restano aperti i nodi dei depositi cauzionali e delle tempistiche per le disattivazioni) la delibera ha rappresentato un passo importante nel riconoscimento delle peculiarità di un settore che, nonostante le difficoltà, continua a portare allegria e socialità nelle piazze d’Italia, in attesa del prossimo incontro.

Novità dal 1° di luglio per la richiesta di attivazione straordinaria a contatore per la fornitura di energia elettrica.

N FORNITURE ENEL

el corso della riunione tenutasi il 26 giugno scorso presso la sede generale di Roma ENEL ha fornito ampi ragguagli circa le novità che verranno introdotte a partire dal 1° luglio prossimo per le richieste di attivazione straordinaria a contatore per la fornitura di energia elettrica.

Queste le novità salienti: le richieste potranno essere effettuate tramite gli “Spazio Enel”, naturalmente quello più vicino;

sarà necessaria la presenza del titolare; potranno essere avanzate al massimo 2 richie ste settimanali per la tipologia di richiesta; nel caso venga fornita la Partita IVA oppu re venga fornito il C.F., in entrambi i casi sarà necessario fornire la visura camerale. Nel caso di Società, quindi in possesso di P. IVA nella visura camerale dovrà risultare la nomi na del rappresentante legale.

Per tutto quanto il resto, ad ogni buon conto, si rimanda alla lettura del vademecum predispo sto da ENEL e pubblicato a parte.

Breve guida per spettacoli viaggianti

RICHIESTA DI ATTIVAZIONE STRA-

ORDINARIA A CONTATORE – DATI E INFORMAZIONI NECESSARIE:

Potrai effettuare le richieste presso gli Spazio Enel, consultandone gli orari di apertura sul sito enel.it nella sezione “Trova lo Spazio Enel più vicino a te” oppure rivolgerti al nostro numero verde per svolgere le operazioni necessarie con un consulente telefonico.

Potrai avanzare al massimo 2 richieste settimanali di questa tipologia di fornitura per la tua partita IVA, indipendentemente dalla tipologia di contatto che preferirai (presso gli Spazi Enel o rivolgendoti al numero verde)

Non è ammessa alcuna istanza di attivazione con data di superiore ai 60 giorni dalla data di presentazione della richiesta di fornitura

Potrai richiedere la fornitura se titolare di Par-

tita Iva o Codice Fiscale numerico (in caso di associazioni o proloco).

La richiesta dovrà essere presentata mente dal rappresentante legale.

In caso di Partita Iva dovrà essere fornita dal rappresentante legale la visura camerale atte stante la nomina.

In caso di Codice fiscale numerico dovrà essere fornita dal rappresentante legale la documenta zione attestante la forma giuridica e la nomina (Statuto Sociale o Atto Costitutivo).

Dovrai presentare l’autorizzazione di occupa zione di suolo pubblico attestante la durata della fornitura rilasciata dal Comune oppure, se non ancora disponibile, la richiesta correda ta di ricevuta di presentazione. Inoltre, dovrai presentare un’autodichiarazione per attestare

Testo: Antonello Volpi

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la potenza e la tensione necessaria al funzionamento dell’apparecchiatura, in base a quanto riportato nel libretto dell’installazione e indicare, ove previsto, il sollevamento persone.

In caso di adesione ad offerte per forniture con potenza maggiore di 10 kW e durata superiore a 13 giorni solari, in deroga a quanto previsto all’art. 10.1 delle CGF, il deposito cauzionale verrà corrisposto anticipatamente a titolo di garanzia, calcolati in base al rischio credito, tenuto conto della potenza contrattuale e della durata della fornitura richiesta dal cliente.

In base alle attestazioni di durata fornitura e potenza sopra indicate, sarà calcolato un deposito cauzionale, propedeutico all’attivazione della fornitura, da pagare anticipatamente per mezzo bonifico bancario. Tale versamento non sostituisce il contributo di allaccio che sarà addebitato per gli importi dovuti al Distributore di zona. Nelle condizioni tecnico economiche troverai la tabella esemplificativa degli importi del deposito cauzionale anticipato; in alternativa, potrai trovare le medesime informazioni sul sito enel.it.

Ti informiamo che, all’interno della prima fattura, troverai riportata anche la voce relativa al deposito cauzionale già corrisposto: pertanto, successivamente all’emissione di tale prima fattura, ti sarà inviato via e-mail\PEC una comunicazione con l’indicazione del saldo effettivo da pagare per la fornitura straordinaria in oggetto, senza la voce relativa al deposito cauzionale.

Il deposito cauzionale ti verrà restituito a seguito della cessazione della fornitura, comprensivo degli interessi maturati, in assenza di morosità.

Nel caso in cui siano rilevati importi non pagati il deposito cauzionale verrà utilizzato a compensazione di tali importi e l’eventuale quota residua ti verrà rimborsata mediante apposita nota di credito.

L’attestazione del pagamento dovrà riportare il codice CRO (codice di riferimento).

Per eventuali modifiche di potenza su questa tipologia di forniture sarà necessario cessare la fornitura in essere ed attivarne una nuova.

RICHIESTA DI ATTIVAZIONE – DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA:

Attestazione di rappresentanza per Partita Iva (visura camerale) e per Codice Fiscale numerico (Statuto Sociale o Atto Costitutivo)

Autorizzazione di occupazione di suolo pubblico attestante la durata della fornitura e rilasciata dal comune oppure, se non ancora disponibile, la richiesta corredata di ricevuta di presentazione.

Kit contrattuale compilato composto da lettera di accompagnamento, modulo di adesione, istanza, preventivo, informativa privacy fornito direttamente in fase di presentazione della richiesta presso gli Spazio Enel o tramite consulente telefonico in caso di contatto al numero verde. Dimostrato pagamento del deposito cauzionale anticipato e relativa copia del preventivo del deposito cauzionale anticipato, riportante la durata (data inizio e data fine) e potenza richiesta.

