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Pasta, il piacere della tradizione in un alimento che si sa evolvere
Una passione nazionale (e internazionale) che spinge anche alla ricerca di nuovi gusti e consistenze e all’assecondare le diverse tendenze ed esigenze di consumo emergenti. Secondo una ricerca Eumetra, 9 italiani su 10 mangiano regolarmente un piatto di pasta, per 1 su 3 è un piacere quotidiano
Pasta Pasta
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IL PIACERE DELLA TRADIZIONE IN UN ALIMENTO CHE SI SA EVOLVERE
di Gabriele Ancona
In Italia produciamo 3,3 milioni di tonnellate di pasta all’anno per un valore di 4,735 miliardi di euro. Un alimento principe per gli italiani, che ne consumano 23,5 kg a testa. Secondo i risultati di una ricerca realizzata da Eumetra, 9 italiani su 10 mangiano regolarmente un piatto di pasta, per 1 su 3 è un piacere quotidiano. Una passione che spinge anche alla ricerca di nuovi gusti e consistenze, come quella integrale, al farro, al kamut, con farine di legumi o di castagne, ecc.
Un alimento che nell’ultimo anno ha assunto anche una dimensione consolatoria, con le cucine domestiche costrette a viaggiare a pieno regime. La pasta è parte integrante della nostra cultura e fuori dai confini nazionali è un alimento “marchio di fabbrica”, made in Italy per antonomasia.
Secondo una recente analisi di Coldiretti sono cresciute le esportazioni di nostri prodotti agroalimentari, che hanno fatto segnare nel 2020 il massimo storico di sempre con un valore di 46,1 miliardi di euro spinto dal successo della dieta mediterranea sulle tavole mondiali nonostante i pesanti limiti della pandemia di Covid. Un record ottenuto nonostante le difficoltà degli scambi commerciali e il lockdown della ristorazione che ha pesantemente colpito la cucina italiana, ma anche favorito il ritorno in tutti i continenti della preparazione casalinga dei pasti con il boom delle ricette della nostra tradizione. A essere avvantaggia-

te sono state le esportazioni nazionali di conserve di pomodoro (+17%), pasta (+16%), olio di oliva (+5%) e frutta e verdura (+5%) che hanno raggiunto in valore il massimo di sempre. A ben vedere si tratta di un identikit di un classico primo piatto a base pasta.
Gli scenari dell’alimentazione
L’Italia è un Paese che pur rispettando la tradizione sa comunque sempre guardare in avanti, modulando nuovi scenari anche in cucina. L’alimentazione non è statica. Fatto salvo il mangiare classico, secondo le intramontabili ricette storiche, ecco emergere il mangiare “etico” (natura, sostenibilità, ingredienti di origine vegetale), quello “globale” (contaminazioni gastronomiche tra ingredienti e culture diverse) e quello “diverso” (originalità delle ricette e materie prime di ricerca). Il mangiare “semplice” si focalizza invece sull’equilibrio e la riduzione degli eccessi nelle porzioni e negli ingredienti, mentre quello “consapevole” interpreta l’alimentazione secondo la trasparenza delle caratteristiche e della provenienza degli alimenti.
Tendenze che la ristorazione può sviluppare in base alla creatività e alla fantasia di ogni cuoco. Con il supporto del mondo della produzione. Italia a Tavola ha voluto approfondire il trend pasta sentendo cosa offrono al mercato alcune aziende. In parallelo anche il pensiero di tre cuochi in rappresentanza di nord, centro e sud Italia: Luca Natalini (Al Pont de Ferr, Milano), Silvia Baracchi (Il Falconiere, stella Michelin, Cortona, Arezzo), delegata Euro-Toques per la Toscana, e Angelo Sabatelli (Angelo Sabatelli Ristorante, stella Michelin, Putignano, Bari).

