GSA IGIENE URBANA 2/22

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TECNOLOGIE

Manutenzione veicoli elettrici:

la procedura di Alessandro Sasso*

L

a diffusione dei veicoli a propulsione elettrica presenta, nei servizi di raccolta e spazzamento, un gap di alcuni anni rispetto a quelli di trasporto pubblico locale, ma il settore sta recuperando: in parallelo alla definizione di strategie di rinnovo dei parchi che traguardano una diffusione di tale tipologie di veicoli, alcune aziende di igiene urbana si stanno infatti dotando di una procedura per l’esecuzione dei lavori in presenza di rischio elettrico ai sensi della norma CEI 11-27 e della linea guida Mantra di settore.

Obbligo o opportunità?

L’attenta lettura della norma CEI 1127, revisionata in ultimo nel 2021 e per la quale è in corso di redazione un apposito documento di applicazione nel mondo degli autoveicoli e dei motoveicoli, porta a identificare una procedura dedicata quale elemento centrale per eseguire lavori di manutenzione sugli impianti elettrici di trazione dei veicoli elettrici pesanti. Non è mestiere per tutti: se nel mercato consumer, infatti, il proprietario di un veicolo non è in grado di ottemperare alle numerose imposizioni dettate da una norma pensata - non a caso - per il mondo degli impianti civili e industriali, risulta invece doveroso che qualunque organizzazione di manutenzione strutturata si doti di

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una procedura idonea, coerente con il proprio sistema di gestione integrato. Sono dunque chiamate in causa quelle aziende che possiedono flotte di veicoli industriali e che governano il processo di manutenzione degli stessi così come le numerose officine di autoriparazione che operano per conto terzi.

Un mercato ancora agli inizi

Come già scritto in precedenza su queste pagine, il mercato dei veicoli a propulsione elettrica per l’igiene urbana è ancora ampiamente da esplorare: sono presenti in “modica quantità” flotte di veicoli elettrici per la raccolta e spazzatrici stradali elettriche. Il mercato è tuttavia in rapida espansione e numerosi player europei stanno presentando telai automobilistici di tutte le dimensioni, in grado di coprire segmenti di mercato via via crescenti. È proprio in fase di orientamento delle scelte che emerge la necessità di considerare tutte le variabili economiche e non solo quelle relative al mero costo di acquisto. Acquistare veicoli elettrici infatti non significa cambiare il sistema di propulsione su qualche mezzo, ma adottare veri e propri sistemi logistici alternativi che comprendono la ridefinizione dei turni di servizio, l’organizzazione delle risorse, la formazione del personale di manutenzione interno, la qualificazione della rete di manuten-

zione esterna, l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e altri presidi di sicurezza, la ridefinizione del layout dei depositi nei quali i veicoli sono ripensati e alimentati. Oltre, evidentemente, alla progettazione ex novo dei sistemi di alimentazione dei veicoli stessi. Al centro di tutto ciò si pone la procedura, che non è dunque solo uno strumento per poter operare correttamente e conformemente rispetto alla Legge (il rispetto delle norme di settore è esplicitamente richiamato dal D.lgs 81708) ma anche un metodo di pianificazione degli investimenti attraverso la profonda comprensione del fenomeno tecnico che consegue agli stessi. APRILE-GIUGNO 2022


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