PL Magazine 4/2025

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Salute e benessere: quanto siamo disposti a investire

Crai: «Strategia vincente con oltre 3mila referenze a marchio»

Pedon, quando gusto, qualità e innovazione vanno a braccetto

Amplifica il gusto del tuo benessere,

con la linea di prodotti pensata per te che vuoi sentirti bene con gusto.

20 Intervista alla distribuzione Crai: «Strategia vincente con oltre 3mila referenze a marchio»

25 Aziende in campo

Euronics lancia Higo, la private label che punta sull'essenziale

40 PL branding by The Optimist Un nuovo patto tra retail e salute

46 Intervista all'industria

Pedon, quando gusto, qualità e innovazione vanno a braccetto

L’analisi Dunnhumby

Retail Preference Index Italia 2025: i consumatori ridefiniscono il concetto di valore nella spesa grocery

Salute e benessere: quanto siamo disposti a investire

PLMagazine Supplemento trimestrale di Distribuzione Moderna Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano

Registrazione n° 52 del 30/1/2007

Direttore responsabile

Armando Brescia

Direttrice editoriale

Maria Teresa Manuelli

28 Intervista alla distribuzione Pinalli: il bello della private label

32 The private label scenario Il prezzo è giusto? – 4a parte

37 Aziende in campo

Comitato scientifico

51 Mercati

L’offerta dei prodotti proteici a Mdd è sempre più ricca

57 Fiere

Anuga 2025: oltre 145mila visitatori da più di 190 paesi

Stefano Ghetti, managing partner Expertise on Field/partner

IPLC Italy

Alberto Miraglia, general manager Retail Institute Italy

Paolo Palomba, managing partner Expertise on Field/partner IPLC Italy

Emanuele Plata, co-founder, past president, board advisor PLEF

Collaboratori

Federica Bartoli, Alessandra Businaro, Siro Descrovi, Veronica Fumarola, Stefano Ghetti, Fabio Massi, Luca Salomone, Barbara Tomasi

Responsabile Redazioni EDM

Claudia Scorza

Responsabile publishing

Stefania Colasuono

Progetto grafico Silvia Ballarin

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Marca Awards 2026: una partnership che valorizza competenze complementari

Il 2026 segna l'avvio di una collaborazione significativa per PL Magazine: la partnership con Marca, il brand fieristico di BolognaFiere che rappresenta il punto di riferimento internazionale per la marca del distributore. Questa alleanza tra il mondo dell'evento business e quello dell'editoria specializzata crea un contesto nuovo per valorizzare l'intero universo della Marca del Distributore. Per la nostra testata, questa collaborazione rappresenta un'importante conferma del proprio ruolo. PL Magazine, che da anni si dedica all'approfondimento del settore della private label con particolare attenzione all'eccellenza industriale dei copacker e dei fornitori di prodotti a marchio, potrà ora operare in sinergia con un evento di portata internazionale. L'integrazione con Marca Awards ci permette di ampliare il nostro raggio d'azione, affiancando all'attività di analisi e informazione un ruolo più attivo nella promozione dell'innovazione e nel dialogo diretto con l'intera filiera.

La nuova formula dei Marca Awards, infatti, frutto di questa sinergia, celebra l’eccellenza a 360 gradi e si articola in due premi complementari con quattordici categorie complessive. Il Best Innovation Product, evoluzione del riconoscimento già noto come IPLS, celebra le frontiere dell'innovazione: sostenibilità, benessere alimentare e non alimentare, trasparenza di filiera e packaging. Il Best Copacker Profile, ovvero il nostro PLM Awards, invece, riconosce l'eccellenza industriale attraverso nove categorie merceologiche, dalla drogheria alimentare al petcare, valorizzando chi garantisce i più alti standard di produzione e affidabilità.

La possibilità di partecipare a un progetto che unisce innovazione di prodotto ed eccellenza industriale ci permette di consolidare il nostro ruolo nell'informazione specializzata e di proseguire nel percorso di sviluppo editoriale, con l'obiettivo di offrire contenuti sempre più rilevanti per chi opera nella private label.

I terzi classificati dell’edizione 2025

Ecco chi ha vinto la medaglia di bronzo

DROGHERIA ALIMENTARE

Orva

Dal 1979 è un'azienda in costante rinnovamento, capace di raggiungere altissimi livelli di qualità ed eccellenza nel realizzare i propri prodotti nel settore pane e derivati, dalle piadine alla pinsa, dai bauletti a pancarrè, tramezzini, bruschette, focacce e base per pizza. Innovare – dicono in azienda – non è solo inventare nuovi prodotti, ma è soprattutto soddisfare bisogni ed esigenze, con nuovi processi produttivi e tecnologie innovative.

FRESCO

Dalla Torre Dorotea

FREDDO

Pesto di Prà di Bruzzone e Ferrari Il Pesto di Prà è una questione di famiglia. Ed è da quasi due secoli che la stessa famiglia si dedica alla coltivazione del basilico e, più recentemente, alla produzione del pesto tradizionale genovese. È sulle colline incastonate tra cielo e mare che nasce il Pesto di Prà, un prodotto fresco e di altissima qualità, fatto con quell’oro verde che dalle serre esce ed entra direttamente nel vasetto.

Dal 1935 seleziona il burro in Val Di Non, preservando la naturalezza e le proprietà organolettiche della materia prima per portare a tavola e in cucina un burro di alta qualità. Fornendo ai suoi clienti prodotti capaci di attirare i consumatori e di conquistarli a ogni assaggio con caratteristiche organolettiche inconfondibili.

BEVANDE

Covim

Nasce dall'esperienza e dalla passione di cinque famiglie di torrefattori genovesi, impegnate da oltre quarant'anni per soddisfare i gusti e le esigenze dei consumatori. Per un caffè di qualità che nel tempo è stato capace di entrare nelle case, nei bar e negli uffici grazie a quattro linee di prodotto destinate agli operatori di vending, dell'Horeca e della grande distribuzione organizzata.

CURA CASA

Diemme Fiori

Fondata nel 1991 dai fratelli Di Massa, Diemme Fiori è un’azienda italiana con sede ad Arma di Taggia (Imperia) specializzata nella produzione e nell’import-export di fiori secchi, piante ornamentali, fiori freschi verdi e recisi. Da oltre trent’anni, sfruttando una rete integrata di coltivatori locali, tecnologie innovative e un approccio ecosostenibile, Diemme Fiori raggiunge oltre trenta Paesi nel Mondo.

CURA PERSONA

Soffigen

Azienda parmigiana che da oltre 16 anni progetta, realizza e commercializza articoli per la cura della persona. L’origine del nome deriva dalla creazione di un prodotto rivoluzionario, intuizione del founder Michele Bernini: Rolly, lo spazzolino da denti più piccolo al mondo. Rolly&co è dinamica, innovativa, versatile, allenata a non porsi limiti. Con un occhio sempre attento al business consolidato e l’altro che guarda alle future opportunità di mercato, si adegua al contesto senza compromettere la propria identità.

PET FOOD & PET CARE

Celmax Italia

Nasce nel 2007 dalla volontà di tre società, già affermate in Europa, per sviluppare le linee di business – Pet Care, Personal Care e Baby Care – anche sul mercato italiano. Esperienza, diversificato assortimento e un servizio impeccabile in ambito private label, hanno reso Celmax Italia un punto di riferimento della grande distribuzione organizzata e della grande distribuzione specializzata.

ALTRI PRODOTTI NON FOOD

Fochista

Nasce a metà degli anni Ottanta dall’idea di semplificare e rendere più sicura l'accensione del barbecue, grazie a un innovativo accendifuoco liquido. Oggi Fochista offre una gamma di prodotti specializzati, ideati per il barbecue e la cura di stufe e camini. Soluzioni che rispettano l’ambiente e rendono l’esperienza del fuoco semplice e piacevole, creando momenti che scaldano il cuore.

Retail Preference Index Italia 2025: i consumatori ridefiniscono il concetto di valore nella spesa grocery

Lo studio annuale analizza le preferenze dei consumatori e le performance dei principali retailer grocery, offrendo una fotografia aggiornata delle insegne più apprezzate e dei driver che guidano le scelte dei clienti.

L’edizione 2025 del RPI- Retail Preference Index Italia di dunnhumby, leader globale nella scienza dei dati per il retail, si basa sulle risposte di oltre 2mila consumatori italiani e ha raccolto più di 4mila valutazioni di retailer. Tra i principali risultati:

n Esselunga, Coop, Conad, Famila e Decò si confermano nella top 5 dei retailer preferiti, mostrando una share of wallet media del 24% e registrando i punteggi più alti in termini di connessione emotiva.

n Le priorità dei consumatori si sono ridefinite: l’esperienza in-store è oggi il driver più impor-

tante, seguita da Mdd e varietà di prodotto. La percezione del prezzo scivola all’ultimo posto, evidenziando come i clienti cerchino un concetto di convenienza più articolato.

n I retailer che eccellono su questi driver ottengono risultati superiori sia in termini di quota di mercato sia di fidelizzazione.

n I discount, pur restando leader sul prezzo, perdono slancio: questa leva, da sola, non è sufficiente a garantire crescita e fedeltà.

Un nuovo scenario di cauto ottimismo per il grocery italiano

Dopo anni segnati da pandemia e inflazione, il 2025 si apre in un clima di cauto ottimismo: l’inflazione rallenta, la fiducia dei consumatori mostra segnali di ripresa e le famiglie tornano a bilanciare risparmio e qualità, concedendosi piccoli sfizi e privilegiando brand nazionali e private label premium. Il mercato resta però attento: il potere d’acquisto non ha ancora recuperato le perdite degli anni precedenti e la spesa alimentare viene monitorata con attenzione.

La nuova classifica RPI e la metodologia aggiornata

La sesta edizione del RPI Italia analizza le performance di 20 retailer grocery, valutando la loro capacità di attrarre le preferenze dei consumatori e generare crescita sostenibile. Da quest’anno, il ranking si basa su una metodologia più dinamica, che integra quota di mercato, share of wallet, connessione emotiva e una nuova dimensione di crescita legata all’acquisizione di nuovi clienti e all’aumento della spesa nelle insegne. Questa evoluzione consente una lettura più prospettica, individuando quali retailer stanno costruendo oggi la posizione più solida per il futuro.

