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SHOW room
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1 Si rifà a un progetto Dornbracht del 1969 la nuova serie di rubinetteria Cyo, che reinterpreta la classica bocca a «C» con uno spirito contemporaneo. La manopola si aziona mediante un anello esterno girevole che fornisce particolari feedback tattili. Disponibile in sei esclusive finiture di superficie, tra cui pietra naturale o a doppia trama lucida/opaca.
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4 Victoria + Albert Baths ha creato la nuova palette Dune Retreat, ispirata alle sabbie mobili del deserto e ai minerali naturali della terra. Questa gamma cromatica evoca minerali naturali, quali feldspato, quarzo, ocra e terracotta al sole, e l’architettura desertica contemporanea dall’Arizona al Marocco. Ideale per personalizzare l’esterno delle vasche freestanding e i lavabi dell’azienda, realizzati in Volcanic Limestone
2 Novità per i rivestimenti effetto legno di Ceramiche
3 BetteAir è il piatto doccia supersottile (10 mm) che si integra perfettamente al suolo come una piastrella, fondendosi totalmente con l’area shower. Disegnato da Dominik Tesseraux, è realizzato in acciaio al titanio vetrificato - materiale non poroso e resistente ai graffi - ed è pronto per l’installazione. Disponibile da settembre, in otto misure (da 900x900 a 1400x1000 mm) e 31 colori, anche con superficie antiscivolo e isolamento acustico di base.
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Keope che presenta due nuove collezioni ceramiche: Ultramod, con doga da 20x120 cm, ispirata alle lavorazioni tipiche degli anni Cinquanta e Sessanta con decori inediti che mostrano striature e cromie di singolare eleganza, e Lineo, una proposta più tradizionale disponibile nei formati 20x120, 60x120 e 30x120 cm, che si caratterizza per tinte legnose calibrate su cinque gradi di intensità.
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5 La ricerca tecnologica di Marmo Arredo potenzia
il trattamento antibatterico Gekil e dà vita al primo piano cucina in quarzo in grado di abbattere la carica virale del covid in una sola ora, senza necessità di alcuna foto attivazione. Questo quanto emerge dai dati preliminari degli studi condotti dal gruppo coordinato dalla professoressa Maria Cristina Parolin dell’Università degli Studi di Padova.