La
displasia dellâanca nel cane secondo la medicina occidentale
2.1. Definizione
La displasia dellâanca è una patologia ortopedica progressiva, cronica, multifattoriale, non traumatica dellâetĂ dellâaccrescimento che colpisce lâarticolazione coxofemorale sempre in modo bilaterale anche se con grado diverso. I cani di taglia grande e gigante sono maggiormente predisposti a sviluppare la patologia anche se le alterazioni displasiche sono riscontrabili anche in soggetti di taglia medio piccola. Essendo una patologia multifattoriale è stata dimostrata una trasmissione genetica della patologia, ma concorrono allo sviluppo della displasia anche cause ambientali e traumatiche. Nello sviluppo dellâarticolazione coxofemorale la testa del femore e la cavitĂ acetabolare si trovano in un intimo rapporto; la crescita delle due parti è sincrona e dipende dalla congruenza delle due superfici articolari, dalla loro lubrificazione e dalle forze biomeccaniche che si generano. Qualsiasi perturbazione su questo equilibrio biomeccanico può determinare uno sviluppo articolare non fisiologico con comparsa di displasia. Nel cane lâarticolazione coxo-femorale alla nascita è generalmente normale. Il periodo critico per la malattia inizia alla nascita e continua fino allâetĂ di circa sei mesi; in questo periodo i tessuti articolari e peri-articolari sono immaturi e plasmabili e quindi qualsiasi insulto esterno può condizionare lo sviluppo della patologia. Lâincongruenza articolare può derivare da una malformazione a carico dellâacetabolo (displasia acetabolare), della testa e del collo femore (displasia femorale) o da una combinazione delle due, oltre che da unâeccessiva lassitĂ articolare.
6
I pazienti affetti da displasia dellâanca sviluppano una mancata congruenza articolare tra i profili della testa del femore e della cavitĂ acetabolare dellâanca; a causa dellâinstabilitĂ con il tempo si sviluppa lâerosione e lâusura delle cartilagini articolari, lassitĂ legamentosa, ipotrofia muscolare da mancato utilizzo e nel tempo si può arrivare alla sublussazione/lussazione della testa del femore dalla cavitĂ acetabolare. La patologia è caratterizzata da una progressivitĂ delle lesioni che permette di definire quattro fasi di malattia: nella prima fase si sviluppa la lassitĂ dellâarticolazione coxo-femorale con instabilitĂ della stessa; nella seconda fase si instaura la degenerazione dei capi e delle cartilagini articolari; in terza fase il quadro si complica con deformitĂ ossee; nella quarta ed ultima fase si sviluppa il processo osteoartrosico definitivo. A causa della predisposizione genetica alla patologia, durante la valutazione ortopedica di un paziente viene richiesto anche il grado di displasia dei genitori. Infatti la valutazione del grado di displasia dellâanca viene eseguita da un medico veterinario autorizzato dalla centrale di lettura dellâFSA o Ce.Le.Ma.Sche., il quale una volta eseguite le radiografie in sedazione nei vari posizionamenti standard, le invia alla centrale di lettura insieme al Pedigree di razza. Qui saranno valutate con un punteggio che va da A (esente da displasia) ad E (grave displasia dellâanca). Animali nati da genitori esenti da patologia, molto difficilmente potranno svilupparla nel corso della loro vita. Al contrario animali con displasia grave dovrebbero essere non ammessi alla riproduzione.
2.2. Cause predisponenti
Come giĂ accennato precedentemente, la displasia dellâanca è una patologia multifattoriale: le cause sono genetiche, ambientali e nutrizionali.
7
La predisposizione genetica a sviluppare la patologia è frutto dellâazione di un elevato numero di geni: tra questi alcuni hanno unâinfluenza molto bassa sullâespressione fenotipica mentre altri sono in grado anche da soli di determinare unâalterazione organica significativa. Oltre alla presenza di geni specifici, lo sviluppo dellâartrosi coxo-femorale è influenzata anche della conformazione corporea delle diverse razze canine. Infatti, da diversi studi si è evinto che i cani con minore incidenza della patologia sono quelli con una conformazione corporea piĂš simile al cane ancestrale: taglia media o piccola, muscolatura ben sviluppata, conformazione slanciata e ridotta velocitĂ di crescita. Infatti queste caratteristiche sono in grado di influire sulle forze che agiscono sullâarticolazione e che possono alterare la biomeccanica articolare. Oltre al fattore genetico la patologia riconosce anche cause ambientali come lâattivitĂ fisica inadeguata ed eccessiva, lâelevata velocitĂ di crescita, il peso elevato, le alterazioni della postura, i traumi articolari, le malformazioni, cause carenziali/nutrizionali. Lâeccessivo peso corporeo e lâelevata velocitĂ di crescita, unitamente ad una alimentazione non corretta, sono degli importanti fattori di rischio perchĂŠ impongono ai tessuti articolari immaturi delle forze in grado di deformarli. UnâattivitĂ fisica intensa e non controllata allo stesso modo determina delle sollecitazioni meccaniche pericolose; al contrario invece un esercizio fisico moderato ha un effetto protettivo perchĂŠ stimola il corretto trofismo della cartilagine articolare e garantisce un buon tono muscolare utile per dare stabilitĂ articolare. In ultimo anche soggetti non geneticamente predisposti alla patologia se subiscono traumi articolari e ossei o danni muscolari, possono sviluppare delle alterazioni dellâarticolazione coxo-femorale indistinguibili fenotipicamente dalla displasia articolare genetica.
8
2.3. Sintomi, visita ortopedica ed indagini diagnostiche
La patologia si manifesta nel paziente con zoppia di varia entitĂ in base alla gravitĂ del quadro anatomico, riluttanza al movimento e al gioco, ipotrofia muscolare, alterazioni dellâandatura, dolore allâestensione e al movimento degli arti posteriori.
Ogni animale appartenente ad una razza predisposta o che manifesta sintomi clinici come quelli riportati dovrebbe essere sottoposto ad una visita ortopedica specialistica durante la quale verrĂ valutato lâassetto dellâanimale in stazione quadrupedale, lâandatura durante lâesame motorio, la risposta alle manipolazioni con il paziente cosciente, test ortopedici in sedazione, studio radiografico ufficiale con paziente sedato.
Con il paziente in stazione si esamina: profilo laterale in cui si può notare un appiombo con i piedi sotto di sĂŠ per atrofia muscolare e groppa abbassata; profilo caudale in cui invece si osserva lâallargamento o restringimento della base dâappoggio, con anche squadrate per sublussazione delle teste dei femori.
Durante lâesame motorio con lâandatura al passo si osserva zoppia di vario grado con accorciamento del passo, mentre al trotto la zoppia diventa piĂš lieve; si riscontra inoltre difficoltĂ a salire e scendere le scale con andatura a coniglio, difficoltĂ ad alzarsi.
La visita ortopedica prosegue con i test clinici con il paziente da sveglio che comprendono: test del sollevamento sugli arti posteriori, test di estensione dellâanca, test di abduzione e rotazione esterna, test di sublussazione dellâanca, valutazione palpatoria delle masse muscolari.
Con il paziente in anestesia vengono invece effettuati il test dellâOrtolani, il test di Barlow, il test di Bardens, valutazione degli angoli di riduzione e sublussazione.
9
Lo studio radiografico ufficiale prevede lâesecuzione di almeno quattro proiezioni con lâanimale sedato: proiezione ventro-dorsale standard ad arti estesi, proiezione ventro-dorsale in distrazione, proiezione DAR (Dorsal Acetabular Rim), proiezione a rana. Nei soggetti in accrescimento è ritenuta facoltativa la proiezione in latero-laterale mentre è richiesta in caso di soggetti adulti o anziani.
Per poter emettere una diagnosi precoce, la medicina occidentale consiglia in tutte le razze predisposte allo sviluppo della patologia (Alano, Pastore tedesco, Labrador Retriever, Golden Retriever, Mastino Napoletano, Rottweiler, Cane Corso, Pastore Maremmano, Dobermann, Dogue De Bordeaux, Boxer, Bulldog Inglese, Cocker Spaniel Inglese, Border Collie, Bovaro del Bernese, Terranova, etc.) un esame radiografico specialistico in sedazione tra i 4 e i 6 mesi di etĂ : essendo infatti una patologia della fase di accrescimento, giĂ in questa fase della vita del paziente potranno essere presenti iniziali alterazioni dei rapporti dei margini articolari.
2.4. Trattamento chirurgico
La terapia per la displasia dâanca può essere farmacologica, chirurgica o conservativa. La soluzione terapeutica piĂš adatta ad ogni paziente viene scelta in base al quadro clinico e radiografico, allâetĂ dellâanimale, alla compliance e disponibilitĂ economica del proprietario. Nei soggetti giovani si può intervenire chirurgicamente per bloccare lo sviluppo dellâartrosi, mentre nei pazienti anziani sarĂ possibile rallentarlo oppure eseguire chirurgie palliative per ridurre il grado di dolore. In ogni caso alla terapia chirurgica si può associare un trattamento farmacologico antidolorifico. La terapia chirurgica viene suddivisa in precoce e tardiva a seconda dellâetĂ del paziente al momento della visita. La prima viene proposta ai pazienti
10
giovani dopo che sono stati sottoposti alle radiografie preventive, se da queste si evidenzia una forte predisposizione allo sviluppo della patologia. La terapia chirurgica tardiva è invece riservata ai pazienti ormai adulti e quindi con un grado di displasia piĂš avanzato. Gli interventi chirurgici sono classificati in: preventivi (mirano a ripristinare la corretta biomeccanica dellâarticolazione evitando lo sviluppo e la progressione di danni articolari irreversibili; sono proposti a pazienti giovani), sostitutivi (per pazienti adulti in cui lâarticolazione coxo-femorale viene soppiantata da una struttura protesica), palliativi (per soggetti adulti allo scopo di ridurre il dolore osteoarticolare e garantire una migliore qualitĂ di vita). Di seguito i trattamenti chirurgici proposti dalla medicina occidentale:
o Sinfisiodesi pubica: è un intervento preventivo. Attraverso lâutilizzo di un laser viene effettuata la chiusura prematura per cauterizzazione della fisi di accrescimento pubica; questo induce una modifica nellâinclinazione del sacro verso lâalto, con conseguente copertura a tetto sulle teste dei femori evitandone la lussazione. Questo trattamento va eseguito in pazienti entro i quattro mesi di vita e permette una modifica di solo 15° di copertura;
o Duplice osteotomia pelvica: è un intervento chirurgico preventivo che mira a modificare lâassetto osseo del bacino annullando la tendenza dellâanca a sublussarsi, e quindi limita lo sviluppo di artrosi. Si provoca una duplice osteotomia, una a livello del pube ed una a livello dellâileo; nella seconda parte dellâintervento i monconi ossei vengono ruotati ventralmente per annullare la tendenza della testa del femore a fuoriuscire dellâacetabolo. A questo punto viene inserita una placca appositamente progettata, per fissare il bacino nella posizione
11
desiderata. Questo intervento viene effettuato in pazienti tra i cinque e i nove mesi di etĂ ;
o Triplice osteotomia pelvica: precursore del precedente trattamento chirurgico in confronto al quale questo è maggiormente invasivo e demolitivo. Verranno praticate due osteotomie e una ostectomia del pube per correggere le forze che tendono a far lussare le teste dei femori. Per poter effettuare questo tipo di intervento non deve essersi sviluppata ancora artrosi e non deve esserci la lussazione delle teste dei femori. Sono riportate il 75% di complicanze;
o Ostectomia della testa e collo del femore: è una chirurgia palliativa che viene adoperata soprattutto nei cani di piccola e media taglia, fino ad un massimo di 15 kg di peso vivo. Si effettua la resezione della testa e del collo del femore, in maniera mono o bilaterale a seconda del caso, fino ad arrivare al piccolo trocantere;
o Protesi totale dâanca: è una chirurgia sostitutiva che consente di recuperare la funzionalitĂ dellâarto eliminando il dolore. Lâintervento viene proposto ad animali che abbiano completato lo sviluppo corporeo, affetti da una grave sublussazione dâanca e coxartrosi. In passato venivano utilizzate protesi cementate, mentre ad oggi si preferiscono gli impianti non cementati. Lâintervento prevede la rimozione della testa del femore e lâinserimento di una coppa nella cavitĂ acetabolare. Questâultima subisce una fresatura per adattarsi alle dimensioni della coppa stessa. Infine viene inserito uno stelo nel canale midollare del femore e questo si collega alla coppa;
12
Chirurgie muscolari: fanno parte dei trattamenti chirurgici palliativi. Sono interventi sul muscolo pettineo (miectomia, tenectomia, miotonia, tenotomia) che mirano ad allentare la tensione muscolare sullâarticolazione dellâanca, limitando quindi il dolore. Non è un intervento risolutivo in quanto i pazienti dopo alcuni mesi dalla chirurgia ritornano ad avere dolore.