La top five del 2025 include Esselunga, Coop, Conad, Famila e Decò, con Famila e Decò che entrano tra i primi cinque rispetto all’anno precedente. Questi retailer mostrano in media una share of wallet del 24% e registrano i punteggi più alti in termini di connessione emotiva.

Da 65 anni sei in buone mani

Si riconfermano driver di preferenza: esperienza, Mdd e varietà

Nel 2025 i consumatori continuano a privilegiare l’esperienza in-store (38,5%), la marca del distributore (22,7%) e la varietà di prodotto (12,1%). Non è più solo una questione di prezzo: oggi il valore si misura nella qualità, nella scelta e nella capacità del retailer di offrire un’esperienza di spesa piacevole e coerente.

Discount: la sfida oltre il prezzo

I discount, pur mantenendo la leadership sul prezzo, vedono rallentare la crescita e la capacità di fidelizzazione: con l’inflazione più bassa, la sola leva del prezzo non basta più. La connessione emotiva e la soddisfazione sui driver di qualità e programmi fedeltà restano inferiori rispetto ai retailer tradizionali, evidenziando la necessità di evolvere la value proposition .

Siro Descrovi customer strategy manager Dunnhumby

Salute e benessere:

quanto siamo disposti a investire

Sempre più centrale nella spesa degli italiani, il concetto di salute e benessere influenza anche gli investimenti delle insegne distributive. Tra i trend da tenere sotto la lente d’osservazione: il benessere funzionale, l’offerta plant-based, la sostenibilità a 360°.

Secondo un report firmato da NielsenIQ - parte dell’indagine globale "Global State of Health & Wellness 2025: Navigating the shift from health trends to lifestyle choices" -, gli italiani sono disposti a spendere di più per uno stile di vita più sano. Il 68% di essi adotta strategie attive per tenersi in forma, mentre il 35% è alla ricerca costante di novità per raggiungere questo obiettivo. Tutto ciò si traduce in un investimento economico di tutto rispetto, con una metà circa di italiani che si dice pronta a spendere per uno stile di vita orientato al wellness tra gli 88 e i 400 euro al mese. Il concetto di wellness è legato in particolare all’alimentazione, con consumatori sempre più informati. Il 41% dei nostri concittadini pensa di aumentare l’acquisto di alimenti ad alto contenuto di fibre (frutta, verdura, cereali integrali, legumi, noci e semi), mentre cresce l’attenzione per le diete vegetali ad alto contenuto proteico. La ricerca rivela anche che il benessere è sempre più legato ai concetti di sostenibilità e responsabilità sociale. Basti pensare che il 61% dei consumatori italiani è disposto a pagare di più per prodotti realizzati in modo etico - cruelty free ad esempio - e per referenze socialmente responsabili (come quelli del commercio equo e solidale).

DA CRAI PROPOSTE UTILI IN RISPOSTA A ESIGENZE CONCRETE DEL CLIENTE

Per differenziarsi in un mercato dove convenienza e salute guidano scelte commerciali e investimenti in R&S e comunicazione, Crai ha puntato sull’ascolto del territorio e delle esigenze dei clienti. Come sottolinea Pietro Poltronieri, direttore Mdd Crai, l’insegna si è impegnata negli anni in un lavoro "sartoriale", progettando e realizzando direttamente i prodotti a marchio, partendo da zero e mettendo a punto nuove ricette. Questo ha significato selezionare i partner, valorizzare i produttori locali e garantire la qualità delle materie prime, impegnandosi in un approccio sostenibile che

tenga conto dell'impatto ambientale e sociale delle scelte. «Nelle corsie dei nostri negozi il cliente che ricerca un equilibrio tra benessere e convenienza trova un'offerta pensata per rispondere alle sue esigenze a 360 gradi. Le nostre linee dedicate al mondo salutistico, come Crai Sport, Crai Proteico e Crai Vitamina D3, sono il risultato di un lavoro di R&S che parte dall'ascolto dei bisogni dei nostri clienti e dalla volontà di offrire prodotti che contribuiscano al loro equilibrio psicofisico. Non ci limitiamo a seguire le mode del momento, ma ci impegniamo a proporre soluzioni che siano realmente utili e che rispondano a esigenze concrete, come il supporto all'attività fisica, l'integrazione proteica o l'apporto di vitamine essenziali. Inoltre, offriamo un'ampia gamma di prodotti freschi, locali e biologici, selezionati con cura per garantire la qualità e la sicurezza alimentare. Il nostro obiettivo è quello di essere un punto di riferimento affidabile per i nostri clienti, offrendo loro prodotti di qualità, ma anche un supporto per prendersi cura della propria salute e del proprio benessere». Tra i prossimi trend da tenere d’occhio il tema wellness, la domanda di soluzioni "ready-to-eat" evolute e l’interesse crescente per gli alimenti funzionali, che offrono benefici specifici per la salute, come prodotti arricchiti con vitamine, minerali, probiotici e altri nutrienti.

ESSELUNGA PUNTA SU LINEE CHE RISPONDONO ALLE ESIGENZE NUTRIZIONALI CONTEMPORANEE

Nei negozi Esselunga, l’offerta benessere trova la sua massima espressione all’interno della linea Esselunga Equilibrio, studiata per offrire l’energia giusta per ciascuno stile di vita. Per quanto riguarda la linea Esselunga mainstream, inoltre, sono di recente stati creati tre segmenti: Esselunga Integrale, a chi desidera un apporto di fibre maggiore e farine meno raffinate; Esselunga Proteico, per chi cerca un elevato apporto di proteine tramite

l’alimentazione; la recente Esselunga 100% Vegetale per un’alimentazione plant-based. «I prodotti 100% vegetali stanno diventando un’opzione quotidiana per un pubblico allargato e questa è una delle motivazioni principali che ci ha spinto a dedicare una linea ad hoc al mondo plant-based, sempre nel nostro brand mainstream, ma con una nuova linea a esso dedicata, Esselunga 100% Vegetale. Il plant-based è diventato parte integrante delle scelte di tanti consumatori, sempre più attenti a una dieta varia e sostenibile. Il percorso è appena iniziato con l’arrivo a scaffale della bevanda a base avena e delle barrette di frutta 100% veg, ma sarà a breve seguito da ulteriori prodotti per un totale di più di 40 referenze. Il concept creativo è stato pensato per essere evidente e riconoscibile, con una composizione fotografica semplice, armoniosa e dinamica» sottolinea Frederico Lopes de Mendonça, private label and international relations director Esselunga. La gamma Esselunga Equilibrio nel 2025 è stata completamente rinnovata nel packaging design. «Abbiamo aggiornato l’identità visiva, al pari dei nuovi segmenti dell'offerta, e siamo intervenuti sul visual di prodotto per conferire maggior food appeal e distintività, attraverso composizioni fotografiche dinamiche. Il nuovo design è generoso e spontaneo per raccontare al meglio il benessere in una direzione più empatica, con cromie leggere ma decise, per garantire una chiara navigazione dell’offerta».

LA CAPACITÀ DI PENNY NELL’ANTICIPARE I BISOGNI EMERGENTI

In questi anni i prodotti che coniugano convenienza e attenzione alla salute sono diventati un pilastro strategico nello sviluppo dei prodotti a marchio. «In Penny la linea Welless dedicata all’offerta salutistica conta oltre 250 prodotti multi-categoria e continueremo a sostenerla attraverso nuovi lanci – dichiara Valeria Casanova, PL manager di Penny Italia –. Il suo posizionamento è chiaro: intendiamo offrire ai nostri clienti una scelta ampia e varia, ricca di benefici per prendersi cura di sé senza, per questo, dover rinunciare al gusto ed al piacere». Per distinguersi in un mercato molto competitivo e affollato tre gli elementi chiave: innovazione, autenticità e trasparenza. Innovazione, non solo in termini di formulazioni più salutari o packaging sostenibili, ma anche capacità di anticipare i bisogni emergenti: dal plant-based all’alta digeribilità, fino ai prodotti funzionali più specifici. Autenticità, perché i consumatori cercano prodotti affidabili, caratterizzati anche da un impegno reale verso la sostenibilità a 360°. Da questo concetto si è sviluppata

TODIS RENDE ACCESSIBILE UNO

STILE DI VITA SANO

la linea Welless con Airc, referenze studiate con nutrizionisti ed esperti perché una parte importante della prevenzione al cancro avviene anche attraverso una sana e consapevole alimentazione. Infine la trasparenza: etichette chiare, comunicazione onesta e accesso alle informazioni per costruire fiducia e fidelizzazione nel tempo. Nella prima parte del 2025 Penny ha ampliato ulteriormente l’offerta di prodotti benessere, con attenzione alle linee vegetariane e/o vegane, alle ricette corte e diversi nuovi prodotti che hanno ulteriormente ampliato l’offerta destinata alle intolleranze alimentari. Per esempio per la prima volta nell’offerta Mdd i clienti Penny possono provare al banco servito la linea di salumi Welless poveri di grassi e senza nitriti aggiunti. Per lanciare le novità, l’insegna adotta un approccio integrato che combina leve promozionali, comunicazione mirata e strumenti digitali. Le promozioni in store restano fondamentali per generare traffico e incentivare il trial, ma oggi sono sempre più efficaci se abbinate a iniziative di loyalty e a una comunicazione personalizzata.

Scegliere referenze sane e sostenibili senza rinunciare al prezzo accessibile: è questo il concetto ricordato da Pietro Monteforte, responsabile generi vari Todis, che guida l’offerta della catena distributiva. «Nei punti vendita Todis, il cliente può contare su una selezione sempre più ampia di prodotti che uniscono benessere e convenienza, due valori per noi fondamentali. Abbiamo lavorato molto

sull’ampliamento delle nostre linee salutistiche, introducendo referenze che rispondono a esigenze specifiche: senza zuccheri aggiunti, senza glutine con il nostro marchio Solo Sano, ricchi di fibre, proteici, e a ridotto contenuto di grassi. L'obiettivo è chiaro: rendere accessibile uno stile di vita sano, offrendo prodotti di qualità a prezzi competitivi, in linea con la filosofia della nostra insegna». A scaffale queste linee puntano su chiarezza e coinvolgimento emotivo attraverso l’uso di colori naturali, grafiche essenziali ma accoglienti, informazioni nutrizionali visibili, spesso accompagnate da messaggi che richiamano convivialità, semplicità e gusto. Per promuovere l’offerta si punta su promozioni mirate, comunicazione in store (materiali POP, personale formato), digital e attività editoriali su sito e newsletter. Senza dimenticare i social, oramai fondamentali per costruire dialogo, ascolto e coinvolgimento del consumatore, l’App Fidelity, asset centrale sia per fidelizzare, che lanciare nuove referenze attraverso coupon digitali, premi mensili, contenuti personalizzati.

