Franco Poma Orietta Vozzi
ECONOMIA FUTURO
per una crescita inclusiva
ECONOMIA POLITICA
2° biennio
Didattica su 2 livelli

Nuova Educazione civica
Didattica CLIL
Orientamento e Intelligenza Artificiale




Costruire il futuro insieme
Il Gruppo Editoriale ELi
offre proposte editoriali che coprono tutti i gradi e i rami scolastici, all’insegna della qualità, del rigore e dell’innovazione.
INTELLIGENZA
ARTIFICIALE
Percorsi didattici con attività pratiche che mirano ad approfondire i principali strumenti di IA generativa per favorirne un utilizzo critico e consapevole.
EQUILIBRI
Progetto di ricerca costante che mira a eliminare gli stereotipi di genere nei testi scolastici ponendo particolare attenzione alla scelta dei contenuti, a una valutazione iconografica ragionata e all’utilizzo di un linguaggio testuale inclusivo.
INCLUSIONE

Sviluppo di una cultura dell’inclusione attraverso contenuti accessibili e adeguati ai diversi stili di apprendimento.
ORIENTAMENTO
Approccio educativo e formativo volto a favorire la conoscenza di sé, delle proprie attitudini e delle proprie capacità, oltre a sviluppare le competenze non cognitive e trasversali necessarie per le scelte del futuro.
EDUCAZIONE
CIVICA secondo le NUOVE Linee guida
Aggiornamento e ampliamento dei nuclei tematici attorno ai quali si articolano le competenze e gli obiettivi di apprendimento: Costituzione, Sviluppo economico e sostenibilità, Cittadinanza digitale
STEM/STEAM, CLIL
Attivazione del pensiero scientifico e computazionale, approccio interdisciplinare e laboratoriale, sviluppo della competenza multilinguistica, attraverso attività STEM, STEAM e CLIL.
DIGITALE
Acquisizione delle competenze digitali e dell’alfabetizzazione informatica come aiuto all’inclusione sociale e alla cittadinanza attiva.
EDUCAZIONE ALLE RELAZIONI
Percorsi incentrati sullo sviluppo di competenze relazionali che arricchiscono la consapevolezza del vissuto personale in relazione con la realtà circostante.
Gruppo Editoriale
ELi
Come funziona
Possiamo imparare dai nostri errori
Videolezione
Esercizi
bisogna
CAPITOLO 1
3.5 La scuola classica 64
PLUS Divisione del lavoro e aumento del sovrappiù 65
3.6 La scuola socialista 66
3.7 La scuola neoclassica 66
PLUS La crisi del capitalismo attraverso la teoria del plusvalore 67
3.8 La scuola keynesiana 68
PLUS Confronto tra scuola classica e neoclassica 69
3.9 Le scuole della controrivoluzione neoliberista 70
3.10 La situazione attuale: la ricerca di nuovi modelli economici 71
PLUS L‘Urlo: il Manifesto TaxTheRich 73
PLUS “Non sei mai troppo piccolo per fare la differenza”: il movimento Fridays for future 74
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO Una scuola economica alternativa: l’economia civile 75
La figura di Adam Smith
CAPITOLO 2
Gli operatori economici
1.1 La funzione delle famiglie 86
1.2 I consumi delle famiglie 88
1.3 La legge di Engel 88 PLUS La ricchezza ci rende più felici? 89
ECONOMIA E REALTÀ La legge di Engel applicata al marketing 89
1.4 Il risparmio delle famiglie 90
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO Il risparmio delle famiglie: una risorsa preziosa per l’economia di un Paese 92
PLUS Il 2020: un anno particolare anche per il risparmio 93 SINTESI 94
Il paradosso del valore La Grande crisi del 1929-1932
John M. Keynes (1883-1946)
2.1 L’imprenditore e l’impresa 98
2.2 Le funzioni dell’impresa 100
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO La ristrutturazione del debito e i rischi di sovraindebitamento 101
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
Prerequisiti
Glossario inglese
La famiglia italiana oggi I consumi delle famiglie I grandi capitoli di spesa La famiglia come impresa Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
Glossario inglese
La crescita delle imprese familiari
Buone idee per ottimi profitti
2.3
E REALTÀ L’outsourcing: rifornirsi all’estero
2.4 L’impresa cooperativa
2.5 Piccole e medie imprese
ECONOMIA E REALTÀ I pericoli della contraffazione
Una rete di relazioni
2.6 La distribuzione commerciale
2.7 L’impresa e l’ambiente esterno
E REALTÀ Negozi di prossimità vs negozi online
2.8 La responsabilità sociale dell’impresa
Il valore economico delle infrastrutture
Imprese multinazionali e imprese transnazionali
La pianificazione fiscale delle multinazionali
Cooperazione e banca etica
La forza delle PMI
I distretti industriali: una realtà produttiva diversa
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
L’operatore Stato: funzioni e sistemi economici
Entrate e spese dello Stato
3.3 Dallo “Stato gendarme” al Welfare State
E REALTÀ Evasione: 83 miliardi di opportunità perdute
EDUCAZIONE CIVICA Come si fa a creare una associazione non profit?