2.5. Trattamento farmacologico
Il trattamento farmacologico prevede la somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei o steroidei, antidolorifici, condroprotettori ed altri integratori alimentari.
Il trattamento farmacologico può essere di supporto a quello chirurgico oppure essere utilizzato in maniera esclusiva o ancora affiancando percorsi fisioterapici riabilitativi.
La somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) ha lo scopo di ridurre il grado di infiammazione articolare e di gestire il dolore nel paziente. I trattamenti possono essere effettuati in maniera ciclica, ma la somministrazione non può avvenire in maniera continuativa per lunghi periodi. Gli effetti collaterali nella somministrazione di questi farmaci prevedono gastralgia, risentimento epatico e renale, enteriti e gastroduodeniti. Possono essere somministrati anche cortisonici negli stadi avanzati di artrosi coxale, con una posologia a scalare nei giorni e con una durata di trattamento ridotta a causa degli effetti collaterali sistemici sul lungo periodo.
I farmaci antidolorifici oppioidi vengono utilizzati con somministrazioni ogni 8-12 h per via orale o iniettiva; questi possono essere utilizzati in associazione o come terapia successiva allâuso degli antinfiammatori non steroidei. Questi
o
13
farmaci non hanno effetti collaterali gravi, ma non riducono il grado di infiammazione presente a livello articolare. Come integratori possono essere utilizzati acidi grassi a lunga e a corta catena (Ί3 e Ί6). Questi hanno un elevato potere antiossidante e, riducendo lo stress ossidativo cellulare, garantiscono unâattivitĂ metabolica ottimale dei condrociti. Possono infatti essere utilizzate in tutte le patologie infiammatorie, croniche, degenerative. La somministrazione degli Ί3 e Ί6 avviene per via orale sotto forma di capsule od oli e possono essere somministrati per lunghi periodi anche in maniera continuativa in qualsiasi fase della patologia. Sono utilizzati anche integratori a base di CBD (cannabinoidi) sempre per via orale a diluizioni standardizzate: è stato dimostrato una efficacia nella riduzione del dolore. Possono essere somministrati anche condroprotettori a base di condroitinsolfato e glucosamina; questi vengono utilizzati sia in fase preventiva nei pazienti appartenenti a razze predisposte a patologie ortopediche o comunque nei soggetti in rapido accrescimento. Possono essere utilizzati per tempi anche lunghi e sono di supporto in tutte le fasi della vita del paziente accompagnando anche i trattamenti chirurgici e gli altri protocolli farmacologici. In ultimo come integratore vengono somministrati anche degli estratti della cozza verde della Nuova Zelanda, la quale essendo ricca in glicosaminoglicani ha spiccata azione condroprotettiva. Inoltre la cozza verde contiene anche acidi grassi Ί3 con azione antinfiammatoria. Oltre a ciò è importante il controllo del peso corporeo e mantenere un buon tono muscolare, anche con lâausilio della fisioterapia.
14
2.6. Trattamenti fisioterapici
La fisioterapia fa parte dei trattamenti conservativi, è indicata in pazienti di qualsiasi etĂ con obiettivi differenti e utilizzando diverse metodiche. Può essere utilizzata nei soggetti in accrescimento con lâobiettivo principale di favorire uno sviluppo muscolare idoneo a contrastare la lassitĂ e lâinstabilitĂ articolare a cui il paziente è predisposto. Può essere utilizzata ancora negli animali displasici con giĂ evidenti modifiche articolari che provocano dolore e deficit funzionale, con lâobiettivo di ridurre il dolore, promuovere lo sviluppo muscolare, recuperare una discreta capacitĂ di movimento articolare, contrastare le contratture o spasmi muscolari.
La fisioterapia viene definita da Downer AH come âil trattamento di patologie o traumi mediante lâuso di forze di origine naturale, come il freddo, il caldo, il massaggio, lâacqua, lâesercizio terapeutico, la luce, lâelettricitĂ , le forze meccanicheâ e ha lo scopo di migliorare le condizioni fisiche del paziente garantendogli una migliore qualitĂ di vita. Prevede un insieme di terapie manuali e strumentali, attive e passive di seguito elencate:
o Tecarterapia: è un trattamento elettromedicale con unâazione analgesica ed antinfiammatoria può essere utilizzata nellâacuto e nel cronico. Lâapparecchio è costituito da un generatore di corrente alternata ad alta frequenza e bassa intensitĂ a cui sono collegati due elettrodi, uno positivo e uno negativo, posizionati sulla cute dellâarea da trattare. Questa corrente provoca nel tessuto un movimento alternato di attrazione e repulsione delle cariche elettriche con la produzione di calore; proprio questâultimo induce degli effetti biologici nei tessuti trattati come lâincremento del microcircolo, la vasodilatazione, la produzione di calore endogeno, aumento dellâapporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti con effetto positivo sul loro metabolismo. Inoltre ha
15
unâazione sedativa sulle fibre nervose sensitive, favorisce la formazione del tessuto di granulazione e promuove il rilassamento muscolare. La tecarterapia può essere utilizzata anche in pazienti con protesi dâanca perchĂŠ non si provoca il surriscaldamento degli impianti chirurgici metallici;
o Tapis roulant in acqua: ha lo scopo di far lavorare e tonificare la componente muscolare senza gravare sullâarticolazione coxo-femorale. La regolazione dellâaltezza dellâacqua determina la quantitĂ di carico che viene sottratta alle articolazioni: impostando il livello dellâacqua sul grande trocantere del femore, il cane percepirĂ solo il 35% del suo peso durante il movimento. Lâutilizzo dellâunderwater treadmill è da preferire al nuoto nei pazienti displasici perchĂŠ in questo modo vengono stimolati i movimenti di estensione articolare, che al contrario sono molto limitati nel nuoto;
o Laser terapia: agisce bene sul dolore osteoarticolare. Consiste nellâapplicare un fascio di luce laser, ossia radiazioni elettromagnetiche, con una lunghezza dâonda tale da determinare un trasferimento energetico ai tessuti su cui viene applicato. La risposta biochimica dei tessuti sollecitati provoca vasodilatazione, aumento del drenaggio linfatico e attivazione del microcircolo, favorisce il trofismo del tessuto cartilagineo e con il riscaldamento tissutale determina unâazione analgesica. La sorgente laser deve essere applicata direttamente sulla zona da trattare previa rasatura e disinfezione dellâarea cutanea. Nei casi di sintomatologia acuta le sedute terapeutiche devono essere ravvicinate, al contrario nei casi cronici possono essere piĂš distanziate;
16
o Ozonoterapia: consiste nellâiniettare in modo localizzato lâozono, in via peri- o intra-articolare. Questo ha un elevato potere antinfiammatorio e può essere utilizzato in associazione con altri trattamenti fisioterapici;
o Termoterapia superficiale: riscaldare o raffreddare una zona corporea mediante lâuso di impacchi freddi o caldi. Lâapplicazione del freddo provoca vasocostrizione, riduzione dellâedema tissutale, diminuzione dellâirrorazione sanguigna, riduzione del metabolismo tissutale locale e azione analgesica. Il freddo viene applicato con impacchi locali o con immersione della parte in acqua fredda. Questo trattamento trova impiego nelle patologie croniche con riacutizzazione periodica. Lâapplicazione del caldo è invece la forma piĂš antica di fisioterapia conosciuta e provoca molti effetti benefici tissutali come lâaumento del microcircolo, aumento dellâossigenazione tessutale, miorilassamento e diminuzione del dolore. Prevede lâapplicazione di impacchi superficiali caldi che garantiscono una penetrazione del calore fino ad un paio di centimetri sotto la cute; se si vogliono sfruttare gli effetti del calore sui tessuti piĂš profondi si possono utilizzare le metodiche strumentali, come il laser o la tecarterapia.