METRO: NON ACCONTENTARSI MAI

DELLA PRIMA PROPOSTA

I prodotti "free from" in tutte le loro declinazioni e l'universo dell'alcol zero, con particolare focus su vini e liquori analcolici, stanno conquistando spazi di mercato sempre più significativi. Il ruolo del retailer è quello di anticipare questi cambiamenti, contribuendo attraverso i prodotti ad assicurare ai clienti quella ‘microfelicità’ che fa la differenza nell'esperienza dei loro ospiti a tavola. «R&S rappresenta il cuore pulsante di ogni nuovo prodotto che inseriamo in assortimento. Il nostro approccio è guidato dalla convinzione che il prezzo non è l'unico criterio decisionale e quando dobbiamo inserire in assortimento un nuovo prodotto non ci accontentiamo mai della prima proposta. Collaboriamo con i fornitori chiedendo continue ottimizzazioni delle ricette, fino a raggiungere gli standard qualitativi che ci siamo prefissati. Questo significa che un prodotto a marchio Metro non è mai "semplicemente" un articolo standard del fornitore con la nostra etichetta applicata. Un esempio è la nostra maionese Metro Chef, oggi disponibile in diverse varianti di gusto pensate per rispondere alle esigenze di diverse tipologie di clienti» dichiara Alessia Vanzulli, head of fresh, own brand & localism di Metro. La manager ricorda anche "Quality Assurance Health and Nutrition", iniziativa strategica a livello gruppo incentrata sulla sistematica rielaborazione dei prodotti attraverso la riduzione di ingredienti potenzialmente dannosi per la salute come sale, zucchero e conservanti pericolosi.

PER IL GRUPPO SELEX IL

COMPARTO SI STA AMPLIANDO

ANCHE AL NON FOOD

Importante anche in questo caso è il giusto equilibrio tra qualità e prezzo. E la sfida della Mdd è proprio quella di valorizzare questo rapporto rendendo accessibili prodotti di alta qualità a un prezzo più conveniente rispetto ai leader di mercato. Senza però compromessi sulle caratteristiche e sulle performance. Il macro trend del salutistico non è destinato a rallentare a breve. Anzi, secondo Luca Vaccaro, direttore Mdd per Gruppo Selex, l’area del

SVILUPPATO CON

La ricerca del benessere incontra la prevenzione

Nasce la prima linea di prodotti sviluppati in collaborazione con AIRC

PENNY ha sviluppato con AIRC una linea di prodotti con ricette semplici e pochi ingredienti per contribuire a costruire un’alimentazione varia ed equilibrata. Adottare corrette abitudini alimentari, in linea con il modello della dieta mediterranea, è un importante passo per costruire uno stile di vita attento e consapevole.

Acquistando questi prodotti sostieni la ricerca

“prendersi cura di sé” va considerata a 360 gradi. Ovvero non solo food, ma anche cura della persona, cura della casa, persino piccoli elettrodomestici, seppur non rientranti nel del gruppo Selex. Altro ambito da monitorare è l’alto di gamma, così come i prodotti ad alto grado di servizio, in particolare i pasti pronti. Nel portfolio del gruppo diversi i brand dedicati al mondo vegetariano/vegano, al biologico, ad alto contenuto proteico. Oltre alle linee no glutine e no lattosio. «È finita l’epoca in cui il salutistico veniva percepito come punitivo. Oggi i clienti cercano prodotti equilibrati dal punto di vista nutrizionale, ma che offrano anche una piacevole esperienza sensoriale. Per questo abbiamo creato linee specialistiche con un’immagine grafica chiara e distintiva, che facilita la riconoscibilità a scaffale. I claim sono posizionati in modo ben visibile, così da evidenziare subito il beneficio principale». l

Barbara Tomasi
giornalista specializzata in comunicazione, marketing e retail

A FARE IL PUNTO CON PL MAGAZINE

È PIETRO POLTRONIERI, DIRETTORE MDD DI CRAI

Crai: «Strategia vincente

con oltre 3mila referenze a marchio»

Pietro Poltronieri, direttore Mdd, racconta la crescita del private label nel gruppo: dal 23% a oltre il 50% nei negozi Tuttigiorni.

La marca privata è al centro della strategia di Crai da diversi anni, supportando il percorso di ammodernamento del Gruppo. Con oltre 1.800 negozi distribuiti sul territorio nazionale e un portfolio prodotti che spazia dalla convenienza alle eccellenze gastronomiche, l'insegna ha fatto della Mdd uno strumento di distintività e competitività. Ne parliamo con Pietro Poltronieri, direttore marca del distributore di Crai.

Quale ruolo ha oggi la private label in Crai e quale quota rappresenta sulle vendite?

La marca privata rappresenta una leva strategica imprescindibile e baricentrica nella definizione dell'offerta, nella costruzione degli assortimenti e nelle politiche commerciali. Questo approccio ha guidato la trasformazione di Crai, rendendo la Mdd protagonista di crescita e innovazione. Attualmente, la marca privata incide mediamente per circa il 23% a valore e raggiunge il 27-28% a volume (Lcc e totale).

FATTURATO COMPLESSIVO 2024 CRAI

3,1

CE.DI. e REGIONI PRESIDIATE

1.800 negozi

1.150 comuni italiani presidiati

La rete CRAI è capillare e ben radicata sul territorio nazionale: grazie ai propri Centri Distributivi (Ce.Di.), presenti in quasi tutte le regioni italiane, l’azienda garantisce un approvvigionamento efficiente ai punti vendita e un forte legame con le comunità locali. CRAI è presente in Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.

I FORMAT ATTUALI

l Cuor di CRAI. Format di punto vendita più piccolo (<200 mq), è pensato per una spesa più tradizionale, con un assortimento ampio e non pro-fondo, a copertura dei bisogni primari e secondari.

l CRAI. Presente in più formati (da 200 mq a 800 mq), rappresenta l’80% della rete vendita. Soddisfa una spesa alimentare completa, con un as-sortimento caratterizzato non tanto per l’ampiezza ma per la profondità

l CRAI Extra. Format più grande (>800mq), permette al cliente di fare una spesa completa, comoda e conveniente, garantendo alto servizio e la presenza di reparti specializzati.

l Tuttigiorni. Innovativo, conveniente, sostenibile e attento al territorio, il format risponde a un modello commerciale di Every Day Low Price e non prevede volantini né offerte a scadenza. La spesa giusta ha come obiettivo principale quello di porre la convenienza al primo posto, grazie a un vasto assortimento di prodotti Mdd.

Dove si registrano le performance migliori?

La marca privata trova la sua massima espressione nei formati di prossimità; In questo cluster registriamo una quota di Mdd che supera ampiamente il 30% e continua a crescere. Nei negozi di dimensioni maggiori la situazione tende a invertirsi leggermente, in linea con le dinamiche di mercato.

Come gestite l'attività promozionale sulla Mdd?

L'intensità promozionale sui prodotti Mdd è contenuta. In Crai adottiamo un approccio misto: per un paniere di circa 400-500 referenze, applichiamo una logica di "everyday low price" con prodotti a prezzo bloccato o ribassato stagionalmente, garantendo continuità e stabilità. Altri prodotti seguono un modello "high-low", legato a volantini e stagionalità. Questo mix riduce la pressione promozionale rispetto alle marche industriali.

Cosa è cambiato con l'ingresso del formato Tuttigiorni?

Tuttigiorni è sicuramente un’insegna dove la marca privata ha un'espressione massima, sia per numerica sia per le scelte assortimentali. Registriamo quote di marca privata molto importanti con il 50% di incidenza sulle vendite. Lato Mdd la necessità del modello è quella di avere una marca privata ampia e profonda anche nelle nicchie di mercato. A tal riguardo abbiamo lavorato e continueremo nel 2026 per aumentare la nostra copertura assortimentale con focus sui segmenti premium, specialistici e salutistici, inclusi i prodotti "free from" e quelli legati alle nuove esigenze alimentari.

miliardi di euro
NUMERO PUNTI VENDITA IN ITALIA

Quali sono i principali marchi del vostro portafoglio?

Gestiamo oltre 3mila referenze che coprono trasversalmente fresco, secco e tutte le categorie merceologiche. Il cuore dell'offerta è il marchio Crai, con segmentazioni specifiche nel biologico, nei prodotti free from, sportivo (Crai Sport) e proteico. Una novità è “Larancio”, una nuova linea di primo prezzo con circa 150 prodotti (tra food e non food), che presidia il mondo della convenienza. La fascia alta è presidiata da Piaceri Italiani, La Rosa dei gusti (super premium con eccellenze gastronomiche) e Cuore dell'Isola (prodotti tipici sardi).

Quali settori hanno registrato le crescite maggiori?

Le crescite più significative le abbiamo registrate sul mondo dei freschi, in tutte le merceologie, sia nel peso fisso che variabile. Al secondo posto si posiziona la drogheria alimentare, un settore dove storicamente la Mdd ha una quota più debole, ma che ha recuperato notevoli punti grazie alle attività degli ultimi 12-24 mesi.

Come gestite i rapporti con i fornitori?

Gestiamo oltre 400 fornitori con un tasso di rotazione annuale estremamente basso (2-4 fornitori). Il nostro approccio è orientato alla costruzione di relazioni strategiche a lungo termine. La sostituzione di un fornitore avviene solo in presenza di situazioni che rendono insostenibile la prosecuzione della collaborazione, ed è sempre preceduta da un dialogo volto a trovare soluzioni condivise. La relazione con i nostri partner Mdd è generalmente molto solida.

Come si posizionano i prodotti premium rispetto alle marche industriali?

