TACCUINO DI VIAGGIO Itaca

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Book Journal TACCUINO DI VIAGGIO

La nostra mission

Itaca è nata, accogliendo la consegna di san Giovanni Paolo II al Meeting di Rimini del 1982 a costruire «una civiltà che nasca dalla verità e dall’amore».

Il nostro lavoro ha questo scopo: che ogni persona possa trovare la verità di sé e la fraternità con gli altri uomini. Da qui nasce il nostro nome, Itaca, ispirato al viaggio di Ulisse.

Il suo era un viaggio verso il centro, verso Itaca, cioè verso sé stesso.

Tutti noi siamo un po’ come Ulisse. In ogni viaggio si rischia di perdersi. Se si riesce ad uscire dal Labirinto, a ritrovare il proprio focolare, allora si diventa un altro essere.

Mircea Eliade

Viviamo in un tempo nel quale - come ne La storia infinita di Ende - il vuoto avanza. Per questo abbiamo scelto di mettere in luce e proporre libri che narrino l’esistenza del bene, del vero, del bello. Libri che risveglino il cuore.

LIBRI CHE SIANO COMPAGNI DI VIAGGIO.

“Ciò che vuoi accendere negli altri deve prima di tutto ardere in te”.

Sant’Agostino

l lettore

Gli anniversari sono occasioni privilegiate per riguardare la propria storia.

Alle pagine di questo Taccuino di Viaggio affidiamo la memoria di come è nata Itaca, la nostra attività e il cuore che in essa si esprime.

Due libri ne sono l’espressione più compiuta:

• Perché tu sia felice. Eucaristia, nutrimento della vita

• Storia di Gesù.

Un dono disceso dal cielo.

Li ho scritti in occasione delle Prime Comunioni e Cresime dei miei nipoti per trasmettere a loro ciò che a mia volta ho ricevuto. Esso ha dato un orizzonte e un senso alla mia vita, rendendola intensa, ricca, bella: è ciò che desidero per loro.

Itaca esiste grazie a questo prima, a ciò che ho incontrato e riconosciuto come vero e buono, tanto da desiderare di comunicarlo a tutti, fino ai confini del mondo.

Scrivendo per i miei nipoti, ho compreso che si scrive per uno che si ama.

Pubblicare è il modo attraverso il quale anche altri possano sentirsi amati e intuire che nel mondo è viva e operante una vittoria, un Fatto che ha sconfitto il male e la morte.

È questa vittoria che, sola, rende possibile a affascinante l’arduo cammino della vita.

Emblematico l’episodio dei due discepoli di Emmaus i quali si allontanano da Gerusalemme col cuore gonfio di una grande delusione: la loro speranza era morta. Improvvisamente uno sconosciuto si affianca a loro. Li ascolta, poi con le sue parole rischiara la loro mente e il loro cuore riprende ad ardere.

Questo desideriamo siano i nostri libri: compagni di viaggio che riaccendono la speranza e facciano ardere il cuore.

Eugenio Dal Pane Fondatore di Itaca

Scegli tu le tappe del tuo viaggio:

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LA NOSTRA STORIA

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IL NOSTRO LAVORO DI EDITORE

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LIBRERIA

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LE NOSTRE COLLANE

 vai a pag. 56

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 vai a pag. 58

IL viaggio di Itaca

sono nato e cresciuto in terra di Romagna in una radicata tradizione contadina, ma fin da piccolo ho sentito una profonda attrattiva per tutto ciò che è cultura. Scelsi studi classici.

Ebbi la possibilità di imbattermi in uomini di cultura e sacerdoti di grande umanità e solida formazione accademica.

In loro la conoscenza non aveva alcun carattere intellettualistico, ma il sapore di qualcosa che aveva a che fare con la vita e il suo significato più profondo.

Ascoltarli mi affascinava: le pagine della storia, i geni artistici, i testimoni diventavano compagni di viaggio, arricchivano il mio desiderio di una vita piena e spesa perché tutti potessero conoscere quelle pagine. Mi iscrissi a Filosofia e prima di laurearmi, iniziai a inse-

gnare prima religione, poi italiano e storia.

