A cinquanta giorni dalla cerimonia di inaugurazione dei Campionati del mondo di sci alpino Cortina 2021, fissata per domenica 7 febbraio, si lavora in tutti i comparti della organizzazione, resa ancora più complessa dall'emergenza sanitaria Covid-19. Sono state allestite le strutture ai traguardi di Rumerlo e Colfiere; si lavora sulle piste della Tofana e del Col Druscié; si interviene alle Cinque Torri, sulla nuova pista agonistica Lino Lacedelli. TRA UN DECRETO E L'ALTRO «L'evento è troppo importante per rischiare di non essere pronti nel momento dell'inaugurazione afferma Valerio Giacobbi, amministratore di Fondazione Cortina 2021 per cui noi andiamo avanti per la nostra strada, seppure nell'incertezza di questo particolare momento, fra un decreto e l'altro». Alcuni settori non subiranno ridimensionamenti, altri saranno penalizzati, per cui si stanno cercando soluzioni alternative: «Le squadre nazionali di atleti sono tutte confermate, una settantina elenca Giacobbi e così le televisioni, ma queste con qualche ridimensionamento. Noi abbiamo dunque confermato le stanze negli alberghi, seppure con meno presenze rispetto alle previsioni iniziali. Garantiremo comunque ventimila pernottamenti negli alberghi di Cortina. Al traguardo sono state montate le strutture temporanee, anche quelle ridotte, compatibili con le norme anti Covid-19. La tenda dell'ospitalità sarà allestita come un ristorante, con i posti a sedere e distanziati. Le tribune principali avranno 800 posti, anche questi seduti e a distanza. La speranza è che il nuovo Dpcm, a gennaio, non cambi tanto le cose e ci permetta di gestire l'evento con i nostri ospiti». ALLESTIMENTI A COLFIERE Gli allestimenti interessano anche l'area di Colfiere, alla base delle piste del Col Druscié: «Anche lì è stata attrezzata la tenda per l'ospitalità e ci sono le tribune, dove si vivranno le ultime due giornate dei Mondiali, le gare di slalom femminile di sabato 20 e maschile di domenica 21 febbraio. Poi seguirà, sulla neve, la cerimonia di chiusura dell'evento e il passaggio di consegne agli organizzatori del Mondiale 2023, come è consuetudine». La salute delle persone coinvolte nel grande evento è la priorità, a cominciare da atleti e squadre, così come ospiti e giornalisti, personale e volontari: «Gli aspetti sanitari sono della massima importanza conferma Giacobbi e per questo siamo in costante contatto con le autorità provinciali, regionali e governative. Questo comporta una modifica al programma iniziale. LA DIRETTA RAI Per la cerimonia di apertura dei Mondiali, alle 18 di domenica 7 febbraio, ci sarà la diretta televisiva Rai. Questo evento avrà una parte istituzionale, con la presenza delle squadre, anche se purtroppo non potranno esserci gli atleti, a fare da portabandiera, e una parte di spettacolo. Tutto diventa un evento mediatico, che va oltre l'esperienza diretta, di chi sarà presente, per raggiungere lo spettatore a casa». Marco Dibona
COLLEGAMENTO FUNIVIARIO SAN MARTINO – PASSO ROLLE L’Adige | 13 Dicembre 2020 p. 37 «Collegamento con Rolle è ora di fare l'appalto» MANUELA CREPAZ PRIMIERO «Ora si può cominciare l'iter per l'appalto dei lavori del collegamento funiviario San Martino-Passo Rolle. La Via positiva c'è, i soldi ci sarebbero e si manterrebbero le promesse fatte al territorio, dando una spinta al lavoro». Esordisce così il consigliere Michele Dallapiccola , tra i padri fondatori della cabinovia Colbricon Express, tangibile tassello del 2018 nella riqualificazione impiantistica di San Martino di Castrozza che vede il suo compimento nell'arrivo sci ai piedi a Passo Rolle. A parte l'annosa questione economica, non le sembra che non sia il momento migliore per parlare di nuovi impianti di risalita, con la bagarre in corso? «Il collegamento non va configurato come un aggeggio per divertirsi. Perché questo è un attrezzo per lavorare e il capitolo "collegamento San Martino Passo Rolle" fa parte delle politiche del lavoro perché aggancia l'esigenza delle imprese di operare e aggancia le esigenze delle aziende turistiche di lavorare e di continuare a sperare nel proprio futuro. Quindi va decontestualizzato rispetto alla polemica impianti a fune sci sì sci no perché questa è tutta un'altra cosa, è uno sviluppo pensato e ragionato per la Valle dall'utilizzo più che trasversale. Quindi è forse l'unico impianto a fune sensato per la Provincia». Un impianto di mobilità sostenibile, come lo si è sempre definito. «Sì, io sogno un Passo Rolle quale località di montagna raggiunta così, a periodi con la strada chiusa al traffico e aperta per le biciclette oppure come un'area pedonale o di pace, insomma un luogo da occupare interamente servito da un meraviglioso impianto che ne determini la sua specialità di area non solo nel periodo sciistico ma anche in molte altre stagioni».