Felicia, un concentrato di benessere
Felicia è un brand di Andriani, una tra le più importanti realtà nel settore innovation food, con uno stabilimento interamente dedicato alle produzioni allergen-free. Andriani si pone come agente del cambiamento influenzando il mercato in termini di innovazione e promuovendo la nuova cultura di impresa sostenibile con l’adesione ai principi del Global Compact, integrando nella propria strategia gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
«Naturale, gustosa, nutriente e prodotta a Gravina in Puglia da agricoltura sostenibile e biologica», spiega Francesco Andriani, vicepresidente e amministratore delegato dell’azienda barese. «Felicia è la pasta innovativa a base di cereali (grano saraceno, riso integrale, avena) e legumi bio (ceci, lenticchie rosse e gialle, piselli, fagioli mung) e naturalmente gluten free che per prima ha innovato lo scaffale della pasta proponendo un’alternativa al grano in grado di soddisfare pienamente le aspettative di benessere, di gusto e tenuta in cot-

tura dei consumatori. Rispondendo alle nuove tendenze di mercato e alla crescente richiesta di prodotti healthy, Felicia è buona per tutti, un vero concentrato di benessere che alimenta l’ottimismo di chi vuole vivere in modo sano e naturale ed è pronto a sperimentare nuovi gusti, gradevoli e inaspettati».
«In uno scenario sempre più competitivo - prosegue Andriani - si differenzia sul mercato proponendo uno dei più vasti assortimenti in termini di ricette e formati disponibili. Tra i punti di forza, le ricette mono-ingrediente e la garanzia di essere prodotta all’interno di uno stabilimento 100% allergen free tra i più grandi d’Europa. Felicia è protagonista del comparto della pasta senza corta. Tagliatelle, orecchiette o spaghetti da abbinare ai fantastici prodotti vegetali della regione, microproduzioni di determinate aree del territorio pugliese».

La pasta alla castagna di Agriappennino
Ricerca, territorio e tipicità sono le coordinate anche di Agriappennino, azienda agricola di Cecciola di Ventasso (Re). «La nostra pasta alla castagna - racconta il titolare Marco Sepe - ha il sapore antico, come antico «La linea guida è valorizzare le paste locali senza discriminazioni. Pasta secca e all’uovo, lunga e corta, tagliatelle, orecchiette o spaghetti». è il metodo con il quale arriviamo a ottenere la farina di castagne che è l’ingrediente principe della nostra linea di pasta artigianale trafilata al bronzo. Il nostro castagneto è biologico ed è stato realizzato alcuni secoli fa seguendo i dettami agronomici voluti dalla contessa Matilde di Canossa Angelo Sabatelli che nell’anno 1100 regnava sul nostro territorio. Il castagneto è situato nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Qui le castagne vengono ancora essiccate, come da tradizione, nel glutine della Gdo registrando ottime per- nostro metato, un antico essiccatoio in formance e trend di vendita in continua pietra, a fuoco lento di legna di castagno crescita. Sono previsti inoltre numerosi per circa 35-40 giorni, rigirandole affinlanci di prodotti per il 2021 con l’obietti- ché vengano asciugate in modo uniforvo di ampliare l’assortimento disponibile e presidiare altre categorie oltre a quello della pasta. Nei prossimi tre anni Felicia sarà al centro di un importante piano di crescita, una vera roadmap di sviluppo con l’obiettivo di accrescere notevolmente la notorietà del brand e incentivare vendite e rotazioni a scaffale».
Sempre restando nel Barese, lo stellato Angelo Sabatelli sottolinea l’importanza di puntare sulla qualità e sulla territorialità dei prodotti: «La linea guida è valorizzare le paste locali senza discriminazioni. Pasta secca e all’uovo, lunga e
me. Questo procedimento conferisce, a differenza dell’essiccazione in forni ventilati, un aroma molto particolare alle castagne e quindi anche alla nostra pasta. Al termine della fase di essiccazione, per poter ottenere la farina, dopo aver effettuato la sbucciatura e un’accurata cernita, le castagne secche vengono portate quanto prima a macinare in un molino a pietra a lenta rotazione per evitare il surriscaldamento del prodotto e preservarne quindi la qualità. Le castagne, tipico frutto autunnale, sono naturalmente prive di glutine, quindi adatte anche a celiaci e intolleranti, prive di colesterolo e fonte importante di sali minerali. Hanno un alto valore energetico e assomigliano per composizione nutrizionale a cereali come orzo o frumento; sono inoltre altamente digeribili se ben cotte».
«La nostra linea - continua Sepe - è costituita da tre formati di pasta: tagliatelle, maccheroni e abbracci. Viene prodotta con cura in un laboratorio artigianale che utilizza trafile al bronzo. Pochi e semplici gli ingredienti, proprio come facevano in casa le massaie, ossia farina di castagne al 20%, farina di grano duro italiano e acqua. La farina di castagne dona alla pasta una connotazione cromatica tipicamente bruna. Le tagliatelle, in particolare, hanno uno spessore e una consistenza che ricordano la sfoglia tirata a mano dalle abili sfogline di una volta. La pasta si presenta ruvida in tutti e tre i formati e trattiene bene il condimento,
si sposa con sughi dal gusto deciso, corposi e consistenti che bilanciano il gusto dolciastro tipico della farina di castagne. Si abbinano quindi bene a preparati con funghi e noci, salsiccia oppure selvaggina; molto gustose anche condite con il classico pesto alla Genovese. Il tempo di cottura ottimale è tra i cinque e i sette minuti in acqua bollente. Per essere gustata al meglio si consiglia una breve mantecatura finale in padella una volta condita». Sul tema dei diversi formati di pasta, che vengo«La pasta no scelti in base è sinonimo al condimento di convivialità. con cui si dovranSi mangia da no sposare, Luca sempre ed è Natalini, chef de un alimento Al Pont de Ferr di culturalmente Milano, sottolinea radicato in innanzi tutto che profondità». «la pasta è sinonimo di convivia-
Luca Natalini lità. Si mangia da sempre ed è un alimento culturalmente radicato in profondità. Tant’è che tra le mie ricette “irrinunciabili” c’è appunto la Pasta in bianco. In menu sono comunque numerosi i formati, lunga e corta, per soddisfare le esigenze della clientela. Tra le ricette mi piace ricordare il Raviolo ripieno di ossobuco e la Pasta mista, salsa di patate, gambero rosso di Mazzara crudo e bergamotto. Al delivery abbiamo dedicato una linea di pasta fresca pastorizzata da abbinare ai sughi tradizionali, semplici da rinvenire a casa, come quello al pomodoro o il ragù alla Bolognese». Probios, il gusto ricco del gluten free A casa come al ristorante, l’universo clientela è sempre più articolato e mette in campo tendenze da assecon-