17
3. La displasia dellâanca nel cane secondo la medicina tradizionale cinese
La displasia dellâanca per la medicina cinese è una âSindrome Bi osseaâ cronica in cui si crea un blocco nella circolazione energetica a causa di unâenergia perversa che invade lâorganismo. Spesso i fattori climatici hanno unâazione molto importante nella genesi del dolore osteo-articolare; le cause esterne di malattia piĂš frequenti sono il vento, il freddo e lâumiditĂ e possono agire in maniera pura o combinata tra loro. Identificare una sindrome secondo la medicina cinese significa ricercare la disarmonia che è alla base della manifestazione clinica del paziente. Definire la causa della disarmonia permette di effettuare la diagnosi, di capire la natura della patologia ma anche il tipo di trattamento che deve ricevere il paziente e la prognosi. Le sindromi possono essere classificate in base a:
o Fattore patogeno: a loro volta possono essere semplici (se causate da vento, freddo o umiditĂ ) o complesse (quando si cronicizza e complica con lo sviluppo di calore);
o Localizzazione/tessuto/strato colpito: sono definite anche come WU BI e possono essere di cinque tipi ossia osseo, muscolare, vascolare, dermico, cutaneo. Queste sono comunque sindromi croniche che se non curate o se aggravate da una nuova aggressione possono poi colpire anche lâorgano corrispondente al tessuto interessato (si sviluppa una Sindrome Bi dâorgano): SOD ossea con deformazione ossea e coinvolgimento del Rene, SOD dei vasi sanguigni con stasi di sangue e coinvolgimento del Cuore, SOD dei tendini e muscoli con rigiditĂ e interessamento del Fegato, SOD della cute con parestesia ed è
18
interessato il Polmone, SOD del derma con pesantezza e stanchezza ed è coinvolta la Milza;
o Pieno o vuoto: secondo le otto regole diagnostiche. Le forme da pieno sono dovute da una invasione (forte pieno) di energia perversa, quelle da vuoto invece sono causate da un forte calo dellâenergia corretta e dellâenergia difensiva. Tra le forme da pieno ci sono quelle da vento, da freddo, da umiditĂ , da calore e la forma ossea tenace; le forme da vuoto di energia riconoscono come cause il vuoto di sangue ed energia, il vuoto di yang ed il vuoto di yin. Nelle forme da vuoto si ha un grosso calo dellâenergia corretta e quindi il trattamento si baserĂ anche sullâandare a rinforzare questo tipo di energia oltre che trattare il patogeno. Le forme da vuoto sono spesso lâevoluzione cronica di una Sindrome Bi da pieno che si trasforma in vuoto a causa del consumo progressivo di xuè e Qi; questo impedisce la normale nutrizione delle ossa e dei tendini con peggioramento del quadro clinico. Saranno colpite le grosse articolazioni soprattutto a livello lombare e si possono associare a quadri di vuoto di rene yang. Nelle forme da vuoto di yang si ha una cronicizzazione della sintomatologia con deformazione delle articolazioni interessate che saranno fredde con tendini e muscoli atrofici; corrisponde alla fase della Sindrome Bi tenace. Nella forma da vuoto di yin invece divamperĂ lo yang e si avranno alterazioni articolari con gonfiore e calore della parte (Sindrome Bi da calore);
o Cinque movimenti: è la classificazione piĂš antica secondo cui lâenergia patogena colpisce uno dei cinque movimenti provocando dei sintomi specifici di quella loggia energetica. Nel trattamento bisogna rafforzare lâenergia corretta e regolarizzare il movimento in causa;
19
o Organi e visceri: è basato sui cambiamenti patologici che si verificano negli organi e visceri e consiste nellâapplicazione delle otto regole diagnostiche ad ogni organo o viscere. La tonificazione degli organi e dei visceri permette di ristabilire lâequilibrio tra energia nutritiva e difensiva. Il trattamento in questo caso può essere o sintomatico o eziologico. In quello eziologico si deve eliminare, disperdere o purificare lâenergia perversa predominante; nel trattamento sintomatico si usano i punti locali dolorosi (punti ashi) e i punti distali che aprono il meridiano e aiutano ad eliminare il patogeno e la stasi di energia;
o Meridiani: le Sindromi Bi possono essere intese anche come ostruzioni lungo il percorso dei singoli meridiani, con i conseguenti sintomi e segni clinici specifici. Possono essere interessati i meridiani tendino muscolari, i principali, i luò longitudinali ed i meridiani distinti.
o Livelli: in base ai sei livelli energetici, ce ne sono tre per lâaspetto yin e tre per quello yang.
3.1. Sindrome Bi
La Sindrome Bi è una patologia molto comune e trasversale in cui si verifica dolore a causa di unâostruzione energetica o di sangue (âSindrome Ostruttiva Dolorosaâ, SOD) e infatti Bi in cinese significa âostruireâ. Le Sindromi Bi nascono dallâattacco da parte di energie perverse sia interne che esterne, in genere non di natura emozionale, come il vento, il freddo, lâumiditĂ . La maggior parte delle volte le Sindromi Bi sono causate da energie perverse esterne che, o per una loro forza eccessiva o approfittando di un calo
20
dellâenergia difensiva individuale (Wei Qi), riescono a penetrare nello spazio tra pelle e muscoli. I fattori patogeni possono penetrare o in un unico momento oppure tramite microtraumi ripetuti, cattiva postura o cattivi appiombi perpetrati nel tempo che determinano in quel punto una debolezza dellâarticolazione interessata con un calo dellâenergia corretta e dellâenergia difensiva, facilitando quindi lâingresso dei patogeni. Una volta localizzate nello spazio tra pelle e muscoli (cou li), le energie perverse esterne bloccano la circolazione dei liquidi organici, del sangue e dellâenergia Wei provocando dolore. I liquidi ristagnando a seguito dellâinvasione dei patogeni, possono condensarsi e trasformarsi in catarri che con il tempo possono approfondirsi sempre di piĂš fino a dare un coinvolgimento articolare ed osseo. Ci possono essere delle condizioni predisponenti allâinvasione dellâenergie perverse come: vivere in ambiente umido, attivitĂ fisica eccessiva, attivitĂ lavorativa eccessiva, traumatismi ripetuti, problemi emotivi che o provocano una stasi di energia o colpiscono in maniera diretta i meridiani.
Sindrome Bi da vento: il vento è unâenergia yang che crea movimento e agitazione, si sposta con velocitĂ da una parte allâaltra. Per questo motivo in questo caso il dolore sarĂ migrante e intermittente, non avrĂ una localizzazione fissa ma tenderĂ a spostarsi nellâorganismo con interessamento di piĂš strutture articolari. Il dolore sarĂ aggravato dal freddo e calmato dallâapplicazione del calore; si potranno avere contratture, spasmi e tremori muscolari, rigiditĂ del tronco e della colonna soprattutto nel tratto cervicale. Lâorgano maggiormente colpito è il Fegato, mentre il viscere è il Grosso Intestino; lo strato colpito è il tendino-muscolare. Il trattamento prevede lâespulsione del vento utilizzando i punti vento (VG 12, BL 12, TR 17, GB 20, GB 31, SI 12), tonificare il sangue (BL 17, BL 18, SP 10), tonificare il Fegato, calmare il dolore e disostruire lâarticolazione.
21
Sindrome Bi da freddo: il freddo è unâenergia di tipo yin, quindi è unâenergia perversa che tenderĂ a concentrarsi, condensarsi e a rallentare fino a creare un blocco e unâostruzione completa della circolazione energetica. Il dolore che nascerĂ sarĂ sordo, profondo, intenso, un dolore fisso che interesserĂ poche articolazioni e non sarĂ migrante, con coinvolgimento sia della parte ossea che muscolare. Il dolore peggiorerĂ con lâapplicazione del freddo e migliorerĂ con lâapplicazione del calore; provocherĂ una zoppia di terzo grado non intermittente con rigiditĂ sia nei movimenti di estensione che di flessione dellâarticolazione, con maggiore difficoltĂ allâinizio del movimento e allâinizio della giornata. Lâorgano interessato è il Rene. Il trattamento prevede la dispersione del freddo, utilizzando il calore e quindi la moxa sui punti di regolazione del Meridiano di Rene e di Fegato ma anche sui punti di tonificazione generale dellâenergia (ST 36, LR 4, VC 4, KD 23, VG 14). Possono essere utilizzati poi i punti locali dolorosi (punti ashi) e bisogna disostruire lâarticolazione.
Sindrome Bi da umiditĂ : anche lâumidità è unâenergia di tipo yin che, come il freddo, tende a far rallentare la circolazione dellâenergia e a condensarla, provocando però unâalterazione nella forma e nel volume delle masse muscolari e zone articolari in cui si infiltra. Il dolore sarĂ fisso, profondo con sensazione di pesantezza e gonfiore con edema della parte colpita. Con la cronicizzazione si potrĂ sviluppare deformitĂ articolare ed ossea e atrofia muscolare. Lâorgano interessato è la Milza. Il trattamento prevede il drenaggio dellâumiditĂ anche attraverso i punti vento, i quali provocano movimento e aiutano a spostare lâumiditĂ che è invece un patogeno pesante e statico. Poi si deve disperdere il dolore utilizzando i punti locali e tonificare il Qi e il Meridiano di Milza colpito dalla noxa patogena.
22
Queste sono le tre Sindromi Bi semplici causate dai tre principali fattori esterni di malattia. Ma queste sindromi semplici, se non curate o per attacchi ripetuti nel tempo, possono cronicizzarsi e complicarsi anche con lo sviluppo di calore. Avremo cosi la âSindrome Bi da calore o infiammatoriaâ e la âSindrome Bi ossea o tenaceâ. Le SOD croniche richiedono un trattamento piĂš ampio di quelle acute perchĂŠ oltre ad espellere i fattori patogeni bisogna anche nutrire il sangue, il Rene, il Fegato e dissolvere il flegma.
Sindrome Bi da calore / infiammatoria: provocherĂ un dolore forte, bruciante, la zona sarĂ calda al tatto mentre alla vista sarĂ rossa e infiammata. PoichĂŠ qualsiasi causa cosmica penetrata nellâorganismo può comprimersi e trasformarsi in calore, questa sindrome si verifica come cronicizzazione delle precedenti e quando câè un predisponente vuoto di yin nel paziente: il fattore patogeno una volta penetrato nello spazio tra pelle e muscoli provoca una stasi alla circolazione di sangue (xuè) ed energia (Qi), la stasi a sua volta genera calore con lo sviluppo di questa Sindrome Bi. Il dolore sarĂ piĂš forte la notte e con il riposo, mentre con il movimento di giorno migliorerĂ ; la zona articolare colpita sarĂ gonfia, calda e infiammata. Il principio terapeutico prevede di purificare il calore, eliminare i patogeni sottostanti (vento o umiditĂ ), calmare il dolore e tonificare lâenergia.
