cinema
Luisa Gabbi
SÌ, ABBIAMO RIAPERTO, PER PASSIONE
VOCE A CINEPIÙ E CINECOMIO: LA GESTIONE, L'OFFERTA, I PROBLEMI
Le sale cinematografiche hanno riaperto per passione del pubblico e del cinema, ma la ripartenza del cinema ha bisogno di essere sostenuta. Ne abbiamo parlato con due protagonisti del cinema a Correggio: Andrea Malucelli, gestore della multisala Cinepiù, presidente di Agis Emilia-Romagna, e Daniele Roatti, presidente del Circolo cinematografico Cinecomio. Malucelli è di Bologna e, oltre a presiedere l’Associazione regionale, gestisce direttamente tre multisale, Cinepiù, Victoria a Modena e CineDream a Faenza. Uno stile comune, una formula diversa secondo le realtà e il pubblico. A Modena c’è una libreria interna, a Correggio la rassegna d’essai proposta da Cinecomio. Una professione di famiglia in viaggio sull’asse della pianura. «Finalmente abbiamo riaperto. Una riapertura dettata più dall’amore e dalla passione verso il cinema e verso il nostro pubblico, che da ragioni economiche». Nonostante l’estate non sia mai stata una stagione favorevolissima per il cinema al chiuso, nonostante un po’ di
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primo piano
paura rimanga, nonostante i film nuovi arriveranno da fine luglio in poi, nonostante l’obbligo della mascherina, il pubblico sta tornando volentieri. «I cinema sono tra i luoghi meno pericolosi, grazie al ricambio di aria e alle misure previste. Il nostro settore è molto ligio, il pubblico molto rispettoso e attento – dice Malucelli - Alla riapertura è arrivato un pubblico di tutte le fasce di età, famiglie, anziani tranquilli perché già vaccinati. Un pubblico contento di rivedere la luce sullo schermo e ora c’è anche la possibilità di mangiare qualcosa». Il cartellone prevede una unica proiezione serale, già da tempo, più una pomeridiana la domenica. «Il 2019 è stato uno degli anni migliori degli ultimi dieci, il cinema era in crescita», afferma. Il Covid ha interrotto la parabola. «In questi 15 mesi per fortuna c’era la possibilità di vedere tante cose, tra serie, corti, film in streaming e tener viva la settima arte. Home movie e cinema in sala sono esperienze diverse, non vedo concorrenza. Penso che chi ama comunque le storie, il prodotto cinematografico, ne vedrà di più,
al cinema e a casa». Per i gestori di cinema è stata una stagione dura, e non è finita qui. «Ci sono stati alcuni ristori nel 2020 e qualche altro ci sarà nel 2021, ma il problema sono gli aiuti che dovrebbero arrivare in maniera massiccia per mantenere aperto. Nessun gestore pensa minimamente di arrivare al pareggio e i primi sei mesi saranno senz’altro difficili, un tema da porsi da parte degli enti e delle amministrazioni per mantenere le luci dei cinema accese, così come si fa da anni e anni anche con i teatri, perché i cinema hanno anche una valenza sociale. Probabilmente in questo periodo il cinema ha bisogno di un aiuto in più per mantenere la luce accesa». Cinepiù ha comunque scelto di riaprire, anche se l’estate è una stagione difficile: «Chi è tornato al cinema, ha detto che continuerà a venire». Ci sono in vista investimenti, soprattutto per rinnovare le poltroncine? «Abbiamo in mente da diverso tempo alcuni investimenti, che spetterebbero in verità alla proprietà – risponde Malucelli - La proprietà è in una fase di concordato e quindi non è sempre facile. Stiamo cercando di capire con loro, cosa possono far loro e cosa possiamo fare noi. La nostra volontà c’è, speriamo di riuscire a fare qualcosa. Magari!». I primi film che ha visto a Cinepiù, Daniele Roatti, presidente dei Cinecomio, sono stati “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti che ha aperto la rassegna e “The Father” con Anthony Hopkins. «La prima sera della rassegna la sala si era riempita e, anche se Andrea Gherpelli non ha potuto partecipare per un problema tecnico sul set, tutti erano lì e avevano voglia di esserci. Siamo stati contenti».
luglio-agosto 2021