3.4 La politica economica
3.5 Il sistema liberista
Ragioni storiche dell’intervento dello Stato
ECONOMIA E REALTÀ La rivoluzione Thatcher: da Keynes al mercato libero
3.6 Il sistema collettivista
3.7 Il sistema di economia mista
ECONOMIA E REALTÀ Cuba: l’esperimento collettivista
ECONOMIA E REALTÀ I Paesi scandinavi: un sistema di successo
Glossario inglese
Stato e mercato insieme per lo sviluppo
Il settore “non profit”
Il pensiero sociale cristiano
Il golden power dopo la pandemia
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
CAPITOLO 1
Domanda e offerta
La sfera della domanda
148
1.1 I bisogni economici 148
ECONOMIA E REALTÀ Il marketing persuasivo: come trasformare l’ordinario in straordinario, il superfluo in indispensabile 149
1.2 I beni economici 150
1.3 Ricchezza, patrimonio e reddito 152
1.4 L’utilità economica 154
1.5 L’equilibrio del consumatore mediante la funzione di utilità 156
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO Nuovi stili di acquisto: il consumo critico 158
ECONOMIA E REALTÀ Carrello della spesa salato 159
1.6 La curva di domanda 160 PLUS Eccezioni alla legge della domanda 161
1.7 L’elasticita della domanda 162
ECONOMIA E REALTÀ Cioccolata meno amara con il consumatore “razionalmente solidale“ 164
ECONOMIA E ORIENTAMENTO
Intelligenza artificiale e data center: domanda di energia alle stelle 166
SINTESI 168 MAPPA DA COMPLETARE 169
170
Prerequisiti
Glossario inglese
La legge di Gossen
CAPITOLO 2
La sfera dell’offerta
172
2.1 I fattori produttivi 172 PLUS Il ruolo del profitto 175
2.2 La funzione di produzione 176 PLUS Le economie di scala nell’industria 177
2.3 Prodotto medio e prodotto marginale 178
2.4 L’equilibrio dell’imprenditore 178
ECONOMIA E REALTÀ Le fabbriche intelligenti 179
2.5 Il costo di produzione 180
2.6 La curva di offerta 182
2.7 L’equilibrio costi-ricavi 184
2.8 Il progresso tecnico 186
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO Nuovi stili di produzione: human relations movement 186
2.9 La produttività dell’impresa 187
2.10 Incentivi per giovani imprenditori 188 PLUS Il costo del lavoro per unità di prodotto 189
SINTESI 190
Videolezione
L’equilibrio del consumatore mediante le curve di indifferenza
Le curve di indifferenza
Videolezione
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
Glossario inglese
Videolezione
Videolezione
Videolezione
Videolezione
Videolezione
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
CAPITOLO 1
Il mercato e le sue forme
Il mercato, luogo dello scambio
1.1 Definizione di mercato
1.2 Come si forma il prezzo di equilibrio
1.3 Spostamenti delle posizioni di equilibrio
1.4 Classificazione del mercato
1.5 Vari tipi di mercato
PLUS Prezzi e valore dei beni: le forbici di Marshall
CAPITOLO 2
Le forme di mercato
2.1 Caratteri della concorrenza perfetta
2.2 Equilibrio dell’impresa in regime di concorrenza perfetta
PLUS La mano invisibile del mercato secondo Adam Smith 215
2.3 Vantaggi e svantaggi della concorrenza perfetta
PLUS Il mercato contendibile
2.4 Il monopolio
2.5 La formazione del prezzo nel monopolio
2.6 La discriminazione dei prezzi nel monopolio
ECONOMIA E REALTÀ Le leggi antimonopolio
ECONOMIA E ORIENTAMENTO Monopolio dell’IA: interviene l’Antitrust USA 224
2.7 Il monopsonio e il monopolio bilaterale
2.8 L’oligopolio
PLUS Un mercato particolare 227
ECONOMIA E REALTÀ L’industria automobilistica: un classico oligopolio 228
2.9 Il duopolio 230
PLUS Come la teoria dei giochi spiega l’oligopolio 231
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO Il Giurì della pubblicità 233
2.10 La concorrenza monopolistica 234
ECONOMIA E REALTÀ Norme antitrust 235
2.11 La concentrazione del mercato 236 PLUS Un’Autorità garante
Prerequisiti
Glossario inglese
Videolezione
Videolezione
Sraffa e le nuove forme di mercato
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
Glossario inglese
Le barriere all’entrata
Videolezione
Cournot, lo studioso del monopolio
La tutela della concorrenza e del mercato
Videolezione
Sfruttamento del lavoro nell’Ottocento
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
CAPITOLO 1
Reddito nazionale ed equilibrio
La distribuzione del reddito 248
1.1 Teorie alternative sulla distribuzione 248
PLUS Due teorie sulla distribuzione del reddito 249
1.2 Il salario 250
1.3 Il mercato del lavoro 250
1.4 Il profitto 252
PLUS Il salario minimo 253
1.5 L’interesse 254
PLUS Il potere senza proprietà 255
1.6 La rendita 256
1.7 La distribuzione personale 258
PLUS La rendita secondo Ricardo 259
1.8 La distribuzione territoriale 260
1.9 La distribuzione settoriale 260
ECONOMIA E REALTÀ
Distribuzione e redistribuzione del reddito in Italia 261
SINTESI 262
MAPPA DA COMPLETARE 263 ESERCIZI 264
Prerequisiti
Glossario inglese
CAPITOLO 2
Il reddito nazionale e la contabilità economica 266
2.1 La contabilità economica nazionale 266
ECONOMIA E REALTÀ Le rilevazioni dell’Istat 267
2.2 Il prodotto nazionale 268
ECONOMIA E REALTÀ Il mondo dell’economia non osservata 269
EDUCAZIONE CIVICA Più tempo, meno ricchezza 271
EDUCAZIONE CIVICA Il PIL è un buon indice dello sviluppo economico? 273
2.3 Il reddito nazionale 274
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO Misurare il benessere oltre il PIL: l’indice BES 275
ECONOMIA E REALTÀ Livello del reddito e qualità della vita 277
2.4 Il Bilancio economico nazionale 278
EDUCAZIONE CIVICA La contabilità ambientale 279
ECONOMIA E ORIENTAMENTO L’impatto dell’IA su produttività e PIL: un futuro di benessere o nuove disparità?