Sindrome Bi cronica ossea o Bi tenace: è unâevoluzione cronica delle forme precedenti. A causa dellâostruzione persistente alla circolazione di energia e sangue, si genera un ristagno di liquidi che si condensano e creano il flegma (Tan). Il flegma impedisce il nutrimento dellâarticolazione e lâeliminazione delle sostanze di scarto del metabolismo energetico, che quindi si depositano a livello articolare sotto forma di sali di calcio. Questa sindrome quindi interessa tutte quelle forme cliniche croniche in cui si hanno osteofiti, proliferazioni ossee, becchi articolari e degenerazioni ossee con tumefazione e
23
gonfiore articolare. Lâarticolazione colpita perde la sua tipica conformazione anatomica, il flegma induce una deformazione ossea ed una alterazione ulteriore alla circolazione energetica dei meridiani che percorrono quellâarea articolare. In questo caso il dolore sarĂ forte, fisso con forte riduzione o impossibilitĂ ai movimenti di flesso-estensione dellâarticolazione, si svilupperĂ ipotrofia muscolare e colorito scuro della parte. Gli organi interessati sono Fegato, Rene e Milza: il vuoto del Fegato provoca una cattiva circolazione del sangue che non riesce a nutrire i muscoli e i tendini; il vuoto di Rene impedisce il nutrimento osseo e articolare; il vuoto di Milza determina lâaccumulo di liquidi non drenati che si trasformano in Tan con conseguente aggravio della circolazione energetica. Il trattamento consiste nel dissolvere e far circolare i Tan, far circolare i liquidi bloccati (TR 6, TR 2, BL 22), far circolare lâenergia ed il sangue, tonificare il Rene e la Milza (BL 23, BL 20, VC 4), riequilibrare ossa, tendini e muscoli (LR 3, GB 34).
Le Sindromi Bi possono essere intese anche come patologie ostruttive dolorose dei Meridiani, con lo sviluppo di sintomi correlati al meridiano coinvolto.
Meridiani Tendino-Muscolari: i meridiani tendino-muscolari (MTM) sono i piĂš superficiali nel loro decorso, rappresentano lâenergia difensiva e i movimenti inconsci. Regolano il movimento corporeo e la postura. Lâinteressamento di questi meridiani viene valutato a seguito di un interrogatorio del proprietario ed un esame visivo, palpatorio e motorio. Il protocollo terapeutico consiste nel trattare i punti dolorosi ashi locali del MTM interessato, il punto ting del meridiano (controlaterale se è un dolore cronico, omolaterale se è un dolore acuto), il punto shu antico del meridiano omolaterale alla sintomatologia, il punto jing prossimale omolaterale se è un meridiano yin altrimenti il punto He / mare omolaterale se è un meridiano
24
yang; ancora i punti ROE / riunione omolaterali e controlaterali ed il punto xi del meridiano. Lâesame motorio è fondamentale per la valutazione dei meridiani tendino-muscolari e si valuta la risposta dolorosa a seguito di movimenti di flessione, estensione, intra ed extra-rotazione.
Meridiani luò: i meridiani luò trasportano lâenergia nutritiva; nelle Sindromi Bi vengono utilizzati per bloccare e deviare i fattori patogeni nella loro progressione verso lâinterno dellâorganismo. Se i meridiani luò fossero colpiti dalla patologia non riuscirebbero piĂš ad espellere il fattore patogeno ed i sintomi clinici generati sarebbero intermittenti e cronici.
Meridiani distinti: quando sono coinvolti vuol dire che siamo in una fase cronica e grave della Sindrome Bi perchĂŠ significa che il patogeno si sta approfondendo nellâorganismo. Infatti i meridiani distinti rappresentano la connessione tra lâesterno e lâinterno dellâorganismo; nei meridiani distinti circola Wei Qi e Yuan Qi. 3.2. Meridiani coinvolti
Lâarticolazione coxo-femorale è interessata dal decorso e coinvolgimento di diversi meridiani che comandano in maniera variegata le sue componenti anatomiche e le sue attivitĂ motorie. I meridiani che comandano lâanca sono i principali ed i tendino-muscolari di Milza, Stomaco, Fegato, Vescica Biliare, Rene e Vescica. In base alla topografia (percorso del meridiano principale in rapporto alla zona algica) ed al tipo di Sindrome si può individuare il meridiano principale da trattare. In base al dolore evocato da alcuni movimenti nellâesame motorio si può capire quale meridiano tendino-muscolare (MTM) può essere coinvolto. Se il
25
dolore si manifesta nei movimenti di flessione dellâarticolazione allora è coinvolto il Meridiano di Stomaco, allâestensione quello di Vescica, nei movimenti di abduzione la Vescica Biliare, in adduzione il Rene o il Fegato o la Milza, mentre nei movimenti di intra-rotazione e extra-rotazione è coinvolta la Vescica Biliare.
Il Meridiano di Milza (SP) comanda globalmente lâanca e si associa alla difficoltĂ del paziente di adattarsi ai cambiamenti dello stile di vita del paziente.
Il Meridiano di Stomaco (ST) comanda attraverso il suo MTM la muscolatura anteriore della coscia; rappresenta la capacitĂ di bloccare un movimento e di fermarsi.
Il Meridiano di Fegato (LR) comanda la muscolatura della coscia e in particolare tutti i muscoli adduttori; è utilizzato nei casi di coxalgia in cui il paziente è incapace di concludere una fase della vita e iniziarne unâaltra, rappresenta lâincapacitĂ a chiudere un passaggio della crescita.
Il Meridiano di Vescica Biliare (GB) comanda la muscolatura laterale della coscia e rappresenta la capacitĂ di scegliere tra due direzioni.
Il Meridiano di Rene (KD) regge la struttura ossea; rappresenta con la sua parte spirituale lâavere una struttura salda in grado di far superare al paziente i vari traumi sia fisici che psichici che la vita gli infligge.
Il Meridiano di Vescica (BL) comanda la muscolatura che è responsabile della postura; rappresenta la capacità di reggersi in piedi e di muoversi.
3.3. Tecniche di trattamento del dolore osteoarticolare
Il dolore osteoarticolare è causato o da unâinvasione di unâenergia perversa esterna o da traumi ripetuti o da deficit degli Zang / Fu che provocano un rallentamento di Qi e xuè
26
Per poter trattare il dolore bisogna innanzitutto capire se è un dolore da pieno, da vuoto o da stasi. Il dolore da pieno è un dolore sempre acuto e continuo, che peggiorerĂ con la pressione, migliorerĂ con lâattivitĂ fisica e peggiora con il riposo; se è da pieno di yang allora migliorerĂ con lâapplicazione del freddo e peggiorerĂ con il caldo, se è da pieno di yin e di xuè invece le caratteristiche saranno contrarie. Il dolore da vuoto è invece un dolore cronico e ricorrente, migliorerĂ con la pressione e con il riposo, peggiorerĂ con lâattivitĂ fisica. In caso di dolore da un vuoto di yang il paziente troverĂ giovamento dallâapplicazione del calore, se da vuoto di yin e xuè invece migliorerĂ con lâapplicazione del freddo. In ultimo il dolore da stasi è invece un dolore urente o sordo che sarĂ alleviato dal calore e dallâattivitĂ fisica, mentre sarĂ peggiorato dalla pressione e dal riposo.
Una volta capitane la natura, va iniziato il trattamento disperdendo il dolore, tonificando gli Zang / Fu e rimuovendo le ostruzioni alla circolazione energetica.
Per disperdere il dolore bisogna usare i punti ting e shu del meridiano interessato e/o il punto luò e yuan del meridiano colpito e del suo meridiano accoppiato.
Successivamente bisogna tonificare gli Zang / Fu colpiti sulla base dellâenergia perversa esterna prevalente nella patogenesi del dolore osteoarticolare: quindi il Fegato se lâenergia cosmopatogena è il vento, la Milza nel caso dellâumiditĂ ed il Rene nel caso del freddo. Le Sindromi possono essere anche miste, infatti il vento può veicolare con la sua forza motrice anche altre energie perverse (e quindi avremo delle Sindromi da vento-freddo, vento-umiditĂ ), ed in questo caso vanno comunque tonificati i visceri e gli organi colpiti. Se la causa cosmica scatenante è il vento bisogna tonificare lo yin ed il sangue con SP 6, SP 10, VC 4, BL 17 e disperdere il vento con SI 12, TB 17, BL 12, GB 20, VG 16. Se la causa cosmopatogena è
27
il freddo bisogna usare i punti fuoco TB 6, PC 5, HT 4. Se la causa prevalente è lâumiditĂ si userĂ ST 36, ST 40, VC 12, SP 5.
Lâultimo passo nel trattamento del dolore osteoarticolare è la rimozione delle ostruzioni che va effettuata utilizzando âpunti localiâ e i âpunti distaliâ. I punti locali sono i punti ashi adiacenti e nella vicinanza della zona algica ed i âpunti locali tradizionaliâ che sono comunque localizzati sui meridiani che percorrono la regione colpita. Per il trattamento del dolore dellâosteoartrosi dellâanca, i punti locali tradizionali che ci interessano sono: BL 40 che agisce sulla colonna lombosacrale, BL 60 con azione su tutta la colonna, GB 34 punto ROE / riunione dei muscoli e agisce sui tendini e articolazioni, LI 4 con azione sul dolore osseo e muscolare e sulla colonna lombare. I âpunti distaliâ servono ad eliminare la stasi di Qi e ad eliminare i fattori patogeni; possono essere localizzati sul meridiano colpito dalla sintomatologia ma anche su meridiani differenti, in particolare su quelli che appartengono ad uno stesso livello energetico o su meridiani con la stessa polaritĂ sugli arti.
In ultimo possono essere utilizzati altri punti appartenenti ai gruppi dei punti barriera degli arti, dei punti di mobilizzazione, dei punti vento, dei luò di gruppo, dei nodo-radice e dei punti di comando particolari. Di questi, di seguito, verranno elencati solo quelli con azione relativa allâarto inferiore e allâarticolazione dellâanca.
I punti vento possono essere usati per risolvere il blocco di Qi nel meridiano e anche sulla base della natura della sindrome; il punto vento relativo allâarto inferiore è il GB 31.
I punti di mobilizzazione vengono utilizzati per trattare la stasi di energia yang (GB 30) o yin (KD 8) allâarto inferiore.
I punti barriera degli arti sono classificati in base allâarticolazione interessata e vengono utilizzati per trattare il blocco nella circolazione energetica, sia yin che yang, che si dirige dal tronco agli arti e viceversa: BL 29 favorisce la circolazione dellâenergia yang stagnante dal tronco verso lâarto inferiore
28
(quindi in caso di pieno di yang al tronco a monte dellâarticolazione coxofemorale, la zona sarĂ interessata dai sintomi di dolore da pieno di yang); ST 31 permette la circolazione dellâenergia yang dallâestremitĂ al tronco (in caso di dolore da pieno di yang allâarto inferiore); SP 12 tratta la stasi dellâenergia yin nel tronco a monte dellâarticolazione dellâanca e la fa circolare verso lâarto inferiore; LR 11 al contrario favorisce la circolazione dellâenergia yin dallâarto inferiore al tronco.
