GSA 4/2015

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TERZA PAGINA INTERVISTA

mattioli (anip): “associazioni concordi per la legalità nel settore” di Antonio Bagnati

20 APRILE 2015

Recepimento delle direttive europee, proposta di legge sui servizi, manifesto dei “buoni appalti”: non c’è tregua per Lorenzo Mattioli, attivissimo presidente Fise Anip che, per non farsi mancare nulla, riveste il ruolo di portavoce delle associazioni imprenditoriali firmatarie del “Manifesto”. Nessuno meglio di lui può spiegarci a che punto siamo. Con un accenno alla presenza di Anip a Pulire 2015. Il recepimento in Italia delle nuove Direttive europee sugli appalti pubblici è una partita decisiva per il settore dei servizi, e non c’è spazio per la superficialità. Per questo il presidente ANIP Lorenzo Mattioli, già impegnato sul fronte della proposta di legge sui servizi AC 2475, non si concede un attimo di tregua. Ora è la volta del Manifesto del mercato dei servizi per i patrimoni immobiliari e urbani pubblici, già ribattezzato Manifesto dei “buoni appalti”, sottoscritto dalle principali associazioni imprenditoriali del comparto: una piattaforma condivisa basata su nove regole chiare per imprimere al settore quella svolta verso la trasparenza, la legalità e l’efficienza che

non si può più procrastinare. Siamo in piena fase di presentazione del manifesto nelle sedi istituzionali e Mattioli ha il delicato ruolo di fare da portavoce delle istanze delle imprese. Come è nato e da quali esigenze ha visto la luce il Manifesto del mercato dei servizi per i patrimoni immobiliari e urbani pubblici? “Il Manifesto dei Servizi, lo ricordo in premessa, è stato sottoscritto da tutte le principali Associazioni datoriali del comparto dei servizi di gestione dei patrimoni immobiliari, tra cui FISE ANIP, oltre a Legacoop Servizi, Federlavoro/Confcooperative, Assistal, FNIP/Confcommercio e Afidamp, con il supporto tecnico e scientifico di FORUM PA, Patrimoni PAnet e Terotec, e nasce dall’esigenza di dare un tavolo di rappresentanza, forte ed efficace, all’intero comparto del Facility Management. Si tratta, come è ben noto,

di un comparto di grande importanza economica ed occupazionale, che non trova però adeguati riconoscimenti alle sue possibilità di sviluppo in sede istituzionale e legislativa. Il recepimento delle Direttive comunitarie in materia di appalti pubblici e di concessioni costituisce un’occasione unica per superare le attuali criticità e dare finalmente un quadro di riferimento normativo ai nostri servizi che assicuri la crescita nella trasparenza e nella legalità; le nostre Associazioni non potevano lasciarsi sfuggire questa opportunità, anche per andare incontro alle esigenze di efficientamento della spesa pubblica. E’ quindi in questo contesto, e per rispondere alle necessità di tutto un sistema imprenditoriale caratterizzato da alcuni grandi operatori e molte PMI, che nasce il Manifesto dei Servizi, i cui rappresentanti sono stati anche ascoltati nella competente Commissione Lavori Pubblici del Senato nell’ambito del ciclo di audizioni che si sono svolte sulla proposta di Legge delega per il recepimento delle menzionate Direttive comunitarie. I primi riscontri che stanno arrivando in questi giorni ci fanno ben sperare nell’accoglimento delle nostre richieste, finalizzate a dare dignità e identità giuridica al comparto dei servizi di gestione immobiliare e alle nostre imprese”. Qual è stato il ruolo di Anip? Quali sono, secondo Anip, le esigenze più urgenti del settore? “Il ruolo di ANIP è stato di sostegno e supporto, anche tecnico, per la redazione del testo, oltre che di comunicazione e media relation; ritengo che la capacità propositiva dell’Associazione


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