280
Come migliorò la condizione operaia
La teoria malthusiana della popolazione
Karl Marx, critico della società borghese
La teoria classica e la teoria keynesiana dell’interesse
Il livello del tasso di interesse
Aumenta la distanza tra ricchi e poveri
“Capitale e disuguaglianza” Povertà assoluta e povertà relativa
Videolezione
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
Glossario inglese
Il Prodotto nazionale non è tutto.
Il discorso sul PNL di Robert Kennedy
Il tempo?
Ha più valore del PIL
Il Bilancio economico nazionale
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
L’equilibrio
3.1 Il reddito nel periodo breve e nel periodo lungo
PLUS Quando il prodotto effettivo è uguale al prodotto potenziale?
3.2 La teoria neoclassica del reddito e dell’occupazione
3.3 La teoria keynesiana per l’occupazione
ECONOMIA E REALTÀ Il New Deal e la Tennessee Valley Authority
3.4 ll principio del moltiplicatore
3.5 La politica keynesiana a sostegno della domanda
3.6 La teoria keynesiana del consumo
3.7 La teoria keynesiana del risparmio
3.8 La teoria keynesiana degli investimenti
3.9 L’intervento dello Stato nell’economia
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO L’impatto dei fattori ESG sugli investimenti: Social Bond e Green Bond
E REALTÀ Whatever it takes
E REALTÀ La politica dei redditi e l’Accordo del 1993
Glossario inglese
3.10
Videolezione
Videolezione
Gli sviluppi post-keynesiani della teoria del consumo
Gli investimenti nel capitale umano L’equilibrio del reddito nazionale
Videolezione Il debito pubblico in Italia
Ascolta e ripassa Esercizi interattivi
La moneta e il credito
Glossario inglese
Breve storia della moneta
in banca? No, uso lo smartphone: il mobile banking
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO Le insidie dei pagamenti digitali: le truffe online
ECONOMIA E REALTÀ Quanto ci costa l’uso del contante?
I sistemi monetari
Il valore della moneta
PLUS Che cosa sono i bitcoin?
1.6 Il mercato dei capitali
Sistemi monetari nella storia
L’equazione di Cambridge
1.7 La domanda di moneta 326
ECONOMIA E REALTÀ Preferenza per la liquidità 327
1.8 L’offerta di moneta 328
1.9 L’equilibrio del mercato monetario 332
PLUS Il sentiero verso l’equilibrio: variazione dei tassi di interesse 333
1.10 La politica monetaria 334
ECONOMIA E REALTÀ Il quantitative easing, una ricetta contro la crisi 335 SINTESI 338 MAPPA DA COMPLETARE 339
Il mercato dei capitali e la Borsa
2.1 Mercato monetario e mercato finanziario 342
2.2 La Banca d’Italia 344
PLUS Il Sistema della Riserva Federale (FED) in USA 345
PLUS Il Sistema europeo delle banche centrali (SEBC) 347
2.3 Il sistema bancario italiano 348
ECONOMIA E REALTÀ L’E-banking 349
ECONOMIA E REALTÀ Il rafforzamento patrimoniale delle banche 350
EDUCAZIONE CIVICA Il credito al consumo 351
ECONOMIA E REALTÀ Dal portafoglio al sistema economico 351
2.4 Le banche etiche e il microcredito 352
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO L’intermediazione finanziaria moralmente sostenibile: la banca etica 353
2.5 Il mercato finanziario 354
ECONOMIA E REALTÀ Come opera il mercato finanziario 355
2.6 La Borsa valori 356
2.7 Gli strumenti finanziari trattati in Borsa 356
2.8 La Borsa barometro dell’economia 358
EDUCAZIONE CIVICA La finanza sostenibile 359
EDUCAZIONE CIVICA Necessità di un’educazione finanziaria 360
ECONOMIA E ORIENTAMENTO L’IA entra in banca 361
2.9 Gli operatori di Borsa 362
ECONOMIA E REALTÀ In Borsa con Internet 363
2.10 Il controllo sul mercato mobiliare: la Consob 364 ECONOMIA E REALTÀ Gli hedge fund
L’analisi di Keynes: critica alla teoria quantitativa della moneta
Gli aggregati monetari
La domanda di moneta secondo Keynes
La disputa monetaristineokeynesiani
La controversia sulla politica monetaria
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
Glossario inglese
Le funzioni della Banca d’Italia
Il CICR
La riforma bancaria del 1993 Gli accordi di Basilea
Il mercato mobiliare
Le Zero coupon, le irredimibili, le subordinate… e tutte le altre
Gli indici di Borsa
Che cos’è l’insider trading
La riforma della Borsa
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
CAPITOLO 1
La dinamica del sistema economico
fasi del ciclo economico
Può ripetersi il giovedì nero?