I punti luò di gruppo servono a dare movimento allâenergia yin e yang: GB 39 è il luò di gruppo dei meridiani yang del basso ed è utilizzato per trattare il ristagno e la pienezza dellâenergia yang in alto e in superficie, SP 6 luò di gruppo per i meridiani yin del basso utilizzato nel trattamento del ristagno di yin in basso.
Tra i punti di comando particolari ricordiamo: ST 31 che comanda lâanca, VC 3 che comanda le ossa, ST 38 che governa la mobilitĂ di tutte le articolazioni ed il BL 57 che comanda il sistema muscolare. Altre strategie di trattamento del dolore osteoarticolare sono utilizzando i MTM, i meridiani luò longitudinali oppure effettuare un trattamento in relazione agli strati; attraverso lâesame motorio può essere identificato il MTM interessato, invece attraverso lâesame topografico si può individuare il meridiano luò longitudinale da trattare. Per il trattamento dei luò longitudinali bisogna pungere il punto xi ed il punto luò del meridiano colpito dallo stesso lato del sintomo algico. Se invece il meridiano interessato è un MTM allora la tecnica di trattamento prevede lâutilizzo dei punti ashi, poi il punto ting (che richiama la Wei Qi) controlaterale se il dolore è cronico o omolaterale se è un dolore acuto, il punto shu del meridiano colpito omolateralmente al sintomo dolorifico, e in ultimo il punto king per i meridiani yin o il punto He / mare se si tratta di un meridiano yang; possono poi essere aggiunti i punti xi e i punti shu del dorso.
29
Per il trattamento in relazione agli strati si utilizzano i âpunti riunioneâ / Hui con azione sistemica. Nellâorganismo esistono otto tipi di tessuti o sistemi la cui energia si raccoglie in altrettanti punti definiti appunto come punti riunione. Per i tendini e i muscoli câè il punto riunione GB 34 che è un punto terra del movimento legno ed agisce sul tessuto muscolare drenando lâenergia yang. Per il sistema sangue câè il punto riunione BL 17 usato per le malattie articolari migranti da vento ma anche per le alterazioni da eccesso e da deficit di sangue. Il punto Hui delle ossa è BL 11 ed è molto importante soprattutto nelle forme patologiche che interessano piĂš articolazioni contemporaneamente; inoltre essendo localizzato nel tratto dorsale della colonna distribuisce lâenergia della loggia dellâacqua a tutto il rachide, portando quindi Yuan Qi a tutte le articolazioni. Altro punto riunione utilizzato è il GB 39 che è il punto Hui dei midolli dellâarto inferiore, ha unâazione profonda proprio sullâarticolazione coxo-femorale ma in generale su tutto lâarto posteriore. 3.4. Punti per il trattamento dellâarticolazione dellâanca
Nelle coxartrosi si utilizzano punti a seconda della diffusione del dolore: se è in zona postero-laterale si usano punti locali come GB 29 e GB 30, punti adiacenti come il BL 40 e GB 34 o GB 31, e punti distali come GB 41, TB 5, BL 62. Se il dolore è antero-laterale allâarticolazione dellâanca possono essere usati come punti locali GB 28, GB 29, ST 31, come punti adiacenti invece ST 32, GB 31 e come punti distali invece GB 41 e TB 5. Se il dolore è irradiato alla zona mediale dellâarticolazione coxo-femorale si possono usare LR 10, LR 11, SP 12 come punti locali, SP 11, LR 8 e i punti ashi come punti adiacenti, e SP 5, LR 3 e ST 36 come punti distali.
30
In corso di periartrite dellâanca è possibile avere unâazione analgesica, antinfiammatoria e decontratturante utilizzando come punti locali il GB 29, GB 30 e BL 54, come punti adiacenti GB 31 e GB 34, come punti distali GB 41 e TB 5. Di seguito vediamo le azioni specifiche dei principali punti di agopuntura utilizzati in corso di displasia dellâanca.
GB 29: âJu liaoâ / Fessura accovacciata. Ă localizzato nella zona dellâarticolazione dellâanca, a metĂ della linea che unisce il grande trocantere del femore e la spina iliaca anteriore. Ă un punto di confluenza del Meridiano della Vescica Biliare con lo Yang Qiao Mai. Ă utilizzato come punto locale nella Sindrome Ostruttiva Dolorosa dellâanca, è molto sensibile alla pressione tanto da essere un punto diagnostico per il dolore al bacino; la sua azione è sinergica con il trattamento del GB 30. Ă indicato per il dolore allâanca, dolore nella zona postero-laterale della gamba, dolore laterale al gluteo, dolore che si irradia alla zona inguinale, paralisi degli arti inferiori, cistite e endometrite. Puntura perpendicolare.
GB 30: âHuan tiaoâ / Salto dellâanello. Ă localizzato in una depressione dietro lâarticolazione dellâanca, fra il primo ed il secondo terzo della linea che unisce il grande trocantere del femore con il sacro. Ă il punto dâincontro tra il meridiano della Vescica Biliare con quello della Vescica Urinaria. Rimuove le ostruzioni dal Meridiano, dissolve lâumiditĂ ed espelle il vento; tonifica il Qi ed il sangue. Ă utile nel trattamento del dolore allâanca, ai glutei, alla parte laterale delle gambe, nelle lombalgie, per lâatrofia della gamba, nella sciatica, per il dolore al ginocchio, orticaria e ulcerazioni. Ă utilizzato soprattutto come punto locale per il trattamento del dolore dellâanca, ma oltre a questo pungendolo si stimola la circolazione di energia e sangue nellâintero arto inferiore e rafforza i tendini. Oltre ad essere attivo nella SOD, questo punto
31
espelle il vento nelle malattie della pelle ed ha un effetto tonificante generale su sangue ed energia in tutto il corpo (come ST 36); in ultimo dissolve lâumiditĂ -calore dal riscaldatore inferiore e quindi agisce anche in corso di problemi genito-urinari. Puntura perpendicolare profonda.
BL 54: âZhi bianâ / Margine inferiore. Ă localizzato sul gluteo, allâaltezza del quarto forame sacrale e a 3 cun dalla linea mediana. Giova alla schiena e alla minzione. Ă un punto importante nel trattamento locale della lombalgia e del dolore che si irradia ai glutei e alla parte postero-laterale delle gambe. Inoltre è indicato in corso di dolore al coccige, dolore anale, difficoltĂ alla minzione e ritenzione urinaria. Puntura perpendicolare.
BL 60: âKun lunâ / Montagne. Localizzato dietro lâarticolazione della caviglia, tra la prominenza del malleolo laterale ed il tendine dâAchille. Punto jing/ fiume dei cinque punti shu antichi del Meridiano, punto fuoco. Purifica il calore, elimina il vento, rimuove le ostruzioni del meridiano, giova alla schiena, tonifica il sangue, fortifica lâanca, rafforza muscoli e tendini. Ă molto utilizzato come punto distale in corso di lombalgia (in particolare è usato nella lombalgia cronica, mentre per quella acuta è maggiormente utilizzato BL 40). Eliminando il vento ha unâazione anche sulle patologie della testa come cefalee e dolori nucali, oltre che nelle SOD delle spalle, del collo e della testa. Puntura perpendicolare.
GB 41: âZu lin qiâ / Lacrime del piede che scendono. Localizzato sulla parte laterale del dorso del piede tra il quarto ed il quinto metatarso. Ă un punto shu / ruscello dei punti shu antichi del meridiano, ed è punto legno e punto di apertura del Dai Mai. Rimuove le ostruzioni del meridiano, elimina la stasi, sottomette lo yang del Fegato, promuove il libero fluire del Qi del Fegato, purifica il calore dal meridiano della Vescica Biliare, giova alla mammella.
32
Questo punto agisce bene nel trattamento dellâumiditĂ delle SOD del ginocchio e dellâanca, agisce eliminando il dolore e la spasticitĂ al piede ed a tutto lâarto inferiore, aumenta il tono muscolare. Puntura perpendicolare.
ST 31: âBi guanâ / Cancello della coscia. Localizzato nella parte anteriore della coscia, nel punto dâincontro tra la linea verticale che parte dalla spina iliaca antero-superiore e la linea orizzontale che parte dal bordo inferiore della sinfisi pubica, al lato del muscolo sartorio. Rimuove le ostruzioni dal canale, espelle il vento, elimina il freddo del Rene. Ă utilizzato nella Sindrome Bi delle gambe, nel dolore alle anche e alle cosce e nella contrazione dei muscoli della coscia. Fortifica le gambe e favorisce il loro movimento, in particolare il sollevamento della gamba, tratta la sensazione di intorpidimento dellâarto. Puntura perpendicolare.
GB 31: âFeng shiâ / Mercato del vento. Localizzato sulla faccia laterale della coscia, 7 cun sopra la piega poplitea trasversa. Espelle il vento, rimuove le ostruzioni del Meridiano, elimina le paresi e paralisi, attenua il prurito. Utilizzato nel trattamento della sciatica, della paralisi muscolare, emiplegia parestesie, atrofia della gamba. Ă utilizzato nelle malattie della pelle causate da vento-calore, ma anche per il trattamento dei dolori coxo-articolari fissi e stagnanti causati da umiditĂ , per rilassare i tendini e rafforzare la circolazione di Qi e sangue nelle gambe. Puntura perpendicolare.
BL 23: âShen shuâ / Punto shu del dorso dei Reni. Localizzato a 1,5 cun al lato della apofisi spinosa della vertebra L2. Ă il punto shu del dorso del Rene, quindi la sua azione sarĂ di tonificazione del Rene, nutrire il sangue, giovare alle ossa e al midollo, rafforzare la parte inferiore della schiena, illuminare gli occhi, dissolvere lâumiditĂ e favorire la minzione. Deve essere usato in tonificazione in qualsiasi deficit cronico dei Reni, in particolare per tonificare il Rene yang essendo localizzato sulla schiena ma può essere utilizzato anche
33
per nutrire lo yin del Rene. I Reni controllano le ossa e producono il midollo, quindi questo punto viene usato in qualsiasi patologia delle ossa, anche la displasia dellâanca, e per nutrire il midollo in caso di gambe deboli, astenia, vertigini, desiderio di dormire. Puntura perpendicolare verso il rachide.
