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TRANSIZIONE ENERGETICA
MOTUS-E: NELLA LEGGE DI BILANCIO MANCA LA RICONVERSIONE DELLA FILIERA AUTOMOTIVE
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Politica industriale di riconversione della filiera automotive e sostegno all’acquisto di veicoli a zero o bassissime emissioni: queste le aree tematiche che, secondo l’associazione Motus-E, sarebbero state omesse dal Governo durante i lavori di preparazione della Legge di Bilancio. Con il testo che verrà discusso in Senato entro fine novembre, tali mancanze andrebbero a sommarsi -sempre stando a quanto sottolinea l’associazione costituita per accelerare il cambiamento verso la mobilità elettrica- all’assenza di misure specifiche nel Pnrr di interventi per sostenere la transizione energetica e la mobilità sostenibile. Motus-E ritiene che saranno «gravissimi gli impatti previsti sul mercato e i rischi di tenuta della filiera nazionale, in assenza di un piano strategico». Tale programma dovrebbe avere come obiettivi principali quelli di favorire il rinnovo per parco circolante e sostenere la diffusione dei veicoli ecologici. Rimane la preoccupazione, secondo Motus-E, di non riuscire a centrare gli obiettivi sulla penetrazione nel parco circolante dei veicoli a zero e bassissime emissioni prefissati dal Piano Nazionale Energia e Clima e di riduzione delle emissioni di CO2 al 2030 ed al 2050, un accordo sottoscritto dal nostro Paese a livello europeo.
OTOVO: LA RICARICA CON L’ENERGIA SOLARE COSTA 14 VOLTE IN MENO DEL PIENO BENZINA
Secondo uno studio realizzato da Otovo, azienda norvegese che si occupa dell’installazione fotovoltaica per il settore residenziale, la ricarica di un’auto elettrica con un impianto a energia solare sarebbe 14 volte più economica rispetto al rifornimento con la benzina. Inoltre una vettura elettrica farebbe risparmiare 1.000 euro all’anno a parità di percorrenza (10 mila km) rispetto il corrispettivo alimentato a benzina. «Questo studio conferma il ruolo dell’autoconsumo energetico come soluzione sostenibile per l’ambiente oltre che redditizia» afferma Fabio Stefanini, General Manager di Otovo Italia. «I benefici si sentono non solo per le esigenze domestiche ma anche per gli spostamenti quotidiani. E diventano ancora più tangibili associando all’impianto fotovoltaico un sistema di accumulo, in grado di immagazzinare l’energia. Così si può prelevare quando serve e, nel caso di un veicolo elettrico, permette di ricaricarlo anche nelle ore senza luce. Crediamo che la transizione ecologica sia alla portata di tutti e operiamo continuamente per questa missione». In base allo studio, gli utilizzatori di un’auto elettrica alimentata con l’energia solare sostengono un costo al chilometro di 0,0084 euro, mentre coloro che guidano un’auto con motore endotermico 0,1176 euro. Inoltre, grazie all’impianto fotovoltaico, gli utenti dell’autoconsumo solare non sono sottoposti agli aumenti dell’energia elettrica (come accaduto negli ultimi mesi), ma possono contare su un approvvigionamento a costo stabile. Tali numeri si traducono in una spesa annuale di 1176 euro per chi viaggia con l’auto a benzina e di 84 euro per l’automobilista elettrico che ricarica a casa con i pannelli solari. L’analisi ha messo in raffronto il consumo medio annuale di una macchina elettrica (alimentata con l’energia solare prodotta dal tetto di casa) rispetto alla corrispondente versione con motore a benzina, cercando di verificare l’impatto sul portafoglio di entrambe le opzioni. Stando ai dati raccolti da Otovo in Italia il fotovoltaico sarebbe 14 volte più conveniente della benzina. Segue la Spagna, dove l’energia solare ha un costo di 12 volte inferiore rispetto al combustibile fossile, mentre in Francia e in Germania il rapporto in favore dell’auto elettrica scende a 11. Chiudono la classifica la Polonia, in cui il risparmio dell’auto elettrica è 9 volte superiore alla benzina e, a pari merito, Norvegia e Svezia, ove la ricarica è 8 volte meno costosa del pieno.

