CAM OSPEDALIERI TERZA PAGINA
cam per le pulizie in sanità: si lavora a bassa voce di Simone Finotti
Si sta lavorando con molta attenzione ai Cam per i servizi di pulizia e sanificazione in ambienti ospedalieri e la fornitura di prodotti detergenti e disinfettanti. A fine febbraio il ministero della sanità ha presentato agli stakeholder una bozza su cui ragionare e presentare entro fine aprile le proprie considerazioni. Tuttavia, per ora, nessuno si sbilancia. Attesa la convocazione al Ministero del 6 maggio, che coinvolge diversi soggetti associativi e non solo. Arrivano anche in sanità i CAM, Criteri Ambientali Minimi in linea con il Piano d’Azione nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi nella Pubblica Amministrazione. O meglio, arriveranno: il Ministero dell’Ambiente, a fine febbraio, ha infatti presentato al tavolo di lavoro una bozza su cui lavorare ed ora la palla passa agli interessati: le prossime tappe della “roadmap” sono il 24 aprile, data entro la quale dovranno pervenire al Ministero le osservazioni degli stakeholder interessati, e il 6 maggio, giorno della convocazione ufficiale a Roma, ore 11, presso il Ministero dell’Ambiente. Tra i convocati, tutti i partecipanti al gruppo di lavoro dei Cam 2012 e altri aggiuntisi via via. A quanto ci risulta, ci sarebbero, fra gli altri, Anmdo, Afidamp, Fise, Legacoop, Consip, Inail, Federchimica, Fare, Assobiomedica, Siais, Federsanità, Arpa, oltre a rappresentanti di imprese, consulenti attivi in ambito accademico, medici e tecnici di aziende ospedaliere.
Lo stato dell’arte
Intanto si sta lavorando con grande intensità un po’ su tutti i fronti, segno che la questione è davvero molto sentita. La partita dei Cam è molto importante ed è naturale che nessuno voglia restare indietro. Proprio mentre scriviamo (fine marzo) un po’ in tutte le sedi si stanno svolgendo incontri in cui tutti gli interessati sono chiamati ad esprimere il loro parere. Comprensibile dunque che nessuno voglia “sbottonarsi” più di tanto: né Gianfranco Finzi, presidente Anmdo, che dice chiaramente che “facendo parte del tavolo di lavoro, non mi sembra corretto anticipare nulla, anche perché non c’è ancora nulla di definito”, ad Alberto Ferri, presidente di Scuola Nazionale Servizi, che ribadisce l’appuntamento del 6 maggio al Ministero e intanto dice che “Scuola Nazionale Servizi parteciperà fra gli stakeholder accanto ad Afidamp: “Noi ci siamo, daremo il nostro contributo e il nostro supporto. Di più non le posso davvero dire allo stato attuale delle cose”. Appunto, e Afidamp? Il presidente Matteo Marino conferma che “il lavoro sta andando avanti, il Ministero ha presentato una bozza su cui lavorare ma davvero è ancora molto presto per ragionarci “a voce alta”. In questi giorni abbiamo convocato il tavolo dei chimici con tutti gli interessati per iniziare a ragionarci insieme. Vedremo cosa ne uscirà”. Ci si sta incontrando a gruppi, e solo nei prossimi giorni verranno fuori le prime osservazioni. Dal canto loro, anche le associazioni delle imprese stanno lavorando alla bozza ministeriale: Fabrizio Bolzoni, di Legacoop Servizi, dice: “In effetti stiamo
17 APRILE 2015
studiando la bozza arrivata dal Ministero a fine febbraio e proprio in questi giorni abbiamo delle riunioni con le nostre imprese per elaborare i nostri commenti e le nostre opinioni in vista della convocazione al Ministero.” Stessa cosa per la Fnip, l’associazione che fa capo a Confcommercio presieduta da Nicola Burlin, per il quale “è ancora troppo presto per fare valutazioni. Noi comunque ci siamo, e seguiremo da vicino l’evoluzione della vicenda per informare e tutelare le imprese nostre associate”. Qualche considerazione di ampio respiro la fa il consulente Gianni De Togni, che da sempre segue la questione, e che sposta il discorso sullo “snaturamento” di