Fotocopia fronte/retro del documento d’identità valido.

RICHIESTA DI PROROGA STRAORDINARIA A CONTATORE – DATI E INFORMAZIONI NECESSARIE: POD o Numero Cliente identificativo della fornitura.

Dati anagrafici dell’intestatario (nome, cognome, codice fiscale, documento d’identità valido fronte e retro, cellulare e indirizzo e-mail, Partita Iva/CF).

Le forniture straordinarie prevedono una durata massima di un anno al più rinnovabile per un ulteriore anno.

Le richieste di proroga possono essere effettuate attraverso Spazio Enel, Spazio Enel Partner oppure contattando il numero verde e dovranno essere corredate della documentazione comprovante la concessione di occupazione di suolo pubblico rilasciata dal Comune di competenza per l’estensione temporale richiesta. Tale richiesta potrà essere effettuata anche attraverso la Dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. 445/2000 (artt. 46 e 47).

RICHIESTA DI PROROGA – TEMPI: In caso di richiesta proroga Straordinaria a Contatore per spettacoli viaggianti, la richiesta di proroga deve pervenire entro 7 giorni lavorativi dalla data di scadenza.

Cordiali saluti, Enel Energia

Codice dello spettacolo in itinere

Brevi considerazioni sulla “bozza” in fase di discussione

Come è noto, in attuazione dell’art. 2 della legge 15 luglio 2022 n. 106, recante delega al Governo e altre disposizioni in materia di Spettacolo, il Ministero della Cultura dovrà emanare (presumibilmente entro il 31 dicembre di questo anno) un Decreto legislativo, il cosiddetto “Codice dello Spettacolo” che riunirà in un unico atto normativo tutto il comparto dello Spettacolo dal Vivo, della Cultura e delle tradizioni popolari: dalla musica alle bande musicali, dai teatri dell’opera alla danza, ai corpi di ballo, dai carnevali alle rievocazioni storiche, ai gruppi folk e, naturalmente – per ultimi ma non per ultimi – il circo e lo spettacolo viaggiante.

Testo: Antonello Volpi

Ovvero, in poche parole tutto lo scibile che ha a che fare con la cultura popolare, le tradizioni, il territorio ed anche le radicate attività di piazza. Naturalmente a noi interessa, in particolare, quanto riguarda le attività di spettacolo viaggiante, quelle che ancora oggi vengono inquadrate, quale eccellente normativa di settore, nella legge n. 337 del 18 marzo di quel ormai lontano 1968. Anno di cambiamenti e di svolte epocali. Non è qui il caso di fare riferimento a ciò che si verificò di travolgente nel corso di quell’anno in particolare, né, tantomeno, si vuole fare un quadro sociologico degli avvenimenti accaduti, che spetta ad altri, però quell’anno è stato di fondamentale importanza per lo sviluppo economico e professionale dello spettacolo viaggiante. Una legge unica in tutta Europa ed invidiataci per tanti anni, forse anche oggi. Pietra miliare per una categoria che, tanto solennemente, si è vista riconoscere la “funzione sociale” dopo che papa Paolo VI, nel corso del Congresso internazionale dell’Unione europea che si tenne a Roma nel 1996, forse anche avendo come suggeritore il nostro caro Don Dino Torreggiani, fu il primo ad attribuire tale importante funzione al settore.

Ciò premesso e senza divagare ulteriormente, si può dire anzitutto che è importante per lo Spettacolo Viaggiante essere sempre ricompreso nelle attività culturali, popolari e di tradizione, nell’ambi-

to generale dello Spettacolo. E l’emanando Codice continua nel solco di questa prospettiva. Ribadisce, infatti, la “funzione sociale”, il sostegno economico, la regolamentazione a livello comunale, il riconoscimento professionale, la sicurezza delle attrazioni e l’elencazione delle attività considerate Spettacolo Viaggiante. Tutto ciò, viva Dio, clonato direttamente dalla nostra legge del 1968. E va benissimo così.

Va benissimo, infatti, quanto nella bozza contenuto, anche rimarcare i precisi riferimenti al Decreto 18 maggio 2007 sulla sicurezza delle attrazioni ed all’art. 69 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza per l’esercizio dell’attività. Ma tutto ciò non basta. Serve molto di più. Qualcosa di innovativo e di novità ad integrazione di quanto già previsto dalla legge n. 337/1968.

È giusto ringraziare chi finora si è prodigato nel merito, anzitutto gli esponenti politici ed i vertici dell’AGIS, ma anche i tecnici del Ministero della Cultura, gli esponenti di questa Associazione. C’è da dire, però, che il lavoro da svolgere per la sopravvivenza della Categoria – sia chiaro il concetto di sopravvivenza – è ancora tanto. Ci si augura, quindi, che ci sia ancora margini di intervento e la possibilità di confronto tra tutte le componenti coinvolte. La strada è ancora lunga per il superamento della nostra cara, vetusta ma tuttora attuale ed impareggiabile, legge 337.

Questo è tutto, per il momento.

VERSO GLI “OTTANTAGIS”

Iniziative per la celebrazione dell’ottantesimo anniversario della costituzione dell’Associazione

Generale dello Spettacolo.

Testo: Antonello Volpi

Una sala gremita da tanti Soci riuniti, l’auditorium della storica sede di Roma in Via di Villa Patrizi n. 10, ha fatto da scenario all’Assemblea generale dell’AGIS. Un consesso veramente, come usa dirsi oggi, partecipato, sia in presenza che in collegamento da remoto. Una location che, nel corso degli anni, è stata teatro di presenze assai significative, tanti sono stati gli importanti politici, i dirigenti associativi, gli attori che l’hanno in passato frequentata. Talmente tanti da impedirne l’elencazione precisa, onde non incorrere in omissioni. Soltanto qualche nome, solo per citarne alcuni: Giulio Andreotti, Lelio Lagorio, Nicola Signorello, tra i politici, Alberto Sordi, Monica Vitti, Vittorio Gassman, tra gli attori e, per ultimi ma non ultimi gli esponenti associativi di rilievo Italo Gemini, Franco Bruno, Nicola de Pirro.

