GSA 4/2015

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TERZA PAGINA CONGRESSO ANMDO

verso il congresso nazionale: anmdo afffronta i “cambiamenti di sistema” di Umberto Marchi

22 APRILE 2015

Si svolgerà a Parma, tra il 30 settembre e il 2 ottobre 2015, il 41esimo Congresso Nazionale ANMDO sul tema della governance in sanità e dei cambiamenti “di sistema” in atto nel nostro Paese. Particolare attenzione, in clima Expo, sarà riservata ai risvolti terapeutici dell’alimentazione. Attesa per il nuovo Direttivo, chiamato a gestire un momento non semplice. Nuovo Direttivo, nuove sfide, impegno di sempre. Se c’è una cosa certa, in vista del Congresso Nazionale ANMDO 2015 in programma a Parma (auditorium Paganini) dal 30 settembre al 2 ottobre prossimi, è che l’Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere ne uscirà più rafforzata che mai. Anche in prospettiva di un altro appuntamento, non così lontano e forse ancora più atteso: il Congresso Internazionale EAHM che si svolgerà a Bologna nell’ottobre 2016.

Il sistema sta cambiando

Ma torniamo all’anno in corso e iniziamo col dire che il prossimo Congresso nazionale, che è ormai il 41esimo, giunge in un momento non semplice nella vita del nostro Paese. Il titolo, “Governare e decidere in sanità: autori, registi, attori”, già la dice lunga. Il “cambiamento di sistema” in atto comporta la necessità di un ripensamento generale delle priorità, collettive e individuali, delle regole di funzio-

namento della vita pubblica, delle relazioni sociali. Il Paese ha vissuto e vive un disagio diffuso e le prospettive percepibili di uscita da questo stato di cose non sono ancora chiare. E la sanità non si può certo chiamare fuori, anzi.

Tempi di incertezza…

Dicono da ANMDO: “Viviamo in un clima in cui ormai da tempo il paradigma dominante è l’incertezza. Con l’incertezza abbiamo dovuto imparare a convivere e anche per la nostra professione la situazione si presenta in linea con il clima generale. Gli effetti delle politiche governative degli ultimi anni stanno ridisegnando il quadro generale. La riduzione dei posti letto, l’accorpamento e la chiusura di presìdi ospedalieri, l’accorpamento e la soppressione delle Direzioni con la conseguente riduzione dei posti di lavoro, disegnano uno scenario troppo indistinto in cui la ricerca del risparmio invece di fare perno sull’innovazione è incentrata sui tagli lineari e attraverso una rivisitazione delle modalità di gestione che, se individuata da persone non in possesso delle necessarie competenze, può avere effetti negativi sulla qualità delle prestazioni”.

Grande attenzione al tema della nutrizione

Questi sono alcuni dei temi che verranno affrontati in un congresso che rifletterà sulle strade da percorrere nel management sanitario. Ma oltre ai problemi tipici della professione, ampio spazio verrà dedicato, coerentemente con il leitmotiv dell’Expo milanese “Nutrire il pianeta”, al tema del cibo in sanità. Un argomento che da sempre

sta a cuore al presidente Gianfranco Finzi. “Il pasto è un momento terapeutico”, ci ha ripetuto, come da sempre va dicendo in varie sedi, per sottolineare il fatto che il momento del pasto, troppo spesso, in ospedale è avvertito come una parentesi slegata dalle normali attività cliniche. “Niente di più sbagliato, dice, e a Parma vi dedicheremo un’intera sessione plenaria”. A proposito di presidenza, il Congresso ospiterà anche l’assemblea elettiva, da cui usciranno presidente e direttivo che guideranno l’associazione per i prossimi quattro anni. In questo senso Finzi ha le idee chiare: “I Medici di Direzione, con gli altri soggetti decisionali in ambito sanitario e ospedaliero, devono costituire una rete coesa che sappia interloquire in maniera paritaria con i sistemi istituzionali. Devono saper porre in maniera determinante il punto di vista di chi è sul campo e individuare le strade per essere interlocutori essenziali nella definizione delle strategie e delle scelte politiche. Una rete coesa e propositiva che diventa soggetto politico ai tavoli istituzionali. Si deve avviare un percorso che dia corpo a questa riflessione e che proponga la politica, le linee e le azioni strategiche dell’ANMDO di domani. Occorre pensare a un’associazione snella, con meccanismi che agevolino il ricambio di genere e generazionale, garantendo equilibrio tra esperienza, competenze e visioni diverse. Serve un’Associazione attrattiva, capace di acquisire innovazione, risorse, abilità e competenze, con l’ingresso di nuovi soci e di nuove energie. Un’associazione che non esita ad abbandonare stanche ritualità e percorsi obso-


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