dare, esigenze da in generale. C’è della ristorazione è principalmente la soddisfare, ma molta più infor- pasta senza glutine a essere richiesta, anche necessità. mazione e oltre essendo uno dei capisaldi dell’offerta Questo il campo ai locali certifi- culinaria italiana e la più proibitiva per d’azione di Pro- cati dalle asso- i pasti fuori casa dei clienti affetti da bios, azienda di ciazioni ce ne celiachia. Poter offrire primi piatti saCalenzano (Fi) sono tanti altri poriti e appetitosi anche alle persone attiva nel bio- che si sono ade- intolleranti al glutine non rappresenta logico da oltre guati alle nuove soltanto un plus del servizio, ma anche quarant’anni. necessità e han- un’interessante scoperta gustativa per «Da sempre ci no compreso tutti gli altri, grazie all’utilizzo di farine dedichiamo alla l’importanza di alternative, ma naturalmente prive di creazione e alla riuscire a sod- glutine come riso, mais per i più tradicommercializza- disfare il palato zionali o grano saraceno o legumi per zione di linee di delle persone ce- abbinamenti inusuali. Uno degli obietprodotti adatti a liache. Il corretto tivi di Probios è infatti allontanare dal chi deve seguire approvvigiona- gluten free l’idea di un’alimentazione specifici regimi alimentari, in parti- mento per questo canale è la prima insapore, artificiale, senza gusto. Le colare gluten free, anche per il canale scelta da compiere per poter garantire nostre ricette dei prodotti senza glutidella ristorazione collettiva», spiega una vasta, oltre che sicura, scelta alla ne assicurano infatti il piacere di un’aRenato Calabrese, direttore generale clientela: prodotti le cui procedure di limentazione buona, varia e di qualità dell’azienda toscana. «L’ultimo anno produzione e il prodotto finito vengo- da gustare in completa sicurezza. Dalla è stato indubbiamente molto diffici- no sottoposti a rigidi controlli e analisi linea Altri Cereali, la Pasta Multicereale per la ristorazione, uno dei settori per certificare l’assenza del glutine». li, prodotta con farine biologiche di colpiti più duramente dalla pandemia. «Probios vanta una vastissima mais, riso, riso integrale, grano saraceAugurandoci che le attività possano gamma di prodotti senza glutine - pun- no, quinoa, macinate e trafilate in Itaripartire velocemente, la parola d’or- tualizza Calabrese - anche in grande lia, è una delle referenze più richieste dine nella ripresa sarà qualità: giusta formato, per poter soddisfare le richie- dal canale ristorazione in quanto perscelta delle materie prime e dei part- ste di ristoranti e mense. Per il canale mette l’elaborazione di tutte le ricette, ner che affiancano i ristoratori e attenzione verso il mondo del free from per soddisfare le crescenti richieste da par- «La mia ricerca è te dei consumatori. A tal partita proprio dalla proposito, nel recente pas- materia prima. Avevo sato, abbiamo assistito alla bisogno di un grano nascita di un nuovo tipo duro eccezionale, di ristorazione dedicata al il migliore che gluten free. Se inizialmen- si potesse trovare te i ristoranti offrivano dei nella nostra penisola. pasti base per “acconten- L’ho trovato tare” il cliente celiaco, oggi in Puglia, nell’area l’offerta sta aumentando del subappennino sia qualitativamente sia dauno». quantitativamente, di pari passo con una maggiore at- Giuseppe Di Martino tenzione all’alimentazione