Il Presidente Francesco Giambrone, costatata la validità della seduta, ha aperto i lavori assembleari alle ore 10,40. Dopo l’approvazione del verbale della seduta precedente, del 4 luglio 2024, tra le varie comunicazioni ed aggiornamenti istituzionali, Giambrone ha poi relazionato l’uditorio circa l’iter di definizione del “Codice dello Spettacolo” ed i continui contatti con gli esponenti politici ed i tecnici del Ministero della Cultura.

È stato poi approvato, dopo ampia relazione del Tesoriere Perrotta, il bilancio preventivo 2025. Il Presidente Giambrone ha chiosato il tutto sottolineando la bontà della gestione economica. Successivamente è stata data la parola al Direttore generale Domenico Barbuto che ha illustrato tutte le iniziative che, nel coro dell’anno, verranno intraprese per festeggiare gli ottant’anni dell’AGIS: conferenza stampa concordata con il Ministero della Cultura nella sala “Spadolini” il

17 luglio prossimo, edizione di un volume celebrativo, la creazione di un logo ideato dagli studenti di IULM e l’accordo di media partnership con la RAI.

È séguito ampio dibattito con interventi politici e culturali nel merito dei finanziamenti statali alla prosa ed alla composizione delle Commissioni ministeriali.

Per ultimo, in vista del rientro nella storica sede degli Uffici della Presidenza AGIS entro la fine dell’anno, è stata annunciata anche l’intenzione di creare un “AGIS-café”, alla stregua della tradizione americana. Un luogo dove ci si potrà intrattenere e dove attori, produttori, registi, anche di fama internazionale, potranno dare vita a conferenze stampa e incontri vari, nonché rilasciare interviste sullo sfondo del bellissimo cortile-giardino, allo scopo adibito, o nella nuova sala cinematografica (un vero bijoux).

Prima della chiusura della seduta è stato osservato un minuto di silenzio per quanto assai grave sta accadendo nel mondo.

Alle ore 13,30 circa la seduta è stata chiusa. Giova ricordare che l’ANESV - attraverso un primo gruppo costituitosi anteriormente a Milano in rappresentanza del nord Italia - risulta tra i firmatari dell’atto costitutivo dell’AGIS nel 1945 e mai ha fatto mancare la propria adesione, il proprio sostegno nel corso degli ottanta anni di storia che si intersecano con i 78 anni della prima e più rappresentativa organizzazione dello Spettacolo Viaggiante. La storia, bella ed importante, continua.

“Eccesso di potere” e “decisione illegittima”

Così il Tar della Lombardia stronca il Comune di Como sulla riduzione degli spazi del luna park di Muggiò

La sentenza è stata pubblicata nei giorni scorsi. Ancora una sconfitta per il sindaco Rapinese e la sua Giunta. Dovranno anche pagare tremila euro di spese legali.

Nel novembre del 2024, il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, nonostante i nostri ripetuti e reiterati appelli al buon senso e alla collaborazione, con una apposita delibera aveva più che dimezzato lo spazio a noi riservato per il Luna Park cittadino. Il documento del Comune di Como ci imponeva di scendere da 28mila metri quadrati a 12.500 metri quadrati.

Abbiamo combattuto questa scelta in ogni sede, sino al ricorso al Tar della Lombardia che, nelle scorse settimane, ci ha dato ragione. Ecco che la zona dell’ex piazza d’Armi (detta anche Muggiò) dovrà essere ripristinata e la Civica amministrazione dovrà anche pagare tremila euro di spese legali.

La sentenza del Tar Lombardia è la numero 40 del 2025, a firma dei magistrati Daniele Dongiovanni (presidente), Silvana Bini (consigliere) e Concetta Plantamura (estensore). Quarantuno pagine dove i ricorsi dei proponenti, tra cui Anesv, vengono accolti e, contestualmente, vengono ritenute illegittime le determinazioni impugnate dal Comune di Como.

L’amministrazione era già stata sconfitta nel 2023 per un analogo provvedimento, in cui l’area riservata agli esercenti dello spettacolo viaggiante veniva ridotta addirittura dell’83%. Poi, nel 2024, è stato adottato il secondo provvedimento, con riduzione del 53%.

Ma, scrivono i ricorrenti, “la scelta non è stata preceduta, ancora una volta, da alcuna forma di comunicazione di avvio del procedimento a favore degli esercenti lo spettacolo viaggiante, quali soggetti nei cui confronti il provvedimento impugnato è destinato a produrre effetti immediati e diretti, per di più già identificati dal Comune. Neppure sarebbe stato assolto il prescritto onere motivazionale, pur andando la deliberazione in questione ad incidere su posizioni da anni consolidate; la motivazione sarebbe a ben vedere meramente apparente, riducendosi ad un elenco di note finalizzate esclusivamente a rappresentare presunte difficoltà a rinvenire in zona parcheggi per il pubblico, per i carriaggi e per le carovane di abitazione, trascurando di considerare che, fino all’ultima edizione del Luna Park, tenutasi nel 2023, nessuna problematica sarebbe mai emersa sotto il profilo in esame”

Secondo i giudici amministrativi, “al di là dell’esatta quantificazione della contrazione che lo spazio destinato al Luna Park ha subito in forza della deliberazione da ultimo impugnata, resta il dato oggettivo, ricavabile da quanto allegato e documentato in atti di causa e, ad avviso del Collegio, dirimente, per cui la DGC n. 383/2024