E REALTÀ Paura e panico
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO I cigni neri nell’economia di ieri e di oggi
teorie del ciclo economico
indici di fiducia
CAPITOLO 2
L’inflazione
3
2.2
E REALTÀ L’inflazione: un’ingiustizia silenziosa
ECONOMIA E REALTÀ Indicizzazione e aspettative
E REALTÀ La stagflazione
2.6 Le politiche antinflazionistiche
2.7 La politica dei redditi 410
ECONOMIA E REALTÀ Inflazione e politica dei redditi: chi paga di più 410
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO I nuovi beni rifugio contro i rischi inflazionistici 411
SINTESI 412
Prerequisiti
Glossario inglese
3.1 Il mercato del lavoro 416 PLUS La legge di Okun
ECONOMIA E REALTÀ Il gender gap retributivo
3.2 La misura della disoccupazione 420
3.3 La disoccupazione in Italia 420
Le previsioni congiunturali
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
Glossario inglese
L’inflazione nel passato L’iperinflazione tedesca del 1923 Come si calcola la perdita di valore della moneta Inflazione e disoccupazione La rincorsa dei salari Il risparmio delle famiglie italiane in tempi di inflazione
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
Glossario inglese
UNITÀ
CAPITOLO 1
3.4 Disoccupazione e tecnologia 422
PLUS La nuova era si chiama istruzione 423
PLUS Le teorie sulla disoccupazione 423
3.5 Le cause della disoccupazione 424
3.6 I rimedi contro la disoccupazione 424
3.7 Giovani e lavoro: l’orientamento 426
PLUS L’indice di miseria 427
PLUS Una ricetta contro la disoccupazione 427
ECONOMIA E REALTÀ Giovani imprenditori 429
PLUS Una scuola migliore aumenta il PIL 429
ECONOMIA E REALTÀ Smart working, un nuovo modo di lavorare 431
PLUS Orientamento. Mettiti alla prova: quanto sei soft? 432
ECONOMIA E ORIENTAMENTO Il dibattito sull’impatto dell’IA sul lavoro 433
SINTESI 434
MAPPA DA COMPLETARE 435
L’operatore resto del mondo
Commercio internazionale e bilancia dei pagamenti 444
1.1 La distribuzione internazionale delle risorse 444 PLUS L’autarchia 444
1.2 La teoria dei vantaggi comparati 446
PLUS Sviluppo del commercio internazionale 447
1.3 Critiche alla formulazione ricardiana 448
PLUS La teoria ricardiana spiegata da un Nobel 449
1.4 Commercio internazionale e sviluppo economico 450
PLUS La moderna teoria del commercio internazionale 451
ECONOMIA E REALTÀ Come si “rivitalizza” un prodotto maturo 451
1.5 Libero scambio e protezionismo 452
EDUCAZIONE CIVICA Troppo poco, troppo tardi: il debito dei paesi poveri 453
1.6 Gli strumenti del protezionismo 454
1.7 La cooperazione commerciale internazionale 456
1.8 L’import-export italiano 458
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO Made in Italy & Italian sounding 459
1.9 La bilancia dei pagamenti 460
PLUS La battaglia culturale della bilancia dei pagamenti: té vs caffé 463
SINTESI 466
MAPPA DA COMPLETARE 467
ESERCIZI 468
Il luddismo
Una garanzia per i giovani Il programma Garanzia Giovani (Youth Guarantee) I PCTO
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
Prerequisiti
Glossario inglese
Teorie post Ricardo
Libero commercio, salute dell’economia
I dazi sulle piastrelle non sono protezionismo
Dal protezionismo al libero scambio
La World Trade Organization (WTO)
Il commercio è la linfa dell’economia mondiale
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
CAPITOLO 2
Il sistema monetario internazionale
2.1 Il mercato valutario e il cambio 470
PLUS Gli effetti della svalutazione sulla bilancia commerciale 473
2.2 I diversi regimi di cambio e i sistemi monetari 474
PLUS Il sistema di Bretton Woods 475
2.3 I “fondamentali” del cambio 476
2.4 I movimenti internazionali dei capitali 480
2.5 Il Fondo Monetario Internazionale 480
PLUS I diversi sistemi monetari nella storia 481
2.6 La Banca Mondiale 482
PLUS Gli strumenti finanziari del FMI 483
ECONOMIA E REALTÀ Gli interventi della Banca Mondiale 483
2.7 Il sistema monetario attuale 484
ECONOMIA E REALTÀ Una sola moneta per il mondo 485
SINTESI 486
MAPPA DA COMPLETARE 487
488
Glossario inglese
CAPITOLO 3
L’UE e le altre organizzazioni internazionali 490
3.1 La Comunità europea 490
PLUS Il discorso di Robert Schumann che diede inizio al lungo processo di unificazione europea 491
3.2 L’Unione economica e monetaria 492
PLUS Composizione e competenze degli organi dell’Unione europea 493
3.3 L’euro, moneta unica europeaa 494
PLUS Euro, la moneta per l’Europa 495
EDUCAZIONE CIVICA E ORIENTAMENTO Euro vs dollaro: il fenomeno della dedollarizzazione 497
3.4 La politica sociale dell’Unione europea 498
ECONOMIA E REALTÀ
Next Generation EU e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 499
PLUS Le altre organizzazioni economiche internazionali 500