dalle più tradizionali a quelle più innovative. Questa speciale formulazione con cereali gluten free ha gusto e consistenza del tutto paragonabili alle migliori paste sul mercato, poiché si sposa perfettamente con moltissimi sughi della tradizione. La particolare lavorazione permette di ottenere una pasta saporita dall’ottima tenuta in cottura che ben assorbe il condimento».
Pastificio dei Campi, obiettivo ristorazione

Un’attenzione al dettaglio, alla «La pasta filiera e al valore aggiunto che va interpretata trova un grande interprete an- in base che nel Pastificio dei Campi di al tipo di salsa Gragnano (Na). «Quando nel e presentazione. 2007 è partito il progetto del È un insieme Pastificio dei Campi avevo in da valutare». mente un target specifico: gli chef», spiega Giuseppe Di Mar- Silvia Baracchi tino, amministratore del pastificio campano e ceo del Gruppo Di Martino. «La pasta in Italia è sempre stata un alimento dedicato alle famiglie, un prodotto comfort per tutti i giorni e per tutti i palati. Nella mia mente invece volevo darle una redenzione. Il prodotto simbolo dell’italianità doveva essere nelle carte dei migliori ristoranti della penisola, ma l’ingrediente unico della nostra pasta, tico potrebbe dare al prodotto finale. non solo, e per farlo doveva essere alla se escludiamo l’acqua della sorgente Il packaging è molto funzionale, oltre loro altezza, doveva essere perfetto: la della Forma che risulta come ingre- che per la sua forte caratterizzazione, migliore pasta di sempre. Ecco perché diente di processo. Partendo da questa anche e soprattutto per la solida strutla mia ricerca è partita proprio dalla straordinaria materia prima, il Pastifi- tura che protegge la pasta dagli urti materia prima. Avevo bisogno di un cio dei Campi sposa il disciplinare Igp, che spesso riceve durante il trasporto. grano duro eccezionale, il migliore che con un impianto di produzione che È inoltre facilmente impilabile e persi potesse trovare nella nostra peniso- utilizza le trafile in bronzo e una lenta mette alla pasta di essere consumata la. L’ho trovato in Puglia, nell’area del essiccazione a temperatura controlla- anche in piccole quantità, restando subappennino dauno. Proprio lì ho se- ta in celle termostatiche: parliamo di sempre perfettamente conservata in lezionato dei campi che sarebbero poi 48/60 ore al massimo a 52°C». dispensa. Ogni astuccio riporta inoldiventati la nostra miniera d’oro. Colti- «L’impacchettamento - sottolinea tre un codice che lo rende tracciabile vati con rotazione triennale delle col- Di Martino - è esclusivamente manua- grazie al sistema del TotalTrackingSyture, senza uso di chimica, quei campi le, per garantire un controllo definitivo stem. Tutto ciò, oggi, ci ha permesso di producono per noi da oltre dieci anni e ridurre al minimo lo stress che un im- ottenere grandi risultati non solo con varietà antichissime di grano duro, pianto di confezionamento automa- la ristorazione, che resta sempre il
nostro target principale, ma anche con il consumatore finale, che apprezza sempre di più i prodotti realizzati con tanta attenzione e cura del dettaglio».
Fondamentale quindi, da parte del mondo produttivo, il dialogo costante con gli operatori della ristorazione. Sono numerose le variabili di cui tenere conto. Le esigenze dei cuochi sono la rappresentazione materiale della loro filosofia, come spiega Silvia Baracchi, cuoca de Il Falconiere a Cortona (Ar): «Per quanto riguarda la nostra carta proponiamo un’alternanza di formati, colori e gusti. La pasta va interpretata in base al tipo di salsa e presentazione. È un insieme da valutare. Punto comunque sulle tipologie del territorio e sulla qualità degli ingredienti. Pappardelle, pici, ravioli non devono mancare. Importante anche l’aspetto salutistico. Mi piace la pasta da farina di grani antichi. Il grano monococco vanta un elevato contenuto proteico e un basso picco glicemico».
Barilla for Professionals, Horeca in primo piano