Testo: Alberto Bruzzone

ha senz’altro sensibilmente ridotto rispetto al passato le dimensioni dell’area disponibile per l’installazione del Luna Park pasquale, rendendole in concreto inidonee a soddisfare l’interesse, differenziato e qualificato degli istanti, a svolgere, come negli anni passati, l’attività di spettacolo viaggiante nel Comune di Como”

Inoltre, “è documentato in atti di causa come le dimensioni dell’area de qua, individuata con la DGC n. 383/2024, diversamente da quanto accaduto negli anni precedenti, non sia idonea ad accogliere le domande di partecipazione al Luna Park di tutti gli esercenti a ciò aspiranti, potendo la porzione da ultimo individuata ospitare soltanto 43 attrazioni, di cui alcune di dimensioni molto ridotte, contro le 69 tradizionalmente ospitate”. In ragione di tutto questo, a parere dei giudici, “come già anticipato in sede cautelare, risultano fondate le censure di violazione di legge ed eccesso di potere svolte nel secondo motivo del ricorso introduttivo, riprodotte anche nei motivi aggiunti, poiché la cospicua riduzione (di oltre il 50%, per i ricorrenti, di circa il 36% stando alle allegazioni comunali) dell’estensione dell’area (“Ex Piazza d’Armi”) in precedenza, per decenni, individuata dalla stessa Amministrazione come disponibile per le attività dello spettacolo viaggiante, si rivela illogica e priva di adeguata istruttoria e motivazione, oltreché non rispettosa degli artt. 1 e 9 della legge n. 337/1968 e dell’art. 3 del Regolamento comunale”

In conclusione, “il Collegio ritiene che, nella specie, il Comune di Como abbia violato gli artt. 1 e 9 della legge n. 337/1968 (e l’art. 3 del Regolamento comunale), laddove, con la deliberazione n. 383 del 2024 ha sensibilmente ridotto l’estensione dell’area in precedenza, per decenni, individuata dalla stessa Amministrazione come dispo-

nibile per le attività dello spettacolo viaggiante. Come chiaramente risulta, infatti, dalle deliberazioni relative agli anni precedenti, tradizionalmente il Luna Park è stato installato nell’area, di circa 28.000 mq (23.500 mq secondo la prospettazione comunale), denominata “Ex Piazza D’Armi”, risultando detta destinazione confermata di anno in anno, in attesa dell’individuazione di una diversa area idonea, distante dal centro abitato. Al di là, come già detto, delle specifiche dimensioni dell’area in questione, è incontestato tra le parti come la stessa fosse da tempo destinata allo svolgimento del Luna Park che annualmente ha luogo, in concomitanza con le festività pasquali, nel periodo all’uopo fissato entro il 31 gennaio di ogni anno, per un massimo di 24 giorni, e che i ricorrenti vi partecipassero con le rispettive attrazioni. Altrettanto indubbio è, allora, che la delimitazione operata con la DGC n. 383 del 2024, che ha ridotto in modo consistente l’area de qua ad una porzione di 12.500 mq, oltre la porzione di 2.500 destinata alle carovane di abitazione degli esercenti, ne realizzi - rispetto al passato - una significativa contrazione che, anche a non volerla quantificare nei termini allegati da parte ricorrente - e, dunque, anche stando alla prospettazione comunale -, risulta di oltre 1/3 inferiore rispetto all’area individuata in precedenza, ovvero sino all’edizione dell’anno 2023. Tale individuazione dell’area destinata al Luna Park si palesa, allora, illegittima, in quanto volta a provocare una drastica riduzione delle attrazioni suscettibili d’installazione, compromettendo la capacità recettiva dell’area stessa rispetto alla immutata domanda proveniente dagli operatori del Luna Park, così snaturando anche la ‘funzione sociale’ assegnata dallo Stato allo spettacolo viaggiante”.

EUROPARKMILANO: 60 Anni di divertimento e passione

1965 – 2025

Un traguardo storico per Europark Milano, il parco divertimenti situato a Segrate, in via Rivoltana 64, nella zona dell’Idroscalo di Milano. Quest’anno il parco celebra 60 anni di attività, e l’ANESV-AGIS (Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti e Parchi) ha voluto essere presente per festeggiare questo importante anniversario, rappresentata dal delegato nazionale Fabio Mannello.

La Storia di Europark

Tutto ebbe inizio nel 1965, quando le prime giostre itineranti iniziarono a fare tappa nell’area adiacente all’Idroscalo di Milano. Inizialmente presenti in modo sporadico, queste attrazioni cominciarono progressivamente a stabilirsi in maniera continuativa, trasformando un’area di prati e ghiaia in uno spazio dedicato al divertimento di bambini e ragazzi. In quegli anni — siamo negli anni ’70 — le occasioni di svago erano poche e semplici, e le giostre rappresentavano un sogno ad occhi aperti. Negli anni successivi, il numero delle giostre permanenti crebbe grazie anche all’arrivo di attrazioni trasferite dalla storica area delle “Varesine”, a sua volta oggetto di una profonda trasformazione urbanistica. L’area si arricchì così di ottovolanti, autoscontri, giostre “calcio in culo” e i primi chioschi per panini, diventando un punto di riferimento fisso e molto amato.

segue ancora oggi. L’area viene completamente pavimentata e recintata, e arricchita di nuovi servizi. A fare la differenza è l’arrivo dei grandi nomi della ristorazione: McDonald’s, seguito da Roadhouse, La Bufala, una birreria, sala slot e bowling, trasformano il parco in un moderno polo del tempo libero, unico nel suo genere nel contesto urbano milanese.

Il Parco Oggi

Oggi Europark Milano è una realtà moderna, dinamica e in continua evoluzione. Il parco offre:

35 attrazioni tra giostre e montagne russe; Oltre 20 giochi a premio; Numerosi punti ristoro, gelaterie, e un nuovissimo edificio che ospita l’ultima novità: KFC; Una pista sospesa innovativa; E, in fase di realizzazione, una pista go-kart sopraelevata.

