GESTIONE BEST PRACTICE
ausl “san jacopo” di pistoia: il governo dei servizi in concessione Giacomo Corsini*, Daniele Mannelli, Rosalia Santonastaso
28 APRILE 2015
L’articolo, pubblicato nella sua versione integrale sulla rivista Facility Management n.26 2015,di Edicom edizioni, riporta una esperienza che ha vinto l’edizione 2014 del “Premio Best Practice Patrimoni Pubblici – Sezione Gestione Patrimoni Immobiliari”, promosso da Patrimoni PA net (il laboratorio Terotec & Forum PA). Il contesto dell’esperienza
L’Ospedale “San Jacopo” di Pistoia nasce a seguito del progetto dei quattro nuovi presìdi ospedalieri della Regione Toscana che vede riunite le Aziende USL di Lucca, Massa e Carrara, Pistoia e Prato. Tale progetto è fondato sul modello organizzativo “per intensità di cure” (obiettivo prioritario della Regione Toscana, affermato con chiarezza nei Piani Sanitari, nel Piano di Sviluppo 2001-2005 e nella L.R. 40/2005), al fine di dare risposte personalizzate alle cure dei pazienti in base al livello di assistenza più adeguato. Ai nuovi ospedali è richiesta la centralità del paziente e dei suoi bisogni, garantendo un’assistenza personalizzata e continua basata su percorsi integrati multiprofessionali e multidisciplinari grazie all’utilizzo di strutture e strumentazioni all’avanguardia in ambito sanitario. Tutti i nuovi presidi hanno caratteristiche simili sia dal punto di vista organizzativo che strutturale, rispondendo alle esigenze previste dal Servizio Sanitario Regionale di una struttura integrata orientata per intensità di cura. I quattro nuovi ospedali toscani sono stati rea-
lizzati con un unico appalto ed un unico progetto avviato nel 2003 dalle citate quattro Aziende USL che, per raggiungere tale finalità, hanno costituito un’associazione denominata “SIOR – Sistema Integrato Ospedali Regionali” per il coordinamento strategico delle fasi progettuali ed operative. In questa direzione, sono state definite specifiche linee guida che dettavano ai promotori indirizzi utili alla realizzazione del progetto; in particolare: • posti letto per ogni presidio, suddivisi per aree a diversa intensità di cura; • tempistica per i collegamenti tra le varie aree in modo da assicurare una razionale allocazione delle diverse attività; • indicazioni per assicurare un’effettiva separazione dei percorsi; • superfici in funzione dei posti letto (100 mq per posto letto); • quattro piani fuori terra di ciascun presidio per favorire il loro inserimen-
to nei contesti urbani; • indicazioni per assicurare la flessibilità della struttura edilizia; • dotazioni impiantistiche per assicurare la ridondanza. Per la realizzazione delle strutture edilizie ospedaliere, il sistema sanitario toscano si è avvalso del Project Financing, la finanza di progetto, uno strumento innovativo di partenariato pubblico-privato: un’operazione finanziaria che, a fronte dell’ormai cronica e sempre più stringente scarsità di risorse pubbliche, consente di coinvolgere soggetti e capitali privati nella realizzazione e gestione di opere di pubblica utilità. Il costo complessivo di realizzazione dei quattro nuovi ospedali ammonta a circa 420 milioni di euro di cui 169 milioni a carico dello Stato, 58 milioni derivanti dall’alienazione di beni appartenenti alle Aziende Sanitarie e 194 milioni a carico del Concessionario.