Se consideriamo il totale delle vendite della nostra Mdd, circa l’80% è rappresentato dalla fascia mainstream, cioè prodotti che esprimono al meglio il rapporto qualità-prezzo. La componente premium pesa circa il 18-19%, mentre il primo prezzo 1-2%. All’interno del segmento premium, i consumatori mostrano una minore sensibilità al prezzo, privilegiando caratteristiche distintive, come lo storytelling associato al prodotto, elementi che lo differenziano significativamente dall'offerta mainstream. È fondamentale, tuttavia, che tale posizionamento sia supportato da una qualità intrinseca e percepita, poiché un'eccellente narrazione senza un prodotto all'altezza comprometterebbe la credibilità e il successo sul mercato.l

Luca Salomone giornalista professionista specializzato in beni di consumo, distribuzione, centri commerciali e finanza

Euronics lancia Higo, la private label che punta sull'essenziale

Il gruppo italiano dell'elettronica di consumo presenta la sua nuova linea di piccoli elettrodomestici. Posizionamento medio, design contemporaneo e servizio post-vendita premium per distinguersi nel mercato delle private label tech. Investimento di 500mila euro per il lancio e piani di espansione verso nuove categorie.

Euronics

Italia entra nel mercato delle private label con Higo, una nuova linea di piccoli elettrodomestici che vuole distinguersi per un posizionamento chiaro: qualità accessibile, design contemporaneo e funzioni davvero utili. Non un prodotto entry level, ma una proposta di fascia media pensata per chi cerca il giusto equilibrio tra prestazioni e prezzo. Il progetto nasce da un'esigenza concreta. «Nel settore dell'elettronica di consumo non era mai stata fatta una narrativa così articolata su un marchio privato», spiega Serena Zilio, direttrice marketing di Euronics Italia. L'azienda ha ascoltato i clienti nei 425 punti vendita del gruppo e ha approfondito con un'indagine YouGov su oltre mille italiani, scoprendo che il 90% degli italiani acquista già prodotti a marchio del distributore e che sei persone su dieci sono pronte a scegliere una private label tech, se rassicurate sul valore del brand. La ricerca ha evidenziato che, oltre al prezzo, crescono le richieste di qualità, garanzie e affidabilità.

I clienti cercano prodotti facili da usare, non poveri di funzioni ma con le funzioni giuste per l'uso quotidiano.

Higo debutta con una gamma di piccoli elettrodomestici da cucina: friggitrici ad aria (anche con doppio cestello), bilance digitali, tostapane, bollitore, spremiagrumi, griglia elettrica, frullatori, sbattitore e tritatutto.

I prodotti in acciaio inox si distinguono per un design sobrio e moderno, prevalentemente nero, con prezzi che vanno dai 16,90 euro della bilancia base ai 129,90 euro della friggitrice con doppio cestello. Il posizionamento medio si riflette anche nel servizio post-vendita premium, una novità per le private label: garanzia di tre anni, call center attivo sei giorni su sette, ritiro e consegna gratuiti, assicurazione RC prodotti. Euronics vende mediamente il 10% in più rispetto al prezzo medio di mercato e vuole mantenere questa percezione qualitativa anche con il marchio proprio.

Il lancio è accompagnato da una campagna multicanale da circa 500mila euro fino a dicembre, con uno spot TV da 30 secondi firmato da Hagam esserincomunicazione e pianificato da Dentsu. La comunicazione racconta storie quotidiane con persone comuni, senza attori famosi. «Siamo noi di Euronics Italia negli spot, perché siamo gli utilizzatori principali di questa tecnologia», precisa Zilio. Lo spot andrà in televisione dai primi di novembre, con una stima di 10 milioni di impression sul connected TV e altrettante sui social.

Il nome Higo, breve e sonoro, nasce da una ricerca linguistica e fonetica. Le due sillabe trasmettono energia ed equilibrio, mentre il logo sans-serif con linee morbide evoca simpatia e solidità. Anche il packaging riflette questa filosofia: design minimale con outline colorato, cartone a vista per ridurre l'uso di inchiostri, icone intuitive per comunicare le caratteristiche essenziali.

I prodotti sono già disponibili nei punti vendita Euronics, Comet e sul sito higohome.it. «Il progetto prevede un'estensione graduale – anticipa Stefano Polla, head of business analytics di Euronics –: nel 2026 altre categorie legate al mondo piccoli elettrodomestici e in futuro, potenzialmente, ai grandi elettrodomestici». L'obiettivo è raggiungere il 5-10% del fatturato nel piccolo elettrodomestico, dove il gruppo realizza circa 250 milioni di euro sugli oltre 2 miliardi di fatturato aggregato 2024.l

A FARE IL PUNTO CON PL MAGAZINE

Pinalli: il bello della private label

La nota catena di profumerie, che viaggia verso i 100 punti vendita, ha intrapreso un forte rilancio della propria immagine. La Mdd ne è uno dei capisaldi. Ecco come e perché.

Pinalli, catena di beauty store fondata dalla famiglia omonima e ora sotto il controllo, maggioritario, del private equity americano Hig Capital, si appresta a raggiungere a breve il traguardo dei 100 punti vendita sul territorio nazionale. L’insegna ha varato, negli ultimi anni, un forte piano di sviluppo, accompagnato da un riposizionamento del proprio marchio. Tra i punti fermi c’è anche il lancio di un significativo assortimento di private label. Ne abbiamo parlato con Silvia Bergamo, category manager.

Com’è nata l’idea della Mdd?

È nata all'inizio dell'anno in corso e, appunto, rientra in un percorso molto più ampio dell’azienda, che, fra l’altro, ha cambiato logo e immagine, per aprirsi a tutti, dai giovani alle persone mature. In questo processo l’espansione della rete è stata, naturalmente, fondamentale, come pure il lavoro svolto dal nostro e-commerce, pinalli.it, che è arrivato a coprire tutta l’Italia, facendosi carico soprattutto di una fetta di clienti attratti dalla marche che offriamo, ma con poco tempo da dedicare allo shopping.

Quali segmenti coprono le proposte firmate da Pinalli?

La nuova private label prende vita attraverso diverse linee, pensate per accompagnare i gesti quotidiani della bellezza. Make-uppy offre pennelli e spugnette, mentre Skincredible

arricchisce la routine skincare con accessori pratici, come patch e pad, semplici da usare e perfetti per agevolare l’applicazione dei prodotti. Hairmazing si dedica allo stile dei capelli, con elastici, mollette e pettini. BeautyTool, dal canto suo, offre strumenti di precisione, come pinzette e limette. La collezione comprende poi astucci e pochette, di vari colori e formati, da portare sempre con sé.

Dunque, vi siete focalizzati sugli accessori?

Nella fase di avvio sì. Ma questo è solo il primo passo di un iter che vedrà progressivamente l’ingresso in nuove categorie e lo sviluppo di ulteriori progetti a marchio Pinalli, a cominciare dal lancio, di due mascara. Il numero delle referenze, al momento (primi di ottobre 2025, ndr) è di circa 60.

È solo una prova su strada, in negozi selezionati?

Nessun test distributivo. Il lancio ha interessato tutta la rete, formata oggi, lo ribadisco, da quasi 100 punti vendita, e dal nostro sito di vendita online, un asset importante e che è stato coinvolto da subito. Noi abbiamo un vero approccio omnicanale e, fin dall’inizio del progetto, era prevista la partecipazione della piattaforma online.

98

Totale punti vendita

1984 Anno di fondazione Hig Capital Socio di maggioranza pinalli.it E-commerce

170,5

milioni di euro Ricavi 2024

+25%

Crescita ricavi 2024/2023

11

Regioni presidiate Emilia-Romagna, Lombardia, Liguria, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Lazio, Veneto, Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Marche Sardegna

PINALLI: FATTI E CIFRE CHIAVE

Facciamo un passo indietro, tornando all’assortimento e soprattutto al make-up...

Il nostro primo mascara è nato già lo scorso anno con il marchio Pinup, che è stato un grande successo. Così, a settembre 2025, abbiamo deciso di raddoppiare, lanciando Curveup, con un design differente, uno scovolino diverso e un’altra formulazione. Inoltre, per Pinup abbiamo introdotto la versione marrone, che segue alcuni trend molto forti e attuali. Al tempo stesso Curveup ha inserito il nero nella propria offerta. Qui, effettivamente, possiamo parlare di test, tramite drop, ovvero spazi dedicati. La linea non è completa, ma potrebbe espandersi in funzione del consenso dei nostri visitatori. Personalmente sono fiduciosa, perché ho avuto un riscontro fortemente positivo dai colleghi che si occupano di analizzare le vendite. Questo dimostra che avere un nostro marchio era necessario, sia nel contesto di un piano di rebranding esteso, sia per rispondere ai bisogni della domanda. Il vero mestiere di un buon retailer è di dare soprattutto i prodotti che necessitano al consumatore finale.

Siete anche produttori, o vi avvalete di terze parti?

Noi siamo retailer puri, dunque non produciamo. Abbiamo buoni partner, che nel settore della cosmesi non mancano di sicuro. Il processo di selezione o di scouting non ha portato alla scelta di uno o due grandi fornitori, in grado di fare quasi tutto, ma piuttosto di aziende specializzate e molto abili nella concezione di singoli prodotti o, meglio, di specifiche categorie.

Il mercato cosmetico è in perenne crescita, almeno dal post Covid. Ma parallelamente si è verificata una forte rincorsa dell’inflazione. Quanto ha pesato quest’ultimo elemento? Pur tenendo conto della dinamica inflattiva che ha interessato anche il nostro settore negli ultimi anni, questo elemento non ha inciso in modo diretto sulle nostre scelte di assortimento né sull’impostazione complessiva del progetto private label. È stato però un fattore che abbiamo valutato attentamente nella definizione del posizionamento di prezzo, affinché fosse pienamente coerente con il nostro principio guida: garantire sempre il miglior equilibrio possibile tra qualità e valore percepito.

Fra le linee di Mdd esiste qualche best seller?

Certo. I prodotti che sono piaciuti di più sono i pennelli per fondotinta e correzione del trucco. Di solito sono un po’ costosi, ma, come detto, siamo riusciti a coniugare prezzo e qualità, innescando una crescita che si mantiene elevata.l

Il prezzo è giusto? 5ª

parte

Si conclude lo studio di IPLC sulle strategie di pricing dei principali retailer europei e sull’evoluzione del ruolo delle private label: le marche nazionali e i venture brand.

Durante il recente periodo inflattivo derivante dai costi elevati, le marche nazionali e internazionali hanno aperto la strada all'aumento dei prezzi al pubblico, maggiore il ritardo dei rispettivi aumenti al pubblico del marchio del distributore a causa del tempo di negoziazione necessario ai fornitori del marchio del distributore e i loro clienti retailer.