Una proposta completa, capace di competere con i grandi parchi divertimento nazionali e internazionali.

Tre Generazioni per un Sogno

La vera anima del parco è la famiglia che lo guida. Da Angelo Trebino, artefice del salto di qualità, a suo figlio Simone, fino al nipote Schorky: tre generazioni di professionisti del divertimento, capaci di evolversi, innovare e diversificare senza mai perdere il contatto con il pubblico.

Guardando al Futuro

La Rinascita: la Famiglia Trebino

Dopo alcuni cambi di gestione e un periodo di difficoltà e chiusure, nel 2004 si è registrata una svolta fondamentale: la Famiglia Trebino acquisisce l’intera superficie del parco e avvia un imponente progetto di riqualificazione, che pro-

Gli obiettivi per il futuro sono ambiziosi. Lo spazio disponibile è limitato, ma la realizzazione della pista sopraelevata dimostra che i confini possono essere superati, anche fisicamente. Una metafora perfetta dello spirito che anima Europark: non fermarsi mai.

Dopo 30 anni: addio fiera di Paola

Questa estate nel Comune di Paola, dopo 30 anni di storia la fiera di intratteninento per le famiglie non ci sarà a causa dei lavori del nuovo lungomare. Gli esercenti dello Spettacolo viaggiante gridano al danno economico oltre che a quello di immagine.

Il Comune di Paola non è riuscita ad individuare un nuovo sito idoneo (nel rispetto della normativa dell’art 9 della legge 337/68) allo svolgimento della fiera che ogni anno accoglie gli abitanti di Paola oltre che quelli proventienti da zone limitrofe oltre che i turisti.

Reperimento area per Luna Park per la fiera di Paola Maggio 2025

L’ANESV attraverso il Presidente Diego Guida, si è più volte interfacciato telefonicamente con la

Dottoressa Mannarino e con l’amministrazione Comunale di Paola per la risoluzione della problema e con l’ausilio dei Consiglieri De Matteo Adriano e Gina Canterin. Dopo una riunione tenutasi il giorno 15 Aprile 2025 presso la sede del comune si è riusciti a trovare una soluzione che andasse bene sia per gli esercenti sia per il Comune.

Di seguito riportiamo le parole della dottoressa Sabrina Mannarino (Consigliere Reginale della Calabria e presidente del comitato festa), e la soluzione concordata il 4 maggio. La fiera, anche se con qualche attrazione in meno, avrà luogo nel medesimo spiazzo sul lungomare:

“Con la presente comunico che la riunione tenutasi in aprile presso la Sede Comunale – Comune di Paola che ha visto la Vostra partecipazione, avente ad oggetto l’identificazione dell’area da destinare al Luna Park nel periodo fieristico che si tiene presso la città di Paola (Cs), ha avuto esito positivo. La vicenda dapprima si presentava problematica a causa dell’iniziale decisione da parte del suddetto comune di spostare gli Operatori del Luna Park in area diversa rispetto alle scorse edizioni della fiera, ma grazie alla collaborazione delle amministrazioni e a un tempestivo intervento associativo, si è raggiunta una soluzione che non penalizzasse i soggetti coinvolti”. l’Ufficio Tecnico Comunale – su sollecito del commissario Prefettizio dottoressa Iannuzzi, a seguito delle polemiche nate dai commercianti del lungomare – ha disposto la sospensione dei lavori, smontando la recinzione e consentendo quindi alle giostre di stanziarsi nella zona usuale del lungomare.

Ringraziamo ancora una volta le istituzioni del Comune di Paola e della Regione Calabria che a seguito del nostro intervento con un confronto costruttivo hanno consentito l’installazione.

S Napoli inaugura gli Stati Generali della Cultura 2025

Lo spettacolo viaggiante al centro del dibattito

ANESV Campania ne ha sottolineato

l’importanza non solo come forma artistica, ma come strumento di coesione sociale e di diffusione della cultura, capace di raggiungere comunità diverse e valorizzare le tradizioni popolari.

i è svolta lo scorso 13 giugno l’inaugurazione degli Stati Generali della Cultura 2025. La città scelta per ospitare l’evento è stato il Teatro Bellini di Napoli, luogo simbolico per mettere l’accento sul ruolo del Mezzogiorno nel panorama culturale italiano.

L’iniziativa, promossa dal Gruppo 24 ORE con il supporto della Regione Campania e di Scabec, ha riunito istituzioni, operatori culturali e artisti dei principali settori. Dopo i saluti istituzionali, la mattinata ha visto interventi di rilievo su politiche culturali, valorizzazione del patrimonio e promozione internazionale, con la partecipazione di Mario Andrea Vattani, Federico Mollicone, Liborio Stellino e Matteo Zoppas. Ampio spazio è stato dato a cinema, audiovisivo e teatro, con contributi di Aurelio De Laurentiis, Ruggero Cappuccio, Marisa Laurito e Lanfranco Li Cauli, e alla valorizzazione del territorio come patrimonio culturale, con Carlo Borgomeo, Antonio Loffredo, Rosanna Purchia, Francesco Spano e Davide Usai. La mattinata si è chiusa con l’intervento di Vincenzo De Luca, che ha ribadito l’impegno della Regione a sostenere la cultura come motore di sviluppo e innovazione.

