24 | 6a Lettera ai genitori - Bambini fra i 3 e i 5 anni: curiosi e intelligenti
Le lingue: un tesoro prezioso Crescere bilingue o plurilingue Il fatto che Stefan si addormenti con “Schlaf, Kindlein, schlaf “ o con “Fra’ Martino“, dipende da chi lo porta a letto. La mamma è di madrelingua tedesca, il papà di madrelingua italiana. Quando nel fine settimana la zia Elisabetta arriva in visita con tutta la famiglia, tutti parlano “come papà”; per Stefan è la cosa più naturale al mondo. Lui parla esattamente come gli altri bambini di quest’età, soltanto che lo fa in due lingue. Finora i suoi genitori hanno cercato di attenersi alla regola: “una persona, una lingua”. Ciò significa che ciascuno/a parla con Stefan possibilmente e soltanto nella propria madrelingua. Nella vita di tutti i giorni, tuttavia, non è sempre facile adottare con costanza questo principio. Stefan ha subito capito che a volte mamma e papà parlano fra loro “come la mamma”, ovvero in tedesco. Quando,
all’età di tre anni, è andato al Kindergarten, l’italiano è passato un po’ in secondo piano. Al papà ha iniziato a raccontare in tedesco di Susanne, la sua maestra, e del suo amico Jonas e della sua amica Annika, rifiutandosi a volte di parlare in italiano. Il papà ha cercato però di mantenere viva la sua lingua attraverso canzoni, filastrocche e racconti in italiano. Quando poi in estate sono andati per tre settimane in Trentino dai nonni, Stefan ha sorpreso tutti. Dopo un paio di giorni di adattamento, Stefan chiacchierava con la “nonna italiana” e con i due cugini Andrea e Laura, come se non avesse mai parlato altra lingua che l’italiano. Quando i bambini crescono bilingue, in genere non sviluppano le lingue in maniera uniforme. Per un bambino piccolo, il desiderio più grande è quello di essere compreso. Nelle situazioni associate ad emozioni molto forti, egli ricorre perlopiù alla lingua che gli è più familiare. I