Per quindici anni mi dedicai con passione all’insegnamento dei giovani, mosso dal desiderio che potessero percepire e sperimentare ciò che io sentivo così profondamente vero, e certo che fosse quella la mia strada. Nell’agosto 1982 Giovanni Paolo II intervenne al Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini, concludendo con una consegna:

“Generare una civiltà che nasca dalla verità e dall’amore! Fratelli e sorelle, costruite senza stancarvi mai questa civiltà! È la consegna che oggi vi lascio. Lavorate per questo, pregate per questo, soffrite per questo!”.

Quella consegna mi spinse a dedicarmi con ancora più intensità all’organizzazione di attività culturali e alla pubblicazione dei testi degli incontri del centro culturale La Traccia.

Non disponevo di mezzi professionali: per l’impaginazione utilizzavo, al posto di un vero tavolo luminoso, una cassetta di compensato con due neon sul fondo, che illuminavano il vetro sovrastante sul quale ponevo un foglio di carta millimetrata. In tal modo era possibile rispettare la gabbia tipografica e far sì che le pagine risultassero uguali e ben allineate. Battevo i testi su una macchina da scrivere Olivetti, che era in grado di impaginare anche a destra e stampavo poi in tipografia.

Il passaggio dal ciclostile alla stampa offset per quei tempi fu una novità. La scelta di puntare sulla qualità del

prodotto – molta cura dedicavo alla revisione dei testi sbobinati dalla registrazione – fu ampiamente ripagata. Un libretto su Medjugorje, stampato quando ancora nessun prodotto editoriale era uscito sul tema – vendette oltre 3.000 copie. Ma furono soprattutto i Corsi maturandi a gettare le basi di Itaca. Li portavo con me ai vari raduni nazionali di insegnanti e li lasciavo ad alcuni amici in conto vendita perché li portassero nelle loro città. In questo modo iniziavo piuttosto inconsapevolmente l’attività di editore e distributore.

Quando ripenso a quel lungo arco di tempo, mi rendo conto che l’attività culturale era inevitabile per me, il segno di un compito che allora si andava preparando, di cui gli anni dell’insegnamento sono stati un momento fondamentale per la sensibilità educativa che hanno generato. Prerogativa non solo dell’insegnante, ma anche di ogni imprenditore, specie nei confronti dei giovani.

Nel tempo maturò l’idea di fondare una cooperativa per poter sviluppare questa attività, che mi attirava sempre di più. Il 16 dicembre 1989 andai a Lugo di Romagna insieme a nove amici per costituire la cooperativa Itaca. Capitale sociale: sei milioni e cinquecentomila lire. Scopo: «contribuire al rinnovamento culturale della società e alla realizzazione di una convivenza più umana».

Non avevamo risorse, ma un obiettivo chiaro: editare, promuovere e diffondere prodotti editoriali, anche di altri editori, che favorissero una coscienza critica della realtà. Libri come compagni di viaggio.

Non il viaggio per il viaggio, ma il viaggio per trovare il senso, se stessi, la casa, cioè la compagnia e la fraternità con gli altri.

Avevo di recente letto un’intervista a Mircea Eliade nella quale egli diceva che Ulisse è l’emblema dell’uomo che nel labirinto della vita rischia di smarrirsi, ma se trova la strada per ritornare a casa, a Itaca, allora egli diventa un altro essere. Ciò che muoveva me e quegli amici disposti ad aiutare i primi passi della cooperativa era un’idea di cultura come il lavoro attraverso cui l’uomo si prende cura di sé: volevamo entrare nel vivo del dramma dell’uomo. Il primo catalogo raccoglieva pubblicazioni per lo più ai margini dei circuiti commerciali, ma che documentavano una vita che scorre, anche laddove il potere cercava di soffocarla.

Avevo trovato il nome per quel tentativo: Itaca.

