#TRANSIZIONEENERGETICA SOLARE B2B - OTTOBRE 2021
TRANSIZIONE
ENERGETICA MOTUS-E: NELLA LEGGE DI BILANCIO MANCA LA RICONVERSIONE DELLA FILIERA AUTOMOTIVE Politica industriale di riconversione della filiera automotive e sostegno all’acquisto di veicoli a zero o bassissime emissioni: queste le aree tematiche che, secondo l’associazione Motus-E, sarebbero state omesse dal Governo durante i lavori di preparazione della Legge di Bilancio. Con il testo che verrà discusso in Senato entro fine novembre, tali mancanze andrebbero a sommarsi -sempre stando a quanto sottolinea l’associazione costituita per accelerare il cambiamento verso la mobilità elettrica- all’assenza di misure specifiche nel Pnrr di interventi per sostenere la transizione energetica e la mobilità sostenibile. Motus-E ritiene che saranno «gravissimi gli impatti previsti sul mercato e i rischi di tenuta della filiera nazionale, in assenza di un piano strategico». Tale programma dovrebbe avere come obiettivi principali quelli di favorire il rinnovo per parco circolante e sostenere la diffusione dei veicoli ecologici. Rimane la preoccupazione, secondo Motus-E, di non riuscire a centrare gli obiettivi sulla penetrazione nel parco circolante dei veicoli a zero e bassissime emissioni prefissati dal Piano Nazionale Energia e Clima e di riduzione delle emissioni di CO2 al 2030 ed al 2050, un accordo sottoscritto dal nostro Paese a livello europeo.
REGIONE VENETO: 100 MILIONI PER EFFICIENTAMENTO DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
OTOVO: LA RICARICA CON L’ENERGIA SOLARE COSTA 14 VOLTE IN MENO DEL PIENO BENZINA Secondo uno studio realizzato da Otovo, azienda norvegese che si occupa dell’installazione fotovoltaica per il settore residenziale, la ricarica di un’auto elettrica con un impianto a energia solare sarebbe 14 volte più economica rispetto al rifornimento con la benzina. Inoltre una vettura elettrica farebbe risparmiare 1.000 euro all’anno a parità di percorrenza (10 mila km) rispetto il corrispettivo alimentato a benzina. «Questo studio conferma il ruolo dell’autoconsumo energetico come soluzione sostenibile per l’ambiente oltre che redditizia» afferma Fabio Stefanini, General Manager di Otovo Italia. «I benefici si sentono non solo per le esigenze domestiche ma anche per gli spostamenti quotidiani. E diventano ancora più tangibili associando all’impianto fotovoltaico un sistema di accumulo, in grado di immagazzinare l’energia. Così si può prelevare quando serve e, nel caso di un veicolo elettrico, permette di ricaricarlo anche nelle ore senza luce. Crediamo che la transizione ecologica sia alla portata di tutti e operiamo continuamente per questa missione». In base allo studio, gli utilizzatori di un’auto elettrica alimentata con l’energia solare sostengono un costo al chilometro di 0,0084 euro, mentre coloro che guidano un’auto con motore endotermico 0,1176 euro. Inoltre, grazie all’impianto fotovoltaico, gli utenti dell’autoconsumo solare non sono sottoposti agli aumenti dell’energia elettrica (come accaduto negli ultimi mesi), ma possono contare su un approvvigionamento a costo stabile. Tali numeri si traducono in una spesa annuale di 1176 euro per chi viaggia con l’auto a benzina e di 84 euro per l’automobilista elettrico che ricarica a casa con i pannelli solari. L’analisi ha messo in raffronto il consumo medio annuale di una macchina elettrica (alimentata con l’energia solare prodotta dal tetto di casa) rispetto alla corrispondente versione con motore a benzina, cercando di verificare l’impatto sul portafoglio di entrambe le opzioni. Stando ai dati raccolti da Otovo in Italia il fotovoltaico sarebbe 14 volte più conveniente della benzina. Segue la Spagna, dove l’energia solare ha un costo di 12 volte inferiore rispetto al combustibile fossile, mentre in Francia e in Germania il rapporto in favore dell’auto elettrica scende a 11. Chiudono la classifica la Polonia, in cui il risparmio dell’auto elettrica è 9 volte superiore alla benzina e, a pari merito, Norvegia e Svezia, ove la ricarica è 8 volte meno costosa del pieno.
La Giunta della Regione Veneto, su proposta dell’assessore al territorio, cultura e sicurezza Cristiano Corazzari, ha approvato una delibera con la quale si dà via libera all’avviso pubblico per l’individuazione delle iniziative finanziabili che saranno realizzate dai Comuni e dalle Aziende territoriali per l’edilizia residenziale (Ater.), finalizzate al miglioramento e all’adeguamento sismico, oltre che all’efficientamento energetico degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) e riqualificazione degli spazi pubblici. «Sono quasi 100 i milioni messi a disposizione di Comuni e Ater per l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si tratta di un importante finanziamento, proveniente dal Fondo Complementare al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, che affluirà velocemente nell’economia veneta in base ad una stringente tabella di marcia dettata dal Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile», ha affermato l’Assessore Cristiano Corazzari. Il provvedimento rientra nell’ambito dell’iniziativa denominata “Sicuro verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica” inserito nel Fondo complementare al PNRR e prevede l’individuazione di un elenco di iniziative finanziabili sulla base di una serie di criteri relativi all’effettuazione degli interventi nelle zone sismiche 1 e 2, alla presenza contemporanea di interventi di miglioramento della classe sismica e dell’efficientamento energetico dell’immobile, al livello di progettazione degli interventi, privilegiando quelli di immediata cantierabilità. La Regione procederà all’erogazione del 15% delle somme assegnate ai soggetti attuatori entro 60 giorni dall’assegnazione dei fondi ministeriali. Le successive erogazioni avverranno sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, nei limiti del trasferimento delle risorse da parte del Ministero.
73