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Alcon: i portatori di lac in Italia devono aumentare di Angelo Magri
È una delle priorità della multinazionale, tra i leader nel nostro paese come quota di mercato nella contattologia disposable: per riuscirci, punta sui nuovi prodotti, ma anche sulla formazione per i centri ottici
A
umentare la categoria dei portatori, mettendo al centro il professionista, che sia un ottico indipendente, appartenente a un gruppo o il collaboratore di una catena. Filippo Pau, responsabile franchise Vision Care per Alcon Italia, non ha dubbi su quale sia l’obiettivo principale per la sua azienda in questa fase post pandemia. «Il calo del 10% in valore nella contattologia tra il 2019 e il 2021, evidenziato dai dati di mercato, è condizionato soprattutto dai primi quattro mesi dello scorso anno, in particolare per il business delle catene nei centri commerciali che erano chiusi in quel periodo - afferma il manager Tuttavia già nel secondo semestre abbiamo assistito a un recupero e questo trend positivo è proseguito anche nella prima parte del 2022, con il mercato tornato ai livelli del pre Covid per la nostra azienda e, in generale, per l’intera categoria in Italia». Dopo alcune esperienze professionali nella cosmesi, dal 2005 Pau si occupa di lenti a contatto, prima come Ciba Vision poi come Alcon: dopo un’esperienza di tre anni nelle vendite sulla zona di Roma, diventa area manager centro sud Italia, quindi key account anche per le catene, direttore vendite e direttore marketing, fino alla nomina di franchise head Vision Care nel 2020.
«Oggi abbiamo circa quattro milioni di portatori di lac nel nostro paese, un numero che deve essere sicuramente incrementato, anche per il bene del trade: il miglior cliente per un ottico, infatti, è quello che usa questo prodotto, sia perché può acquiFilippo Pau, responsabile stare una montatura franchise Vision Care di Alcon Italia da sole per la protezione o una da vista come soluzione complementare sia perché non perde i contatti con il punto vendita per quei tre o quattro anni che rappresentano il tempo medio di attesa per il cambio occhiale - spiega ancora Pau - Una recente ricerca online, indipendente e su scala internazionale, commissionata dal nostro gruppo, ha messo in evidenza tra i portatori di lenti a contatto a sostituzione frequente un alto tasso di forzata accettazione del discomfort, ma anche una difficoltà nel comunicarlo e un bisogno di innovazione. Secondo tale sondaggio, sia gli ametropi sia gli ottici desiderano lenti innovative in grado di garan-
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