ECONOMIA E ORIENTAMENTO Il mondo dell’Intelligenza artificiale e la sfida europea 501
Dalla scarsità all’eccesso di dollari in Europa
La teoria della parità del potere d’acquisto
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI)
CAPITOLO 4
Sviluppo e sottosviluppo 506
4.1 Perché è importante lo sviluppo economico? 506
PLUS L’influenza dei fattori non economici nello sviluppo 509
4.2 Gli inconvenienti dello sviluppo 510
EDUCAZIONE CIVICA I costi nascosti degli allevamenti intensivi: un peso sull’economia 513
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
Glossario inglese Le istituzioni comunitarie
A Maastricht è nata l’unione politica dell’Europa
I tassi dell’euromercato Le politiche e gli interventi dell’UE L’OCSE
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
Glossario inglese
I modelli di sviluppo secondo Rostow, Lewis e Kindleberg
4.3 Il sottosviluppo: caratteri e cause 514
EDUCAZIONE CIVICA Solo i ricchi bevono champagne 515
ECONOMIA E REALTÀ Fame, un popolo di un miliardo di persone 517
PLUS “Cose dell’Altro Mondo” 518
ECONOMIA E REALTÀ Il debito dei Paesi poveri 519
4.4 Come uscire dal sottosviluppo? 520
4.5 I NIC e i BRICS 520
PLUS Come uscire dalla spirale del sottosviluppo: due teorie a confronto 521
4.6 Gli aiuti ai Paesi poveri 522
PLUS Deterioramento delle ragioni di scambio 523
4.7 La globalizzazione 524
PLUS Effetti positivi e negativi della globalizzazione 525
4.8 La globalizzazione e i Paesi sottosviluppati 526
ECONOMIA E REALTÀ La globalizzazione e il suo impatto sull’ambiente 527
SINTESI 528
MAPPA DA COMPLETARE 529
ESERCIZI 530
VERIFICA DI FINE UNITÀ 532
CLIL UNITS
1
2
Perché il reddito USA è più alto di quello europeo? I Millennium Goals
La crisi economica ha rallentato gli aiuti
Ascolta e ripassa
Esercizi interattivi
536
Production 538
1. Factors of production 538
2. Sectors of production 539
3. Commerce 540
4. Trade 541
5. Industry 4.0 544
Economic systems and private sector 546
1. Types of economic systems 546
2. Private sector 548
English listening
Digital tests
Digital tests
Digital tests
Digital tests
Digital tests
Digital tests UNIT 3
Banking and finance 554
1. Banking systems 554
2. Banking services 558
3. Payment methods 562
Digital tests
Digital tests
Digital tests UNIT 4
The European Union 564
1. Key events in the history of the EU 564
2. EU institution 566
3. Issues facing the EU 568
4. The EU and young people 570
Indice dei lemmi • italiano 572 – Indice dei lemmi • inglese 574
Digital tests

1 UNITÀ
Come funziona il sistema economico
Che cosa studierai in questa Unità
Questa unità è dedicata all’esame dei principi fondamentali dell’economia:
• l’economia politica come scienza sociale e sue distinzioni
• le modalità e i diversi metodi per giungere alla scoperta delle leggi economiche
• i soggetti, le attività e le relazioni all’interno del sistema economico
• le domande fondamentali dell’economia
• l’evoluzione storica dell’economia e gli sviluppi del pensiero economico
Quali abilità acquisirai
Saprai:
• inquadrare l’economia politica all’interno delle scienze sociali e riconoscere le sue ripartizioni
• costruire e interpretare modelli economici
• spiegare il funzionamento del sistema economico
• riconoscere il ruolo dei diversi operatori economici
• collegare il pensiero degli economisti ai diversi contesti storici
Prerequisiti
Capitoli
1 L’oggetto dell’economia politica
2 Il funzionamento del sistema economico
3 Le scuole economiche

Per cominciare
L’economista ideale
Leggiamo alcune affermazioni di grandi economisti sulle qualità che deve possedere un buon economista: un insieme di caratteristiche diverse e, a volte, contrastanti che mostrano la complessità di questa disciplina.
“Non è un buon economista chi sia niente altro che questo”.
John Stuart Mill, in Principi di economia politica, 1845.
“Che cosa è un economista in mezzo al mondo di oggi, se non un ragionatore fra pazzi?”
Giuseppe Prezzolini, dedicato a Luigi Einaudi, 1922.
“Il buon economista deve essere un matematico, uno storico, un uomo di Stato, un filosofo, in qualche maniera. Deve comprendere i simboli e parlare in parole. Egli deve contemplare il particolare in termini del generale, e trattare l’astratto e il concreto nello stesso giro di pensiero. Deve studiare il presente alla luce del passato, per riuscire a costruire il futuro. Nessuna parte della natura dell’uomo o delle sue istituzioni deve restare totalmente fuori dal suo sguardo.
Deve essere propositivo e disinteressato allo stesso tempo: solitario e incorruttibile come un artista, ma talvolta così vicino alla terra come un politico”.