Dopo poco capii che Itaca aveva bisogno di una dedizione maggiore e per potersi sviluppare, avrei dovuto lasciare l’insegnamento. Fu una scelta molto sofferta e piena di dubbi.

Ero sposato da 14 anni, avevo due figlie. Lasciare uno stipendio certo per un’impresa dal rischio altissimo – come in molti mi facevano notare - sembrava un salto nel vuoto.

Sostenuto e incoraggiato da mia moglie decisi di farlo comunque. Al bilancio familiare provvedeva lei col suo lavoro da insegnante, mentre io contribuivo in maniera seppur minima con un lavoro part time.

Non avevo esperienza del settore; mi sentivo – ed ero –l’ultimo arrivato ed ero consapevole di avere tutto da imparare. Quanta strada per conoscere persone, ascoltarle, chiedere consigli! Quanta strada e tempo per portare i nostri libri dove poteva esserci un mercato! Capii che la grande distribuzione libraria non sarebbe mai stata interessata al nostro prodotto e così aprii un sito di e-commerce www. itacalibri.it: era il 1998.

Fu quello l’anno della svolta. Un problema di salute mi costrinse quasi all’inattività per sei mesi, eppure proprio in quei mesi maturarono circostanze decisive per la crescita e il consolidamento di Itaca, che furono molto repentini.

Da due, in pochi anni diventammo una decina.

Non li ho mai chiamati dipendenti, ma collaboratori. Certo, io portavo la responsabilità dell’azienda, ma vedevo in loro persone che Dio mi aveva dato per collaborare alla mia opera.

Ho sempre considerato fondamentale lavorare anche con persone che avevano una diversa concezione della vita o che non frequentavano la Chiesa, ma che, così dicevano, a Itaca si sentivano a casa. Era questo il test della bontà della nostra esperienza: non un allineamento di tipo ideologico, ma che qui chiunque potesse fare una esperienza buona per sé, accorgersi di crescere nella propria umanità, ritro-

vare fiducia nella vita, fiorire umanamente, sentirsi stimato, valorizzato, rispettato nella propria identità e libertà.

E siamo al febbraio 2018 quando mia figlia Elisa decide di entrare nell’azienda di famiglia come direttore commerciale. Non ho mai dimenticato le parole di Madre Maristella, monaca benedettina a Milano: “È il segno che Dio benedice l’opera”. “Perché?” “Perché le dà continuità”.

Attualmente a Itaca, oltre a me e le mie figlie, lavorano nove persone, quasi tutte donne, metà delle quali in part time per conciliare il lavoro con la vita e le responsabilità familiari. Numerose le maternità che ho sempre guardato come una benedizione e come occasione di crescita e di maturazione dell’azienda.

Guardare a questi quasi 40 anni è per me motivo di profonda gratitudine. Tutta la mia vita e il mio lavoro sono stati mossi dal desiderio di comunicare al mondo un’esperienza di verità e di bene dalla quale ero stato attratto fin da bambino.

Ho concepito l’azienda sul paradigma del monastero benedettino che ha come scopo la felicità dell’io.

Così nel tempo è cresciuto un luogo di lavoro dove l’esperienza di un bene su di sé, di un abbraccio e di un amore al proprio destino è diventata sorgente di indomita costruttività, di cura nel lavoro, di vivo desiderio di contribuire con tutto sé stessi all’opera comune che ci è stata affidata. Del resto come potremmo dire che col nostro lavoro vogliamo ridestare la speranza degli uomini se questa non fosse la quotidiana tensione tra noi?

In questi giorni scorrono nella mente i volti di tante persone incontrate in questi anni, che hanno incoraggiato e sostenuto con simpatia il mio tentativo. Penso – e mi auguro – percepissero che era il mio contributo a un’opera comune a cui tanti hanno messo mano, ciascuno secondo il talento ricevuto: “Generare una civiltà che nasca dalla verità e dall’amore!”.

ci vediamo in LIBrerIa

«Iddio solo conosce il bene che produce un libro in una città, in una biblioteca circolante, in una società di operai, in un ospedale, donato come pegno di amicizia. […].

