n.07
con il patrocinio di
Settembre 2010 euro 2,00 OMAGGIO
BRIANZA Ottobre 1959, la Rai in Brianza per una nuova trasmissione
ALLEGRIA!
La puntata di prova di Campanile Sera nella piazza di Giussano gremita e con Enzo Tortora collegato. Sfida con Saronno. Da studio, Mike pronuncia la battuta che diventerà il suo marchio. Brianzoli sconfitti e beffati: non vanno in onda
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ronto Giussano, siete in onda». Così Mike Bongiorno collegato dal Teatro delle Vittorie di Milano. È la prima puntata di Campanile Sera, il nuovo quiz del giovedì che deve sostituire Lascia o raddoppia. Una puntata test, a beneficio dei vertici Rai riuniti in Corso Sempione. Secondo il gioco, una prova di abilità fra due paesi, i Brianzoli si opponevano a Saronno, cittadini dell’Alto Milanese. Durante la gara, la linea passa spesso alla piazza brianzola dove conduce un dinamico Enzo Tortora che presenta, sul palco, alcuni personaggi cittadini, come il comandante dei vigili Corbetta, con cui inscena un piccolo siparietto e la vecchia gloria calcistica Aldo Boffi. In gara, a Milano, il vernciatore Cazzaniga e lo studente del Ballerini di Seregno, Cassina. Ma alla fine, vince Saronno. E, colmo della beffa, la puntata non va in onda: giace ancora negli archivi Rai.
In questo numero PAG.4 Crudeltà su un cavallo Seregno sconvolta
Nell’ottobre del 1970, un animale destinato al macello si ribella. Massacrato a botte e lasciato agonizzante per ore PAG.5 1970, notte da incubo per due fidanzatini a Verano
Pistole puntate al vetro della 500, due balordi rapiscono lei. Tentando di stuprarla. Caccia all’uomo in tutta la Brianza PAG.6 1961, quando il Gran Premio non volle fermarsi
La Ferrari di Von Trips fa strage tra la folla alla parabolica di Vedano. Ma la gara prosegue fino alla fine
servizi a pag. 8
1975 Il dramma
1982
PAG. 12 L’Aldun che sfondava le reti. Un campione discreto
La festa
CRISTINA MAZZOTTI, QUANDO IL MONDO CROLLA A 18ANNI
FEDERICA MORO, QUELLA DICIOTTENNE DI SUCCESSO
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na notte spensierata di giugno, mentre rientra a Eupilio con due amici, dopo aver festeggiato in pizzeria la fine dell’anno scolastico, Cristina Mazzotti, 18 anni, figlia dell’industriale Helios, viene rapita da alcuni uomini armati. Pistole
spianate, hanno costretto la Mini su cui viaggiavano i giovani a fermarsi quindi, individuata Cristina, la chiudono nel bagaglio della loro auto e la portano via. Ritroveranno il suo corpo in una discarica del novarese ai primi di settembre a pag.10
a Carate Brianza a Sanremo, dal liceo alla tv. A fine agosto del 1982, la 18enne Federica Moro viene incoronata Miss Italia. Un successo inaspettato le piove adosso e, in breve, viene proiettata nel jet-set. È del 1 settembre la sua pri-
ma intervista brianzola. La concede a L’Ordine, il nuovo quotidiano monzese. A firmarla è un giornalista di punta di quel giornale, Luigi Losa, che oggi dirige il Cittadino. Nell’intervista la giovane Moro mostra già un discreto carattere. a pag.11
a rumore la politica lissonese, allora molto incentrata, come in gran parte della Brianza del resto, sulla Democrazia cristiana. Nottetempo, la cittadina del mobile è stata inondata di manifesti severi contro il partito, colpevoli di frenare lo sviluppo urbanistico di Lissone. Il che fece tuonare la segreteria cittadina della Dc.
«A parte il livore e insofferenza di questi “utili idioti” del partito del cemento», esordisce l’intervento, «non si riesce a comprendere il fine di questa azione, condotta sotto il segno del più ignobile anonimato». Sull’attacco al consiglio comunale, al sindaco e alla Dc, rei di non avallare lo sviluppo edilizio della città, «con falsi
PAG.14 Gente veneta. Fra nuove storie e ringraziamenti
Il numero scorso del Giornale della Memoria ha fatto parlare di sé fra i Veneti della Brianza. Nuove testimonianze PAG.15 Quando Cantù cambiò faccia. Le demolizioni
LISSONE 1970, NASCE IL PARTITO DEL CEMENTO Il cemento continua a dividere Lissone. Se nelle scorse settimane, il ritrovamento di una «cimice» negli uffici dell’assesorato all’Edilizia ha scatenato le polemiche, lo sviluppo cittadino aveva creato tensioni fortissime anche 40 anni fa. È il 9 gennaio 1970, quando sul Meridiano Lissonese, pagina interna del Cittadino, si dà conto di un fatto che mette
Storia del giussanese Aldo Boffi, dal campetto della Vis Nova alla maglia del Milan e della Nazionale. Un mito calcistico degli anni ’30 e ’40
palesi e insostenibili» e mostrando «il più rozzo e squalificato razzismo», il partito di maggioranza in consiglio comunale ha le idee chiare: «È il risultato», scrivono i Dc, «della campagna orchestrata dal partito del cemento, che non bada a spese pur di continuare a imperversare sulla città e sul tessuto urbano creando confusione e paura».
Nel 1932 una seria di grandi cambiamenti urbanistici investì il capoluogo del mobile. Piazza Garibali, detta «Granda», mutò volto. PAG.16 La Memoria? Abita qui La rete dei negozi amici
Dalla libreria di Seregno al bar giussanese, dall’edicola di Lissone alla tabaccheria di Alzate. Ecco dove trovarci.