John M. Keynes, dedicato ad Alfred Marshall, in The Economic Journal, 1924.

“… e vorrei che anche gli economisti, insieme ai libri di teoria, scrivessero storie di fatti e di dottrine e non dimenticassero, nelle ore di ozio, i piccoli fatti utili, talvolta più delle grosse statistiche di massa, ad illuminare la storia economica”.
Luigi Einaudi in una lettera di auguri a Benedetto Croce, 1951.
“Il microbiologo studia i microbi, ma egli non è un microbo, l’economista studia la vita economica delle società, ed egli stesso è un membro di una di queste società”.
Paolo Sylos Labini, Saggio sulle classi sociali, 1979.
RISPONDI
1. Quali sono le qualità che deve possedere un buon economista?
2. Sai spiegare la prima affermazione?
3. Secondo te, chi sono i pazzi a cui si riferisce la seconda frase?
RIFLETTI
1. Le caratteristiche che John M. Keynes cerca nel buon economista ti sembrano
contradditorie se sono presenti in una stessa persona? Motiva la tua risposta anche portando degli esempi concreti.
2. Sylos Labini mette in luce una profonda differenza tra il microbiologo e l’economista. Quale?
A tuo avviso, in quale modo l’economista potrebbe essere influenzato nelle sue osservazioni dal fatto di appartenere alla società che è oggetto delle sue analisi?
In questa Unità acquisirai gli strumenti per interpretare queste e altre situazioni.
Economia politica Economics
L’oggetto dell’economia politica
In questo primo capitolo vengono introdotti i fondamenti dell’economia, partendo da una sua definizione capace di orientarci nel cammino che dovremo percorrere insieme. Ci soffermiamo poi sulle classificazioni che si possono fare all’interno dell’economia e sul metodo d’indagine di questa disciplina, basato essenzialmente su modelli. Infine si analizzano i rapporti tra economia ed etica, la cui conoscenza è fondamentale per capire i problemi della nostra società, e i rapporti tra economia e attualità, per le conseguenze economiche provocate dai conflitti sulla vita quotidiana di ciascuno proprio nel momento in cui il mondo si stava riprendendo dalla crisi provocata dall’epidemia Covid.
1 . 1 Che cosa studia l’economia politica?
Contenuti digitali del capitolo e glossario inglese.
Per dare una risposta a questa domanda, riflettiamo sul fatto che al centro delle attività quotidiane dell’uomo c’è la necessità di conseguire il proprio benessere con i mezzi di cui egli dispone, colmando bisogni e risolvendo stati di insoddisfazione.
A fronte di bisogni umani numerosi, spesso risorgenti e suscettibili di svilupparsi all’infinito, le risorse sono, però, limitate o comunque disponibili in misura inferiore a quella necessaria a soddisfarli. Questo dato di fatto impone delle scelte su quali bisogni soddisfare e su quali mezzi utilizzare tra le diverse possibilità di impieghi alternativi delle risorse (vedi più avanti costo-opportunità). PER ESEMPIO 1
Possiamo quindi dare una prima risposta alla domanda iniziale.
L’economia politica studia l’attività degli uomini rivolta all’impiego razionale di risorse scarse per il soddisfacimento di bisogni numerosi e risorgenti.
Il principio di razionalità
Appunto perché le risorse disponibili per il soddisfacimento dei bisogni sono limitate, i soggetti economici devono, nel loro comportamento quotidiano, rispettare il principio di razionalità, che consiste nell’adottare un comportamento ottimizzante, cioè nell’assegnare le scarse risorse disponibili al soddisfacimento dei bisogni, in modo da conseguire il massimo risultato con il minimo sforzo.
A seconda delle situazioni in cui si trova un soggetto, il principio di razionalità può così esprimersi:
• principio del massimo risultato: se un soggetto ha a disposizione una certa quantità di risorse e deve soddisfare determinati bisogni, le risorse devono essere usate in modo da massimizzare la sua soddisfazione. PER ESEMPIO 2
• principio del minimo mezzo: se un soggetto ha determinati bisogni da soddisfare e dispone di una certa quantità di risorse, queste ultime devono essere utilizzate nella minore quantità possibile. PER ESEMPIO 3
Perché studiare economia politica?
L’economia politica permette di comprendere le cause di fenomeni economici come le crisi finanziarie, la disoccupazione, l’inflazione e la crescita economica. Ci aiuta a capire come funziona il sistema economico, come vengono prodotti i beni e i servizi, quali fattori influenzano i prezzi e l’occupazione. Fornisce inoltre gli strumenti per prendere decisioni più consapevoli nella nostra vita quotidiana, nelle scelte di consumo, di investimento e, in un futuro non lontano, di orientamento rispetto agli studi e al lavoro da intraprendere.

1 Impieghi alternativi delle risorse
Se una persona ha contemporaneamente sia fame che sete e possiede 2 euro solamente, può decidere se:
1. soddisfare il suo bisogno di mangiare comprando un panino al prezzo di 2 euro e rimandare il suo bisogno di bere;
2. soddisfare il suo bisogno di bere comprando una bibita al prezzo di 2 euro e rimandare il suo bisogno di mangiare;
3. utilizzare 1 euro per una pizzetta e 1 euro per una bottiglia di acqua soddisfando entrambi i bisogni, ma in modo diverso da come avrebbe preferito.
