Christa Ladurner La parità è questione di mentalità
Christa Ladurner Sociologa nel Forum prevenzione
La parità è una questione di mentalità Un’arringa in favore di un’equa suddivisione del lavoro retribuito e di cura Il dibattito sulla parità di genere è molto ampio e lungo. Affronterò questo tema da una prospettiva particolare, ovvero quella delle donne che hanno già dei figli o stanno valutando l’idea di creare una famiglia. Al giorno d’oggi le donne esitano a lungo prima di mettere al mondo un figlio per paura di avere degli svantaggi o di perdere la propria autonomia. Infatti, l’esperienza comune – sostenuta da molti studi – ci insegna che la nascita del primo figlio reca spesso svantaggi considerevoli. Mentre prima di creare la famiglia la percentuale di donne e uomini che lavorano è pressoché identica, in seguito molte donne riducono il proprio orario di lavoro per poter accudire i figli, cucinare, sbrigare le faccende domestiche o dare supporto emotivo. Al giorno d’oggi sono ancora pochi i padri che richiedono un congedo parentale consistente o che lavorano a tempo parziale per poter svolgere in famiglia questo lavoro non retribuito. Un sistema che premia e ricompensa soltanto il lavoro retribuito penalizza tutti coloro che si dedicano al lavoro di relazione. È ancora così, purtroppo: chi dà molto alla famiglia – e per la maggior parte sono donne – può rimetterci molto. Nel 2021 manca ancora una copertura previdenziale, il rischio
di povertà è in crescita, la suddivisione dei ruoli si cristallizza, le opportunità di carriera diminuiscono così come, in generale, le possibilità sul mercato del lavoro. Le lavoratrici dipendenti con figli continuano ad essere considerate forza lavoro poco attraente, se non addirittura forza per lavori poco attraenti! Chi presta lavoro di cura accetta dunque di subire svantaggi considerevoli. L’aspetto fondamentale dell’accudire gli altri sono i legami che si creano e coltivano, e che poi costituiscono le fondamenta della nostra società. Già nel 1999 nei programmi di sviluppo delle Nazioni Unite si stabiliva che “lo sviluppo non è soltanto una questione di crescita del reddito, educazione, salute, autodeterminazione e ambiente pulito; la cura degli altri è altrettanto importante”. Il lavoro di cura e accudimento, in quanto lavoro economicamente rilevante e imprescindibile, viene ancora preso troppo poco in considerazione.
Che cosa serve in futuro? In futuro il lavoro di cura non potrà più essere messo acriticamente in secondo piano come fino a ora, perché le donne e gli uomini delle prossime generazioni vogliono di più. Se si crede ai futurologi, oltre al lavoro essi desiderano una vita che possano dire propria, vogliono suddividere equamente il
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