SCENARI FORMAZIONE
5 giornate di milano 2016, buona la prima! dalla redazione
38 aprile 2016
Lo scorso 26 febbraio, nella cornice di Palazzo Lombardia, sede della Regione Lombardia, a Milano, si è tenuta la prima giornata del ciclo seminariale “Le 5 giornate di Milano”, organizzato da Ale – Associazione Lombarda Economi e Scuola Nazionale Servizi. Gsanews mediapartner. Importante messaggio sugli acquisti: “L’acquisto non è che un momento del contratto, è indispensabile governare tutto il processo”. Grande successo per la tappa inaugurale delle “5 Giornate” 2016, il ciclo di formazione e aggiornamento organizzato da Ale – Associazione Lombarda Economi (aderente a Fare- Federazione delle Associazioni Regionali degli Economi e Provveditori della Sanità) in collaborazione con Scuola Nazionale Servizi, e gsanews in qualità di media partner. Dopo il successo dell’edizione 2015, che ha riempito le sale in tutte le 5 tappe, si è deciso di replicare anche per quest’anno con un programma ancora più nutrito, che oltre ai tradizionali 5 momenti di riflessione in strutture lombarde prevede anche un question-time finale molto probabilmente in dicembre (anche se il programma è ancora in via di definizione).
Un inizio alla grande
La “prima” si è svolta lo scorso venerdì 26 febbraio, in mattinata, presso il Palazzo Lombardia di Milano, sede della Regione, davanti a un nutrito gruppo di partecipanti. Titolo “La nuova legge di riforma della sanità in Lombardia:
quadro generale sugli acquisti di servizi”. Un focus particolare è stato dedicato al rapporto fra soggetti aggregatori, aziende ospedaliere e Consip, un tema di stringente attualità vista la tendenza all’aggregazione degli acquisti in ambito sanitario.
Il dibattito
I lavori, coordinati da Calogero Calandra, componente del consiglio direttivo e direttore del Centro Studi di Ale, sono stati introdotti dall’attuale presidente di Ale Salvatore Gioia, con un intervento sulle “Nuove sfide per il servizio provveditorato-economato”. Un lungo discorso durante il quale Gioia, purtroppo, non si è potuto esimere dal riflettere sui recenti scandali che hanno interessato proprio la sanità lombarda, e sul delicato ruolo che chi decide gli acquisti riveste in situazioni come queste: “Quello che leggiamo non è la normalità -ha sottolineato-. Dobbiamo invece dirci che il nostro faro è la legalità, la trasparenza, l’onestà. Vi chiedo di lasciare che le pressioni restino fisiologiche, e sappiate comunque che c’è un’associazione professionale che può aiutare chi si trova in condizioni critiche”. Gioia ha aggiunto che, in circostanze come queste, è indispensabile ragionare con grande lucidità, tenere i nervi saldi ed avere il coraggio di parlare. Una bella puntualizzazione che ha dato il giusto “la” agli altri interventi. A questo proposito, il presidente ha anche confermato il ruolo dell’associazione a supporto dei singoli, per poterli aiutare nel caso in cui si vengano a trovare in situazioni di difficoltà. Insomma ciò che si legge sulla stampa, riguardo a condanne e abusi, non può essere consi-
derato “normale” nel lavoro degli economi. Quello che occorre fare, secondo Gioia, è rafforzare e chiarire gli obiettivi del sistema sanitario per togliere il terreno sotto i piedi a chi non le rispetta. “Sappiamo tutti –ha rimarcato- che se c’è qualcuno che corrompe, c’è anche qualcun altro che è disponibile ad essere corrotto. C’è corrotto e corruttore, insomma, e ciò che bisogna fare è agire sul retroterra che rende possibile questi casi isolati ma a volte ben noti:proprio perché sappiamo di cosa stiamo parlando, dobbiamo resistere a questo virus e sviluppare gli anticorpi. Io dico che non dobbiamo arrenderci al diluvio, dobbiamo leggere la situazione in positivo e capire che proprio perché il sistema è sano, allora permette di fare venire alla luce le situazione illegali per punirle come si deve. I nostri fari sono legalità, trasparenza, onestà.” E ancora: “Il Piano Nazionale Anticorruzione prevede l’analisi del contesto e questo è mancato: in alcune realtà bisogna lavorare in profondità e tirare via tutto il marcio, quindi trovare il modo per prevenire. Ho posto il problema a