ANNALI N. 26

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Il Trentino e i trentini nella Grande guerra. Nuove prospettive di ricerca, a cura di Marco Bellabraba e Gustavo Corni, il Mulino, Bologna 2017, pp. 201.

Il volume presenta gli esiti, in alcuni casi parziali e provvisori, di tre progetti di ricerca e di indagine archivistica finanziati dal Servizio alle attività culturali della Provincia Autonoma di Trento, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e di Rovereto e dal Dipartimento di Lettere dell’Università degli Studi di Trento. Lo sviluppo parallelo dei tre progetti ha di fatto delineato nel suo insieme quella che può essere considerata una delle più significative esperienze di ricerca storica sul primo conflitto mondiale messa in campo in Italia nel contesto del Centenario, in primo luogo perché ha implicato, come ha osservato Marco Mondini, la fondazione della prima équipe italiana di ricerca accademica multidisciplinare specializzata sull’argomento, con il riuscito coinvolgimento di più soggetti istituzionali (l’Istituto Storico Italo Germanico (ISIG) della Fondazione Bruno Kessler, l’Università e la Provincia Autonoma di Trento); in secondo luogo perché i ricercatori incaricati della realizzazione dei progetti e autori dei saggi hanno affrontato i rispettivi oggetti di studio in base a un approccio attento ai temi e ai problemi sollevati dalla letteratura internazionale sulla Grande Guerra degli ultimi decenni anche in termini di storia culturale e della mentalità. I saggi presentano come comune oggetto di analisi l’esperienza della Prima guerra mondiale vissuta dalla popolazione di lingua italiana del Tirolo meridionale, del Trentino: un caso considerato dai promotori dei tre progetti di ricerca di grande interesse su scala internazionale sia per i riflessi del conflitto sulle condizioni materiali, psicologiche e politiche di una minoranza ai confini dell’impero austro-ungarico, sia per l’eredità culturale e mentale lasciata dallo stesso nel primo dopoguerra. Non si può fare a meno di osservare come una parte dei saggi si sia focalizzata su temi tutt’altro che inediti, anzi sui quali la storiografia trentina, a partire dal gruppo di storici della rivista “Materiali di lavoro”, dall’archivio della scrittura popolare della Fondazione Museo Storico del Trentino di Trento e dal “Laboratorio di storia” di Rovereto, ha prodotto, dagli anni Ottanta del Novecento fino all’attuale contesto delle celebrazioni del Centenario, una serie di saggi, monografie e edizioni di fonti indiscutibilmente solidi sul piano scientifico, tanto da costituire ancora oggi dei punti di riferimento imprescindibili. D’altra parte è altrettanto vero che rispetto all’esperienza storiografica sviluppata dalla precedente generazione di storici, nella quale è stato attribuito largo spazio (ma non esclusivo) alle fonti soggettive, quindi a una prospettiva “dal basso” nello studio del conflitto in relazione al Trentino e alla sua popolazione, i ricercatori Francesco Frizzera, Simone Attilio Bellezza e Alessandro Salvador hanno cercato di riesaminare i problemi inerenti rispettivamente allo sfollamento della popolazione civile e alla più volte dibattuta questione dell’identità nazionale della popolazione trentina non solo da una diversa angolazione sulla base di un più ampio ricorso a fonti di carattere istituzionale, per lo più inedite, reperite negli

Annali, Museo Storico Italiano della Guerra n. 26/2018

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