6a Lettera ai genitori - Bambini fra i 3 e i 5 anni: curiosi e intelligenti

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ALLA SCOPERTA DEL MONDO

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Alla scoperta del mondo “Perché la banana è curva?” “Papà, perché piove?“, chiede Giovanni mentre osserva sulla finestra le grandi gocce cadere dal cielo. “Perché in cielo ci sono delle grosse nuvole“, gli spiega papà Marco. “E perché ci sono delle grosse nuvole?“ “Perché il sole non splende.” “E perché non splende il sole, papà?“, continua imperterrito Giovanni. “Perché piove, tesoro.” “E perché piove?” Marco alza lo sguardo sospirando e commenta: “E così avanti tutto il giorno! È simpatico e divertente, ma a volte non riesco più nemmeno a pensare a ciò che devo sbrigare …" I giochi di domanda e risposta senza sosta di vostra figlia/ vostro figlio non vi daranno più pace! Anche questa nuova capacità sarà ripetuta ed esercitata all’infinito. Sebbene possa essere impegnativo, gioite della sua instancabile curiosità. Nessun’altra fase di sviluppo mostra così chiaramente quanto, per natura, i bambini siano curiosi di sapere e infaticabili nell’apprendere, se li si sostiene in questo loro entusiasmo. Passare dal narrare e raccontare al porre domande è una fase di sviluppo assai importante. Chi è in grado di porre domande, inizia a capire le correlazioni. Ora i piccoli ed insaziabili “interroganti” vogliono sapere cosa c’è dietro le cose e, naturalmente, perseguono anche un altro obiettivo: con le parole essi mantengono il contatto con il mondo e vogliono far sì che i loro genitori si occupino di loro e del loro mondo di pensieri. Per questo motivo non è importante la risposta “corretta” o esatta dal punto di vista scientifico, ma piuttosto la sensazione di essere presi sul serio quale interlocutore od interlocutrice. A tal proposito le risposte semplici sono più sensate delle spiegazioni complicate. “La corrente viene dalla presa” è una risposta che soddisferà provvisoriamente il bambino, più di qualsiasi altra spiegazione più dettagliata. Potreste anche chiedergli che cosa ne pensa: “Già, perché è così? Cosa ne pensi?” E talvolta le risposte potranno lasciarvi completamente di stucco! Ci vuole molta pazienza nel continuare la conversazione,

soprattutto quando la stessa domanda viene posta infinite volte. Tuttavia queste ripetizioni hanno un senso per il piccolo. Da un lato, così facendo, egli impara a memorizzare il proprio sapere, dall’altro egli capisce che la risposta non è una risposta qualunque. Noterete come vostra figlia/vostro figlio vi ascolterà attentamente, quando gli fornirete una risposta diversa o la formulerete diversamente rispetto alla volta precedente. Ve lo farà notare o protesterà subito! Quando il gioco di domanda e risposta diventerà troppo faticoso, naturalmente potrete fare un break. Vostra figlia o vostro figlio apprezzerà se cercherete insieme una soluzione, magari con l’aiuto di una piccola enciclopedia.


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