GSA 4/2016

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TECNOLOGIE PULIZIE VERDI

nuove tecnologie, risparmio, green: all’rsa summit le pulizie protagoniste dalla redazione

48 aprile 2016

All’ultimo Rsa Summit, svoltosi a Milano il 23 marzo scorso, la sessione dedicata alle pulizie e all’igiene ha sollevato temi di grandissimo interesse: gli interventi di Ferrari (AO di Lodi), Tondini (fondazione Oasi- S. Bonifacio) e Tezzele (Markas) hanno illustrato le best practice nel pubblico, nel privato e da parte dell’impresa. Mercoledì 23 marzo, presso lo Starhotel Business Palace di Milano, si è svolta la 5ta edizione dell’Rsa summit, evento di riferimento in Italia per l’organizzazione e la gestione dei servizi alberghieri in sanità. Quest’anno si è ragionato, in particolare, della Cura e benessere del residente attraverso una virtuosa e appropriata gestione e organizzazione dei servizi. Come di consueto, ampio spazio è stato dato alle problematiche relative alla pulizia, con un’intera sessione dedicata a Igiene & Pulizia che ha occupato l’ultima parte della mattinata. E non poteva essere altrimenti, vista la grande importanza che le operazioni di pulizia rivestono per la qualità complessiva del servizio.

Importante l’igiene delle mani

Il primo intervento, su “Tecniche, tecnologie e prodotti per la pulizia e la sanificazione più adatti al mondo delle Rsa”, è stato a cura di Marco Ferrari, Responsabile Igiene Ospedaliera dell’Azienda Ospedaliera di Lodi. “L’AO di Lodi, con 627 posti letto 4 presidi, 230mila abitanti di bacino d’utenza, è da sempre molto attenta

alle problematiche igieniche: al primo posto, nei fattori di attenzione, metterei l’igiene delle mani. Possiamo pulire, disinfettare e igienizzare dove vogliamo, ma poi le mani sporche o contaminate vanificano tutto. Ragionando più in generale, vedo risorse sempre più risicate, che molto probabilmente saranno sempre meno visto che verranno concentrate sempre più sulla sicurezza e sull’affrontare rischi contingenti. Ciò si andrà ad aggiungere alla situazione già molto seria di un settore messo in ginocchio da una spending review miope, che ha portato i contraenti a dover ridurre le prestazioni esternalizzate. Con tutti i rischi che ne conseguono, e non è un caso che anche ad alti livelli istituzionali (leggi: Corte dei Conti, ne abbiamo parlato sul numero di marzo) si sia recentemente puntato il dito sul fallimento della spending review lineare. Tutto ciò pensando che in certi ambienti sia ancora davvero valida la distinzione per aree di rischio. In un ambiente come le Rsa, però, anche un “banale” stafilococco arriva a superare le difese.”

Vengono in aiuto le nuove tecnologie

Che fare dunque? “Oggi una mano ce la possono dare, nell’ottica della razionalizzazione e della sicurezza, le “nuove” tecnologie: i panni preimpregnati, monouso o no, hanno un costo, ma evitano il rischio di errori nella dosatura e contaminazione del prodotto stesso. I sistemi touch abbinati all’uso di carrelli che utilizzano la microfibra: da qualche anno è esploso l’utilizzo di microfibre con siste-

mi o preimpregnati, o carrelli di ultima generazione che permettono l’impregnatura “just in time”, con diversi vantaggi. I vantaggi delle microfibre, mix di poliestere e pioliammide, sono enormi, a partire dal grande potere di aggregazione e rimozione dello sporco. Inoltre non si contaminano facilmente”.

Tecnologie automatizzate

“Un grande successo stanno avendo anche le tecnologie automatizzate sulla base di perossido di idrogeno: negli ultimi anni abbiamo avuto enormi successi, col passaggio dal 4 allo 0.60 di tasso di infezione ad esempio da clostridium.” D’altra parte, nelle pulizie come altrove, i miracoli non esistono: “Inutile illudersi che un operatore in un quarto d’ora sia in grado di detergere e disinfettare completamente una camera e i relativi arredi. La complessità stessa degli arredi rende impossibile raggiungere ogni punto e ogni interstizio! Ecco perché le tecnologie come il perossido di idrogeno riescono a dare il meglio in questi casi, poiché fungono da completamento laddove in altro modo non si riesce ad arrivare.”

L’ “impronta ambientale”

L’altra grossa novità riguarda l’ambiente: “Il 23 febbraio scorso, a Roma, si è tenuto un convegno per portare a conoscenza degli addetti ai lavori le ultime novità in fatto di green public procurement. Finalmente dal 2 febbraio sono entrati in vigore i Cam, e ci sono grosse novità: vincoli sempre più stringenti in direzione dell’utilizzo di prodotti certificati, facilita-


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