I mercati coperti di Giuseppe Mengoni | Rita Panattoni

Page 47

nuovi mercati coperti nell’italia postunitaria

Lo stato dell’arte nel Regno d’Italia Dopo alcuni contributi degli anni Quaranta dell’Ottocento, espressione di un’inedita attenzione per il ruolo e il significato che le nuove attrezzature pubbliche rivestono nei programmi di modernizzazione delle città1, i primi studi sistematici sui mercati coperti datano dagli anni Sessanta dell’Ottocento: pubblicati nei paesi dell’Europa più avanzata, nell’Italia liberale fungeranno da supporto per quanti includeranno nei loro piani i nuovi edifici2, fino all’uscita della prima ricognizione scientifica nazionale, la monografia di Marc’Aurelio Boldi, che conoscerà una certa fortuna editoriale tra il 1893 e il 18993, seguita dal manuale di Daniele Donghi del 1926 (uscito in dispense dal 1893)4. Dalla letteratura emerge come la diffusione dei mercati coperti nell’Europa continentale abbia luogo a partire dagli anni Sessanta dell’Ottocento, il più delle volte con una spazialità interna innovativa celata da forme esterne che si accordano col tessuto edilizio adiacente. Nel contesto nazionale l’esame comparato delle soluzioni formali, strutturali, tecniche e funzionali adottate per i nuovi edifici evidenzia una frequente ripresa del modello delle Halles di Parigi, anche se la scelta tipologica testimonia la riproposizione di un’icona fortemente pubblicizzata piuttosto che la risposta a reali contingenze locali. Ma l’imitazione acritica, che non considera le caratteristiche del luogo in termini di clima, materiali, tradizioni culturali, come raccomandato dallo stesso autore dei mercati centrali parigini, conduce sovente a una sterile omologazione, da ciò la ragione dell’insuccesso dei nuovi padiglioni soprattutto al Sud (come accadrà con la replica della Galleria di Milano a Napoli), dove saranno preferiti fabbricati 1 A.C. Quatremère de Quincy, Dizionario storico di architettura contenente le nozioni storiche, descrittive, archeologiche, biografiche, teoriche, didattiche e pratiche di quest’arte, prima trad. it. di A. Mainardi, Fratelli Negretti, Mantova 1844, II, pp. 457-460 (s.v. mercati); L. Tatti (a cura di), Monumenti antichi e moderni di ogni nazione […], I, Pomba e Comp., Torino 1846, pp. 234-246; Nuova enciclopedia popolare, ovvero dizionario generale […], IX, Pomba e Comp., Torino 1841-1849, pp. 126-129. 2 G. Doti, Mercati coperti e pratiche della progettazione urbana: Roma, 1850-1910, «Roma moderna e contemporanea», 25 (2017), 1-2, pp. 25-59: 26-27, note 2-5. 3 M.A. Boldi, Per i mercati coperti, Tip. Centenari, Roma 1893. Accolta favorevolmente sia in Italia sia all’estero, l’opera ebbe presto una nuova edizione ampliata: Per i mercati coperti (Pour les marchés couverts; For the covered markets; Über die markthallen). Monografia tecnico-economica, Tip. Lit. Camilla e Bertolero di N. Bertolero, Torino 1899. 4 D. Donghi, Manuale dell’architetto, vol. II, parte I, sez. II: Stabilimenti carcerari, penitenziari, di correzione e di soccorso, Mercati del bestiame, ammazzatoi e macellerie, Mercati coperti, Magazzini commerciali di deposito di approvvigionamenti, Esposizioni, Istituti di credito e commerciali, UTET, Torino 1926, pp. 241-384. Donghi dichiara di essersi ispirato alla letteratura tecnica tedesca – Baukunde des Architekten (1880-1884), ma anche Handbuch der Architektur (dal 1880) – nota per il rigore scientifico e la sistematicità di trattazione (F. Mangone, La manualistica italiana dell’Ottocento tra arte e tecnica, in G. Mazzi, G. Zucconi (a cura di), Daniele Donghi. I molti aspetti di un ingegnere totale, Marsilio, Venezia 2006, pp. 297-306), in realtà l’opera risulta debitrice di diverse fonti bibliografiche ottocentesche, segnatamente francesi, riferibili ai tipi del manuale e dell’enciclopedia d’architettura (E. Godoli, Attorno alle fonti del «manuale», ivi, pp. 333-340).


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Il lessico progettuale tra pietra, ferro e vetro

2hr
pages 240-308

Descrivere per conoscere

41min
pages 214-239

Nuovi mercati per Firenze Capitale

5min
pages 211-213

Un difficile avvio commerciale nel dissesto finanziario del Comune

12min
pages 201-210

Il cantiere durante il mandato da Sindaco di Peruzzi. Modifiche al progetto approvato

26min
pages 191-200

Uscita di scena di Mengoni. Dall’appalto dei lavori con la Ditta Guppy di Napoli al contratto con la Cassa di Risparmio di Firenze

25min
pages 177-186

Approvazione del Progetto Mengoni

7min
pages 158-164

Il Municipio affida l’incarico a Mengoni

25min
pages 148-157

Thomas Richard Guppy da Bristol a Napoli

11min
pages 187-190

Tra Firenze e Cesena

3min
pages 165-168

Il progetto dimenticato di Antonio Corazzi

6min
pages 169-176

Progetti Del Sarto e Skwarcow. Suggerimenti e modifiche

18min
pages 137-147

Mengoni a Firenze

12min
pages 133-136

La definizione di un sistema di mercati coperti

9min
pages 124-126

Giuseppe Mengoni consulente

11min
pages 127-132

Il nuovo mercato centrale nei Camaldoli di San Lorenzo

9min
pages 121-123

Il trasferimento della capitale: un’occasione da non perdere

5min
pages 119-120

Risvolti inediti dalle carte di Ubaldino Peruzzi

11min
pages 108-118

Topografia dei nuovi luoghi di mercato

20min
pages 101-107

Palermo

1hr
pages 58-90

Prodromi

30min
pages 91-100

Roma

8min
pages 55-57

Milano

2min
page 54

Dinamismo del commercio

7min
pages 21-23

Lo stato dell’arte nel Regno d’Italia

11min
pages 47-50

Giuseppe Mengoni tra i nuovi mercati di Londra, Parigi, Vienna

23min
pages 37-45

Mercati in ferro e vetro. Francia e Regno Unito

21min
pages 28-36

Epilogo

1min
page 46

Torino

8min
pages 51-53

Il nuovo mercato cuore pulsante della città

4min
pages 24-25

Mercati all’ingrosso, al dettaglio e misti

3min
pages 26-27
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
I mercati coperti di Giuseppe Mengoni | Rita Panattoni by DIDA - Issuu