Diffondete libri buoni nel popolo usando tutti i mezzi che la carità cristiana ispira».

all’origine di Itaca è la passione per la cura del banco libri allestito in occasione di incontri, feste, vacanze, davanti alla chiesa parrocchiale, in una scuola… Dal 1998 sul sito www.itacalibri.it, nella nostra libreria di Castel Bolognese e nei tanti banchi libri che organizziamo è possibile trovare non solo i libri editi da noi, ma anche una significativa e qualificata selezione di oltre 400 editori e organizzati in generi e percorsi di lettura, che ci stanno particolarmente a cuore.

I

nostri

G ENERI:

PERCORSI:

Arte

Cataloghi

Educazione e scuola

Narrativa e poesia

Religione e catechesi

Saggistica

Testimoni persone imprese

Libri in lingua

Libreria dei ragazzi

Cura e salute

La via della bellezza

La via della speranza

Economia e lavoro

Cercate il volto dei santi

Educazione e Scuola

Famiglia

I NOSTRI PREFERITI

Vuoi sapere come selezioniamo i libri da proporre?

Leggiamo, leggiamo e ancora... leggiamo!

Vagliamo con cura i cataloghi di oltre 400 editori e selezioniamo ciò che ha in sè un segno di speranza e bellezza.

Ascoltiamo e tratteniamo!

I nostri GENERI DELLA LIBRERIA RAGAZZI:

PERCORSI:

Alla scoperta del mondo

Mi leggi un libro?

Prime letture da soli

Educazione alla fede

Educazione alla bellezza

Letture per la scuola

Preparazione ai sacramenti

Idee regalo

Avventura

Santi e eroi Amicizia

Leggere in famiglia

Crescere leggendo

I NOSTRI PREFERITI

Da sempre ascoltiamo i tanti amici, lettori, educatori, insegnanti, professionisti, sacerdoti che ci propongono - spontaneamente o sollecitati da noi - libri che per loro sono o sono stati compagni nel viaggio della vita.

E così accanto a Fra Cristoforo, Matriona, Miguel Mañara, Violaine si sono aggiunti Innocent Smith, Frodo, lo sceriffo Bell, il principe Caspian, solo per citarne alcuni.

Da ultimo, abbiamo creato una ricca libreria nata dalla collaborazione con tante associazioni e opere, che continua ad incrementarsi, per valorizzare e dare uno spazio ai testi più importanti di ogni realtà.

Oltre all’attività rivolta ai privati, tramite l’area company, offre servizi di fornitura di libri ad associazioni, aziende, centri culturali, comunità, diocesi, enti, opere, parrocchie, scuole... che abbiano a cuore la promozione del libro come strumento per la edificazione della persona e del popolo. Da anni collaboriamo con parrocchie, aziende, associazioni e e scuole di tutti gli ordini per allestire all’interno dei loro spazi, librerie temporanee, dove proporre una selezione di testi preziosi. Particolarmente interessante è la collaborazione con le scuole. Dare la possibilità di scegliere un libro fin da bambini, favorisce la curiosità e un legame affettivo verso la lettura.

Pubblicare è dare alla luce.

Desideriamo mettere in luce parole che accompagnino le persone nella vita.

Questa è la responsabilità che abbiamo come editori.

Libri compagni di viaggio.

Itaca edizioni

cosa fa un editore? Il nostro mestiere è quello di editare, dal latino eděre, dar fuori, pubblicare, dare alla luce il contenuto di una voce, che merita di essere ascoltata da tutti. Non siamo tipografi, non siamo scrittori e nemmeno librai, ma compiamo e guidiamo ogni passo necessario perché un libro possa venire alla luce.

Riceviamo numerose proposte di pubblicazione, che vagliamo con attenzione, per non traslasciare alcun seme di speranza.

Giudichiamo infatti il valore di una bozza, non tanto dalla forza delle parole, quanto per la speranza che quella storia può suscitare in chi legge.

