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Usciamo a riveder le stelle RAVENNA FESTIVAL SI CONFERMA PUNTA DI DIAMANTE DEI GRANDI APPUNTAMENTI ESTIVI CON UN RICCO PROGRAMMA. A MIMA PORTA PER LâALTO SALE, IL TREBBO 2.0
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a cura di Federica BIANCHI
e sere dâestate in Riviera tornano ad animarsi con un ricco cartellone di musica, teatro, danza. Non era cosĂŹ scontato dopo il lungo lockdown che ha stravolto tutte le abitudini e tutti i programmi e, di fatto, ha bloccato ogni tipo di manifestazione. Ma alla fine, la caparbia volontĂ di andare avanti, di preservare lâinsostituibile emozione degli incontri e degli spettacoli dal vivo â pur nel rispetto delle misure di sicurezza imposte da questa nuova situazione â, è riuscita nellâintento di squadernare anche questâanno un ricco ventaglio di nuove proposte. Punta di diamante nel panorama estivo è, ancora una volta, il Ravenna Festival. Fin da subito in prima linea per il ritorno in scena, a partire dalla creazione di un protocollo per eventi allâaperto compatibile con le normative, il Festival ha ridisegnato lâedizione 2020 facendo della propria storia trentennale la chiave di volta su cui ricostruire il presente. Una quarantina gli eventi in programma fino al 30 luglio, disseminati fra Ravenna, Lugo e Milano Marittima. A Ravenna il fulcro della programmazione ravennate torna a essere la Rocca Brancaleone, dove tutto è cominciato nel 1990 e dove questâanno, come allora, a inaugurare la stagione è stato il Maestro Riccardo Muti. Fra i molti appuntamenti di rilievo (dal Concerto per la Siria, sempre diretto dal Maestro Muti al âRequiem for a dying planetâ, con le musiche di Ernst Reijseger per il cinema di Werner Herzog; da Vinicio Capossela a Neri Marcorè, a Sarah Jane Morris, solo per citarne alcuni) , il Festival accoglie il debutto di due nuove produzioni che, nate proprio durante il lockdown, intendono trasformare in potenzialitĂ il
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