ASPETTI DEL GOVERNO SABAUDO IN SICILIA (1713-1718)

Page 75

Un grande attentato alle regalie – dicono gli autori - si è consumato nella Contea di Modica: si è osato assolvere per grazia dalla pena detentiva un reo di adulterio, con grande “ingiuria” della sua famiglia rimasta insoddisfatta. A rendere ancor più odioso ai commentatori piemontesi quest' ulteriore abuso del Procuratore Generale, sono le sue parole che compaiono per iscritto ad imitazione di un rescritto, sembrando volere egli stesso sostituirsi ad un Re. Con conoscimento y esamen delas informaziones, que se refierem, tengo por en che el supplicante sea luogo solvado da la prison en que se ella y absoluo por grazie que la ago se en algo fuere inculpado.

Parole mai lette fino a quei giorni, che esulano da ogni mero e misto imperio del contado, come ancora una volta conferma l'onesto archivista, che riferisce che nel breve regno di Filippo V in Sicilia mai alcuna prassi del genere è stata osservata. Per cui, ancora una volta, alla luce delle leggi, della communis opinio e di ogni prassi praticata nel Regno e nel contado, le pretese del Narbona appaiono illegittime. 3.2.6 Il Re solo può delegare la giustizia “Una delegazione spedita novamente dall'amministradore di Modica cascataci nelle mani ha dato il motivo di scrivere brevemente su l'abbuso di tal podestà”. Così si apre il sesto paragrafo del Parere, in cui si discute sopra la possibilità di un Barone di poter “spedire commissari” per i suoi feudi al fine di esercitare in sua vece il mero e misto imperio. L'argomento è trattato in modo estremamente sintetico e veloce, essendoci una “positiva constituzione” che disciplina la delega di giurisdizione in chiare lettere permettendo di risolvere facilmente il quesito. Il testo normativo a cui gli Autori fanno riferimento è stato pubblicato sotto forma di “legge prammaticale” nel 1648, durante l'allora governo del Cardinale Giangiacomo Trivulzio110, a “cui fin ora non ha osato alcun d'opporsi”. In tal modo vengono subito messe le mani avanti, indicando un testo normativo chiaro e preciso a cui è seguita una prassi applicativa costante e pacifica in tutto il Regno. Di per sé – dicono gli Autori – basterebbe fermarsi alla lettura del solo titolo di 110Il Cardinale Giangiacomo Trivulzio (Milano, 1597 – Milano, 1656 ) “stava in luogo del Viceré” nel periodo che va dal 1647 al 1649 ricoprendo le cariche di Presidente e Capitano Generale del Regno di Sicilia.

75


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.