36 facco d'armi non furono nemmeno la decima parte del numero accertato dal Marryacc è da osservare che nella testimonianza del Panzavecchi a è forse dato ritrovare l'origine di una curiosa leggenda locale: quella raccolta dal Figlioli, sulla base di una relazione man oscritta contemporanea redatta dal sacerdote Pellegri no, che calcolava appunto in trecento i marsalesi unitisi a i ga ribaldini , mentre è accertaco che essi non supera rono la trentina O 5>_ Quanto alle eruppe regolari del generale Landi ed ai volontari d i G aribaldi, se le cifre riportate dal Marryatt sono eccessive, tuttavia la proporzio ne delle fo rze (poco meno di tre a un o), concorda approssimativamente con i r isultaci delle più recenti ricerche. Il seguito del racconto riprodu ce con sufficiente esattezza le fasi del combattimento:
«I napoletani iniziarono il loro attacco contro i piemontesi, che cadevano in gran numero, come se fossero morti, ma invece avanzavano strisciando ml ventre s11 per il pendio del colte, e q11ando erano abbastanza vicini saltavano in piedi, sparavano con i loro fttcili e caricavano a corpo a corpo con Ùt baionetta. Dall'allrv lato gli 11omi11i al comando del <~oppola avevano rft!!J!,iurtto am-h 'eSJi La sommità del colle e gli sforzi rittniti delle dtte parti ributtavano alla rinfiJ.w i napoletani girì dall'altura, infliggendo loro ttn(t gran q11anlità di perdite nella discesa.
Quelli tuttavia occupavano tm'altr-a posizione, ma ne veniv,u10 .rloft_giati con la perdita di due cannoni0 6l: allora essi buttavano i fucili. si fi,Cttavano wn la faccia a terra e domandavano q1,1.artiere, ma il loro comandante <1ì ), sverf!,Of!,nandoli riusciva a rianima,·li. La giornata terminò con i napoletani in fuga a ,·ercare asilo in Calatafimi, e con le forze di Garibaldi cadute addormentate sul terreno conquistato al nemico». Il rapporto del Marryatt sulla battaglia si conclude con la noti zia che G a rihaldi ha oltrepassato Calatafimi , inseguendo le truppe del Landi, le quali nella loro precipitosa riti rata sono state attaccare dalle popolazioni. l ' ufficiale acclude le co pie di due manifesti diffusi dai garibaldini , di un ord ine del giorno e della traduzione del messaggio del Landi al Viceré: si tratta del famoso dispaccio che comincia: «Soccorso, pronto soccorso!» e che, dice il Ma rryatt «parla più chiaramente di qualunque rapporto io possa fare».
(l 5) A GRATI, 1 Mii/e, cit., pag. 2 l3.
( 16) Uno solo, in realtì1.
( 17) L'origi nale po rta : • Their Generai• : sembra che il comandante M arryarr fosse persuaso che il comando dei borbonici durante la battagli., fosse staro renuro personalmente dal gen erale Landi e non invece, come fu , <lai valoroso maggiore Sforza, l'unico ufficiale regio a cui rutti gli storici, e i garibaldini stessi, ahhiano r eso omaggio.