Testo: Chiara Orsetti

Il pomeriggio ha visto il trasferimento all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove si sono svolti sette tavoli tematici dedicati ai diversi comparti della cultura. Tra questi, particolare rilievo ha avuto il tavolo sullo Spettacolo dal Vivo, cuore dell’attenzione di ANESV Campania. L’associazione ha sottolineato l’importanza dello spettacolo viaggiante non solo come forma artistica, ma come strumento di coesione sociale e di diffusione della cultura, capace di raggiungere comunità diverse e valorizzare le tradizioni popolari. ANESV ha evidenziato tre punti chiave: il riconoscimento istituzionale della funzione sociale del settore, il sostegno alle amministrazioni locali nella ricerca di aree attrezzate per gli operatori e il riconoscimento dell’attività di impresa culturale come contributo concreto allo sviluppo territoriale. Sono state sottolineate anche le necessità di politiche sostenibili e di infrastrutture adeguate, essenziali per garantire continuità e qualità all’offerta artistica itinerante.

Emerge così, ancora una volta, la strategicità del settore, capace di unire tradizione, innovazione e impresa culturale, e di portare l’esperienza artistica anche nei territori meno serviti. L’intervento di ANESV ha quindi dato voce a un comparto spesso trascurato nei grandi appuntamenti nazionali, ma fondamentale per la vitalità del patrimonio culturale italiano.

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Pavia inaugura il nuovo Luna Park: tradizione, sociale e il coraggio di osare

Dalla nuova area eventi al progetto di inclusione con i ragazzi con disabilità: un sogno lungo quindici anni che diventa realtà grazie alla passione e alla costanza di una commissione giovane ma determinata,

Il 2025 segna un passaggio storico per Pavia e per il suo Luna Park. L’inaugurazione nella nuova area eventi ha rappresentato non solo un momento di festa per la città, ma anche il coronamento di un percorso lungo 15 anni, nato da un sogno e reso possibile da passione, perseveranza e coesione.

Inaugurazione

Alla cerimonia di apertura erano presenti il sindaco Michele Lissia, l’assessore Rodolfo Faldini, e diversi amministratori comunali, fra cui

Fabio Castagna, che ha avuto il merito di sbloccare la parte finanziaria per la realizzazione della nuova area. Tra gli ospiti anche il questore, il senatore Roberto Mura, l’onorevole Alessandro Cattaneo e consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, fra cui Marcello Infuna. Prima del taglio del nastro, l’onorevole Catta-

neo ha ricordato «i momenti difficili per il settore dello spettacolo ai tempi del Covid», sottolineando «l’importanza sociale del luna park in quanto cultura e tradizione popolare italiana» e condividendo i suoi ricordi d’infanzia legati alla “fiera”, come la chiamano i pavesi.

Il sindaco Lissia ha ribadito che il Luna Park «è divertimento sano e momento di socializzazione fra giovani», sottolineando che la nuova area eventi rappresenta «un’eccellenza in Italia e un punto di partenza per nuove iniziative». Alla serata ha partecipato anche Luigi Del Pietro, autore del libro Il signore delle giostre, donato agli ospiti come omaggio.

Il nuovo parco ha subito mostrato la sua vocazione inclusiva con una mattinata dedicata ai ragazzi con disabilità, che ha visto la partecipazione di centocinquanta giovani accompagnati dal sindaco Lissia, dal vicesindaco Alice Moggi

e dall’assessore regionale Elena Lucchini, che ha annunciato l’intenzione di «coinvolgere un maggior numero di associazioni» nelle prossime edizioni. Presente anche la campionessa olimpica di nuoto Monica Buggioni, amica storica del Luna Park di Pavia.

La giornata si è conclusa con una merenda molto apprezzata da ragazzi e accompagnatori: un momento di gioia e condivisione che ha dimostrato come il Luna Park sia davvero un luogo di incontro e inclusione.

Un progetto impossibile

Dietro questo risultato c’è la storia di un gruppo di giovani che, circa quindici anni fa, decise di credere in un progetto che molti consideravano impossibile: una nuova area spettacoli per Pavia. «Siamo partiti con i pronostici a sfavore, ma non abbiamo mai mollato di un centimetro», racconta Ferdinando Uga, tra i protagonisti di questa lunga sfida.

La strada è stata segnata da ostacoli, cambi di amministrazione e momenti di delusione, ma anche da costanza, coerenza e capacità di dialogo. «Abbiamo sempre trovato una soluzione a ogni problema e siamo riusciti a mantenere rapporti solidi con le istituzioni, facendo comprendere l’importanza del nostro settore come tradizione e cultura popolare italiana».

Oggi Pavia può vantare la sua area spettacoli: «Non dico il top di gamma – afferma Uga – ma finalmente la città ha un luogo degno della sua storia». Un traguardo che non rappresenta un punto d’arrivo, ma un nuovo inizio.

«Bisogna avere costanza, coerenza e tanta vo-

glia di fare – conclude Uga –. Anche quando i pronostici sono sfavorevoli, con passione e impegno i risultati arrivano. Il Luna Park di Pavia ne è la dimostrazione».

La necessità di stare uniti e far fronte comune:

oggi come dieci anni fa, questo appello rimane lo stesso

Le parole del presidente Anesv a Bergamo nel maggio del 2015: “Basta con i personalismi, che non ci portano da nessuna parte”

Dieci anni fa, nel maggio del 2015, si svolse a Bergamo il convegno “Per un futuro migliore dello spettacolo viaggiante”, con al centro il tema “Protagonisti del nostro futuro, cosa fare per esserlo?”. Alla luce di quanto è successo nel frattempo, e per una adeguata riflessione da parte di tutti, riproponiamo nel nostro angolo dei ricordi uno stralcio dell’intervento di allora dell’attuale presidente nazionale di Anesv, Ferdinando Uga.

Riqualificazione

“Abbiamo voluto organizzare questo Convegno per fornire una panoramica generale della nostra condizione attuale. Come già anticipato nel programma, di questa relazione i temi che andremo a dibattere riguardano: la tutela del nostro settore; la gestione dei parchi; la necessità di una nuova classe dirigente; la riqualificazione della nostra immagine; l’importante peso delle nostre aziende nei confronti dell’economia italiana; il ruolo delle associazioni nei nostri confronti”.

