sicurezza alimentare
Blockchain, tracciabilità e sicurezza alimentare *Angela Mucciolo, **Claudio Mucciolo *Dottore in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali **ASL di Salerno, Dipartimento di Prevenzione Area Sud – Servizio Igiene Alimenti di O. A.
1 - Introduzione L’alimentazione oggi è un tema più che mai sociale su cui però influiscono in modo consistente sia le tecnologie, sia gli aspetti gestionali e normativi relativi a materie prime e prodotti finiti. In un mondo globalizzato è complesso avere la piena conoscenza di quali percorsi le materie prime compiono prima di arrivare sulle nostre tavole. L’identità di un prodotto, la sua origine e storia, i sistemi di controllo e di consumo sono tematiche di grande attualità che coinvolgono diversi stakeholder. A volte la tecnologia è così efficace che permette di individuare tutte le componenti di un prodotto finito, in altri contesti i processi di tracciabilità possono risultare complessi e non sufficientemente sensibili da poter distinguere materie prime o prodotti lavorati con diverso valore nutrizionale e commerciale. All’aspetto tecnologico si affianca poi quello giuridico che, attraverso l’individuazione di parametri tecnici, deve fornire le linee guida per la certificazione di un determinato prodotto e la congruità di consumo nei diversi Paesi anche in base alle normative vigenti. Infine, vi è l’aspetto di chi agisce nel sistema di controllo e le autorità preposte ad agire in questo ambito. I sistemi blockchain rappresentano un mezzo per una verifica dei singoli passaggi di una filiera produttiva attraverso sistemi condivisi. Questi processi rappresentano una garanzia di controllo di qualità? Il nostro obiettivo è mettere a confronto tutti questi aspetti legati all’identità e tracciabilità degli alimenti. Oggi le informazioni digitali sono archiviate in database protetti la cui integrità e salvaguardia sono garantite da autorità centrali: banche, governi o più in generale aziende. La tecnologia blockchain ha la caratteristica di far venire a meno la necessità di un ente centrale di gestione attraverso la condivisione delle informazioni tra tutti i partecipanti alla rete mantenendo tracciate tutte le operazioni
e archiviando dati ad esse inerenti (Mearian, 2018). Le informazioni immesse nel registro non possono essere alterate ma gli utenti possono aggiungerne una volta che queste sono state convalidate (Garavaglia, 2018). Questa modalità di condivisione delle informazioni è chiamata in inglese shared ledger (registro condiviso) e garantisce l’integrità stessa delle informazioni. Poiché le informazioni immagazzinate in blockchain sono oltremodo affidabili data la natura del sistema, questa tecnologia potrebbe sopperire alla mancanza di fiducia che si è venuta a delineare nel settore alimentare negli ultimi anni (Lim, 2017). Si pensi a Chipotle (catena di ristorazione statunitense). In seguito ad un’epidemia di Escherichia coli nel 2015 (Kounang et al., 2015), i profitti della compagnia sono crollati del 44% se comparati con quelli del medesimo trimestre dell’anno precedente (Strom, 2016). La compagnia ha cercato di richiamare clienti con il rilascio di coupons promozionali ma tutto ciò non è servito per riacquistare la fiducia persa
(Lim, 2017; Wahba, 2016). Blockchain, moderna tecnologia informatica, è già da qualche anno presa in considerazione nel settore finanziario, dove è responsabile del successo della criptovaluta Bitcoin ma potrebbe avere risvolti positivi anche nel settore alimentare (Treleaven et al., 2017; Unuvar, 2017). Ogni anno circa 420.000 decessi si verificano per cause legate al settore alimentare e una persona su dieci risulta vittima di malattie di origine alimentare (Aitken, 2017). Conseguenza di questo triste dato è la difficoltà della gestione del sistema di richiamo e blocco della circolazione di prodotti non idonei al commercio (Aitken, 2017). Se i sistemi attuali di tracciabilità fossero basati su piattaforma blockchain come quella nata dalla collaborazione tra IBM e Walmart, la gestione dei prodotti pericolosi e il loro richiamo risulterebbe più semplice e il numero di casi di malattia e decessi sicuramente minore (Aitken, 2017). Con i sistemi in adozione oggi, INGEGNERIA
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MAGGIO 2020
ALIMENTARE
le carni