Ristorando 05 maggio 2022

Page 65

F

uoricasa

Fig. 9

8.942 nel 2021, a fronte di un’impennata delle cessazioni di attività, 23mila. Tra 2020 e 2021 le realtà che hanno chiuso i battenti sono oltre 45mila (Fig 5 a pag. 57).

Gli investimenti

I fatturati Oltre il 71% dichiara di aver registrato una contrazione del proprio fatturato rispetto al 2020. Tra queste ben il 75% denuncia un calo superiore al 10%, il 32% una diminuzione che va oltre il 20%. Per appena il 16% delle imprese il 2021 è stato l’anno della parziale ripartenza. Per queste ultime il fatturato è cresciuto anche se per la maggioranza di esse di meno del 10% (Fig. 6 a pag. 59). In media tra il 2021 e il 2019 si registra una riduzione del fatturato del 13%.

L’occupazione Il lavoro resta l’emergenza più grave generata dal Covid: 194mila occupati in meno rispetto al 2019 e il 21,5% delle imprese lamenta di aver perso manodopera professionalizzata e formata (Fig. 7 a pag. 59). Alla dispersione delle competenze fa riferimento il 28% delle attività, che dichiara di aver perso alcuni dei propri collaboratori e, in particolare, il 21,5% di queste ha perso degli addetti formati da tempo e “di esperienza”. A ciò fa da contraltare la difficoltà a reperire nuovo

personale all’altezza: competenze inadeguate (40,3%), penuria di candidati (33,5%) e misure di sostegno al reddito che disincentivano la ricerca di lavoro (32,4%) le principali cause di tale fenomeno, da interpretare anche alla luce di considerazioni sulla scarsa attrattività del lavoro (Fig. 8 a pag. 59).

Liquidità e fabbisogno finanziario Dopo il personale, quella dell’accesso al credito è un’altra emergenza con la quale i pubblici esercizi hanno dovuto confrontarsi nel periodo della pandemia. La capacità di far fronte ai fabbisogni finanziari è peggiorata nel corso del 2021

per oltre il 40% delle imprese del settore mentre solo l’11% ritiene che sia migliorata. Che il peggio non sarebbe finito con la fine del 2020 era peraltro noto. Tra il 75% delle attività che nel 2021 ha fatto ricorso a uno strumento per le proprie esigenze di liquidità, oltre la metà ha utilizzato fonti esterne (banche, finanziarie, etc.), poco più del 23% è andato sull’autofinanziamento e un altro 21% ha modificato le condizioni con i propri fornitori.

Investimenti e innovazione nonostante tutto, hanno continuato Ma non tutte. Gli hanno riguardato

Il fatturato della sua impresa nel 2022, rispetto al 2021

5.2022 Ristorando

61

le imprese a investire. investimenti soprattutto Fig. 10

strumenti e attrezzature per la compliance con i regolamenti di sicurezza anti-Covid ed il layout del locale. Insomma investimenti piuttosto “leggeri” (Fig. 9). Per quanto riguarda le innovazioni, circa il 60% delle imprese, in linea con quanto visto prima, ha ottimizzato l’organizzazione degli spazi nel locale, il 20% ha introdotto o intensificato un sistema di consegna a domicilio, e percentuali simili hanno rafforzato gli strumenti digitali dell’attività. Non manca tuttavia chi è intervenuto su orari e giorni di apertura.

I ricavi Come si vede in Figura 10, il 57,5% dei pubblici esercizi prevede un aumento dei ricavi rispetto al 2021 ma non mancano valutazioni negative tra chi, al contrario, prospetta un calo del fatturato (10,1%) o addirittura non ha alcun obiettivo quasi a prefigurare il rischio chiusura (2,6%). A condizionare negativamente le previsioni per il 2022 è soprattutto l’aumento dei costi di gestione (62,9%), seguito dal perdurare delle restrizioni introdotte dal Governo per contrastare la pandemia (52,0%), e da una domanda insufficiente sia dal punto di vista della clientela potenziale che della capacità di spesa.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Ristorando 05 maggio 2022 by Edifis - Issuu