“Il settore dello Spettacolo Viaggiante si è sviluppato tantissimo in questi ultimi anni, tant’è che i nostri luna park sono tra i più belli in Europa, perdendo però di vista un fattore importantissimo: i luna park sono una collettività e non solo ditte individuali! Permettetemi una battuta: siamo degli ottimi solisti ma pessimi orchestrali.

Dobbiamo pensare che il nostro individualismo finisce al termine di un viaggio quando scendiamo dal camion. E che quando iniziamo a piantare per dare forma a un luna park siamo subito collettività. Il problema è che non ce ne accorgiamo quasi mai, creando un danno solo a noi stessi. Le associazioni quasi sempre assenti a questo processo, non hanno saputo intervenire e tanto meno ricoprire quel ruolo fondamentale che gli spettava. Forse parte della colpa può es-

sere nostra, che abbiamo smesso di dare loro la nostra fiducia? Ma diciamo anche che, in quanto associazioni, hanno fatto ben poco per riconquistarsela! Non combattiamo abbastanza per i nostri diritti e i comuni delle varie città ospitanti se ne sono resi conto; ecco perché le nostre piazze sono sempre più a rischio, seriamente a rischio e i comuni hanno capito che dietro noi esercenti c’è il vuoto più assoluto. ‘Spegnere’ un luna park è diventato facile quanto spegnere una candela”.

Un nuovo futuro

“Quello che oggi è estremamente urgente, è riuscire ad esercitare una forte pressione propositiva fatta da noi semplici proprietari di attrazioni nei confronti dei luoghi associativi e che sostenga fortemente questa azione, di cui noi oggi stiamo interpretando con fermezza e realismo responsabile, senza nasconderci dietro ad un dito, ma dicendo chiaramente le cose come stanno con coraggio e determinazione affinché la nostra categoria non affondi del tutto ma sappia risollevarsi. Garantire un futuro migliore ai nostri figli e ai nostri nipoti, dobbiamo dire finalmente le cose come stanno con coraggio, fuori da ogni dogma”.

Una nuova figura giuridica

“Il ruolo delle associazioni torna prepotentemente in gioco quando si parla di tutela del nostro settore. Nasce così la necessità di una figura giuridica. Anche qui c’è un enorme ritardo nei

confronti delle nuove leggi in materia fiscale e dei rischi che corre chi si espone: i colleghi che si mettono a disposizione per organizzare e promuovere un parco, con eventi, iniziative in cui devi affrontare inevitabilmente delle spese anche consistenti con fatture che ti devi intestare a titolo personale che poi vengono a pesare sulla propria e personale posizione contributiva. Anche qui è urgente ed improcrastinabile intervenire e dare copertura a queste persone, per poter agire e lavorare nell’interesse dei nostri parchi in un regime di rispetto delle regole normali e attuali. Non possiamo mandare allo sbaraglio i volenterosi che si mettono a disposizione per tale impegno”.

Il pregiudizio

“Sappiamo benissimo che oltre a dover far fronte a difficoltà economiche e fisiche legate al nostro lavoro, dobbiamo far fronte a una difficoltà di carattere umano. Dobbiamo combattere da sempre contro il pregiudizio ignorante della gente comune che considera la nostra attività gestita da Rom. Come avrete avuto modo di ascoltare al programma televisivo Quinta Colonna, l’origine di questo pregiudizio si radica nell’idea del tipo di professione itinerante che svolgiamo erroneamente associata allo spostamento dei senza tetto. Quello che dobbiamo far capire alla gente comune è che noi svolgiamo regolare attività, con l’iscrizione alla Camera di Commercio, abbiamo la licenza comunale e di pubblica sicurezza, investiamo capitali, non abbiamo contributi e paghiamo l’occupazione del suolo pubblico, l’acqua e l’energia elettrica. Non possiamo essere considerati Rom per il solo fatto di vivere in una carovana. Non dobbiamo dimenticare la nostra storia, la cultura, le nostre radici di divertimento popolare divenuto azienda e poi impresa tecnologica. Il nostro lavoro, legato alla tradizione, rappresenta una delle forme più sane di passatempo non solo per bambini ma anche per adulti. Raggiungendo paesi sperduti che non hanno nessuna forma di divertimento, anche da qui la funzione sociale attribuitaci nel lontano 1968 all’articolo 1 della legge quadro 337 oramai troppo vecchia vista l’evoluzione che hanno avuto le nostre aziende le nostre imprese. È anche vero che per riqualificare la nostra professione è necessario partire”.

Veneto, nuova legge per lo spettacolo viaggiante:

contributi, tutele e un osservatorio regionale

La Regione riconosce le attrazioni itineranti come patrimonio culturale e sociale. Roberto Bet (lista Zaia): “Colmato un vuoto normativo che durava da decenni. Restituiamo dignità a un settore strategico, tra tradizione, innovazione e diritti”.

Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la legge n. 17 del 12 agosto 2025 dedicata allo spettacolo viaggiante. Si tratta di una normativa organica che, per la prima volta, riconosce giostre, circhi e attrazioni itineranti come parte integrante della cultura popolare e strumenti di aggregazione sociale, con misure concrete di sostegno economico, tutele educative e strumenti di innovazione.

“La motivazione principale è stata colmare un vuoto normativo che durava da decenni e dare una risposta concreta agli operatori – spiega il

consigliere regionale Roberto Bet (lista Zaia) –. Lo spettacolo viaggiante era regolato unicamente da una legge nazionale del 1968, ormai superata, ed era spesso relegato in una condizione di marginalità. Serviva una disciplina regionale che riconoscesse e valorizzasse il comparto, restituendo dignità a un settore che consideriamo strategico per il Veneto”.