REGIONE VENETO: 100 MILIONI PER EFFICIENTAMENTO DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

La Giunta della Regione Veneto, su proposta dell’assessore al territorio, cultura e sicurezza Cristiano Corazzari, ha approvato una delibera con la quale si dà via libera all’avviso pubblico per l’individuazione delle iniziative finanziabili che saranno realizzate dai Comuni e dalle Aziende territoriali per l’edilizia residenziale (Ater.), finalizzate al miglioramento e all’adeguamento sismico, oltre che all’efficientamento energetico degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) e riqualificazione degli spazi pubblici. «Sono quasi 100 i milioni messi a disposizione di Comuni e Ater per l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si tratta di un importante finanziamento, proveniente dal Fondo Complementare al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, che affluirà velocemente nell’economia veneta in base ad una stringente tabella di marcia dettata dal Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile», ha affermato l’Assessore Cristiano Corazzari. Il provvedimento rientra nell’ambito dell’iniziativa denominata “Sicuro verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica” inserito nel Fondo complementare al PNRR e prevede l’individuazione di un elenco di iniziative finanziabili sulla base di una serie di criteri relativi all’effettuazione degli interventi nelle zone sismiche 1 e 2, alla presenza contemporanea di interventi di miglioramento della classe sismica e dell’efficientamento energetico dell’immobile, al livello di progettazione degli interventi, privilegiando quelli di immediata cantierabilità. La Regione procederà all’erogazione del 15% delle somme assegnate ai soggetti attuatori entro 60 giorni dall’assegnazione dei fondi ministeriali. Le successive erogazioni avverranno sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, nei limiti del trasferimento delle risorse da parte del Ministero.
FIMER ED EKOMOBIL: LA PARTNERSHIP ARRIVA A 11 PUNTI DI RICARICA INSTALLATI
IL GSE PREMIA 18 COMUNI PER GLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
Prosegue il proprio percorso la partnership tra Fimer ed Ekomobil, avviata nel 2018 e nata con lo scopo di realizzare un sistema integrato che permetta ai clienti di ricaricare il proprio veicolo elettrico, sia a casa sia nei luoghi pubblici, con un unico metodo di pagamento e, al tempo stesso, di sviluppare una fitta rete di infrastrutture di ricarica pubblica lungo tutta la rete stradale italiana. L’accordo, nel corso di questi anni, si è infatti evoluto e rafforzato: dalla prima installazione di una colonnina Fimer Flexa Station AC, il numero di installazioni è aumentato, arrivando a ricoprire oggi 11 punti di ricarica. La sinergia tra i due brand si è consolidata grazie anche all’aggiunta nel portafoglio prodotti Ekomobil di Fimer Flexa Wallbox AC e ai progetti futuri che prevedono a breve l’installazione di una Fimer Electra Station DC per la ricarica fast. Le installazioni sono state realizzate a: Stradella (provincia di Pavia), Castellucchio (Mantova), Casalmaggiore (Cremona), Curtatone (Mantova), Montanaso Lombardo (Lodi), Usmate Velate (Monza Brianza, Cremona e Bergamo.

