il colloquio al Quirinale? «Il presidente Mattarella ha confermato la massima disponibilità per proseguire spediti il cammino che, con la realizzazione delle infrastrutture, ci porterà alle Olimpiadi 2026», ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala, vero artefice del progetto sulla scia di Expo 2015.BRUCIARE LE TAPPEE il Veneto?Luca Zaia con il lombardo Attilio Fontana, il trentino Maurizio Fugatti e il bolzanino Arno Kompatscher ha ribadito la sua tesi: «Per fare le opere è fondamentale che ci siano poteri straordinari con il modello Genova-Morandi. Con tutti i controlli del caso e le verifiche, chiaramente. Le priorità sono le opere sportive ma anche tutte le infrastrutture in generale. Dobbiamo essere pronti perché sarà un bel biglietto da visita per il Paese a livello internazionale. Il presidente Mattarella ci ha dichiarato la totale e piena disponibilità ad accompagnare il cammino», ha proseguito Zaia. Poi ha ribadito che la «pista da bob è parte integrante del dossier, approvato con quella pista. Sarà nostra cura farne tutte le verifiche sulla sostenibilità economico-finanziaria oltre che sportiva. Per ora resta nel dossier». Soddisfatto dopo l'incontro anche il sindaco di Cortina Ghedina: «Mi lascio alle spalle una giornata importante. I tempi stringono, è stata un'occasione per ricordare al capo dello Stato che c'è fretta. Vogliamo realizzare anche il museo olimpico a Cortina. Avremo per la seconda volta dopo 70 anni i giochi sulla neve: è una sfida da vincere, per tenere alta l'immagine dell'Italia. Le Dolomiti sono una favola che incanta l'universo, ci mancano le strade...». -- © RIPRODUZIONE RISERVATA
MONDIALI 2029: BADIA DICE NO Corriere dell’Alto Adige | 3 Giugno 2021 p. 3 Mondiali 2029, il no di Badia crea un solco tra le valli dello sci Stop del Comune: grandi eventi, toccato il limite. La Gardena: avanti da soli BOLZANO Due valli, due visioni diverse. I mondiali di sci del 1970 lanciarono la Gardena nell’elite dello sci mondiale allora in vertiginosa espansione come le vacanze invernali. Karl Schranz vinse il gigante e in libera il quinto posto andò a Marcello Varallo, padre di Andy, oggi presidente di Dolomiti Superski e del comitato di Coppa del Mondo dell’Alta Badia. Proprio l’Alta Badia, aderendo all’invito della Gardena, ha sondato il terreno presso i due comuni principali, Badia e Corvara, per una nuova candidatura a ospitare l’edizione dei Mondiali di sci alpino del 2029. Corvara ha approvato unanimemente l’idea, mentre il consiglio comunale di Badia ha espresso un netto parere negativo: 10 no contro 5 sì e tre astensioni, fra cui quella del sindaco Giacomo Frenademez. Lo stop «È stata una decisione che ci ha sorpreso — afferma Manfred Canins, già direttore dell’Apt di Badia e candidato sindaco, sconfitto per una manciata di voti, alle ultime Comunali — anche perché ne avevamo parlato con il sindaco Frenademez che si era detto favorevole. Poi, invece, ha finito col prevalere la linea dei no e al momento il discorso mi pare possa considerarsi chiuso. Mi pare che in valle manchi la condivisione di una strategia sul turismo, motore della nostra economia. Nei loro concetti tutti hanno ragione, quello che manda è la capacità di giungere a un compromesso positivo». L’assessora Di diverso avviso l’assessora al turismo di Badia Elide Mussner. «Prima di tutto — ha precisato in interviste a vari media — sono stata eletta per e dalla popolazione, il turismo viene dopo. Ed essere assessore al turismo non significa essere a favore del “sempre di più”. E poi, a febbraio da noi è comunque alta stagione: vorremmo aggiungere ancora altra massa? La questione è invece un’altra, e cioè che turismo vogliamo? Non si può pensare al turismo come ad un settore scisso dalla realtà. Ciò che avviene in ambito turistico ha effetti sulla vita dell’intera popolazione. Ad esempio sulla mobilità collettiva, che nelle nostre valli soffre di enormi problemi. Non condivido le vane promesse di mega eventi “green”: quando si parla di eventi di massa, lì finisce la sostenibilità, anche se non si usa la plastica. Piuttosto dobbiamo iniziare a renderci conto che la qualità non sta nei metri quadrati della stanza o della Spa che offriamo, bensì nella consapevolezza del patrimonio naturale, come le Dolomiti, che siamo chiamati a rispettare e valorizzare». Il caso si allarga Una posizione che ha trovato il consenso anche dei Verdi provinciali, che nel loro comunicato a plauso della posizione del comune di Badia sottolineano: «Si tratta di una decisione coraggiosa — scrivono —. In tempi in cui il vocabolo sostenibilità è sulla bocca dei politici, i fatti vanno in tutt’altra direzione. Ne abbiamo avuto un esempio con i Mondiali di Biathlon di Anterselva, dove tutto ha dovuto essere ingrandito e lo stiamo vivendo con le Olimpiadi del 2026: ci chiedono già infrastrutture e strade nuove. E mancano ancora 5 anni...». La polemica esplode anche sui social con toni anche di bassa lega. Livelli che sia Varallo che il sindaco di Badia Frenademez non hanno esitato a censurare, con una presa di posizione congiunta: «siamo rammaricati nel constatare la strumentalizzazione delle