Il canale Horeca registra una tendenza crescente verso la specializzazione e la ricerca costante da parte degli utilizzatori professionali di soluzioni a valore aggiunto per la filiera, per differenziarsi ed essere sempre competitivi in uno scenario complesso ma attento ed esigente e con una richiesta ogni giorno maggiore di prodotti a origine e filiera controllata.
«Barilla for Professionals - spiega Marco Gandolfi, food service channel manager Barilla - offre per il mercato Horeca un know how specifico e un ampio portafoglio prodotti dedicati alla ristorazione, che si caratterizzano per qualità, alto tasso d’innovazione e assicurano un miglioramento della catena del valore per i professionisti del settore. La gamma di pasta di semola Selezione Oro Chef è tra le più apprezzate e di punta per il mondo della ristorazione: una pasta studiata per la doppia cottura, ma perfetta anche in cottura espressa, prodotta con 100% grano duro italiano all’origine e con una filiera produttiva nazionale integrale, dalla materia prima al prodotto finito sulle tavole dei ristoranti. La decisione di puntare sulla materia prima 100% italiana è una tappa importante di un percorso iniziato a metà degli anni Novanta e portato avanti da Barilla con grandi investimenti economici, fatto di vicinanza e supporto agli agricoltori, di sviluppo di varietà di grano esclusive, dell’applicazione di pratiche agricole sempre più rispettose dell’ambiente e delle comunità locali e in linea con la missione globale del Gruppo “Buono per te, Buono per il Pianeta”. Per questa ragione, la stessa gamma Selezione Oro Chef, insieme alla pasta Integrale e alla linea pasta all’uovo Emiliane Chef sono inserite tra i premium partner della Federazione italiana cuochi e della Nazionale italiana cuochi che le ha scelte per la loro superiorità qualitativa e le filiere nazionali, unite alla grande attenzione al servizio resa possibile dall’ampio assortimento di formati e dai processi di cottura pensati per le cucine profes-

sionali, riportati anche sul packaging in varie lingue ed icone di utilizzo. La premium quality totale della nostra pasta è un pilastro fondamentale per rendere perfetta ogni preparazione dei ristoratori, in particolare nei processi di doppia cottura; così come le attività di promozione e comunicazione sul mercato volte a promuovere la qualità e l’unicità delle gamme di pasta Barilla for Professionals».
«L’emergenza sanitaria Covid-19 - prosegue Gandolfi - ha totalmente cambiato lo scenario dei consumi fuori casa, non solo nelle fasi di lockdown: in Italia il quadro resta problematico per il mondo della ristorazione, con i locali destinati, secondo gli ultimi scenari, a prolungare il contingentamento degli orari di apertura. Barilla for Professionals sta proponendo strategie ad hoc per rispondere a questa crisi, cercando di portare un sostegno concreto alle imprese del fuori casa ed essere ancor più vicini ai clienti, proponendo e trovando forme di collaborazione e fornendo loro dei prodotti sicuri, di qualità e innovativi, poiché è fondamentale offrire soluzioni idonee alle diverse necessità di utilizzo ed essere sempre più flessibili. Il consolidamento del fenomeno del “food delivery” deve essere vissuto sia dalla ristorazione tradizionale che dai nuovi operatori specializzati come un’opportunità da cogliere, per seguire i bisogni delle persone che evolvono. Proprio per questo motivo Barilla for Professionals offre diverse soluzioni e pieno supporto tecnico e formativo per cogliere insieme questi trend anche per la categoria pasta, che rimane la preferita dagli italiani anche nella ristorazione. L’offerta di Barilla for Professionals dedicata all’Horeca si è arricchita da febbraio 2021 con la nuova linea di Sughi al Pomodoro nel nuovo formato da 2,5 kg in latta riciclabile al 100% in due ricettazioni classiche, alla base della gastronomia mediterranea: Sugo al Pomodoro e basilico e Sugo al pomodoro e cipolla, prodotti con ingredienti selezionati e pomodori maturati al sole 100% di origine italiana. Completano il portafoglio prodotti per la ristorazione veloce i prodotti surgelati ad alta efficienza, con la pasta di semola in Iqf (individually quick frozen) e all’uovo, i Piatti Pronti Lasagne e Cannelloni e i Sughi Semplici, Gastronomici e Ricchi nei nuovi formati da 800 grammi in multiporzione».�� 74715

