la Correggio che verrà
Luciano Pantaleoni
L'ORA DEI PROGETTI DI COMUNITÀ I PROBLEMI DEL MONDO DELLA DISABILITÀ, LA PRIMA OCCASIONE
Diamo un seguito all'intervista alla Sindaca del numero scorso su "La Correggio che verrà", con questa riflessione sui progetti di comunità per dar voce a nuove esigenze urbane, a partire dal mondo della disabilità. In questi anni si è lavorato per garantire alle persone svantaggiate opportunità di lavoro, per migliorare le condizioni sociali ed ambientali, per accompagnare le attività a momenti di svago e ricreazione. Nonostante questo permangono situazioni di criticità. Gli spazi nei quali operano le persone disabili, anche quando sono ubicati in contesti di qualità, tendono ad essere frequentati sempre dalle stesse persone e difficilmente diventano luoghi socializzanti. Mancano occasioni che permettano incontri e offrano opportunità per generare interesse e diversificare gli argomenti di condivisione. I lavori che svolgono tendono ad essere molto ripetitivi e quindi poco gratificanti e stimolanti. Le attività svolte garantiscono margini di remunerazione esigui e le coop e associazioni faticano a mantenere un equilibrio economico finanziario che assicuri la continuità operativa.
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primo piano
Sono state avviate diverse iniziative in ambiti e in contesti differenti, ma la frammentazione gestionale e l’attuale contingenza generata dalla crisi economica e dalla pandemia stanno rendendo necessario un coordinamento e un tentativo di rilancio. È arrivato il momento di fare un passo avanti. La nuova sfida è quella di sviluppare dei “progetti di comunità” che permettano alle persone con fragilità di avere un loro ruolo e di essere protagonisti. Questo implica che quando si pensano nuove strutture si sviluppino prima i “progetti sociali” che si vogliono attivare e poi successivamente si incarichino gli architetti di dare forma alle idee. Si potrebbe tentare di dare vita a nuovi Spazi di Lavoro posti in luoghi strategici. Un esempio concreto può essere rappresentato dalla Casa della cultura che
sarà ubicata all’interno della ex caserma dei carabinieri. Questo edificio potrebbe accogliere il luogo di lavoro di una cooperativa sociale che si occupa di alimentazione ed offrirgli in gestione un bar innovativo che offra diversi servizi. Pensate a come sarebbe fantastico se gli studenti universitari che si incontrano a studiare in biblioteca
novembre 2021