Nei primi due casi il soggetto ha effettuato una scelta tra bisogni da soddisfare, nel terzo sui diversi impieghi delle risorse possedute.
2 Il massimo risultato
Se una persona dispone di 100 euro e ha bisogno di sfamarsi e di vestirsi, dovrà destinare le sue risorse in modo tale da soddisfare entrambe le necessità, per cui acquisterà capi di abbigliamento del costo di soli 80 euro così da destinare la rimanenza all’acquisto del cibo.

3 Il minimo mezzo
Se un ragazzo vuole acquistare un nuovo amplificatore e dispone in totale di 500 euro, sceglierà il modello che soddisfi le sue esigenze al minor prezzo possibile, in modo da mantenere le risorse per acquistare benzina per la moto, andare al cinema e per le altre sue esigenze quotidiane.

LESSICO
Bisogni risorgenti
Sono quei bisogni che, dopo essere stati soddisfatti, tornano a manifestarsi a una distanza di tempo più o meno breve. Tipici sono la fame e la sete, che una volta saziate si ripresentano con le stesse modalità.
FACCIAMO IL PUNTO Hai compreso l’argomento se sai rispondere a queste domande.
1. Qual è l’oggetto di studio dell’economia politica?
2. Quale limite trova il consumatore quando desidera soddisfare i suoi bisogni?
3. Che cos’è il principio di razionalità?
4. Come si esprime nella pratica questo principio?
Lo schema qui a fianco presenta l’economia come scienza delle scelte razionali fra usi alternativi delle risorse disponibili. MAPPA
L’economia, dunque, è una scienza. Approfondiamo ora questo aspetto.
Scienze naturali e scienze sociali
A seconda del loro oggetto di studio, le scienze si distinguono in fisiche o naturali (chimica, fisica, astronomia ecc.) e sociali o umane (economia, sociologia, psicologia ecc.). Le prime studiano il mondo esterno, mentre le seconde si occupano dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali di cui fa parte. Per quanto riguarda in particolare le scienze sociali, la realtà è così complessa da impedire alla nostra mente di comprenderla nella sua totalità; da qui l’esigenza di studiare l’attività umana da diverse angolature: ad esempio, il diritto studia l’uomo sotto il profilo dei suoi rapporti con gli altri uomini e delle possibili trasgressioni alle norme che lo Stato gli impone; la psicologia studia come le persone si comportano in risposta agli stimoli derivanti dai meccanismi con cui opera la mente umana; la sociologia studia i fenomeni che riguardano la società nel suo insieme, indagandone le cause e gli effetti in rapporto ai singoli e ai gruppi sociali.
Possiamo quindi dire che:
L’economia politica è la scienza sociale che studia l’attività dell’uomo rivolta a conseguire le risorse necessarie a soddisfare i suoi bisogni.
La scarsità e la scienza delle scelte
La scarsità nasce dallo squilibrio fra le risorse disponibili e i bisogni da soddisfare.
È la situazione tipica della condizione umana, in cui a fronte di bisogni numerosi e risorgenti, ci si trova nella necessità di ottimizzare l’uso delle limitate risorse disponibili, come illustrato nei due esempi precedenti. L’economia si occupa delle scelte razionali fra impieghi alternativi delle risorse: si spiega così perché l’economia è stata anche definita scienza delle scelte. Soddisfare un bisogno significa rinunciare alla soddisfazione di un altro bisogno, cioè “scegliere” ciò a cui si deve rinunciare per riuscire a realizzare l’obiettivo che ci si è proposti.
Anche in presenza di risorse abbondanti, dobbiamo sempre decidere tra più alternative. La stessa limitatezza del tempo disponibile ci impone una scelta fra le diverse attività da svolgere.
Essendo le risorse limitate e suscettibili di usi alternativi, ogni decisione tesa a impiegarle per un dato scopo implica la rinuncia a un impiego diverso. L’alternativa alla quale si rinuncia nel momento in cui si fa una certa scelta rappresenta il costo-opportunità sopportato.
Il problema riguarda non solo i singoli soggetti, ma anche le imprese e la collettività nel suo insieme. PER ESEMPIO
Scelte delle imprese e della collettività
Un’impresa, usando le stesse risorse, sceglie se produrre 100 televisori oppure 120 computer: se la scelta ricade sui computer, i 100 televisori sono il costo-opportunità sopportato.
Un Comune, impiegando le stesse risorse, sceglie se costruire una scuola o un presidio medico. PER ESEMPIO

soddisfare
bisogni (numerosi)
ECONOMIA: SCIENZA DELLE SCELTE RAZIONALI
risorse (limitate) disponendo di comporta uno
squilibrio
che porta a compiere
scelte razionali
alternativa I alternativa II alternativa III
Scegliere in economia senza rimanere in trappola: i bias comportamentali
“Abbiamo nella testa un computer straordinariamente potente, non troppo veloce” (Daniel Kahneman)
I bias (pregiudizi) comportamentali derivano da valutazioni distorte di fatti e avvenimenti che le persone spesso assumono per semplificare il pesante approccio logico-scientifico alle scelte. Esse sono dunque delle “scorciatoie mentali”, che in alcuni casi provocano errori di valutazione. Tale fenomeno può verificarsi anche in ambito economico. Esiste, infatti, una branca degli studi economici, denominata “finanza comportamentale”, che indaga i comportamenti dei mercati finanziari in cui assumono un ruolo chiave nelle decisioni le emozioni, il contesto, le esperienze passate e le convinzioni degli operatori.