Ora, in tutta Europa, stiamo assistendo a una maggiore enfasi sui prezzi promozionali delle marche che cercano di recuperare parte della quota di mercato recentemente persa a favore del marchio del distributore.

I retailer tradizionali devono avere prodotti di marca disponibili con frequenti promozioni di prezzo per mantenere sia la varietà che la percezione del valore della loro offerta rispetto ai discount.

Durante il recente periodo di continui aumenti dei costi, abbiamo assistito ad alcune importanti ricadute tra retailer e marche, poiché i retailer si sono rifiutati di accettare alcuni aumenti dei costi. In Germania, Edeka e Rewe si sono posizionate come lobbisti dei loro clienti e hanno delistato marche importanti come Mars, Pepsi e Kellogg's per brevi periodi di tempo.

Il numero di marche nei discount varia in tutta Europa. In Germania, Aldi e Lidl hanno introdotto alcuni anni fa marchi in categorie tradizionalmente dominanti, come Salute e Bellezza e Alcolici. Qui non abbiamo visto un aumento significativo del numero di marchi disponibili di recente, ma il quadro è diverso nel Regno Unito dove, Aldi in particolare, ha introdotto molti più marchi sia nella sua gamma quotidiana che nella sua gamma Special Buy.

Il numero di marche in promozione varia da paese a paese europeo. Nel Regno Unito, oltre il 27% di tutti i prodotti viene venduto in promozione, con un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. In Portogallo la percentuale di marche in promozione è ancora più alta (37,3% da Continente e 46,7% da Pingo Doce).

Il numero di prodotti a marchio del distributore in promozione è molto più basso. Nella nostra indagine, abbiamo visto che in Portogallo erano disponibili solo il 4% e l'8% dei prodotti a marchio del distributore rispettivamente di Continente e Pingo Doce.

Inoltre, il livello di sconto promozionale per le marche è molto più alto rispetto al marchio del distributore. A Pingo Doce, per esempio, lo sconto medio offerto sulle marche è stato del 26,5%, mentre lo sconto medio sul marchio del distributore è stato di appena il 7,3%.

Il grande divario nei prezzi al pubblico tra le private label e le marche in alcune categorie ha portato a uno sviluppo molto interessante nei Paesi Bassi dove, alla fine del 2023, Superunie ha introdotto quattro nuovi marchi, quelli che chiamiamo venture brand: Café Nova (caffè), SOU SOU (gelato), Primoro (pasta) ed EPIXS (patatine), per colmare il divario tra il loro marchio del distributore di livello “mainstream” (chiamato "G'woon") e la marca nazionale.

"A causa degli enormi aumenti dei prezzi, vediamo che i consumatori prestano sempre più attenzione al prezzo e acquistano prodotti a nostro marchio invece che le marche. Con questi nuovi marchi, offriamo ai nostri clienti prodotti di alta qualità a un prezzo vantaggioso".

(Belhassan, Cpo di Superunie)

Questi “Venture Brands” sono venduti a un prezzo al pubblico vicino, ma inferiore, al prezzo della marca nazionale, ma a un livello molto più alto rispetto al marchio del distributore di livello “mainstream” G'woon. Non sono in alcun modo associati al nome Superunie, nonostante siano totalmente sviluppati da Superunie in collaborazione con i loro fornitori di private label. Il prezzo più alto consente anche di finanziare un budget promozionale per sostenere questi “venture brand”.

I “Venture Brands” di Superunie sono confezionati e progettati per una percezione da marca.

SOFFICE RIVELAZIONE IN OGNI RICETTA

Le nostre analisi sui prezzi hanno anche evidenziato alcuni confronti molto interessanti tra i prezzi di vendita al pubblico delle marche internazionali in diversi paesi. Per esempio, su confezioni di dimensioni simili, il prezzo al litro di Coca Cola Original varia fino al 156% tra Francia e Irlanda, con grandi differenze osservate anche tra Heinz, Hellmann's e Nutella.

Un'area in cui i marchi hanno visto il successo recente è la crescita in un settore che chiamiamo “variety stores”, quelli che in precedenza si sono concentrati sulla vendita di merce generica. Aziende del calibro di Action nei Paesi Bassi, Francia e Germania, e Home Bargains, Poundland e B&M nel Regno Unito si sono storicamente concentrate su una gamma ristretta di prodotti Fmcg in categorie come Salute e bellezza, Casa e Dolciumi. Tuttavia, negli ultimi 5 o 6 anni, li abbiamo visti creare uno spazio significativo nei generi alimentari a temperatura ambiente e, più recentemente, nei prodotti 0-4° e surgelati. La strategia è quella di creare traffico nei loro negozi e l'attenzione alle offerte della marca è stata al centro di questa strategia. Molte marche hanno beneficiato dell'aumento dei numeri e della maggiore popolarità di tali negozi. Molto recentemente abbiamo visto alcuni variety stores lanciare prodotti a marchio del distributore, come affettati cotti 0-4° a Poundland nel Regno Unito.

I prodotti freschi: la chiave per la percezione dei prezzi al pubblico Pur non essendo necessariamente etichettate come private label, le gamme di prodotti freschi, come frutta, verdura e carne fresca, sono fattori strategici chiave per tutti i retailer. Offrire un'ampia gamma, possibilmente di provenienza locale, di alta qualità con una buona durata di conservazione è di fondamentale importanza per garantire la fedeltà dei clienti e la reputazione del retailer. Le decisioni sui prezzi prese dai retailer sui prodotti freschi possono avere un impatto cruciale sulle vendite complessive, poiché essere fuori linea sui prezzi dei prodotti freschi rispetto alla concorrenza può portare i clienti a scegliere di acquistare altrove.

In un piccolo sondaggio su dieci prodotti freschi in 9 paesi, che comprendeva cinque referenze di frutta, due di verdure, carne macinata di manzo, filetti di pollo e uova, il prezzo totale del paniere variava fino all'82% (Lidl Portogallo rispetto a Coop Italia). Tuttavia, all'interno dei singoli paesi, la variazione di prezzo del paniere è stata molto inferiore, essendo inferiore al 10% nel Regno Unito, in Spagna e in Portogallo. Anche all'interno di Lidl, il prezzo del paniere variava da paese a paese, con una differenza maggiore del 40% tra Lidl Portogallo e Lidl Italia. l

Stefano Ghett i partner IPLC Italy

Eataly lancia la pasta di filiera sostenibile. Cresce la marca privata

In occasione del Pasta Day, Eataly presenta Eataly alla Radice, un nuovo progetto di filiera dedicato alla pasta di semola di grano duro che punta su qualità, tracciabilità e sostenibilità. L'iniziativa si ispira ai principi dell'agroecologia con zero residui chimici, grano cento per cento italiano, controllo delle emissioni e del consumo idrico, oltre alla tutela delle comunità locali. Quattro formati sono già disponibili nello store milanese al prezzo di 4,90 euro per 500 grammi, posizionando il prodotto nella fascia superpremium. Da Milano entro breve la pasta sarà distribuita negli altri punti vendita italiani, europei e statunitensi, mentre dal 25 ottobre entrerà nei menu dei ristoranti Eataly. Il grano duro proviene dalla Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus nelle campagne foggiane, la molitura dal Molino De Vita sui Monti Dauni e la produzione dal pastificio gragnanese Afeltra, di proprietà del gruppo. Tramite QR Code sulla confezione, i consumatori possono accedere all'etichetta narrante realizzata da Slow Food Italia, con informazioni dettagliate sulle pratiche agronomiche e l'identità culturale del prodotto, validate dal certificatore Rina. La marca privata Eataly, avviata oltre due anni fa, rappresenta già il 10% delle vendite nelle categorie presidiate, con punte di eccellenza nella linea Eataly Caffè. L'obiettivo è estendere questo modello di filiera tracciata e trasparente ad altre categorie della linea Eataly Icons, rafforzando il legame tra eccellenza italiana, responsabilità e innovazione.l

Il Viaggiator Goloso: l'evoluzione del brand prosegue nel segno della scoperta

IlViaggiator Goloso, brand premium del Gruppo Finiper Canova, continua la sua evoluzione consolidando il posizionamento nel settore enogastronomico attraverso un'accurata selezione di materie prime e partner affidabili. Ogni prodotto rappresenta un viaggio alla scoperta delle eccellenze territoriali italiane, trasformando il cibo in un'esperienza culturale e sensoriale. Nel 2024 il brand ha completato la transizione da private label a marchio vero e proprio grazie a una campagna di comunicazione sviluppata con l'agenzia creativa Bbdo, arricchita da nuovi visual dedicati al Pesto genovese e ai Krumiri che fondono prodotto e territorio. L'iniziativa WelcHome Box all'aeroporto di Torino Caselle ha rappresentato l'espressione più concreta del tema del viaggio: nell'ultimo fine settimana di agosto oltre 15.000 passeggeri sono stati coinvolti in un percorso che culminava con la possibilità di vincere una delle 2.000 box contenenti prodotti del brand, per un totale di oltre 5.500 omaggi distribuiti nei diversi momenti della giornata. Tutti i partecipanti hanno inoltre concorso all'estrazione di una gift card da 1.000 euro. Il percorso di sviluppo, che copre più di un anno di attività, ha incluso una revisione meticolosa dell'assortimento e un restyling del packaging che, pur mantenendo intatta l'identità del brand, l'ha arricchita di dettagli che valorizzano l'equilibrio tra estetica e qualità, permettendo al Viaggiator Goloso di presentarsi come un esploratore che ogni giorno parte per una nuova avventura di gusto.l

Vanini presenta la tavoletta di cioccolato monorigine Perù Fondente 82% con note di Rhum, un prodotto che unisce intensità e raffinatezza. Una ricetta perfettamente bilanciata, pensata per un pubblico esigente e consapevole che ricerca le alte percentuali di cacao e allo stesso tempo sapori decisi, autentici e ricercati.