La legge introduce numerose novità: i Comuni saranno obbligati a individuare e aggiornare le aree destinate alle attrazioni, comprese quelle per la sosta dei mezzi abitativi, privilegiando i centri abitati e gli spazi legati a feste e sagre paesane. Le aree e i calendari delle manifestazioni dovranno essere comunicati alla Regione con almeno sei mesi di anticipo, con la possibilità di rilasciare concessioni pluriennali per ridurre burocrazia e costi. È istituito inoltre l’elenco regionale degli operatori, requisito indispensabile per accedere ai contributi previsti.  Ampio spazio è riservato alla formazione e alla sicurezza: “La Giunta promuoverà percorsi di aggiornamento per gli operatori, con particolare attenzione alla tutela degli addetti e del pubblico. Sul fronte della sicurezza sociale abbiamo previsto protocolli con Prefetture e Forze dell’ordine per garantire controlli e interventi rapidi durante gli eventi” sottolinea Bet.

Il consigliere evidenzia anche la centralità del diritto allo studio: “Un aspetto fondamentale riguarda i figli degli operatori: con protocolli con l’Ufficio scolastico regionale garantiremo continuità formativa, anche per chi frequenta scuole diverse durante l’anno - prosegue il consigliere regionale -. È un riconoscimento normativo che dà finalmente attenzione a una situazione spesso dimenticata”.

La legge introduce anche sostegni economici mirati: contributi ai Comuni per le aree attrezzate, fondi per i giovani operatori, incentivi per attività innovative e finanziamenti agevolati, anche combinati a contributi a fondo perduto, per l’acquisto o l’ammodernamento di attrazioni e attrezzature. “Abbiamo deciso di puntare con forza sui giovani – spiega Bet – perché il futuro del comparto dipende dalla loro capacità di raccogliere l’eredità del mestiere e di innovarlo. I bandi partiranno dal prossimo anno: le risorse

inizialmente non saranno molte, ma rappresentano un primo passo importante”.

Un capitolo è dedicato all’Osservatorio regionale sullo spettacolo viaggiante, organismo di supporto che rimarrà in carica cinque anni e avrà il compito di monitorare il settore, proporre soluzioni operative e uniformare le procedure di concessione degli spazi: “Con questa legge il Veneto si dota di una cornice organica che riconosce il settore nella sua complessità. Non solo colmiamo un vuoto normativo, ma restituiamo dignità, tutele e prospettive a un comparto che in Veneto ha radici profonde e che merita rispetto e valorizzazione”, conclude il consigliere regionale.

Nuovi limiti di sagoma per i trasporti:

ecco cosa cambia con il Codice della Strada

Il Codice aggiorna la lunghezza

massima di autoarticolati e autosnodati a 18,75 metri. Una novità che semplifica il trasporto di oggetti indivisibili e attrezzature di vario tipo, con benefici che coinvolgono particolarmente anche lo spettacolo viaggiante.

Il recente aggiornamento del Codice della Strada introduce novità importanti per gli operatori dello spettacolo viaggiante, in particolare riguardo ai limiti di sagoma degli autoarticolati e degli autosnodati. L’articolo 61, dedicato alla lunghezza massima dei mezzi pesanti, stabilisce ora un limite di 18,75 metri, rispetto ai precedenti 16,50 metri, ferma restando l’idoneità certificata dei rimorchi o delle unità di carico al trasporto intermodale strada-rotaia e stradamare.

Limiti di lunghezza

Questa modifica, pur sembrando solo un aggiornamento numerico, ha implicazioni significative per chi opera nel settore dei luna park e dello spettacolo itinerante. Grazie al nuovo limite di lunghezza, infatti, gli autoarticolati già immatricolati possono ora trasportare oggetti indivisibili con una sporgenza posteriore fino a 2,25 metri, senza necessità di richiedere autorizzazioni per trasporti eccezionali. In termini pratici, questo significa maggiore flessibilità nella sistemazione di strutture e componenti di attra-

zioni, palchi mobili, roulotte e altre attrezzature tipiche del settore.

Vecchie autorizzazioni

Il Ministero ha chiarito che, pur trattandosi di un ampliamento della lunghezza massima di categoria, gli operatori devono continuare a rispettare le norme relative alla corretta sistemazione del carico (art. 164) e quelle per i trasporti eccezionali (art. 10). Tuttavia, tutte le autorizzazioni rilasciate in precedenza per trasporti con sporgenza entro il nuovo limite sono da considerarsi decadute: in sostanza, i mezzi possono circolare con carichi più lunghi senza dover sottoporsi alle restrizioni precedenti.

Parallelamente, l’articolo 80 del Codice chiarisce la possibilità di effettuare revisioni dei mezzi pesanti presso officine private autorizzate, non solo per autocarri e trattori di massa superiore a 3,5 tonnellate, ma anche per rimorchi e semirimorchi. Si tratta di una conferma pratica di quanto già previsto dal decreto ministeriale MIMS 446/2021, che di fatto avevo completato già le procedure di affidamento ai centri privati delle operazioni di revisione. Per gli operatori dello spettacolo viaggiante, ciò garantisce maggiore flessibilità nella manutenzione dei veicoli e riduce i tempi di fermo operativi.

Per finire

In sintesi, l’aggiornamento dei limiti di sagoma rappresenta una svolta significativa per il settore dello spettacolo itinerante. La possibilità di trasportare carichi indivisibili più lunghi senza complicazioni burocratiche riduce vincoli logistici e costi, mentre la conferma della revisione presso centri privati permette una gestione più efficiente della flotta. Per gli operatori, comprendere e applicare correttamente queste modifiche è fondamentale per garantire sicurezza, conformità normativa e continuità dell’attività.

Il settore dello spettacolo viaggiante, caratterizzato da continui spostamenti e montaggi complessi, beneficia così di strumenti normativi più flessibili, in linea con le esigenze pratiche dei trasporti su strada, offrendo nuove opportunità per l’ottimizzazione dei carichi e la pianificazione logistica.

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