BL 11: âDa zhuâ / Grande spola. Localizzato a 1,5 cun a lato dellâapofisi spinosa della prima vertebra toracica. Ă punto mare del sangue, punto Hui delle ossa, punto dâincontro dei Meridiani di Vescica, Vescica Biliare, Intestino Tenue, Triplice Riscaldatore. Questo punto nutre il sangue, rafforza le ossa, espelle il vento esterno, sottomette lo yang del Fegato e favorisce la discesa del Qi del Polmone. BL 11 essendo punto del Mare del Sangue viene usato per nutrire il sangue in generale, ma in particolare tonifica il sangue della superficie del corpo localizzato nello spazio tra pelle e muscoli (definito questo spazio âcou liâ); quindi oltre ad espellere il vento, può essere usato per difendere il corpo dalle invasioni di vento esterno che si inserisce proprio nello spazio tra pelle e muscoli. Inoltre questo punto ha la capacitĂ di espellere verso lâesterno il vento esterno e può essere quindi usato nel trattamento degli attacchi da vento-freddo o vento- calore esterno. BL 11 è anche punto Hui / riunione delle ossa e quindi nutre il sistema scheletrico: è usato per prevenire la degenerazione ossea e per trattare le deformitĂ che si sviluppano nel corso delle SOD croniche con aspetto proliferativo. Puntura perpendicolare.
VC 3: âZhong jiâ / EstremitĂ di mezzo. Localizzato sulla linea mediana dellâaddome 4 cun sotto lâombelico e 1 cun sopra la sinfisi pubica. Ă il punto Mu della Vescica, punto dâincontro dei tre meridiani tendino muscolari yin della gamba, e punto dâincontro dei canali di Milza, Fegato, Reni e Vasoconcezione. Agisce dissolvendo lâumiditĂ dal Riscaldatore Inferiore, rinforza i Reni e nutre il Jing renale, promuove le funzioni della Vescica. Ă
34
utilizzato nelle lombalgie, deficit di Yuan Qi, ginocchia deboli, infertilitĂ , ritenzione urinaria o problemi urinari di varia natura. Puntura perpendicolare.
GB 34: âYang ling quanâ / Fontana della collina dello yang. Localizzato nella parte laterale della gamba, nella depressione anteriore alla testa del perone. Punto He / mare dei cinque punti shu, punto terra e punto Hui / riunione dei tendini. Promuove il libero fluire del Qi del Fegato, giova ai tendini, rimuove le ostruzioni dal canale, dissolve lâumiditĂ -calore dal Meridiano del Fegato e della Vescica Biliare. Ă uno dei punti piĂš importanti del corpo ed è molto importante nel garantire la circolazione dellâenergia del Fegato ed è quindi usato nel trattamento della stasi del Qi di Fegato soprattutto a livello dellâipocondrio ma anche dellâaddome inferiore, quindi utile nel trattamento di nausea, vomito, stipsi. Ă un punto importante per rilassare i tendini in caso di spasmi o contratture, ma tratta comunque i tendini di tutte le articolazioni. In particolare è utilizzato ampiamente nel trattamento delle SOD perchĂŠ rafforza la circolazione del Qi e del sangue nelle gambe e rilassa i tendini ed i muscoli. Puntura perpendicolare.
BL 40: âWei zhongâ / Sostegno del centro. Localizzato al centro della fossa poplitea. Punto He / mare dei cinque punti shu antichi del meridiano, punto terra. Rimuove le ostruzioni dal canale, purifica il calore e raffredda il sangue, fortifica la zona lombare e le ginocchia. Indicato nella lombalgia, nel dolore della sciatica, nella rigiditĂ della parte inferiore della schiena e nel dolore al ginocchio. Ă indicato per tutti i tipi di lombalgia, in particolare per quella acuta, ma rilassa i tendini e giova a tutta la schiena. Inoltre purifica il calore e dissolve lâumiditĂ della Vescica e quindi può essere usato anche nel trattamento della minzione dolorosa. Essendo un punto mare è indicato quando la malattia penetra in profonditĂ , nei muscoli e nelle ossa e in particolare in tutta lâanca. Puntura perpendicolare.
35
3.5. Gold beads implants
Lâimpianto di grani dâoro (gold beads implants) è una forma di agopuntura permanente che consiste nellâapplicare dei granuli di oro a livello sottocutaneo, muscolare o periarticolare in pazienti affetti da infiammazioni o degenerazioni tessutali. Questa tecnica trova maggior impiego nel trattamento delle patologie croniche dellâapparato muscolo-scheletrico, ma altri campi di applicazione sono le patologie dermatologiche croniche, patologie immunitarie, lâincontinenza urinaria e fecale.
La tecnica è stata messa a punto in America dal medico veterinario Terry Durkes negli anni â70 trattando proprio dei cani affetti da displasia dâanca. Allâinizio vennero utilizzati solo due agopunti, GB 29 e GB 30, ma successivamente fu inserito un terzo punto per lâapplicazione dei granuli dâoro, il BL 54: ad oggi questi sono i tre agopunti piĂš utilizzati per il trattamento della displasia dâanca.
I grani utilizzati sono di oro a 24 carati e di uno spessore di 1 mm e lunghezza di circa 2 mm, vengono inseriti in maniera sterile ed in anestesia generale. Gli impianti non sono soggetti a rigetto, non migrano, non si consumano e rimangono attivi per tutta la vita del paziente.
Il principio si basa sul fatto che i grani dâoro vengono applicati in punti di agopuntura con unâazione specifica per quella malattia e ne provocano una stimolazione continua e prolungata, determinando quindi un effetto analgesico duraturo. Inoltre i grani sono in oro, un elemento biocompatibile ma anche capace di andare a neutralizzare e normalizzare il pH tissutale nella zona di inserimento. Infatti nelle patologie artrosiche e infiammatorie, nei tessuti si verifica un aumento delle cariche elettriche negative con conseguente acidificazione localizzata del pH, che contribuisce al mantenimento dei sintomi dolorifici poichĂŠ il dolore aumenta allâabbassarsi del pH locale. In questa condizione lâorganismo richiama ioni positivi come il
36
Na+, H+, Ca+ per riequilibrare lâaciditĂ , ma la mobilitazione del calcio è quella responsabile poi della formazione di osteofiti nellâarticolazione giĂ danneggiata. In questo scenario i grani dâoro agiscono emanando cariche positive sotto forma di ione aurocianuro riequilibrando il pH tissutale, rendendo inoltre minoritario il richiamo dalla periferia di ioni Ca+. Inoltre lo ione aurocianuro ha anche unâazione inibitoria nei confronti di alcune cellule infiammatorie locali, come macrofagi e leucociti polimorfonucleati da cui viene fagocitato, espletando quindi anche unâazione antinfiammatoria. Nella displasia dâanca i granuli vengono quindi applicati nei punti GB 29, GB 30 e BL 54 come punti locali; ma possono anche essere applicati in punti distali come LR 3, ST 36, KD 3, GB 34. Una volta impiantati i grani dâoro in letteratura è riportato un calo del dolore o la scomparsa in circa una settimana, mentre le alterazioni radiografiche possono mutare con una decalcificazione dellâarticolazione patologica nei 612 mesi successivi allâimpianto.
37
4. Casi clinici
Dalla ricerca bibliografica ho estratto alcuni casi clinici veterinari in cui sono stati trattati dei pazienti affetti da artrosi coxofemorale, utilizzando diversi punti di agopuntura con buoni risultati clinici, che di seguito riporto. Caso 1: paziente di sesso femminile, di 14 anni di etĂ con severa zoppia sullâarto posteriore destro. In passato ha avuto durante lâattivitĂ sportiva una lieve frattura pelvica che poi si era saldata esitando in una forma di artrosi coxofemorale. Alla palpazione si rileva sensibilitĂ nei punti BL 54, BL 53, GB 30; la lingua è scura, doppia ed umida; il polso femorale è profondo e debole. La diagnosi cinese è di una Sindrome Bi ossea cronica con deficit del Qi renale e stasi di sangue. Il trattamento è consistito nellâapplicazione di aghi nei punti BL 67 (punto ting, punto metallo, sul bordo esterno del 5° dito del piede. Tonifica il Rene ed il Fegato; utilizzato per contratture muscolari, debolezza agli arti posteriori o alla schiena, gonfiore delle ginocchia e dolore agli occhi), GB 44 (punto ting e punto metallo del Meridiano. Tonifica il Fegato e la Vescica Biliare, espelle il vento. Utilizzato per crampi e dolori muscolari, dolori al ginocchio o dolori articolari, dolori al canto esterno dellâocchio), ST 45 (punto ting e punto metallo del Meridiano di Stomaco. Favorisce la circolazione energetica, dissolve lâumiditĂ ed il flegma, blocca il dolore e regola lâenergia) e Bai Hui posteriore (localizzato tra L7-S1 sulla linea dorsale mediana; agisce sul dolore lombare, sul dolore di tutto il treno posteriore, nellâartrite e nellâartrosi dellâanca); in piĂš è stata applicata lâelettroagopuntura per 20 minuti nei punti BL 54 bilateralmente (a livello del terzo forame sacrale a 3 cun dalla linea mediana; regola lâumiditĂ e tonifica il vuoto del Riscaldatore Inferiore; utilizzato per il dolore al coccige, disturbi motori del treno posteriore, dolore allâarticolazione coxofemorale con artrosi e degenerazione), BL 40 bilateralmente (localizzato al centro della fossa poplitea, punto He / mare dei cinque punti shu; fortifica la zona lombare e le
38
