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_Lascolto della Radio al tempo del Covid19 OK.qxp_Layout 1 30/04/20 13:01 Pagina 48

media key MARZO-APRILE 2020 | RICERCA GFK

L’ASCOLTO DELLA RADIO AL TEMPO DEL COVID-19 PRESENTATA DALL’ISTITUTO GFK LA RICERCA ‘L’ASCOLTO DELLA RADIO AI TEMPI DEL COVID-19’ COMMISSIONATA DA TER, TAVOLO EDITORI RADIO. LA RADIO CONTINUA A ESSERE UN MEZZO IN SALUTE E CHE GODE DELLA COMPLETA FIDUCIA DEGLI ITALIANI. CAMBIANO LE MODALITÀ DI ASCOLTO E I DEVICE PER LA FRUIZIONE, MA L’INDAGINE CONFERMA CHE L’81,1% DI CHI ASCOLTAVA LA RADIO PRIMA DEL LOCKDOWN CONTINUA A FARLO, CON UN INCREMENTO ULTERIORE DEL 2,4% DI NUOVI ASCOLTATORI. DI GIANNI MARTINELLI L’ISTITUTO GFK HA PRESENTATO LA RICERCA ‘L’ASCOLTO DELLA RADIO AI TEMPI DEL COVID-19’, COMMISSIONATA DA TER, TAVOLO EDITORI RADIO, CHE RACCHIUDE LA QUASI TOTALITÀ DELLE EMITTENTI PUBBLICHE E PRIVATE, NAZIONALI E LOCALI DELLA RADIOFONIA ITALIANA. L’emergenza sanitaria ha fortemente condizionato le abitudini quotidiane determinando effetti non trascurabili sulla mobilità in auto (il 67% della popolazione utilizza meno l’auto) e sui percorsi verso il lavoro (il 30% della popolazione non si reca più al lavoro fuori casa), costringendo tra le mura domestiche gran parte della popolazione. Si sono quindi modificate le modalità e le durate di fruizione di tutti i media con alcuni che hanno beneficiato del periodo del lockdown, e altri che inevitabilmente ne hanno risentito. L’impatto delle misure di contenimento sugli ascolti radiofonici è molto contenuto, la radio continua quindi a essere un mezzo in salute e molto apprezzato dagli italiani. Presentiamo adesso i principali risultati di questa ricerca.

I PRINCIPALI RISULTATI DELLA RICERCA La minore mobilità ha sicuramente avuto un impatto sugli ascoltatori della radio, ma tutto sommato contenuto. Il 52,4% della popolazione italiana lavorava fuori casa prima dell’entrata in vigore delle misure restrittive, men-

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tre solo il 22,6% dei lavoratori continua a spostarsi anche durante il lockdown. Questa ridotta mobilità ha sicuramente degli effetti negativi sul tempo di fruizione del mezzo radiofonico in auto, durante gli spostamenti casa-lavoro. La radio registra quindi, nel complesso, un calo del 20,2% di ascoltatori nel giorno medio, che scende al 19,1% considerando gli ascolti di almeno una volta la settimana. Un decremento contenuto, se consideriamo anche che l’81,1% di chi ascoltava ‘prima’ continua ad ascoltare ‘dopo’ e che c’è un ulteriore 2,4% della popolazione italiana che ha iniziato solo durante questa emergenza. Interessanti trend emergono anche dall’analisi dei dati degli ascoltatori abituali. L’11,6% degli stessi ha dichiarato di avere molto aumentato l’ascolto durante il lockdown, il 21,9% di averlo aumentato, per il 38,2% è rimasto costante, mentre è un po’ diminuito solo per l’11,7%. Ma come è cambiato l’ascolto della radio? Diventa sicuramente più casalingo per il 70,9% del campione con un aumento di circa il 30% rispetto a quanto succedeva prima dell’emergenza. Cala invece del 40% l’ascolto in macchina con l’autoradio che passa dal 54,1% al 28,1%. Aumentano gli ascolti tramite altri device come PC, Tv, tablet e smart speaker. “Alla riduzione netta dell’ascolto tramite autoradio corrisponde un aumento dell’ascolto attraverso tutti gli altri device “, osserva Gior-

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