Milano 24orenews | italiadagustare - Ottobre 2021

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VIAGGI

IN ARGENTINA ALLA SCOPERTA DI MENDOZA UN VIAGGIO… “ALLA FINE DEL MONDO” A cura di TEOBALDO FORTUNATO

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n viaggio in una terra “alla fine del mondo” come Jorge Maria Bergoglio, eletto al soglio pontificio quale Papa Francesco, definì la sua terra natale, l’Argentina! E noi ci siamo “andati” con il racconto di Valentina Ruggiero una giovanissima restauratrice di beni culturali (laureata a Roma presso l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro) che da quattro anni vive e lavora in Argentina a Mendoza, dopo esperienze lavorative di grande prestigio in Francia ed in Italia. Valentina, campana di origini, a Mendoza coltiva altre due passioni: la montagna e la cucina. Inoltre, sta per inaugurare Gabino’s, ristorante/pizzeria napoletana nella Plaza Italia. Le abbiamo chiesto di delinearci alcuni aspetti di questa città: «Mendoza, la “Tierra del sol y del buen vino”, è situata ai piedi delle Ande, nel 32

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centro ovest dell’Argentina. Concentra il 75% del totale dei vigneti del Paese e il maggior numero di cantine dell’Argentina. Questo la trasforma nella provincia vitivinicola più importante e uno dei principali centri di produzione di vino a livello mondiale». Mendoza fu fondata nel 1561 e nel 1861 fu distrutta da un terremoto e riedificata in una posizione più favorevole. Valentina continua a spiegarci che in inverno, molti sciatori vi alloggiano in virtù della sua vicinanza alle Ande. Nella città risiede un’ampia comunità di origini piemontesi, friulane e abruzzesi. A Mendoza, si trova la cima più alta delle Ande: con i suoi 6.959 metri, il Cerro Aconcagua è il picco più alto d’America. L’altitudine, il clima continentale, l’eterogeneità del terreno e l’acqua proveniente dallo scioglimento dei ghiacci costituiscono i fattori chiave per la produ-

zione di vini di eccellente qualità, famosi e premiati in tutto il mondo. Il Malbec è il vino emblema della città. Nelle cantine o Bodegas, inserite in quelli che sono chiamati “Caminos del Vino”, è possibile visitare i vigneti, i laboratori dedicati alla produzione o ammirare le forme di conservazione e invecchiamento, in enormi botti di rovere francese di fine ‘800 intagliate; tutto accompagnato dalla degustazione di un buon bicchiere di vino e dai cibi tipici della tradizione regionale: “empanadas”, carni alla brace, taglieri di salumi, formaggi e marmellate d’alcayota, membrillo o batata, il tutto condito con un ottimo olio di oliva. Spesso le Bodegas sono anche centri di espressione culturale, dove teatro, musica e arte si fondono come la Bodega Salentein che possiede al suo interno la Galleria d’Arte Killka con una sezione dedicata al-


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