ginocchia, dolori lombari, lussazioni e lombalgie, paresi dellâarto inferiore, blocco della circolazione energetica dellâarto posteriore), BL 35 bilateralmente (âriunione dello yangâ, localizzato a 0,5 cun ai lati del coccige e ai lati della coda; tonifica il vuoto renale ed elimina lâumiditĂ -calore. Usato per lombalgie o comunque dolori generali a tutto il rachide, difficoltĂ ad alzarsi, dolore agli arti posteriori), GB 29 (stimola la circolazione energetica nellâarto posteriore, punto locale del trattamento dellâartrosi coxofemorale, tonifica le condizioni di vuoto e elimina il freddo). Nei trattamenti successivi sono stati utilizzati gli stessi punti della prima seduta affiancati da GB 30 (rimuove le ostruzioni dai Meridiani delle estremitĂ posteriori, tonifica il Fegato, usato per ischialgia, dolore allâanca, artrosi e degenerazione coxofemorale) e Bai Hui / VG 20 (âcento riunioniâ, riunione di tutti i Meridiani yang con anche il Meridiano di Fegato; regola il Fegato, sottomette il vento, calma lo Shen; usato per rigiditĂ della colonna, nella difficoltĂ ad alzarsi e a mantenere lâequilibrio, incoordinazione, crampi e dolori muscolari) e da una terapia orale a base di erbe medicinali cinesi. Alla fine del ciclo terapeutico la paziente ha mostrato miglioramenti clinici con andatura senza zoppia sul posteriore destro e con riduzione evidente della sintomatologia dolorosa. Caso 2: paziente di sesso maschile di 15 anni, mantello nero e con difficoltĂ ad alzarsi con lieve zoppia sul posteriore sinistro e dolorabilitĂ della zona coxale e sacrale; presenza di diversi lipomi cutanei. Dalla visita occidentale si emette diagnosi di displasia ed artrosi coxofemorale, con atrofia anche della massa muscolare del treno posteriore. Alla visita secondo la MTC si rileva uno Shen buono, con uno sguardo vitale, lingua spessa e pallida e pelo secco e atrofia dei muscoli degli arti posteriori soprattutto, ma anche degli anteriori. Attualmente sotto terapia farmacologica antinfiammatoria per ridurre il grado di sofferenza articolare; alimentazione secca commerciale. Alla palpazione risultano dolenti gli shu del dorso BL 18, BL 20, BL 21, BL 23. La diagnosi
39
secondo la medicina cinese è di una Sindrome Bi da freddo con umiditĂ e stasi di Qi. Per il trattamento sono stati applicati i punti BL 20 (punto shu del dorso di Milza, mobilizza lâenergia della Milza, dissolve lâumiditĂ e regola il sangue), BL 60 (tonifica il Fegato, mobilizza lâenergia, rimuove le ostruzioni dal Meridiano; usato per dolore lombosacrale e coxale), BL 18 (punto shu del dorso di Fegato. Tonifica il Fegato e la Vescica Biliare, dissolve lâumiditĂ e regola la circolazione energetica), GB 29 (stimola la circolazione energetica nellâarto posteriore, punto locale del trattamento dellâartrosi coxofemorale, tonifica le condizioni di vuoto e elimina il freddo), GB 30 (rimuove le ostruzioni dai Meridiani delle estremitĂ posteriori, tonifica il Fegato, usato per ischialgia, dolore allâanca, artrosi e degenerazione coxofemorale), SP 9 (punto He / mare del Meridiano di Milza, punto acqua. Regola lâumiditĂ ed il freddo, favorisce la circolazione energetica nel Riscaldatore Inferiore. Per il trattamento della lombalgia, sensazione di freddo, gonalgia e dolore allâarto posteriore soprattutto nella parte interna mediale), VC 4 (3 cun sotto lâombelico, punto di riunione con i Meridiani di Fegato, Milza e Reni; tonifica lâenergia renale, favorisce la discesa dellâenergia. Per dolori allâipogastrio, rallentamento del flusso energetico con produzione di masse, indebolimento degli arti posteriori), Bai Hui posteriore (extrapunto sulla linea sagittale mediana tra lâultima vertebra lombare e la prima sacrale, rinforza la zona lombare). Nella seduta successiva si osserva un miglioramento clinico e vengono trattati per le sedute successive VC 4, GB 29, GB 30, VG 20 (âcento riunioniâ, riunione di tutti i Meridiani yang con anche il Meridiano di Fegato; regola il Fegato, sottomette il vento, calma lo Shen; usato per rigiditĂ della colonna, nella difficoltĂ ad alzarsi e a mantenere lâequilibrio, incoordinazione, crampi e dolori muscolari), BL 60, BL 23 (punto shu del dorso di Rene, tonifica il Rene yin; rafforza la zona lombare, usato per il trattamento della debolezza della zona lombare, lombalgia, disturbi ossei), SP 9, associato alla
40
moxibustione del Vasocintura e della zona lombare. Dopo questi trattamenti il paziente migliora molto la sua mobilitĂ e porta a scalare, fino ad interrompere, i trattamenti farmacologici mantenendo una buona qualitĂ di vita.
Caso 3: Cane di sesso femminile meticcio incrocio Labrador Retriever, mantello nero. Si presenta per andatura claudicante, dolore e iperestesia della zona lombo-sacrale e coxale, difficoltĂ ad alzarsi, reticente nel saltare e nella corsa. Allâesame radiografico si evidenzia appiattimento della testa del femore, rimaneggiamento osseo, sublussazione della testa del femore destra, quadro compatibile con una displasia coxofemorale. Il soggetto viene sottoposto a trattamento agopunturale in piĂš sedute con dry needle su BL 23 (punto shu del dorso di Rene, tonifica il Rene yin; rafforza la zona lombare, usato per il trattamento della debolezza della zona lombare, lombalgia, disturbi ossei) e Bai Hui posteriore (extrapunto sulla linea sagittale mediana tra lâultima vertebra lombare e la prima sacrale, rinforza la zona lombare) e trattamento con elettroagopuntura su GB 29 (stimola la circolazione energetica nellâarto posteriore, punto locale del trattamento dellâartrosi coxofemorale, tonifica le condizioni di vuoto e elimina il freddo) e GB 30 (rimuove le ostruzioni dai Meridiani delle estremitĂ posteriori, tonifica il Fegato, usato per ischialgia, dolore allâanca, artrosi e degenerazione coxofemorale). Nelle sedute successive sono stati associati anche i punti BL 54 (a livello del terzo forame sacrale a 3 cun dalla linea mediana; regola lâumiditĂ e tonifica il vuoto del Riscaldatore Inferiore; utilizzato per il dolore al coccige, disturbi motori del treno posteriore, dolore allâarticolazione coxofemorale con artrosi e degenerazione) e gli extrapunti Yan Chi (localizzato nella regione lombare dorsolaterale, davanti allâala dellâileo subito avanti alla sua prominenza; inserzione perpendicolare, extrapunto utilizzato per trattare la displasia dâanca, il dolore lombare e lâinfertilitĂ ), Jian Jiao (localizzato sempre nella parte dorsolaterale dellâanca, caudalmente al punto precedente, dietro la cresta iliaca in una depressione ventrale rispetto
41
alla spina iliaca postero-superiore; inserzione perpendicolare, extrapunto utilizzato per lâosteoartrite dolorosa dellâanca, displasia dellâanca, dolore pelvico, zoppia), Ba Shan (localizzato sempre nella zona dorsolaterale dellâanca, a metĂ lungo la linea immaginaria che collega il Bai Hui posteriore e la tuberositĂ ischiatica). Al termine di questo trattamento il paziente giĂ mostrava una forte riduzione del dolore locale e facilitĂ nellâalzarsi e sedersi. Come trattamento definitivo è stato poi effettuato lâimpianto di grani dâoro nel Bai Hui posteriore, GB 29, GB 30, BL 54 in anestesia. Dopo alcune settimane dallâimpianto il cane non mostra dolore nĂŠ durante la camminata nĂŠ da seduto, si alza con facilitĂ e riprende a correre.
Alla luce di questa analisi ho poi trattato un paziente con sintomatologia algica da osteoartrosi dellâarticolazione dellâanca.
Caso clinico: Pico, cane maschio intero, meticcio di 9 anni con mantello scuro. Si presenta per zoppia sugli arti posteriori, in particolare sul posteriore sinistro, e rigiditĂ della colonna nel tratto lombo-sacrale. Anamnesi: a Pico viene somministrata unâalimentazione mista, sia con il secco che con lâumido. Da poco piĂš di un anno il cane mostra zoppia sui posteriori e difficoltĂ ad iniziare il movimento, ad alzarsi e a saltare; per questo motivo Pico ha effettuato trattamenti farmacologici con antinfiammatori (Previcoxď) e integratori (condroprotettori di diverse case farmaceutiche e acidi grassi) aggiunti al cibo. A seguito di queste terapie ha sempre mostrato dei miglioramenti provvisori, con recrudescenza dei sintomi una volta interrotti i trattamenti. Sono state eseguite circa tre mesi fa delle radiografie della zona coxofemorale che hanno mostrato rimaneggiamento osseo della cavitĂ acetabolare sinistra con lieve sublussazione della testa del femore e piccole proliferazioni ossee locali; a destra non si evidenziano
42
alterazioni radiografiche importanti oltre ad una lieve radiopacitĂ dellâarea acetabolare.
Figura 1 RX bacino in proiezione ventrodorsale di Pico
Il proprietario riporta un peggioramento della sintomatologia in concomitanza dei cambiamenti climatici, in particolare quando il clima diventa umido e le temperature si abbassano. Il cane convive con due gatti con cui ha un buon rapporto, mentre da circa un mese è venuto a mancare in maniera improvvisa lâaltro cane con cui conviveva: da allora secondo il proprietario Pico mostra tristezza e minore interesse al gioco.
E.O.G.: zoppia in particolare sul posteriore sinistro e lieve rigiditĂ del tratto lombosacrale. Lieve atrofia delle masse muscolari della coscia e del gluteo sinistro.
Diagnosi: secondo la medicina occidentale le lesioni evidenziate sono compatibili con una displasia coxofemorale piĂš accentuata a destra con inizio di fenomeni artrosici bilaterali.
Visita secondo la medicina tradizionale cinese.
43
Ispezione: buono Shen, lievemente impaurito. Il pelo è secco e la cute mostra delle callositĂ nella zona dei gomiti, in particolare a destra dove ci sono anche degli esiti di leccamento (umiditĂ della zona). Lieve sovrappeso con un BCS 4 e aspetto corporeo un poâ pesante. Lingua lievemente ispessita, rosata ma con un induito biancastro e la punta lievemente arrossata. Mostra valgismo della mano sinistra.
Interrogatorio: da poco piĂš di un mese è venuto a mancare in maniera improvvisa il cane con cui Pico ha sempre convissuto, e da allora a casa mostra tristezza. Da quando era cucciolo ha sempre avuto paura dei temporali, dei tuoni, dei fuochi dâartificio e della musica delle feste del paese. Ha sempre molto appetito, mangerebbe continuamente e in tutti i momenti del giorno; beve delle abbondanti quantitĂ di acqua.
