Focus Furgoni - Inserto del n.228

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MONDO ELETTRICO BATTERIE

Esplode l’elettrificazione della mobilità, soprattutto quella urbana. Il nodo da sciogliere adesso è quello dell’autonomia delle batterie, in un mercato che è destinato a valere miliardi di dollari di

Valeria Di Rosa

uello della sostenibilità e della tutela ambientale è diventato uno dei temi verso i quali l’opinione pubblica e le forze politiche sono più sensibili. I grandi sforzi fatti dall’Unione Europea con il New Deal, che mira ad abbattere le emissioni di sostanze nocive nel Continente entro il 2050 con una serie di iniziative che spingono verso soluzioni a impatto zero, ne sono un esempio. Se a questo si aggiungono le trasformazioni dell’ambiente urbano, con l’istituzione di zone a traffico limitato e i provvedimenti attuati dalle amministrazioni per limitare le emissioni nocive in città, e l’esplosione di delivery e consegne dell’ultimo miglio, la mobilità elettrica pare rappresentare la soluzione più veloce e sicura per un trasporto sostenibile: i veicoli elettrici hanno un impatto ambientale molto basso, sono silenziosi e possono spostarsi in qualsiasi zona delle città, anche nelle zone ztl. La strada però è ancora lunga. Dall’autonomia delle batterie alla mancanza di una rete infrastrutturale capillare arrivando fino al costo più alto di questa tipologia di mezzi rispetto ai fratelli tradizionali, sono diversi i fattori che frenano la diffusione dei veicoli elettrici sul mercato. Secondo gli ultimi dati pubblicati da UNRAE, nel mese di maggio 2021, i veicoli ibridi hanno raggiunto il 5,8% del mercato, mentre gli elettrici nel 1° quadrimestre si sono collocati appena sotto l’1%. LE BATTERIE AGLI IONI DI LITIO Il processo chimico che regola il funzionamento delle batterie si basa su due elettrodi, uno positivo e uno negativo,

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

separati da un separatore e immersi in una sostanza elettrolita. Nello specifico, le batterie sono formate da piastre positive e negative, composte a loro volta da un insieme di elettrodi positivi o negativi. L’insieme di queste piastre forma la cella di una batteria. La reazione chimica che si innesta quando una batteria viene collegata a un utilizzatore esterno permette di trasformare l’energia chimica accumulata in una batteria in energia elettrica. I veicoli elettrici moderni utilizzano soprattutto batterie agli ioni di litio o ai polimeri di litio, perché sono quelle che hanno il grado maggiore di efficienza, grazie alla loro capacità di accumulare energia, anche se soffrono di un ciclo di vita relativamente breve (tra i 5 e gli 8 anni). Queste batterie, infatti, sono soggette a una fase di decadimento dovuta ai cicli di ricarica. È lo stesso principio di telefoni o

computer: nel lungo periodo le continue ricariche minano la stabilità della batteria e ne provocano la corrosione.

UN PO’ DI STORIA 1796 Alessandro Volta pubblica una lettera nella quale annuncia l’invenzione della “pila di Volta”. 1880 ca Viene creata la prima batteria a secco che usa combinazioni di metalli ed elettroliti per creare batterie più efficienti. 1859 Gaston Planté sviluppa un prototipo di batteria ricaricabile, costituita da piastre di piombo immerse in acido solforico. John B. Goodenough svilup1979 pa il prototipo moderno di batterie agli ioni di litio. La strada per la mobilità elettrica è aperta.

1991 Sul mercato tedesco appare la prima applicazione delle batterie agli ioni di litio: si tratta di una videocamera Sony. 2019 John B. Goodenough, Stanley Whittingham e Akira Yoshino ricevono il Premio Nobel per la Chimica “per lo sviluppo delle batterie a ioni di litio”.


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