Chi pubblica con noi condivide il desiderio di comunicare quel fuoco, quella bellezza, quelle storie, che vissute, raccontate o lette, trasmettono una passione per la vita.

Desideriamo accompagnare al meglio chi custodisce e cerca storie così.

Per questo mettiamo tutta la dedizione possibile perchè la bozza da cui partiamo diventi un libro “vestito a festa”, in cui il contenuto non rinunci mai alla bellezza.

L’editing è un lavoro dietro le quinte di particolare rilevanza, perché consente - parola per parola e spazio per spazio - di passare dalla bozza al libro. È un lavoro fatto di tagli, controproposte, riscrittura, grammatica, analisi della punteggiatura, verifica delle fonti, delle citazioni, dei diritti, di pulizia e essenzialità.

Lo studio grafico include una moltitudine di scelte, che rendono la lettura piacevole e il libro accattivante. La prima riunione in cui il direttore editoriale descrive la sinossi del libro in redazione è vissuta sempre con trepidazione. Dalle suggestioni e indicazioni ricevute, il team grafico inizia un brainstorming fatto di immagini, palette colori, scelta di font e campionari di carte, che determinano la forma del libro. Da ultimo viene scelto il titolo e realizzata la copertina, di cui nei nostri libri è sempre curato anche l’interno. Si dice che un libro non va mai giudicato dal-

la copertina, ma noi cerchiamo di lavorare nella direzione opposta.

La copertina deve sicuramente catturare l’attenzione e incuriosire, ma soprattutto restituire il sapore in cui il lettore si sentirà immerso, perché tutto sia coerente per lui.

A libro terminato segue una correzione di bozze finale, prima di passare i file al tipografo. Dopo un ultimo controllo, finalmente il libro va in stampa.

Nel frattempo il team commerciale si occupa dei rapporti con la distribuzione, perché il libro entri nelle librerie online e fisiche, dove lo spazio è limitato, ma i titoli che ogni anno in Italia sono circa 85.000.

Il momento in cui ci vengono consegnati i libri è sempre magico. Apriamo le scatole e non ci abitueremo mai all’emozione di poter toccare e sfogliare quel libro su cui tanto abbiamo lavorato su computer o fogli volanti. E che dire del profumo della carta appena stampata, se non che andrebbe davvero imbottigliato!

Ora non resta che mettersi comodi, prendere in mano il libro e iniziare a leggere.

ps. Sì, molti dei nostri libri hanno anche la versione ebook. Ma l’esperienza di lettura su carta rimane sempre la nostra preferita e di gran lunga!

iL Logo

Il nuovo logo vuole esprimere l’idea alla base di Itaca: libri compagni di viaggio, non solo per noi che li leggiamo, ma anche per coloro ai quali li regaliamo, consigliamo, prestiamo.

Il francobollo, infatti, è simbolo del viaggio, sia per chi lo compie, sia per le persone care a cui spedire una cartolina.

Il nome Itaca è all’interno del francobollo, come fosse la destinazione del viaggio.

La barca stilizzata riprende l’iconografia paleocristiana, con il remo che affonda nel mare della conoscenza e della vita. Le onde richiamano la fisionomia di un libro aperto.

chiusura a bottone

segnalibro

I LIBrI

I nostri libri sono pensati come dei taccuini di viaggio, con l’elastico e la chiusura a bottone (il nostro logo impresso sulla banda laterale).

All’interno è presente un’etichetta per il proprio nome e in fondo al libro uno spazio per le proprio note o pensieri che non si vogliono perdere nel viaggio della lettura.

La bandierina che spesso utilizziamo nelle citazioni è un rimando al segnalibro per tenere la pagina e ricordare frasi che ci hanno colpito.

tUrcHese

Le sfumature del turchese sono quelle del mare e del cielo. Sono un rimando a Itaca, al viaggio di Ulisse, al piacere di immergersi nella lettura di un buon libro. Rubando al Manzoni l’espressione di fra Galdino, Itaca è «come il mare, che riceve acqua da tutte le parti, e la torna a distribuire a tutti i fiumi».