CONSUMI DI PASTA TRAINATI DA QUELLA GARANTITA 100% ITALIANA
La pasta 100% da grano italiano ha fatto registrare un balzo del 29% in valore nel carrello, pari a quasi il triplo della pasta comune. Con il Covid - ha sottolineato Coldiretti sulla base di dati Ismea relativi al 2020 - è tornata in tavola la Dieta mediterranea. L’82% degli italiani con la crisi generata dalla pandemia ha voluto portare in tavola prodotti made in Italy per sostenere l’economia e il lavoro del territorio. Un’opportunità resa possibile dall’obbligo, dal 2018, di indicare in etichetta l’origine del grano impiegato. �� cod 74967
IDEALE PER IL DELIVERY

Basi ideali per la preparazione di pizze e focacce di alta qualità. Dal congelatore al forno, sempre pronte all’uso
Scrocchiarella Frozen di Italmill è la linea di basi per pizza in pala alla romana a marchio Italmill, nata dal successo delle omonime miscele. Tutte le basi sono preparate con lievito naturale madre e gli stessi ingredienti di altissima qualità utilizzati per l’impasto tradizionale, olio extravergine di oliva 100% italiano “t.o.p.” (tracciabilità origine prodotto) dell’azienda Coppini Arte Olearia di Parma e PreSal, sale marino con iodio protetto, che resiste alla cottura.
Basi ideali per la preparazione di pizze e focacce di alta qualità, in qualsiasi momento. Sempre pronte all’uso, basta estrarle dal freezer, farcirle a piacere senza necessità di scongelamento e cuocerle in forno per pochi minuti, per ottenere un prodotto finito dalle eccezionali caratteristiche di fragranza, gusto e croccantezza.
Tanti formati perfetti per il delivery
di preparazione, è perfetta per tutte le soluzioni di delivery. Già disponibile nei formati 55x25 e 40x30 cm, la gamma si arricchisce anche della Tonda 31. Per consegnare anche a casa una Scrocchiarella pizza che manterrà inalterate tutte le sue qualità anche dopo il trasporto.
Versatilità d’uso

Scrocchiarella Frozen consente all’operatore una grande versatilità d’uso per pizza e focaccia, e molteplici possibilità di farcitura in base al tipo di sfarinato. Ogni variante nasce per soddisfare varie esigenze di gusto, valorizzando il cereale di base. Italmill la propone in 5 versioni: classica, integrale, riso venere, rustica, grano duro.
Infiniti abbinamenti di gusto
Con Scrocchiarella si possono creare abbinamenti fantastici che l’operatore può personalizzare in base alla propria creatività, stagionalità e preferenza dei suoi clienti. La classica, di grano tenero, si abbina a qualsiasi ingrediente utilizzato a crudo o cotto, naturale o cucinato, perfetta con burro e alici, carpaccio di carne o pesce, formaggi e salumi delicati. L’integrale, dal gusto intenso, con le tipicità del territorio. La riso venere, più delicata, per farciture mediterranee, eccezionale con molluschi e ogni tipo di pesce, note agrumate e verdure croccanti. La rustica, dal gusto deciso, si presta ad abbinamenti che esaltano il contrasto di sapori, ad esempio salumi e formaggi stagionati. Ideale in ristorazione per sostituire il cestino del pane o per fare piccoli assaggi salati per il brunch, il banqueting o il catering.

Scrocchiarella Sandwich
Di forma ovale, pretagliata e precotta, Scrocchiarella Sandwich nasce per soddisfare le esigenze del mondo Horeca, che oggi comprendono anche il delivery. Disponibile in due versioni: classica (grano tenero) e rustica (grano tenero, segale, avena, orzo con semi di girasole, lino e sesamo), nei formati 12x28, 12x36, 12x52, 18x38 cm. È ottima come focaccia e perfetta da farcire con salumi, formaggi o verdure. Può essere porzionata per preparare sandwich più piccoli per il take-away o da servire come aperitivo. Basta passarla in forno a 250-270°C per 2-3 minuti prima di farcirla ed è subito pronta. �� cod 74501

Italmill
via San Pietro 19/A - 25033 Cologne (Bs) Tel 030 7058711