Ekom "inventa" la private label

Ekom, catena discount del Gruppo Sogegross specializzata nel fresco, ha lanciato a metà maggio la sua prima vera private label dopo anni di utilizzo esclusivo di marchi di fantasia di fornitori esterni. KOMEte, nome che nasce dall'anagramma dell'insegna unito al pronome "te" per sottolineare la vicinanza al cliente e al territorio, parte dalla quarta gamma con 22 referenze tra insalate e prodotti pronti da cuocere. L'operazione, che ha richiesto sei mesi di sviluppo, valorizza il punto di forza storico dell'insegna: l'ortofrutta fresca. Il direttore di canale Giuseppe Marotta spiega che i prossimi sviluppi, previsti per fine settembre 2025, riguarderanno minestre e zuppe, seguiti dalla frutta secca confezionata con almeno 50 nuovi prodotti. È prevista anche la trasformazione della linea Gusta la Busta, con 17 referenze tra formaggi e salumi, attraverso un rifacimento completo di packaging ed etichette. Nel 2026 arriveranno i surgelati. L'azienda adotta un approccio pragmatico, comunicando solo progetti con basi concrete e sviluppando ogni prodotto con strategie di lancio individuali, investimenti in comunicazione e monitoraggio costante di vendite e rotazioni. Con l'80% di prodotti non a marchio industriale e una rete di 125 negozi (46 di proprietà e 79 in franchising) su metrature medie di 499 metri quadri, l'obiettivo è raggiungere un assortimento equilibrato e sistematico. Le insalate fresche stanno nuovamente crescendo dopo un periodo di stabilizzazione, mentre i piatti pronti, soprattutto plant-based, mantengono forte appeal. L'iniziativa punta a rafforzare l'identità e la fedeltà al marchio Ekom, offrendo prodotti che rispondono allo stile di consumo moderno incentrato su salute, freschezza e leggerezza.l

Cioccolato senza cacao: Aldi Suisse propone l'alternativa al cioccolato Choviva

Aldi

Suisse diventa il primo rivenditore svizzero a proporre sugli scaffali ChoViva, l'innovativo ingrediente che consente di produrre cioccolato senza cacao. Il prodotto è disponibile in tutte le filiali attraverso una nuova versione del cioccolato Star Rice della linea Choceur, con una ricetta basata sui semi di girasole invece del cacao tradizionale. Prodotto in Europa, il cioccolato ChoViva si caratterizza per un gradevole sapore completamente privo di aromi artificiali. L'ingrediente è stato sviluppato dall'azienda di tecnologia alimentare Planet A Foods e rappresenta una risposta concreta alle sfide del mercato del cioccolato: mentre l'offerta globale di cacao diminuisce e la domanda continua ad aumentare, servono nuove soluzioni sostenibili. La produzione di ChoViva, non richiedendo piante di cacao, riduce significativamente l'impatto ambientale e diminuisce la dipendenza dalle catene di fornitura globali, spesso complesse e vulnerabili. Questa innovazione si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso alternative sostenibili nel settore alimentare, offrendo ai consumatori svizzeri la possibilità di gustare prodotti dal sapore simile al cioccolato tradizionale ma con un profilo ambientale migliorato. L'iniziativa di Aldi Suisse conferma l'impegno del retailer nell'introdurre prodotti innovativi a marchio privato che rispondono alle sfide della sostenibilità e alle nuove esigenze dei consumatori attenti all'impatto ambientale delle loro scelte alimentari.l

Un nuovo patto tra RETAIL e SALUTE

In questo scenario in continua evoluzione, le insegne hanno la responsabilità - ma anche l’opportunità - di diventare veri e propri attivatori di cambiamento, educando e accompagnando i consumatori verso scelte più consapevoli.

Negli ultimi anni, la marca del distributore ha assunto un ruolo centrale nella ridefinizione del rapporto tra consumatore, salute e convenienza. È, infatti, diventata veicolo di valori come sostenibilità, trasparenza e benessere quotidiano. Il crescente interesse per un’alimentazione equilibrata e funzionale — più ricca di nutrienti, meno processata, con etichette chiare e ingredienti comprensibili — ha spinto i retailer a sviluppare linee salutistiche a marchio proprio, rendendo il “mangiar sano” una scelta accessibile, non elitaria.

Come rileva il report The State of Grocery Retail Europe 2025 di McKinsey, «la salute e la sostenibilità sono oggi i principali motori di innovazione nella Gdo europea, con la marca privata che diventa espressione diretta dei valori del retailer». Questa trasformazione non riguarda solo l’Europa: catene internazionali come Walmart, Target e Aldi negli Stati Uniti, o Lidl e Rewe in Europa, stanno adottando strategie simili, legando il tema del benessere alla responsabilità sociale e ambientale.

IL CONTESTO ITALIANO: SALUTE, ACCESSIBILITÀ E MARCA DEL DISTRIBUTORE

In Italia, il fenomeno ha assunto una connotazione peculiare. I retailer hanno progressivamente integrato il linguaggio del benessere accessibile nelle proprie strategie, con linee che combinano valori nutrizionali, sostenibilità e attenzione alla filiera.

Lidl ha rafforzato la linea Bio Organic, ampliandola con prodotti certificati (yogurt, cereali integrali, bevande vegetali) e impegnandosi a ridurre il contenuto di sale e zuccheri entro il 2025. L’insegna sostiene inoltre la campagna “Le Arance Rosse per la Ricerca” in collaborazione con AIRC, coniugando salute e solidarietà.

Conad ha sviluppato il format ConCURA, che integra prodotti salutistici e consulenze nutrizionali in-store. La linea ConCURA – Il tuo benessere a tavola propone alimenti a ridotto contenuto di grassi e zuccheri, ricchi di fibre, con l’obiettivo di rendere semplice e quotidiana la scelta salutare.

La linea Buona Spesa Italia di MD valorizza la qualità e la tracciabilità degli ingredienti, con un’attenzione crescente al profilo nutrizionale: per es. la pasta ad alto contenuto proteico esempio di come anche i discount stiano posizionando la salute come leva identitaria.

Coop amplia costantemente la sua storica linea BeneSì, che riunisce yogurt probiotici, bevande vegetali con calcio, cereali integrali e snack senza zuccheri aggiunti. Qui la salute si intreccia alla sostenibilità di filiera, con un approccio educativo verso il consumatore.

Anche Esselunga ha esteso nel 2025 la linea Equilibrio, includendo piatti pronti bilanciati e a base vegetale, ispirati alla dieta mediterranea, con porzioni calibrate e informazioni nutrizionali semplificate.

Queste strategie convergono verso un obiettivo comune: democratizzare la salute, rendendola parte integrante dell’offerta quotidiana della distribuzione moderna.

In questo panorama, Penny Italia (gruppo Rewe) rappresenta uno dei casi più significativi. Con la linea Welless, lanciata con il claim «Costruisci il tuo benessere ogni giorno», Penny ha reinterpretato l’idea di “cibo salutare” come esperienza positiva e inclusiva, capace di coniugare gusto e equilibrio. La gamma offre prodotti ricchi di fibre e proteine, a ridotto contenuto di zuccheri e grassi, spesso a base vegetale e caratterizzati da ingredienti semplici e riconoscibili. L’etichettatura chiara diventa strumento di educazione alimentare, in linea con un consumatore che chiede trasparenza e competenza. Nel 2023, Penny ha rafforzato questo posizionamento siglando una partnership con la Fondazione Airc per la ricerca sul cancro: da questa collaborazione è nata una selezione di 12 prodotti Welless — zuppe, burger vegetali, crackers, barrette, piatti pronti — formulati insieme a esperti nutrizionisti secondo principi di riduzione di sale e zuccheri, incremento di fibre e coerenza con la dieta mediterranea. Una parte del ricavato viene destinata alla ricerca scientifica, trasformando la spesa quotidiana in un gesto di prevenzione e solidarietà.

IL RETAIL RESPONSABILE NEL MONDO

Il legame tra salute e private label non è esclusivo dell’Italia. In tutto il mondo, le insegne della Gdo stanno evolvendo verso un modello di retail responsabile, dove convenienza e cura del benessere coesistono.

Nel 2025, Lidl UK ha introdotto il logo Live Well, sviluppato con la British Nutrition Foundation per identificare prodotti a basso contenuto di grassi, zuccheri e sale, e ad alto apporto di fibre. L’obiettivo è raggiungere il 10% di assortimento conforme a questi standard entro il 2030.

Negli Stati Uniti, la linea Simply Nature di Aldi — biologica, non Ogm e priva di additivi artificiali — è divenuta un caso di successo, simbolo del motto “Healthy made affordable”.

MARCA AWARDS 2026: I NUOVI RICONOSCIMENTI PER L’ECCELLENZA

DELLA MARCA DEL DISTRIBUTORE

Marca by BolognaFiere & ADM lancia i premi che ridefiniscono gli standard della MDD, valorizzando per la prima volta in un ecosistema integrato, innovazione di prodotto e primati industriali lungo l’intera filiera.

Bologna | Marca by BolognaFiere & ADM, l’appuntamento cardine per la filiera della Marca del Distributore e il luogo di incontro privilegiato tra industria e distribuzione, torna il 14 e 15 gennaio 2026 a BolognaFiere con un’edizione che si preannuncia ancora più ricca di contenuti. A partire dal lancio dei Marca Awards, che rafforzano il ruolo della manifestazione come trendsetter per la Distribuzione Moderna Organizzata. Il nuovo format di tributi valorizza per la prima volta in un ecosistema integrato, sia le migliori innovazioni di riconoscimento prodotto sia l’eccellenza industriale delle aziende produttrici, celebrando l’intera catena del valore che contribuisce alla crescita qualitativa e alla competitività della MDD.

Due premi al centro della Retail Brand Arena di Marca 2026

Con la Marca del Distributore che si afferma sempre più come leva strategica per la distribuzione moderna, i Marca Awards ampliano la prospettiva sul futuro del settore introducendo una nuova categoria dedicata al packaging. Il riconoscimento evidenzia come le soluzioni di confezionamento siano diventate decisive quanto l’innovazione di prodotto e la qualità industriale, fornendo a Retailer e buyer uno strumento concreto per anticipare le tendenze della MDD. L’iniziativa si colloca all’interno della Marca Trend Area, all’interno del quartiere fieristico di Bologna, uno spazio integrato collocato all’interno del Centro Servizi

che racconta le sfaccettature della Marca del Distributore. Un’area dinamica in cui i visitatori possono aggiornarsi sulle novità e sulle tendenze dei Retailer, grazie alle vetrine della Retail Brand Area curate dalle Insegne del Comitato Marca by BolognaFiere & ADM, e al tempo stesso possono scoprire le eccellenze produttive e le innovazioni presentate dai partner industriali attraverso i Marca Awards

Due riconoscimenti, focus su innovazione e affidabilità industriale

La nuova formula dei Marca Awards amplia ambiti e finalità del premio offrendo a Retailer e operatori della Distribuzione Moderna una visione completa delle eccellenze della Marca del Distributore.