Il rosso è il colore del focolare, Itaca, la casa a cui tornare. È il colore del cuore, che può essere scaldato anche dalla compagnia di un buon libro. La tonalità è quella del corallo, rimando ancora una volta al mare. coraLLo

IL tUo PassaPorto

Timbra le collane che hai nella tua libreria.

Le nostre coLL ane

di Eugenio Dal Pane

La mia vocazione editoriale è nata da adolescente quando bruciava il me il desiderio che tutti potessero ascoltare ciò che di vero, di bello, di buono io sentivo.

Da editore non ho cercato di realizzare un mio piano editoriale quanto di portare a tutti un’esperienza di vita e di cultura in cui mi imbattevo o che mi veniva proposta. Era la vita di persone, di opere, di un popolo ciò a cui volevo dare voce.

Così nacque il nostro primo successo editoriale Il Vangelo secondo Giotto. Avevo ascoltato un incontro di Roberto Filippetti sulla Cappella degli Scrovegni destinato ad alunni della scuola elementare e media. Al termine gli dissi: perché non scrivi un libro?

Ricordo ancora i dubbi che poi mi assalirono quando mi resi conto di quanto bisognasse investire; la tiratura ottimale era di 5000 copie, la spesa era alta: e se non le avessimo vendute? Il libro uscì ai primi di dicembre del 2002 e lo ristampammo una prima volta già nel gennaio successivo fino a una nuova edizione completamente rinnovata a distanza di oltre vent’anni.

Nel legame con la nostra terra di Romagna è nato Il Vangelo secondo Ravenna, scritto da André Frossard, che nelle basiliche ravennati vedeva raffigurato un mondo riconciliato da Cristo risorto.

Un libro a cui sono molto legato è L’Innominato. Mi sono detto: se una volta all’anno fosse proposto una perla della letteratura che facesse riflettere le persone sui grandi tema della vita, fino a farne motivo di dialogo, quale beneficio ne avrebbe la società! Da appassionato lettore dei Promessi Sposi ho ripreso i capitoli dedicati all’innominato, suddivisi in circa 30 capitoli per rendere accessibile la lettura anche a lettori meno appassionati.

Poi organizzai una serata - memorabile - a Lugo di Romagna col sindaco, il vescovo, un dirigente scolastico, i cui interventi furono accompagnati dalla lettura di alcune pagine.

La straordinaria testimonianza raccontata nel libro Maïti. Resistenza e perdono documenta che «il prodigio della misericordia» vissuto dall’Innominato non è solo nella letteratura, ma può toccare il cuore dell’uomo, qualsiasi crimine abbia commesso, e iniziare una nuova vita.

Quello delle testimonianze è diventato uno dei filoni principali della nostra casa editrice. È nota la frase di san Paolo VI il quale affermava che “l’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri o, se ascolta i maestri, è perché sono testimoni”.

In un mondo in cui si sta spegnendo la voglia di vivere, c’è bisogno di vedere che è possibile sperare (a 99 anni mio padre ha pubblicato il suo secondo libro, Non mi sono stancato di vivere).

Uno dei primi titoli fu Dalla tenda della casa, che mi fu dettato dalla mia grande amica Novella, mentre stirava montagne di panni delle persone che aveva accolto in casa. Tra i titoli emblematici editi da Itaca figurano le storie di padre Pietro Tiboni e di Andrea Aziani e significativa La rosa bianca, la storia dei fratelli Hans e Sophie Scholl, scritta dalla sorella Inge e altre potenti storie di giovani: Andrea Mandelli, Marta Bellavista, Marco Gallo, Anna Sangiorgi, Marcos Pou.