In occasione della XXXVIII Assemblea annuale dell’Anci di Parma, il GSE ha consegnato a 18 Comuni il “VIVI – Premio territorio vivibile” giunto alla seconda edizione. Il premio ha cambiato nome passando da “Comuni Sostenibili” a “VIVI- Premio Territorio Vivibile” e articolandosi in più categorie. Per la categoria “Patrimonio edilizio pubblico” il riconoscimento è andato a Rho (provincia di Milano), Varese, Sigillo (provincia di Perugia), Pieve di Cento (provincia di Bologna). Questi Comuni sono stati selezionati tra quelli che hanno avviato progetti di riqualificazione su edifici pubblici, chiedendo al GSE di accedere agli incentivi in Conto termico riservati alla Pubblica Amministrazione. Alcuni di questi progetti hanno riguardato la trasformazione di vecchi edifici, in edifici Nzeb. Inoltre, i 4 comuni vincitori hanno attivato con il GSE almeno un contratto di Scambio sul posto o Ritiro dedicato per impianti fotovoltaici correlati agli interventi di riqualificazione degli edifici, oltre ad essere stati in grado di cumulare gli incentivi regionali con quelli del GSE, rientrando quasi interamente dell’investimento sostenuto. Al comune di Rho il GSE ha riconosciuto nel 2020 oltre 1,8 milioni di euro per il rifacimento di un vecchio edifico in Nzeb. Alla città di Varese sono stati riconosciuti 1,6 milioni di euro, dei quali 1,4 per un edificio Nzeb, mentre al Comune di Sigillo sono stati erogati oltre 400mila euro per la trasformazione in Nzeb. Menzione speciale per il Comune di Pieve di Cento per la “realizzazione di interventi di ottima integrazione architettonica e paesaggistica e dalle buone performance in termini di autoconsumo stimato”. Per la categoria “Illuminazione pubblica”, il premio è andato ai comuni di Lanciano (provincia di Chieti), Marsciano (in provincia di Perugia), Montescaglioso (provincia di Matera) In questo caso, alla base del premio ci sono innovativi progetti di riqualificazione di impianti di illuminazione pubblica, che hanno ricevuto un numero maggiore di 50 Titoli di efficienza energetica (TEE), riconosciuti dal GSE proprio a fronte dell’efficientamento e quindi della riduzione dei consumi di questi impianti. Per la terza categoria, “Parco impianti fotovoltaici: premio di incoraggiamento alla sostenibilità”, il riconoscimento è andato a ben 11 comuni: Battipaglia (provincia di Salerno), Amandola (Fermo), Assemini (Cagliari), Chieti, Collegno (Torino), Concorezzo (Monza e Brianza), Gavello (Rovigo), Monteparano (Taranto), Noragugume (Nuoro), Nuoro, San Gillio (Torino). Queste realtà si sono infatti distinte nel 2020 con azioni di manutenzione tecnica e amministrativa sul proprio parco impianti fotovoltaici incentivato dal GSE con il Conto Energia, ottimizzandone le performance. Questi interventi hanno consentito ai Comuni premiati di aumentare la produzione di energia verde degli impianti e incassare circa 30mila euro di incentivi in più, da reinvestire in percorsi di diagnostica energetica volta alla riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico. Ai vincitori di tutte e tre le categorie del premio sarà proposto un percorso di assistenza sperimentale, volto a sviluppare e testare nuovi servizi per la valorizzazione delle fonti rinnovabili sulle proprietà comunali, per la mobilità sostenibile e per l’informazione ai cittadini. Nel biennio 2020-2021, colpito dalla pandemia, il GSE è stato al fianco dei comuni italiani riconoscendo quasi 200milioni di euro in Conto termico per le 1.657 richieste inviate dagli enti locali che hanno realizzato progetti di riqualificazione energetica su edifici pubblici.
REGIONE SARDEGNA: ALTRI 4 MILIONI DI EURO A SOSTEGNO DELLA MOBILITÀ ELETTRICA PER I COMUNI
La Regione Sardegna prosegue il percorso per rafforzare un modello di sviluppo sostenibile attraverso il piano di infrastrutturazione pubblica di ricarica elettrica e sostituendo il parco macchine a motore di enti pubblici e di aziende private. Altri 102 Comuni sardi potranno infatti beneficiare del finanziamento per la mobilità elettrica come ha comunicato l’assessora all’Industria Anita Pili, che ha annunciato lo stanziamento di ulteriori 4 milioni di euro. Con le indicazioni del Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec), come conferma l’assessera PIli «abbiamo deciso di conciliare l’installazione di un numero necessario allo sviluppo della mobilità elettrica con l’esigenza di contenere la proliferazione di punti che rischiano di diventare velocemente obsoleti dal punto di vista tecnologico. La realizzazione delle infrastrutture nelle aree urbane, individuate nella pianificazione regionale, potrà essere realizzata da imprese e coordinata con un protocollo di intesa che favorisca uno sviluppo armonico ed efficace della mobilità elettrica regionale, privilegiando stazioni con ricarica quick e fast. Mentre nelle aree extraurbane è necessario coinvolgere gli operatori privati che dispongono di aree accessibili al pubblico a ridosso delle principali e strategiche reti viarie dell’Isola, incentivandoli a realizzare e implementare le infrastrutture elettriche con potenza elevata».