Con un’unica candidatura, le aziende avranno l’opportunità di concorrere a due premi complementari, che valorizzano l’intera catena del valore della filiera MDD:

• Best Innovation Product (ex IPLS) – il premio dedicato ai prodotti più innovativi della MDD, articolato in cinque categorie che rappresentano le principali aree di sviluppo del settore: Sostenibilità; Benessere alimentare (incluso pet-food); Benessere non alimentare indoor & outdoor; Origine, provenienza, filiera e trasparenza; e Packaging

• Best Copacker Profile – evoluzione del premio PLM Awards – Best Copacker Profile, il riconoscimento che da anni valorizza i migliori copacker della Marca del Distributore. Dal 2026 entra a pieno titolo nei Marca Awards, premiando l’eccellenza industriale e l’affidabilità dei partner produttivi attraverso nove categorie che coprono l’intero spettro merceologico della MDD: Drogheria alimentare, Bevande, Fresco, Freddo, Cura casa, Cura persona, Petcare, Altri prodotti non food e Packaging.

La nuova struttura consente di valorizzare in modo sinergico sia la capacità di innovazione di prodotto, sia l’eccellenza industriale e organizzativa che rende la Marca del Distributore un driver di sviluppo per i Retailer a livello nazionale e internazionale. I Marca Awards rappresentano un elemento distintivo per una fiera interamente dedicata alla MDD, che si conferma trendsetter del settore: con questa nuova iniziativa si arricchisce l’esperienza della manifestazione, offrendo al mercato uno strumento unico per individuare le innovazioni di prodotto e gli MDD partner che contribuiscono a delineare le tendenze della Marca del Distributore. Grazie alla sinergia tra Marca by BolognaFiere & ADM e PL Magazine, il premio si propone come strumento concreto per intercettare le migliori innovazioni di prodotto, con il supporto di IPLC, e i partner produttivi più affidabili, contribuendo a delineare le tendenze future della Marca del Distributore.

La cerimonia di premiazione si terrà il 14 gennaio 2026 presso la Fiera Marca, dalle 18:00 alle 19:30

Come partecipare

Per maggiori informazioni su come partecipare, le aziende interessate possono visitare il sito ufficiale di Marca by BolognaFiere & ADM.

www.marcabybolognafiere.com

Walmart ha lanciato nel 2025 la linea Bettergoods, con prodotti plant-based e ingredienti naturali. In parallelo, ha annunciato la rimozione di coloranti sintetici da tutti i brand privati entro il 2027.

Walgreens ha creato la linea Nice! For You, oltre 150 prodotti alimentari “clean label” privi di dolcificanti e aromi artificiali, pensati per uno stile di vita equilibrato.

Target ha riunito le sue private label alimentari sotto Good & Gather, con un posizionamento centrato su salubrità, semplicità e gusto. L’obiettivo: trasformare il brand del distributore in sinonimo di fiducia e qualità.

In parallelo, catene come Kroger e piattaforme digitali come Thrive Market hanno esteso il concetto di “healthy private label” all’e-commerce e al lifestyle, facendo del benessere un driver competitivo globale.

Il quadro che emerge è chiaro: la salute accessibile è diventata una delle nuove frontiere strategiche della distribuzione alimentare. Le insegne, stanno ridefinendo il significato stesso di marca del distributore, che oggi non è più soltanto garanzia di convenienza, ma portavoce di un’etica del consumo consapevole. L’educazione alimentare, la trasparenza degli ingredienti e la collaborazione con enti scientifici segnano un passaggio culturale: il retailer non è più solo venditore di beni. In questa prospettiva, la spesa quotidiana diventa un gesto di partecipazione: al proprio benessere, alla comunità, al futuro sostenibile del pianeta. Come afferma McKinsey (2025), “la marca privata è oggi il linguaggio attraverso cui la Gdo esprime la propria identità valoriale”. E nel lessico contemporaneo del retail, salute, sostenibilità e solidarietà sono ormai parole chiave fondamentali . l

A FARE IL PUNTO

CON PL MAGAZINE

È IL CEO DELL'AZIENDA

LORIS PEDON

PEDON, quando gusto, qualità e innovazione vanno a braccetto

L’azienda veneta ha saputo interpretare, con successo, le richieste delle insegne. Come dimostrano i numeri del primo semestre 2025, cresciuto del 15%. Con la PL che sfiora il +20% e occupa l’80% circa del fatturato totale.

Legumi e cereali tradizionali, passando poi ai prodotti a rapida cottura, fino ad arrivare ai piatti pronti vegetali. Questo negli anni il percorso di Pedon che ha cercato di interpretare o anticipare gusto e abitudini del consumatore finale, ora più che mai alla ricerca di soluzioni che rispondano a velocità nella preparazione, senza rinunciare a gusto e benessere. Con due stabilimenti (uno a Colceresa, VI, e l’altro a Brema in Germania) l’azienda ora punta sulla categoria – in forte crescita – dei piatti pronti vegetali, come racconta il ceo Loris Pedon, che sottolinea come il mantenimento degli standard sia uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo di una Mdd di successo.

Quali sono stati i risultati economici di questo primo semestre in termini di fatturato e trend di crescita?

E che peso occupa la Mdd?

Il primo semestre è stato molto positivo con una crescita totale (Italia + estero) del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La PL cresce di quasi il 20% e occupa circa l’80% del fatturato totale.

Quali sono le linee di prodotti a Mdd realizzate principalmente per le insegne partner? Hanno peculiarità in termini di ricette e produzione?

Le richieste delle insegne si sono evolute nel tempo. Siamo partiti sviluppando legumi e cereali tradizionali, passando poi ai prodotti a rapida cottura, fino ad arrivare a oggi, un mo -

di Barbara Tomasi

110 milioni di euro Fatturato 2024 +10%

287

dipendenti del gruppo

TOTALE

(17% America, 23% Europa e resto del mondo)

mento in cui più che mai le PL cercano innovazione ed esclusività. In questo contesto, i piatti pronti vegetali rappresentano il prodotto più interessante dell’assortimento Pedon. Si confermano infatti una categoria in forte crescita, registrando un +20% a valore negli ultimi 12 mesi (dati Circana, agosto 2025, Tot. Italia + Discount). Pedon si distingue per un approccio innovativo nello sviluppo delle PL, affiancando i retailer in una collaborazione di valore per implementare soluzioni di prodotto personalizzate, che valorizzino lo scaffale.

Cosa occorre fare per differenziarsi?

Lo sviluppo dell’innovazione nelle nostre categorie di riferimento, unito alla costante esigenza di proporre sempre qualcosa di nuovo per rendere cereali, legumi e semi più accessibili al consumatore, è da sempre il nostro approccio distintivo. Per innovare è necessario partire dall’origine, dal campo, conoscendo la materia prima sin dal momento del raccolto. Il know-how e l’esperienza si sono rivelati – e continuano a rivelarsi – fondamentali per ogni nuovo sviluppo. Ma non basta. Crediamo nel principio della Squadra Corta: un’organizzazione interna articolata in macroaree, pensata per favorire una perfetta integrazione dei processi, essere più vicini al cliente e garantire la massima reattività.

Numero

Il rapporto qualità-prezzo è alla base anche del successo delle private label?

Sicuramente il rapporto qualità-prezzo è una variabile chiave per lo sviluppo dei prodotti a marchio del distributore, ma non è più sufficiente a determinare il successo di una nuova linea. Ciò che conta oggi è la continuità e la costanza nel fornire un prodotto di qualità. Non solo, il nostro percorso di sviluppo di una PL prenda vita da un’analisi completa dello scaffale e delle performance di vendita, in relazione al mercato di riferimento. Si basa sull’applicazione di una visione strategica e di una segmentazione costruita interpretando le esigenze del consumatore, e si traduce in un ridisegno dell’assortimento e dell’allocazione degli spazi, che valorizzino lo scaffale dell’insegna.

La sostenibilità sia ambientale che sociale è sempre più importante per il consumatore finale. Come si declina questo valore nelle vostre attività produttive? La sostenibilità, ambientale e sociale, è per Pedon un aspetto essenziale da sempre. L’azienda crede che solo una crescita e uno sviluppo responsabile possano aiutare a costruire un futuro migliore. Come dimostrano i progetti che Pedon ha concretizzato nel tempo. Tra gli esempi uno stabilimento produttivo con 100% energie rinnovabili, dal 2023 con la presenza di un nuovo impianto fotovoltaico che produce il 30% del fabbisogno di energia e il restante viene acquistato da energia eolica. Sul fronte del sociale il progetto di educazione alimentare “In viaggio con Pedon”, per far conoscere le proprietà di legumi e cereali che ha coinvolto più di cinquemila studenti negli ultimi tre anni. Nel 2024, inoltre, Pedon ha pubblicato il suo primo Rapporto di Sostenibilità, che rende conto in modo volontario dell'impegno dell'azienda. Il bilancio rappresenta un passo significativo nel percorso intrapreso per rendicontare tutte le attività nel campo della sostenibilità, da sempre tra gli asset principali del posizionamento aziendale, con l’obiettivo di coniugare crescita economica e rispetto per l’ambiente e la società. l

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L’offerta dei prodotti proteici a Mdd è sempre più ricca

Nel 2024 ha raggiunto quasi 1,9 miliardi di euro, ma alcune nicchie hanno registrato cali.

Negli ultimi anni il tema delle proteine è diventato un motore decisivo nell’evoluzione dello scaffale alimentare. Il trend “rich in protein” non è più appannaggio esclusivamente del mondo sportivo, ma sta permeando sempre più il carrello della spesa quotidiana degli italiani. In questo contesto il mercato dei prodotti proteici a marca del distributore (Mdd) nel 2024 ha confermato il suo ruolo sempre più centrale nei punti vendita della

Gdo – anche se non in tutti segmenti – sfruttando due driver piuttosto forti: la crescente domanda di alimenti ad alto contenuto proteico (dai latti e yogurt “high-protein” alle alternative vegetali a base di soia o pisello) e la strategia delle insegne volta

Nel 2024 il segmento dei prodotti che in etichetta indica il contenuto di proteine registra un fatturato di quasi 1,9 miliardi di euro (+3,5%).

