Ricordare e... vivere
I Laici
(Seconda parte)
N
el precedente numero era stato indicato lo stile di vita suggerito dal beato Tommaso Reggio ai laici del suo tempo, utile anche per noi oggi, lui era infatti sicuro che “Gesù ci insegna che in ogni stato e condizione di vita ci si può far santi”. In questo numero si prosegue il discorso sempre attingendo ai due volumi in cui si raccolgono le bozze delle omelie e dei testi per gli esercizi spirituali di Tommaso Reggio per i Laici.
La legge stampata nel cuore “Gli antichi Ebrei scrivevano i precetti della legge su certe loro bende che avvolgevano intorno alla fronte, al petto, alle braccia perché la legge del Signore deve dimorare nella mente, nel cuore e in tutte le nostre opere, deve guidare tutta la vita.” Camminando con fede 2/2021
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Prudente “La prudenza cristiana è utile per non distruggere la bella armonia nelle relazioni tra compagni e per non disgregare il gruppo fino a diventare inetti nel fare quel molto bene che nessuno può fare da solo.
Sì la prudenza, come ogni virtù cristiana, è esigente e difficile. Il Redentore insegnò che nel mondo vi sono due vie: una facile e assai larga, per la quale molti si incamminano, l’altra stretta e spinosa, pochi corrono in essa. La prudenza mondana consiglia la prima via, ma la prudenza che io vi insegnai e che vi suggerisco vi chiama a questa seconda. La scelta sta a voi! Ecco la meta a cui portano le due opposte prudenze, da una parte il tempo perduto dietro le cose che al momento della morte sono nulla, dall’altra la pace della coscienza durante la vita e il premio eterno dopo di essa.”
Domina se stesso “Ecco lo stile del laico che è anima del suo gruppo e modello dei compagni col proprio esempio. È sempre uguale a se stesso qualunque sia l’esito delle sue fatiche ed è fedele agli impegni presi; lavora per Dio e da lui solo attende il premio; il suo zelo è proprio la carità: paziente, benigna, non gelosa, non superba, non ambiziosa, non cerca i propri vantaggi, ma tutto soffre, tutto crede, tutto spera, tutto sostiene nell’intento di compiere il bene.”
Umile Gesù ci insegna che in ogni stato e condizione di vita ci si può far santi
“L’umiltà è la vera conoscenza di se stessi, è parlare poco di sé e addebitare a Dio se vi è in noi un po’ di bene ed è riconoscersi persona creata e amata da Dio. La forza delle grandi opere sta nell’umiltà, se studiate il Vangelo e la liturgia scoprirete che, agli occhi di Dio, le nostre opere sono tanto