Negli anni, sempre più persone si sono rivolte a Itaca per pubblicare i loro libri. Il catalogo si arricchiva ed evidenziava temi ricorrenti che sono stati identificati nei nomi delle nostre collane, che sono indicativi di uno sguardo consapevole della profondità del cuore dell’uomo (De-sidera), attento alla testimonianza di persone che, con la loro vita e le loro opere, alimentano e sostengono la speranza (Telemaco) e alla inesausta tensione a inoltrarsi nella complessità della realtà (Alle colonne d’Ercole). Particolare attenzione è riservata al tema dell’educazione (Il villaggio dell’educazione) e alla pubblicazione di libri di narrativa e poesia, che aiutano a riscoprire sé stessi (Icaro). All’interno della colla-

Itaca kids

«Se Dio vi concede figlioli, pensate ad allevarli per Lui, di instillare loro l’amore di Lui e di tutti gli uomini; e allora li guiderete bene in tutto il resto».

Alessandro Manzoni

Leggere in famiglia fin dai primi anni è un’esperienza carica di affettività. Richiede e dona un tempo e uno spazio da gustarsi insieme, nel silenzio e nella calma. È un tempo prezioso da mantenere anche quando i bambini iniziano a leggere in autonomia. Amiamo proporre libri che accompagnino quel tempo col desiderio di custodire nei ragazzi la meraviglia, sostenere la grandezza delle loro domande e infondere la certezza che la vita ci è donata ogni istante perchè siamo amati.

La Compagnia degli Esploratori di Meraviglie è una collana pensata per i bambini che amano andare alla scoperta del mondo e desiderano creare con le proprie mani.

Osservando la bellezza che si può trovare nella natura, nell’arte, nel tempo, nella storia, si scopre che ognuno di noi è chiamato a collaborare alla creazione del mondo attraverso la custodia e la meraviglia. Che in fondo non sono che segni e semi di speranza.

SCOPRO E CREO

I sussidi per la Prima Comunione Le domande grandi dei bambini hanno acceso il desiderio di pubblicare libri che sostengano le famiglie e i catechisti nell’affascinante compito dell’educazione alla fede.

Sono nati perciò libri curati, preziosi nella forma e nei dettagli, con immagini di arte, miniate o illustrazioni non banali con una premessa: se la fede è quanto abbiamo di più prezioso da testimoniare, i libri che la riguardano devono essere i più belli che riusciamo a fare o come potremo essere credibili agli occhi

dei bambini?

Perché tu sia felice. Eucaristia nutrimento della vita ripercorre il cammino che ha reso gli apostoli certi che Gesù era il nutrimento di cui avevano bisogno nel cammino della vita. Il libro è impreziosito da un ricco apparato iconografico e da una parte personalizzabile, perché ogni bambino capisca che Gesù è venuto proprio per lui o lei.

Storia di Gesù. Un dono disceso dal cielo nasce per accompagnare i ragazzi che si accostano ai sacramenti, ma anche come lettura in famiglia o a catechismo. «Bisognerebbe scrivere di cose eterne per essere certi che saranno attuali» scriveva Simone Weil

Nella storia è accaduto un fatto unico: la risurrezione di Gesù. Questa buona notizia è stata diffusa da coloro che ne erano stati testimoni oculari. Dalla risurrezione inizia questa Storia di Gesù, che ne ripercorre l’infanzia, gli incontri, le parole, i fatti, che si fissarono nella memoria di quei primi amici che li trasmisero perché ogni uomo po-

tesse accoglierlo come il grande amico della propria vita. Questa storia è custodita nei Vangeli e nei luoghi della Terra Santa dove Gesù ha vissuto la sua vita terrena. Ad essi è dedicata l’appendice

Storia di Gesù e il poema di Parsifal sono gli ultimi titoli della collana Gli Odissei, inaugaurata con il mito di Gilgamesh, il più antico poema della storia, che prima di essere scritto è stato tramandato a voce per secoli. Eppure è giunto a noi e ancora ci conquista.