Palpazione: shu del dorso sensibili BL 18, BL 20 e BL 21, Bai Hui posteriore. Diagnosi secondo la MTC: Sindrome Bi da freddo con stasi di Qi e presenza di umiditĂ . In base alle otto regole diagnostiche è una condizione di: freddo, interno, yin, vuoto. Nel primo trattamento decido di trattare il dolore lombosacrale, di tonificare lâenergia generale del paziente e dare energia alla milza in sofferenza:
GB 44: punto ting e punto metallo del Meridiano. Tonifica il Fegato e la Vescica Biliare, espelle il vento. Utilizzato per crampi e dolori muscolari, dolori al ginocchio o dolori articolari, dolori al canto esterno dellâocchio;
GB 41: punto legno di Vescica Biliare, punto Ben del Meridiano, punto shu antico del Meridiano, punto di apertura del Dai Mai; tratta le sindromi da pieno di Fegato e Vescica Biliare, elimina la stasi, promuove il libero fluire del Qi del Fegato. Questo punto agisce bene nel trattamento dellâumiditĂ delle SOD del ginocchio e dellâanca, agisce eliminando il dolore e la spasticitĂ al piede e a tutto lâarto inferiore, aumenta il tono muscolare, favorisce il circolo
44
energetico agli arti posteriori; applicato a sinistra essendo il cane di sesso maschile;
GB 29: stimola la circolazione energetica nellâarto posteriore, punto locale del trattamento dellâartrosi coxofemorale, tonifica le condizioni di vuoto e elimina il freddo;
GB 30: rimuove le ostruzioni dai Meridiani delle estremitĂ posteriori, tonifica il Fegato, usato per ischialgia, dolore allâanca, artrosi e degenerazione coxofemorale;
BL 54: a livello del terzo forame sacrale a 3 cun dalla linea mediana; regola lâumiditĂ e tonifica il vuoto del Riscaldatore Inferiore; utilizzato per il dolore al coccige, disturbi motori del treno posteriore, dolore allâarticolazione coxofemorale con artrosi e degenerazione;
BL 20: punto shu del dorso di Milza, mobilizza lâenergia della Milza, dissolve lâumiditĂ e regola il sangue;
BL 23: punto shu del dorso di Rene, tonifica il Rene yin; rafforza la zona lombare, usato per il trattamento della debolezza della zona lombare, lombalgia, disturbi ossei;
ST 36: punto He / mare dei cinque punti shu, punto terra del Meridiano di Stomaco; localizzato 3 cun sotto ST 35 al lato della cresta tibiale anteriore. Regola la Milza e lo Stomaco, tonifica il Qi ed il sangue, utile in tutte le condizioni di umiditĂ e di vuoto, di pesantezza addominale, di problemi gastroenterici, di calo dellâenergia generale, indebolimento muscolare.
45
Dopo una settimana il cane mostra un miglioramento del dolore mantenendo comunque la zoppia ma di grado piĂš lieve; il proprietario riferisce che lâappetito è mantenuto, il paziente è vitale ma ha ancora un certo grado di tristezza. In seconda seduta vengono applicati i punti:
GB 29, GB 30, BL 54, BL 23: come per la prima seduta;
Bai Hui posteriore: sulla linea sagittale mediana tra lâultima vertebra lombare e la prima sacrale, rinforza la zona lombare;
BL 60: tonifica il Fegato, mobilizza lâenergia, rimuove le ostruzioni dal Meridiano; usato per dolore lombosacrale e coxale;
BL 18: punto shu del dorso del Meridiano di Fegato, localizzato a livello della nona vertebra toracica a 1,5 cun dalla linea mediana. Tonifica il Fegato e la Vescica Biliare, elimina le stasi di energia lungo i Meridiani, tratta i crampi muscolari;
BL 11: localizzato a 1,5 cun a lato del meridiano di Du Mai a livello della prima vertebra toracica; è punto Hui / riunione delle ossa. Espelle il vento freddo, lâumiditĂ e purifica il calore; è usato in tutte le patologie ossee, tonifica le ossa, rinforza la schiena;
BL 42: punto shu del dorso della seconda branca di Vescica che tratta lâaspetto psicologico del Meridiano di Polmone. Localizzato 3 cun a lato dellâapofisi spinosa della terza vertebra toracica; tonifica il Qi del Polmone, tonifica la parte spirituale ed emotiva del Polmone, tratta la tristezza;
46
LU 1: punto Mu di Polmone, localizzato sul bordo esterno e subito inferiormente alla seconda costa. Regola e tonifica lâenergia del Polmone, blocca il dolore, è usato per trattare la tristezza e la paura verso il futuro, per trattare il lutto nella famiglia e la perdita di una persona cara o di un altro animale.
Contemporaneamente decidiamo di abbassare il dosaggio dei farmaci antinfiammatori e ridurne la frequenza di somministrazione.
Dopo una settimana Pico è piĂš vitale, la zoppia appare ancora migliorata ed il dolore nel cominciare il movimento e nellâalzarsi da terra si è ridotto ulteriormente; lo Shen è migliorato, il proprietario riporta sempre paura nel caso di temporali e rumori forti. In terza seduta riapplico i punti locali usati precedentemente GB 29, GB 30, BL 54, Bai Hui posteriore, applico sempre il punto distale BL 60, il BL 42 e lo shu del dorso BL 23, e a questi aggiungo:
BL 35: applicato bilateralmente; localizzato ai lati della coda. Tonifica le condizioni di vuoto dellâenergia yin e yang del Rene, rafforza lâenergia della Vescica. Utilizzato per trattare le lombalgie e i dolori della colonna vertebrale nel tratto caudale, dĂ sostegno e forza alla colonna;
BL 40: localizzato al centro della fossa poplitea, punto He / mare e punto terra del Meridiano di Vescica. Fortifica la zona lombare e tutta la colonna, tratta i gonfiori dellâarto posteriore, tratta la paresi e la paralisi degli arti inferiori;
VC 3: localizzato 4 cun sotto lâombelico, punto Mu di Vescica. Tonifica lâenergia renale, espelle lâumiditĂ , rinforza i Reni e nutre il Jing renale, promuove le funzioni della Vescica. Ă utilizzato nelle lombalgie, deficit di Yuan Qi, ginocchia deboli;
47
GB 39: punto Hui / riunione dei midolli, localizzato 3 cun sopra allâapice del malleolo esterno. Stimola la circolazione energetica espelle il vento, tratta i dolori osteoarticolari;
GB 34: localizzato davanti alla testa del perone in una depressione, lateralmente allâarto posteriore; punto He / mare dei cinque punti shu del Meridiano; punto Hui / riunione dei tendini; tonifica e regola i Meridiani di Fegato, Rene, Vescica Biliare e Milza, rinforza i muscoli, i tendini e le ossa. Utilizzato per trattare tutte le problematiche osteoarticolari e muscolari, ischialgia, dolori allâanca, dolore alla schiena, pesantezza e dolore ai fianchi.
Ripeto questo stesso trattamento per unâaltra seduta.
Dopo ancora una settimana il cane è visibilmente migliorato la zoppia è rientrata, è vitale, riprende a camminare; decidiamo di sospendere il trattamento farmacologico e di trattare ancora una volta Pico per sostenere il tratto lombosacrale e tonificare la zona del bacino. Applico il GB 29, GB 30, BL 60, BL 54, VC 3, BL 35, GB 41, GB 34, BL 23 a cui associo:
BL 52: localizzato a 3 cun dalla seconda vertebra lombare, punto shu del dorso della seconda branca di Vescica che tratta lâaspetto psicologico del Rene. Regola e tonifica il Qi renale, per crampi e contratture muscolari, dolore alla schiena, dĂ sostegno alla schiena, in sinergia con lo shu del dorso di Rene e con il Ming Men, tratta la paura e quindi lâaspetto psicologico del Rene;
VG 4: è il Ming Men o âporta della vitaâ; localizzato sulla linea mediana sotto il processo spinoso della seconda vertebra lombare. Ă un punto di forte tonificazione dei Meridiani di Fegato e Rene, tonifica il sangue e tutta
48
lâenergia soprattutto quella renale e quella ancestrale, stimola la discesa del Qi. Agisce nelle lombalgie, dolori di colonna, problemi riproduttivi.
Dopo questo trattamento decidiamo di dilazionare i trattamenti agopunturali visto il miglioramento clinico e mantenerli in maniera ciclica.
49
5. Conclusioni
Secondo la medicina tradizionale cinese il corpo e la mente di una persona o di un animale sono fortemente legati, uniti in maniera cosĂŹ intima da rendere impossibile una loro separazione. Per questo motivo come il dolore fisico è in grado di influenzare, anche secondo la medicina occidentale, la sfera psichica di un individuo, anche lâatteggiamento psicologico può influenzare la qualitĂ del dolore. Alla luce di questa soggettivitĂ e individualitĂ della patologia, del dolore e della percezione che si ha dello stesso, lâagopuntura ci fa capire come non sia possibile, o come sia riduttivo, utilizzare solo dei protocolli standardizzati per una patologia, ma che questi vadano affiancati e supportati da un trattamento âindividualeâ, ricavato cioè dallo studio del singolo paziente e dal suo quadro energetico. Nello specifico del trattamento dei cani affetti dalla displasia dâanca, è utile rifarsi a dei punti utilizzati per convenzione nelle patologie osteoarticolari, ma a questi vanno associati altri punti che scaturiscono dalla visita del paziente e dal suo quadro energetico ed emotivo. Solo in questa maniera sarĂ possibile garantire un trattamento efficace e non dannoso: infatti in questo modo possiamo curare il paziente senza avere gli effetti collaterali che si avrebbero con la somministrazione in maniera esclusiva di farmaci per tempi prolungati, ma anche di agire in maniera combinata, cioè sia sullâaspetto psicologico che su quello fisico, proprio perchĂŠ sono due fattori strettamente legati e che si influenzano lâun lâaltro.
50
Bibliografia
Agopuntura e tecniche complementari in medicina dello sport. S.Perini. CASA EDITRICE AMBROSIANA 2001. ďˇ
Atlante di agopuntura. C. H. Hempen. HOEPLI 2016. ďˇ
Atlante di Agopuntura nel cane. Gilda La Bruna. Nuova Ipsa Editore 2010.
Dispense della Scuola di Agopuntura Tradizionale della CittĂ di Firenze.
Displasia Coxofemoral e Implante de Ouro. C. Haddad. www.acuvet.com.br ďˇ
Gold beads implantation. H. Giuliano. âLa settimana veterinaria n. 867â â 26 Marzo 2014. ďˇ
I fondamenti della medicina cinese. G. Maciocia. EDRA 2017.
Il dolore in medicina tradizionale cinese. M. Maiola. âLâaltra medicina magazineâ - 2013. ďˇ
Impianti dâoro per lâartrosi. D. Ferrari. www.newsvetnapoli.it , 2015. ďˇ
La displasia dellâanca nel cane, dalla diagnosi alla terapia. E. Panichi, L. Dragone, R. Colpo, A. Vezzoni. MERIAL 2015. ďˇ
Traditional Chinese Veterinary Medicine: The Mechanism and Management of Acupuncture for Chronic Pain. S.L.Cantwell. Topics in Companion Animal Medicine, 2010. ďˇ
Trattamento dellâosteoartrosi dellâanca nel cane con punti specifici di agopuntura GB 29 (JULIAO), GB 30 (HIUNTIAO), BL 60 (KUNLUN). L.PodestĂ . Tesi SIAV 2018. ďˇ
Xieâs Veterinary Acupuncture. H. Xie, V. Preast. Blackwell Publishing 2013. ďˇ www.fisioterapiaveterinariapisa.it , Dott.ssa Valentina Taccini.
6.
ďˇ
ďˇ
ďˇ
ďˇ
51