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Nell’a.t. al 25/08/2025 i prodotti a Mdd per l’alimentazione sportiva e proteica registrano una quota del 15,2% a valore e del 20,7% a volume.

ad ampliare l’offerta private label per competere sui prezzi e sulla freschezza. Secondo i dati dell’ultimo Osservatorio Immagino di GS1 Italy, le vendite dei prodotti che riportano in etichetta l’alto contenuto di almeno un composto nutrizionale (rich-in) hanno fatto registrare nel 2024 un fatturato di 5,1 miliardi di euro, evidenziando una crescita dell’1,3%, mentre i volumi sono stati lievemente negativi (-0,8%). All’interno di questa macro categoria, il principale segmento è quello delle “proteine” che vale quasi 1,9 miliardi di euro, con un aumento a valore del 3,5% e una sostanziale tenuta dei volumi (-0,2%). I prodotti più dinamici si sono confermati lo yogurt greco, lo yogurt funzionale, il latte fermentato, gli affettati, i piatti pronti vegetali, i formaggi grana e il latte fresco.

BARRETTE E POLVERI SCENDONO A VOLUME

Le referenze proteiche a Mdd hanno certamente contribuito al consolidamento di questo mercato, anche se in alcuni segmenti più specifici gli scorsi mesi sono stati piuttosto avari di soddisfazioni. In particolare, le vendite complessive dei prodotti appartenenti alla categoria dell’alimentazione sportiva e proteica che comprendono barrette, polvere, liquido e candies, nell’anno terminante al 24 agosto 2025 – secondo le rilevazioni effettuate da NIQ nei punti vendita della grande distribuzione (discount compresi) – hanno generato un valore di quasi 93 milioni di euro, facendo registrare una sostanziale stabilità rispetto ai 12 mesi precedenti, mentre in termini di quantità si è verificata una contrazione sia nei volumi (-1,9%) sia nelle confezioni (-2,1%). In questo scenario non proprio brillante, le vendite dei prodotti a Mdd – seppur costituendo una piccola parte del fatturato totale (15,2%) e dei volumi complessivi (20,7%) – hanno evidenziato un’importante contrazione (-22,7%), mentre le referenze a marca industriale hanno messo a segno un incremento del 5,6%. Analogo l’andamento in volumi, con le private label che hanno accusato un calo di quasi il 20% e i prodotti branded un trend positivo (+4%). In termini di canali, il discount è quello che ha mostrato le maggiori difficoltà nelle vendite di questa categoria di prodotti proteici, con -33,1% a valore e -30,6% a volume.

L’ESPERIENZA DI ESSELUNGA NEI PROTEICI A MDD

A parte le difficoltà evidenziate da alcune nicchie di mercato, i prodotti proteici a Mdd emergono come una frontiera ancora da esplorare per la private label: un segmento che combina il valore percepito da claim nutrizionali con la leva del prezzo e il controllo diretto del retailer sulla catena produttiva. Frederico Lopes de Mendonça, private label and international relations director di Esselunga, ci racconta l’esperienza più recente della sua insegna: «Negli ultimi mesi, i numeri complessivi del comparto ad alto contenuto di proteine – per noi racchiusi all’interno della linea proteica sotto il brand Esselunga – sono stati soddisfacenti. La nostra private label cresce

Negli ultimi mesi i prodotti ad alto contenuto di proteine della PL di Esselunga sono cresciuti a doppia cifra, più dell’industria di marca.

a doppia cifra, con un trend più che positivo rispetto all’industria di marca. In generale, continuiamo a vedere dei tassi di crescita interessanti sul mercato, sia per quanto riguarda l’industria proteica sia per il marchio privato. Nel segmento dei prodotti proteici osserviamo tendenze differenti, che variano anche in base alla categoria di appartenenza. Alcune referenze – come, per esempio, le barrette e i cereali Esselunga proteici – sono più affini con la nostra tipologia di clientela e continuano a performare positivamente, altre invece – come i gelati e la pasta – si sono dimostrate meno apprezzate e per questo abbiamo deciso di dismetterle. I prodotti proteici a nostro marchio su cui intendiamo puntare di più coincidono anche con quelli che performano meglio in questo segmento. Oggi ci stiamo orientando su progetti di sviluppo per le barrette e, in generale, verso il mondo della colazione e degli snack. Gli ultimi prodotti lanciati all’interno della linea Esselunga proteica sono state le gallette con farina di lenticchie rosse e due pani morbidi a fette realizzati nel nostro stabilimento di Parma, uno con un mix di farine e semi e l’altro ai ceci e grani germinati: prodotti innovativi, ricchi di proteine, ma senza rinunciare al gusto, che stanno trovando un ottimo riscontro tra i nostri clienti».

UN PERCORSO DI INNOVAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA MATERIA PRIMA

Secondo Gabriella Bollino, direttrice commerciale e marketing di Inalpi, la marca del distributore rappresenta per la sua azienda una prestazione ad alto valore aggiunto, che non comprende la produzione di prodotti da primo prezzo: «Siamo infatti un partener strategico per il compimento di un percorso che porta alla realizzazione di referenze di alta qualità. La scelta è quella di condividere con il cliente una strada che conduce alla produzione di alimenti portatori di valorizzazione della materia prima. Realizziamo progetti di Mdd in ambito di referenze proteiche con uno dei prodotti più simbolici della nostra offerta: le fettine di formaggio fuso. Un prodotto che non è solo iconico, ma anche esempio di un percorso di innovazione e valorizzazione della materia prima per una referenza che rendiamo di qualità, producendola a partire da materie prime selezionate, come latte e formaggio, attraverso un processo produttivo che prevede diverse fasi: dalla triturazione alla miscelazione, dalla cottura alla sterilizzazione, fino al confezionamento. Tutto ciò avviene in uno stabilimento moderno, dove temperatura e umidità sono rigorosamente controllate e l’aria è disinfettata e filtrata, garantendo un prodotto sicuro e di alta qualità. In questo contesto produciamo fettine al formaggio fuso altamente proteiche – grazie a un contenuto di 25 grammi di proteine ogni 100 grammi di prodotto – che rispondono alle esigenze degli amanti del fitness e per chiunque desideri nutrire il proprio corpo senza rinunciare al gusto».l

Anuga 2025: oltre 145mila visitatori da più

di

190 paesi

Innovazione, sostenibilità e dialogo internazionale: la manifestazione di Colonia si conferma piattaforma globale di riferimento per l’industria alimentare.

L’edizione 2025 di Anuga, la principale fiera internazionale del settore food & beverage, ha superato ogni aspettativa, registrando numeri da record e confermandosi come motore di innovazione e crescita per l’intera filiera alimentare mondiale. Tra i temi chiave: sostenibilità, nuove tecnologie, proteine alternative e il ruolo centrale del dialogo tra politica, economia e ricerca. La Corea, paese partner, ha portato in primo piano la sua cucina e le sue soluzioni food tech, mentre la community globale di Anuga continua a espandersi sia online che offline.

UN’EDIZIONE DA RECORD

Dal 4 all’8 ottobre 2025, Colonia ha ospitato oltre 8mila espositori provenienti da 110 paesi e più di 145.000 visitatori professionali da oltre 190 nazioni, con un incremento del 3,6% rispetto all’edizione precedente. L’80% dei visitatori e il 94% degli espositori erano internazionali, a conferma della vocazione globale della manifestazione. Tra i paesi più rappresentati, oltre a Germania, Italia, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Spagna, spiccano anche Brasile, Cina, Giappone, Canada e Stati Uniti.

INNOVAZIONE E DIALOGO INTERNAZIONALE

Anuga 2025 ha saputo unire politica, economia, ricerca e industria, offrendo un ricco programma di conferenze, degustazioni e format interattivi. Sul nuovo palco Anuga Horizon, esperti internazionali hanno discusso di proteine alternative, sostenibilità, food tech e agricoltura verticale. Il dialogo tra politica e business è stato rafforzato dalla presenza di figure istituzionali come Alois Rainer, ministro tedesco dell’Agricoltura, e Miryung Song, ministro dell’Agricoltura della Corea, oltre a numerose delegazioni internazionali.

COREA PROTAGONISTA: TRADIZIONE E INNOVAZIONE

La Corea, paese partner di questa edizione, ha presentato la sua ricca tradizione culinaria e le più recenti innovazioni food tech attraverso circa 100 espositori. Tour guidati, degustazioni e momenti culturali hanno permesso ai visitatori di scoprire il meglio del K-food, dai classici fermentati come kimchi e gochujang alle soluzioni tecnologiche più avanzate.

TREND, SOSTENIBILITÀ E FUTURO DEL FOOD

Grande attenzione è stata riservata alle tendenze globali, con focus su alimenti vegetali, salute, benessere e sostenibilità. La Anuga Trend Zone, in collaborazione con Innova Market Insights e Euromonitor International, ha offerto analisi approfondite sulle evoluzioni del mercato. La sezione Anuga Organic on Stage ha invece esplorato temi come il biologico, le nuove normative su Ogm e il futuro del cibo vegetale, con l’obiettivo Ue di raggiungere il 30% di superfici biologiche entro il 2030.

VISITATORI DI QUALITÀ E NETWORKING GLOBALE

Gli espositori hanno sottolineato l’elevata qualità dei visitatori, tra cui molti decisori delle principali aziende della grande distribuzione internazionale. Presenti quasi tutte le top 20 del retail alimentare tedesco e rappresentanti di giganti globali come Amazon, Carrefour, Tesco, Walmart e altri.

UN MARCHIO IN CRESCITA MONDIALE

Anuga non è solo Colonia: il marchio si espande con eventi satellite in Europa, Asia e America Latina, e una community digitale sempre più attiva, che ha raggiunto oltre 3 milioni di persone (+25% rispetto al 2023) grazie all’hashtag #weareAnuga.

PROSSIMO APPUNTAMENTO NEL 2027

Con 8.015 aziende su 300mila m ² di esposizione, Anuga si conferma la piattaforma di riferimento per il business alimentare globale. Il prossimo appuntamento è fissato dal 9 al 13 ottobre 2027, sempre a Colonia. l

Più spazio alle Private Label

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del distributore e ai suoi protagonisti

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