Gli Odissei desiderano essere questo. Libri che affascinano bambini e ragazzi perché parlano al loro cuore, che desidera bellezza, verità, giustizia, infinito. Desidera che le cose belle durino per sempre, che la vita sia grande, piena, realizzata. Che la vita sia Vita.

gli odis

«Nella classe del signor Germain per la prima volta in vita loro, i ragazzi sentivano di esistere e di essere oggetto della più alta considerazione: li si giudicava degni di scoprire il mondo». Albert Camus

Per destare nei bambini e nei ragazzi l’amore allo studio, il gusto di inoltrarsi nella ricchezza e nella bellezza della realtà occorrono docenti appassionati che guardano con stima i loro alunni. Itaca scuola nasce nell’ambito dell’esperienza didattica maturata in decenni di insegnamento, che ha spinto alcuni docenti di opere educative a realizzare libri per la scuola primaria e secondaria di primo grado che ne esprimessero la quotidiana tensione a «insegnare educando»

Abbiamo accolto e fatto nostro il desiderio di questi docenti di fare emergere tutte le potenzialità e i talenti degli alunni, fino a mettere tempo ed energie per creare libri liberi da logiche di mercato, strumenti frutto di esperienza didattica e riflessione costante sulla disciplina.

Abbiamo messo cura e passione nel progetto grafico ed editoriale, nella ricerca iconografica e nella creatività delle illustrazioni. Tutti i volumi si caratterizzano per la ricerca

dell’essenzialità per valorizzare la forza dei contenuti.

Libri belli, che non vogliono essere “normativi” o trasmettere asettiche nozioni, ma destare affetto, curiosità, passione e insegnare un metodo di studio attraverso la proposta di grandi cose.

Del resto in latino la parola studium rimanda alla sfera affettiva: desiderio, amore di qualcosa, propensione, passione, cura; studiosus si dice di persona sollecita, diligente, intenta con ardore, dedita.

A complemento di tale produzione sono stati realizzati Il tesoro nel campo, per l’insegnamento della religione (adozione alternativa) e Esploratori di meraviglie, libri per i compiti delle vacanze.

«È

attraverso l’educazione che si costruisce un popolo come coscienza unitaria e come civiltà. Il leggere partecipa di questo compito educativo per la ricostruzione dell’umano».

«Da quando ho incontrato il fatto cristiano ho iniziato un processo di formazione, di ricostruzione, di ripresa lentissima. La prima cosa che ha fatto [don Giussani], per ricostruire questo tessuto umano distrutto, è stata darmi dei libri, come gesto di amicizia». - Enzo Piccinini

«Da quando ho incontrato il fatto cristiano ho iniziato un processo di formazione, di ricostruzione, di ripresa lentissima. La prima cosa che ha fatto [don Giussani], per ricostruire questo tessuto umano distrutto, è stata darmi dei libri, come gesto di amicizia». - Enzo Piccinini

«Da quando ho incontrato il fatto cristiano ho iniziato un processo di formazione, di ricostruzione, di ripresa lentissima. La prima cosa che ha fatto [don Giussani], per ricostruire questo tessuto umano distrutto, è stata darmi dei libri, come gesto di amicizia». - Enzo Piccinini

LIBrI cHe vorreI

Titolo

Autore

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LIBrI cHe vorreI

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Autore

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Regalare un libro è un gesto di amicizia. Regalato

LIBrI da regaL are

Titolo Destinatario

LIBrI da regaL are

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LIBrI da regaL are

Titolo Destinatario Regalato

LIBrI da regaL are

Titolo Destinatario Regalato

LIBrI da regaL are

Titolo Destinatario Regalato

LIBrI da regaL are

Titolo Destinatario Regalato

Ulisse è il prototipo dell’uomo.

Il suo era un viaggio verso il centro, verso Itaca, cioè verso sé stesso.

Tutti noi siamo un po’ come Ulisse.

In ogni viaggio si rischia di perdersi.

Se si riesce ad uscire dal Labirinto, a ritrovare il proprio focolare, allora si diventa un altro essere.

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TACCUINO DI VIAGGIO Itaca by Itaca Edizioni - Issuu