I MANTOVANI NELL'IMPERIALE REGIO ESERCITO

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rotazione dai reggimenti che fornivano le compagnie; quelle provenienti dal reggimento Haugwitz n. 38 che nel periodo 1818-1830 avevano formato il battaglione assieme a quelle del n. 13 e del n. 45, nel periodo 1830-1852 formarono un battaglione granatieri assieme alle compagnie provenienti dal n. 43 e ancora dal n. 45. Questo battaglione parteciperà ai fatti d’arme del 1848 con la denominazione D’Anthon, dal nome del maggiore proveniente dal reggimento Geppert numero 43 e nel 1849 si chiamerà Eytelberger, maggiore del reggimento Haugwitz numero 38. Di guarnigione a Pest dal 1815, nel 1830 fu dislocato a Verona, nel 1831 a Milano e ancora a Verona nel 1832; dal 1833 al 1848 di nuovo a Milano92. «Soldaten! In Namen des Kaisers und des Vaterlandes danke ich Euch»93: i custodi dell’impero I dati menzionati più sopra permettono di verificare l’eventuale applicazione, su reparti formati anche da mantovani, della presunta politica asburgica del divide et impera ovvero se vi fosse una reale politica di dislocazione delle unità al di fuori delle proprie regioni di reclutamento per prevenire manifestazioni di nazionalismo prima del 1848. In realtà Radetzky disponeva di un’armata composta al 39%, nella fanteria, di reparti di lingua italiana che erano il 92

A. VON WREDE, 1898-1905, II Band, p. 373. Cfr. anche D. PAVLOVIĆ, (1), 1999, p. 5. 93 Geschichte ..., 1892, p. 328.

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