Aurea dicta - Storia e testi della letteratura latina

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PROFILO STORICO

mondano che prolunga l’eco di un evento pubblico nella cerchia dei lettori. Vista la finalità pratica assegnata alla poesia, è naturale che gli Epigrammi di Marziale debbano continuamente fare i conti con il gusto del pubblico contemporaneo, cui l’autore ammicca si può dire ad ogni verso, ora gratificandolo sul versante dell’o­ sceno, ora su quello del pettegolezzo mondano. Nonostante questo, Marziale rie­ sce sostanzialmente a salvaguardare la propria dignità ed autonomia, ponendosi in una prospettiva comico-realistica che esclude ogni identificazione con la materia descritta: lasciva est nobis pagina, vita proba (I, 4, 8).

PERCORSO ANTOLOGICO

T 3 Lasciva est nobis pagina, vita proba Epigrammata I, 4 LATINO ITALIANO

Nota metrica: distici elegiaci.

Il poeta si rivolge a Domiziano, che aveva assunto la potestas censoria nell’85, rammentandogli il costume degli antichi carmina triumphalia, quando i soldati si permettevano ogni licenza nei confronti dei propri generali in occasione di un trionfo militare. Nella lapidaria battuta finale, Marziale definisce il suo programma di poesia: lasciva la materia, proba l’ispirazione e la vita. Si osservi il chiasmo, che enfatizza l’antitesi. Tradizionale, e di origine neoterica, l’uso di parole quali iocus e lusus per definire la propria poesia.

Contigeris nostros, Caesar, si forte libellos, terrarum dominum pone supercilium. Consuevere iocos vestri quoque ferre triumphi, materiam dictis nec pudet esse ducem. 5 Qua Thymelen spectas derisoremque Latinum, illa fronte precor carmina nostra legas. Innocuos censura potest permittere lusus: lasciva est nobis pagina, vita proba. Se per caso, o Cesare, ti capiteranno nelle mani i miei libretti, spiana la tua fronte padrona del mondo. Anche i vostri trionfi sono abituati a tollerare gli scherzi e il generale non si vergogna di divenire oggetto di maldicenze. Ti prego di leggere i miei carmi con quello spirito con cui ammiri Timele e quel burlone di Latino. L’ufficio di censore può permettere gli scherzi innocenti: i miei versi sono lascivi, ma la mia vita è onesta. (trad. di G. Norcio)

5. Thymelen... Latinum: due noti mimi dell’epoca di Domiziano.

@ Casa Editrice G.Principato

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