Archivio di Stato di Torino, Sez. Corte, Fondo Paesi, Sicilia, Inventario II, Categoria IX, Mazzo I, Fascicolo 2.
Documento I Ristretto delle pretensioni del Procuratore Generale di sua Maestà Cattolica in Sicilia intorno agli stati alla medesima riservati con li sentimenti della Giunta di Spagna, del Supremo Consiglio di Sicilia, e de' ministri di Torino. Ha in primo luogo preteso il Procuratore Generale, che il Re Cattolico havesse la sovranità degli stati e beni confiscati e riservati nel capitolo X della cessione. La Giunta di Spagna Ammette che l'intera sovranità del Regno è stata ceduta à Sua Maestà; soltanto però l'amministrazione economica degli stati, e de beni riservati, per cui dice essersi Sua Maestà Cattolica ritenuta una giurisdizione indipendente, e suprema, e tutti li privileggi fiscali di sovrano, che prima della cessione le competevano. 1 Tratte di Modica Si riducono a due le controversie concernenti questo punto. 1° Pretende il Procuratore Generale col diritto delle tratte quello della refezione allorché negli anni antecedenti non siano state cedute. Giunta di Spagna Stima essere incontrovertibile tal pretesione. Supremo Consiglio Crede che sia dovuta la pretesa refezione nella forma praticata con li Conti di Modica, cioè riservandosi prima dal Viceré l'ordine di Sua Maestà, la quale la regolerà secondo le circostanze de' tempi, e necessità del Real patrimonio. 97