Alleniamo l’EDUCAZIONE FINANZIARIA
Si formino in classe 3 gruppi: 1) il primo definisca ed esemplifichi in ambito economico-finanziario il bias comportamentale denominato “effetto incorniciamento”; 2) il secondo definisca ed esemplifichi in ambito economico-finanziario il bias comportamentale denominato “effetto ancoraggio”; 3) il terzo definisca ed esemplifichi in ambito economico-finanziario il bias comportamentale denominato “effetto gregge”. Ciascun gruppo presenti mediante idonei strumenti digitali la propria ricerca in classe e al termine delle relazioni, con l’aiuto dell’insegnante di economia politica, si intavoli un confronto sulle modalità attraverso le quali i soggetti economici possono non essere intrappolati da tali fenomeni decisionali distorsivi.
PROFESSIONI E COMPETENZE DEL FUTURO
La nostra mente, secondo gli studiosi, non utilizza la statistica in maniera naturale e privilegia invece ragionamenti semplici e deterministici di causa ed effetto che spesso, però, generano errori di valutazione e scelte irrazionali. In un mondo sempre più complesso e articolato diventa fondamentale lo studio della statistica, che sta alla base di alcuni profili professionali molto richiesti nel mercato del lavoro: ad esempio, il data analyst, ossia colui che si occupa di analizzare e gestire i dati al fine di fornire alle imprese o alle Pubbliche amministrazioni informazioni utili per prendere decisioni e definire strategie. Attraverso un confronto in classe e un’opportuna ricerca individua i prerequisiti richiesti per lo svolgimento di tale professione.
LESSICO
Formazioni sociali Comunità intermedie fra le persone e lo Stato (come le famiglie, le scuole, le comunità religiose); si sviluppano spontaneamente per raggiungere obiettivi che non possono essere conseguiti da una sola persona.
FACCIAMO IL PUNTO Hai compreso l’argomento se sai rispondere a queste domande.
1. Perché l’economia politica può essere definita come la scienza delle scelte?
2. In che cosa consiste il principio di razionalità?
3. Quale rapporto c’è tra bisogni e risorse?

Microeconomia
Microeconomics
1 . 2 Le parti dell’economia politica
All’interno dell’economia politica si possono fare importanti classificazioni.
La distinzione tra microeconomia e macroeconomia
Questa distinzione si basa sulla natura dei soggetti studiati.
La microeconomia studia il comportamento di singole unità, cioè di operatori economici.
Nel suo campo di indagine rientra, ad esempio, lo studio del comportamento di un singolo consumatore o di un singolo imprenditore.
Macroeconomia
Macroeconomics
Aggregato economico
Economic aggregate
Economia positiva Positive economics
Economia normativa
Normative economics
La macroeconomia, invece, si occupa dei grandi aggregati economici, ossia degli insiemi di grandezze omogenee, come il reddito nazionale , i consumi e i risparmi globali; oppure dei gruppi di soggetti che presentano comportamenti economici comuni, come i consumatori, gli imprenditori, i risparmiatori ecc.
PER ESEMPIO 1
Microeconomia e macroeconomia non sono due rami separati dell’economia, ma piuttosto due metodi di analisi che si integrano a vicenda.
In particolare, la macroeconomia utilizza i risultati della microeconomia e quindi i due metodi non si contrappongono, ma si compensano e devono essere impiegati contemporaneamente per conoscere meglio i problemi economici.
Si passa dalla microeconomia alla macroeconomia aggregando i dati economici, cioè sommando le grandezze individuali ed esaminandole nel loro insieme. I dati aggregati sono importanti per studiare il comportamento di un settore dell’economia o dell’intero sistema economico o i fenomeni che si manifestano in un certo periodo di tempo.
La distinzione tra economia positiva ed economia normativa
L’attività rivolta al soddisfacimento dei bisogni può essere studiata sia dal punto di vista del comportamento reale dei diversi soggetti, sia dal punto di vista di come essi dovrebbero comportarsi per raggiungere determinati fini.
L’economia si distingue quindi in economia positiva (“scienza di quello che è”), che studia la realtà economica così come si presenta, e in economia normativa (“scienza del dover essere”), che indica le norme di condotta che si devono osservare per raggiungere determinati obiettivi. PER ESEMPIO 2
La parte più importante del ramo normativo dell’economia è costituita dalla politica economica, che studia gli interventi dello Stato nell’economia per il raggiungimento di certi obiettivi di interesse generale. PER ESEMPIO 3
La distinzione tra economia statica ed economia dinamica
Rispetto al fattore tempo, distinguiamo:
Economia statica Static economics
Economia
dinamica Dynamic economics
l’economia statica, che studia i fenomeni economici nell’ipotesi (irrealistica) che la situazione economica non subisca variazioni nel tempo. Essa fornisce un’immagine della realtà così come si presenta in un certo istante, come fosse rappresentata in una foto;
l’economia dinamica, che studia i fenomeni economici nelle loro variazioni nel tempo, come fosse ripresa in un video. PER ESEMPIO 4